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Iscritto dal | 03-08-2008 |
Gioco Preferito | California Games |
Commenti | 457 |
Voti | 918 |
F1 Tornado
14-10-2024 ore 10:47
Questo budget sfoggia più elementi carenti nella media
sparatutto del genere su C64: Oltre a un buon ritmo abbiamo una varietà ambientale, di nemici e relativi
pattern del tutto singolare e dunque ammirevole. Inoltre F1 Tornado annovera
un gameplay piuttosto equilibrato, numerosi bonus, grandi boss di fine livello
in una cornice grafica funzionale ed encomiabile. L’unica mancanza è l’ auto-fire, sempre utile trovandoci a neutralizzare migliaia di velivoli nemici.
A somme fatte è tra i lavori più consistenti di N. Hislop, che rendano giustizia a uno sviluppatore del suo calibro, la cui variante “Q10 Tankbuster” in
questo senso andava a collocarsi ancora due spanne sotto come atmosfera ed
equilibrio.
Typhoon
30-09-2024 ore 17:10
Sparatutto multifase caratterizzato da un pregevole reparto tecnico ma anche dalla difficoltà tipica di questo genere. Occorre sopravvivere sparando e schivando qualunque oggetto su schermo (e solitamente sono tanti), si dispone di un
mirino per affondare con le bombe, occorre usarlo spesso e col rischio che comporta.
Quasi nessun rallentamento si avverte in presenza di più elementi e verrebbe da dire “purtroppo”. A volte si crepa sorvolando un’area che mimetizza il fuoco nemico e alcuni velivoli vanno solo evitati. Si può continuare una partita più
volte e da fasi avanzate di ogni stage ma i bonus di fuoco si perdono con la vita. Multiload veloce. Non manca il feeling da sala dei suoi tempi ed è accattivante sul piano visivo ma eccessivamente sbilanciato. Dunque occasione mancata
per chi scrive, che lo riserva ai veri appassionati del genere.
Dynamic Duo
25-09-2024 ore 10:35
Gioco da dopolavoro Probe che mostra alcuni valori ma che risulta sciatto e
ingiocabile. Si interpreta una strana coppia: un nano cercatore di funghi e
la sua anatra da riporto, incappati in un dungeon labirintico da evadere e
bersagliati da qualsiasi oggetto su schermo. E’possibile giocarlo in due
assieme o in single, switchando mediante tasto CTRL.
Ci si prova a difendere sparando all’impazzata ma le collisioni praticamente
inevitabili portano alla quasi certa disfatta. Lo scrolling è apprezzabile, fluido
come servirebbe, gli sprite sono non definitissimi ma riconoscibili e la musichina efficace è nella media.
Lo scenario tende a ripetersi sempre, modificando appena i colori e appare piatto. Per
orientarsi, c’è la mappa che definisce i punti d’interesse e come accedervi, ma
farlo apparirà impresa imProbe. Pazienza. Savage, un altro loro gioco che
presenta alcuni tratti simili, raddrizza il tiro.
Cosmic Causeway: Trailblazer II
24-09-2024 ore 14:39
Secondo della serie e puntualmente sopraffino come tecnica.
Anche qui c’è da perderci la testa ma non la calma: Cosmic Causeway è una
variante che moltiplica l’ambizione e fa tesoro di alcune correzioni in sede di
giocabilità. L’azione è al solito convulsa, solito schema sbaglia e impara ma è
tutto più invitante e divertente per come sia più ampio e avvolgente, di
impatto coin-op. Ma ciò che più conta, il ''miss'' non è letale e concede altre
chances per continuare la folle proiezione dell’intrepido pallone rimbalzino
verso nuovi stage in cui gli opponenti saranno più sfrontati, mixati,
disorientanti e tenaci da oltrepassare.
Trailblazer
23-09-2024 ore 23:07
Uno di quei giochi di tecnica impeccabile elogiati dalla critica che tuttavia
risultano insopportabili, portando a uno sclero profondo come i meandri di
vuoto in cui va a perdersi il milionesimo pallone precipitato, per una frazione
di secondo calcolata male, dal sadico tracciato groviera interspaziale (ma
come, c’era la gravità?).
Segue ennesima manciata di secondi in cui avviene il recupero della sfera,
mentre il tempo corre via come sabbia in una clessidra, consumando via via
impietoso verso l’inesorabile fine della partita anziché all’agognato “end
stage”.
Bisogna ricordare la funzione dei colori, a volte saltellare compulsivamente
giova a preservare, ma o si possiedono riflessi da droide o è la saga del trial
and error.
Può dire la sua in PvP (forse: almeno si maledice in due); sinceramente ho
sempre preferito giocare in solitaria.
Trailblazer
23-09-2024 ore 23:05
Uno di quei giochi di tecnica impeccabile elogiati dalla critica che tuttavia
risultano insopportabili, portando a uno sclero profondo come i meandri di
vuoto in cui va a perdersi il milionesimo pallone precipitato, per una frazione
di secondo calcolata male, dal sadico tracciato groviera interspaziale (ma
come, c’era la gravità?).
Segue ennesima manciata di secondi in cui avviene il recupero della sfera,
mentre il tempo corre via come sabbia in una clessidra, consumando via via
impietoso verso l’inesorabile fine della partita anziché all’agognato “end
stage”.
Bisogna ricordare la funzione dei colori, a volte saltellare compulsivamente
giova a preservare, ma o si possiedono riflessi da droide o è la saga del trial
and error.
Può dire la sua in PvP (forse: almeno si maledice in due); sinceramente ho
sempre preferito giocare in solitaria.
Sydney Hunter and the Sacred Tribe
10-07-2024 ore 19:48
L’intrepido esploratore Sydney Hunter è stato imprigionato dalla Sacra Tribù
dello Yucatan nel loro insidioso tempio labirintico, baratterà la propria libertà
recuperando per gli indigeni numerose gemme e un misterioso ingresso per la
mitica città perduta. Se siete pronti a delegare un’oretta della vostra vita a
questo passatempo sappiate che è l’ennesima rivisitazione (con citazione
servita) di Montezuma’s Revenge; senza pretese ma ben realizzato da un
gruppo di artisti noti in questi anni di rinascita del Commodore a 8-bit.
Condito da una buona presentazione e da un’intrigante atmosfera tipica dei
platform-adventure, ci invita a proseguire una ricerca lungo quanto basta, da
scongiurare il ripetersi seriale di scenari e routines.
Non un capolavoro del genere, ma degno di prova.
Newzealand Story, The
14-06-2024 ore 16:42
Per restituirci una conversione virtualmente identica su home-computer a 8-
bit, kiwi compreso, riprodotto da manuale come tutto il resto si guardi questo
gioco su ZX Spectrum.
Esatto, in quel caso come in altri, lo speccy non ce la fece proprio vedere..
itterizia a parte.
Personalmente comprai NZS per C64 in cassettina nel periodo in cui venne
pubblicato e, sebbene non fosse la più grossa sòla da me acquistata in quel
remoto autunno ‘89 (Dynamite Düx era molto peggio..), sono rimasto acido e
spazientito verso una conversione estremamente carente di tutte le chicche
che rendevano il cabinato così speciale e impeccabile nel suo genere.. e che
dunque mi è sempre andata di traverso.
Per nostra fortuna Ocean raddrizzò il tiro e mesi dopo venne la “Cumming
gang” di Rainbow Islands portandoci in estasi.
Zamzara
11-06-2023 ore 20:50
Tecnicamente fenomenale: impressionano ancora e sempre dopo decenni le
animazioni, lo scroll, la varietà, le dimensioni e anche la fantasia degli sprite. Il
gameplay è preciso ma personalmente trovo Zamzara frustrante: ogni minima
collisione si paga e per gran parte del gioco l’energia residua resta tale, il getto
delle armi speciali è vario e importante ma razionato: occorre una buona strategia
per non restare a secco sul più bello in fasi avanzate. L’azione frenetica non
concede una pausa, le traiettorie nemiche sono a volte infide e in più c’è un conto
alla rovescia (assente nella prima versione del gioco, ritenuta troppo statica) per
risolvere le battaglie e arrivare a conclusione.
Zamzara ha subìto alcune traversie, Hewson non ha mai davvero creduto a un
progetto più volte ridiscusso e partito da capo, per poi venire pubblicato come
sparatutto budget. Come IO, Zamzara è un gioiello quasi più bello da contemplare
che non da misurarcisi, il rischio di finire inceneriti in un battito di ciglia è simile.
Critica e pubblico gli hanno riconosciuto i numerosi
meriti.
Battle Kingdom
19-04-2023 ore 19:18
Un arcade adventure con vista alla Gauntlet ispirato al classico Atari da sala
"Venture" in cui si ripuliscono varie stanze da presenze infestanti, collezionando
cimeli e sbloccando scontri coi boss che segregano la principessa di turno.
Il lavoro grafico di Trevor Storey è al solito ineccepibile e ricco di piacevoli dettagli e
animazioni, il motivetto musicale grazioso e il gameplay ben tarato. È il concept a
essere un po' troppo ripetitivo e noioso perché nemici e ambienti, pur lodevolmente
rappresentati, tendono a ripetersi. Dell’originale Venture circola una
meravigliosa conversione per C64, su cui val più la pena soffermarsi.
Soulless 2: The Armour of Gods
19-04-2023 ore 18:38
Un piacevole platform-adventure se si è pronti ad affrontare il backtracking e un
pizzico di respawn. L'aspetto estetico sorprende: la grafica è varia e colorata e
migliora attraverso i livelli, dove stupiscono in particolare le animazioni degli sprite.
La musica è un bel motivetto minimale e atmosferico inizialmente ripetitivo, più
vario altrove.
Nel primo scenario occorre rimediare una gran quantità di chiavi dagli scrigni dei
templi, basandosi su alcune caratteristiche degli stessi e agendo alla base,
saltellando e blastando ogni cosa in movimento. Poi si procede con un pizzico di
semplificazione in più e regole non dissimili, contando su nuove caratteristiche
del personaggio. Più che la struttura del gioco a convincermi è soprattutto la
realizzazione, il gameplay è comunque apprezzabile.
Daley Thompson's Olympic Challenge
28-03-2023 ore 12:24
Questo multievento "decathlon" fu il mio primo acquisto Commodore in assoluto. Il
packaging
cartonato con Thompson in posa era impeccabile e fu questo ad adescarmi; sotto il
profilo tecnico c’è poco di cui lamentarsi, animazioni dell’atleta, definizione di
sprite e fondali coloratissimi erano opera di uno specialista (il Palmer di Target
renegade e Dragon ninja).
Dal gioco in sé aspettavo una cosa alla Summer games, con un gameplay calibrato
e l’eccitazione nel realizzare e superare un record di atletica o di lancio, magari
coinvolgendo altri giocatori.. invece mi toccò qualcosa di frustrante. La verità è
che, tanto nelle fasi di training in palestra quanto in pista, si sudava più dell’atleta
stesso per come compulsivamente si dovesse azionare il controller per
riprodurne l’azione. In rete è pieno di gente che ancora dopo 40 anni manda a quel
paese Ocean per avergli sfasciato il joystick e non ha tutti i torti, nel mio caso a
salvare il mio fu la noia. Della serie: lo testiamo prima di commercializzarlo?
First Strike
28-03-2023 ore 10:55
Eccellente la tecnica di questo gioco, estremamente piacevole la sensazione di
''volo'' e la varietà ambientale strappa un applauso. Se poi il tutto dovesse
lontanamente ricordarvi la magnificenza di Buggy boy sappiate che la mano dello
stesso impeccabile programmatore è la medesima.
E’presente un radar cui affidare le nostre ricerche, effetti appropriati e tanta
velocità e che la caccia cominci. Per quello che mi riguarda è il gioco in sè con
queste corse verso il bersaglio qua e là per lo schermo che fatica a motivarmi, ma
veder esplodere il nemico davanti a te dopo un lungo inseguimento e con un tiro
ben assestato è emozionante. Nulla da obiettare all'opera in sè che
oltretutto dispone di scegliere da quale area cominciare e di quel pò di strategia
per programmare a dovere, alla base di partenza, le risorse del nostro veicolo.
Italy 1990
27-03-2023 ore 16:14
Quello di US Gold è un soccer game con le nazionali dell’evento Italia ’90 e si ispira
vistosamente al famoso Microprose Soccer. Notare la ''verosimiglianza'' sulla scatola
del gioco
col torneo che sponsorizza nella presenza di un calciatore francese (con ogni
probabilità Michel
Platini), ma
la Francia nel ‘90 rimase a casetta. Presentandosi in modo passabile e
fluido e con numerose opzioni di gioco, trae in inganno sulla qualità, che alla
fatidica ''prova campo'' purtroppo si svela mediocre.
Oltre al mondiale si disputano amichevoli in single o con amici e c’è la possibilità di
salvare la posizione ma si resta troppo lontani da una simulazione di calcio. Sebbene
siano presenti tackle, penalty e altro l’azione è eccessivamente rapida, mancano i
falli e l’IA avversaria è deficitaria. Si può venire bruscamente interrotti in qualunque
istante se il tempo scade e manca del tutto il recupero. Assenti i tiri ad effetto ma a
volte il pallone assume comunque traiettorie inverosimili come scaraventato via da
un tifone. Il suono è un jingle ripetitivo e tipici effetti in-game del calcio a 8-bit. Il
solito boccone amaro per i 64isti calciofili. Chissà se, in tempi di seconda
giovinezza qualche programmatore coraggioso si avventuri con successo nella
“mission
impossible” per eccellenza.
1943: The Battle of Midway
27-03-2023 ore 12:39
Una conversione per 8-bit non del tutto malvagia ma approssimativa e alquanto
noiosa per un classico da sala. Nei sedici livelli di questo sequel di
1942 il nostro iconico aereoplanino solo contro tutto deve sopravvivere al fuoco
degli aerei distruggendo navi da guerra –pena ripartenza-, schivando
colpi e mantenendo abbastanza energie per gli scontri “target” che valgono il
passaggio al successivo. Se c’è una cosa che gradisco di questo franchise rispetto
alla maggioranza degli shooter con vista dall’alto è il poter sopravvivere anche
centrati dal fuoco nemico: c’è infatti una barra di energia che va esaurendo
progressivamente, oltre a tre vite non cumulabili.
Il problema non è tanto nel gameplay passabile nonostante il veicolo lento e le
collisioni rivedibili, ma nella noia ferale nell’attraversare round tutti identici laddove
l’originale vantava almeno routine imprevedibili e azione più frenetica. Nessuna
delle navi nemiche risulta distinguibile dalla precedente appena distrutta e al
termine di ciascuna frazione i potenziamenti si azzerano.
Senza infamia e senza lode direi come suggerito da Ready64.
Zeta Wing
05-04-2022 ore 21:19
Uno shoot’em up di classe con stile da vendere. Stupisce la palette cromatica ma
soprattutto l’insolita imprevedibilità delle routine nemiche, sempre differenti e dalle
traiettorie talvolta infide (la signora ci si è messa di impegno) ma anche la qualità
di scenari, navicelle e boss. Il menù iniziale offre un paio di opzioni tra cui
l’autofire e la difficoltà.
La crescita lenta del proprio arsenale è appagante, vi sono bonus raccattabili qua e
là; tutto insomma attesterebbe un gameplay di qualità ma la sfida è davvero
ardua. Già al livello 3 non c’è un attimo di respiro.
Zeta Wing si pone come sintesi di dozzine di titoli anni ’80 mangiasoldi ai bar,
riproducendo fedelmente tanto l’aspetto visivo e sonoro quanto la stessa
impressione di venirne fregati. Eppure quanto vi tornavamo, mancando quasi del
tutto conversioni degne di nota per c64.
Santa's Grotty Christmas
07-01-2022 ore 19:41
Un giochino che, come l’appena segnalato su Carlo e Diana, pare provenire dalla
fantasia di qualche monellaccio in età scolare. Eppure com’è che suscita un certo
interesse su di me (non dovuta esclusivamente al personale feticismo per il gaming
C64)? Quello che avviene è assolutamente demenziale e mi ha strappato più di un
ghigno convincendomi ad assolvere la resa tecnica. Per chi ha a cuore Santa Claus e
cattivo gusto nella stessa misura...
Freddy Hardest in South Manhattan
18-12-2021 ore 07:33
Lanciato come The Guardian Angel, vede il baldo Freddy Harvest attraversare una
Manhattan nel fulgore del monochrome. Ma non è una visita turistica la sua,
trovandosi a sgominare a mani nude le gang che spawnano come moschini,
attraverso classici stage picchiaduro anni ’80.
Sul piano grafico e sonoro le versioni 8-bit si somigliano tutte.
Purtroppo il proposito di guidare il bellimbusto scucchione va a noia presto,
complice una giocabilità ripetitiva ma soprattutto scadente per via di comandi poco
responsivi..cioè il peggior difetto attribuibile a questo genere. Neppure lo scrolling
è da manuale. A volte per togliersi di mezzo nemici la miglior difesa è la corsa
verso il nuovo stage. Ripetere una manciata di minuti e il gioco vedrà il suo
termine, se la frustrazione non avrà prima mangiato la voglia.
È presente autofire e l’energia si ricarica lentamente tra l’uno dei millemila duelli e
l’altro.
Monster Buster
17-12-2021 ore 23:47
Per gli appassionati di Puzzle Bobble ecco un gioco per Commodore 64 che ricalca le
meccaniche di quel classico da sala. Impreziosito da un gameplay perfetto, preciso e
accattivante e da una grafica piacevole che non lesina varietà, colori e animazioni,
Monster Buster non fa rimpiangere affatto l’originale e coinvolge a lungo, in
particolar modo perché iniziando una partita potrà durare a lungo. Tutt’altro che
punitivo come gioco infatti, persino rilassante.
Dio benedica il RGCD Team quindi, per come infonde qualità, sorpesa e vitalità nel
panorama del videogame a 8-bit.
Dig Dug
09-07-2021 ore 01:05
Eccellente conversione di cui i seguaci del c64 dovrebbero andare fieri. Un piccolo
classico da sala dal motivetto caratteristico irresistibile e dal gameplay trascinante,
tutto il fascino e la bizzarria ineguagliabili dei primissimi tempi. È bastata
un’opportuna menzione del suddetto da parte di Antonio Savona per scrollarmi via
un po' di ignoranza crassa (non avevo mai sentito nominare prima d’ora questo
gioco); c’è sempre da imparare dai maestri. Livelli da ripulire, nemici dalle svariate
routine, bonus da collezionare, oggetti nell’ambiente da sfruttare. Nel suo particolare
genere gioca d’anticipo: un recupero doveroso se si è in cerca di un passatempo
divertente ma impegnativo.
Doc Cosmos: The Saga Begins
27-11-2020 ore 08:12
Piccolo, meraviglioso platform-adventure in cui si impersona uno scienziato che si
lancia in un dedalo di grotte per cercare una time travel aliena. La struttura è la
medesima che accomuna questo genere di giochi: un mucchio di stanze da
esplorare verso l’uscita, piattaforme, scale e burroni, ricerca di chiavi per sbloccare
passaggi (qui differenziate da tre colori), sentinelle bizzarre da evitare. In più e di
diverso, in questo gioco il protagonista ha l’artificio di.. piegare il tempo sfruttando
ciò che in passato lo scenario offriva rispetto all’oggi e viceversa; tutto ciò ha un
preciso corrispettivo grafico e varianti di gameplay la cui sinergia è peculiare per
proseguire. Una trovata geniale. Ogni qualvolta si interagisce con un terminale
avviene la ricarica di tre slot per modificare l’epoca.
La giocabilità è suprema, tarata al millesimo, la grafica accettabile e con tocchi di
classe, ottimo il sonoro. Unico neo? Non lunghissimo dato che salvo sviste nella
partita, è praticamente assente il backtracking e si può domare in una sessione.
Doc Cosmos è un esempio mirabile di opera non commerciale che ''spiccia casa'' a
tanti, recenti, sopravvalutati.
The saga begins! Lecito aspettarsi seguiti brillanti.
Crystal Kingdom Dizzy
27-11-2020 ore 04:21
Un platform-adventure come si deve, ottimamente giocabile, umoristico, dalla grafica
varia e piacevole, corredato da una colonna sonora azzeccata. C’è la classica raccolta
di oggetti per aiutare gli npc con cui Dizzy interagisce e risolvere rompicapo i quali a
volte sono estremamente lineari altre non altrettanto intuitivi. Buona la quantità di
quadri distribuiti su quattro livelli da cui è possibile riprendere con password; quasi
tutti da percorrere per proseguire il gioco. Merita senz’altro un plauso convinto: la
serie si congeda in bellezza dopo il passo falso di ''Panic Dizzy''.
Trolls and Tribulations
26-11-2020 ore 06:16
Trolls a volontà, tribolazioni ancora di più. Di questo game va anzitutto
addomesticato un sistema di salto piuttosto particolare che si rivela comunque
impeccabile; mano a mano che si procede per cunicoli irti di insidie, di sentinelle
da aggirare, di oggetti e pedane, la difficoltà aumenta notevolmente e un passo
falso costringe a cominciare daccapo il quadro (sebbene almeno le parti iniziali
spesso comuni, restino ripulite). Impartire un comando a destra o sinistra
corrisponde a un passo doppio del protagonista, che non può nemmeno girare su
se stesso su una piattaforma senza precipitare; da qui una certa complessità, il
dover imparare a memoria le routine nemiche o adottare strategie ‘’creative’’ per
averla vinta. In effetti su questo gioco quasi nulla è lasciato al caso ed è possibile
comunque, cominciare da livelli avanzati. Sfiziosa la musica ma ripetitiva, come
purtroppo certi scenari. La grafica è blocchettosa ma simpatica e funzionale agli
intenti.
Granny's Teeth
24-09-2020 ore 00:59
Un platform senza pretese in cui si guida un nonno alla ricerca della dentiera,
ovviamente cacciata nell’angolo più nascosto di ciascun livello, manco a dirlo, zeppo
di sentinelle. La trama avrete capito è imbarazzante, il gameplay è lo standard di
questi giochi una volta fatta pace con le collisioni a volte incerte. Simpatici i jingle.
Virus: The Breakout Error
11-09-2020 ore 02:16
Sin dal titolo si è portati a pensare si tratti del solito clone di Breakout ma
guardando
attentamente le immagini di gioco (o caricandolo) non si può non notare la presenza
di un altro protagonista dell’epoca d’oro dei cabinati che è esattamente colui che
guideremo. E’ un Pacman in crisi d’identità, forse sballato dalla naftalina il quale,
piombato dentro Breakout dovrà cavarsene fuori sfuggendo dalla caccia di una
chirurgica pallina la cui fisica è sadicamente programmata a questo ma ancor peggio
fa l’inerzia di tempo concesso. Ad ogni errore si comincia da zero. Chissà come se la
ride Matthias Weber, colui che ha ingegnato il gioco, che non ha lesinato nemmeno
un beffardo messaggio in screen: “take your time”. Sommando il tutto, è un po'
troppo poco
divertente. Peccato perchè l’idea è sfiziosissima.
Zyron
10-06-2020 ore 03:53
Ciascuno di noi ha dei propri giochi preferiti “incompresi” di cui va orgoglioso e
l’approfondito commento mi ha spinto a dare un’altra chance. Trovo che sia un gioco
particolare, con una sua personalità rispetto alla pletora di sparatutto del genere,
continuo a trovarlo ostico oltremodo ma si forniscono al giocatore buone risorse per
progredire. La molteplicità delle scie nemiche e i colori sgargianti li stagliano dallo
sfondo a differenza di svariati titoli in cui appaiono mimetizzati. Grafica e sonoro non
sono essenziali se supportati da un solido gameplay che però non riesco ancora a
promuovere, la navetta è legnosa, risponde lentamente ai comandi impartiti. Ci si
aspetterebbe magari dei power-up in soccorso ma non fa parte dello stile del gioco.
Sir Ababol
04-06-2020 ore 04:54
Platform per quadri caratterizzato dal solito encomiabile, riconoscibile stile da parte
dell’artista Na th an in un concept che ho trovato però più noioso del solito. Poco da
segnalare, si progredisce sbloccando porte e raccogliendo oggetti, la collisione coi
nemici sentinella, letale su NES, drena qui energia e causa uno spostamento
all’indietro del personaggio, complicando un po’ le cose. Gameplay standard,
gradevoli musica ed effetti minimali.
Run, The
04-06-2020 ore 03:42
Un gioco che si conclude in una decina di minuti e altrettanti quadri..davvero troppo
poco. Sulla falsariga dei vari Terry's big e Super Mario, si caratterizza per l’ottimo
controllo e non è da tutti.. purtroppo è l’unica cosa da segnalare..
Abbaye des Morts, L'
27-05-2020 ore 05:18
Approda per C64 questo platform adventure così descritto: “In the 13th century,
the Cathars, clerics who preached about the poverty of Christ (…), were treated as
heretics by the Catholic Church and expelled out of the Languedoc region in
France’’. Braccati dai soldati sin dal prologo, non rimane che rintanarci in una
chiesa abbandonata dove otterremo un certo numero di oggetti, tra cui croci,
convertendone l’aspetto e sbloccando marchingegni, aggirando una miriade di
ostilità fino all’ineluttabile finale.
Trattasi di un multipiattaforma del 2010, ineccepibile in varie versioni viste ma per
Commodore è un gioiellino. Esaltato dall’aspetto grafico e dal gameplay
impeccabile e preciso, non è complicato da portare a termine, la mappa non è
sterminata ma in diverse stanze lo sclero sarà un rischio frequente anche per un
chierico.
In sé non è niente di nuovo o particolare ma il divertimento, soprattutto per i
veterani di questo genere, è assicurato. Per dirla con Zzap! Un ”gioco… caldo”.
Forbidden Fruit
24-01-2020 ore 21:11
Della serie: non esistono più i giocatori di una volta.. ecco, occorre recuperare quella
tigna, quella disposizione dei tempi andati per provare a domare questo piccolo
arcade la cui difficoltà pare spesso insormontabile. In ciascun livello dello scenario è
nascosta la chiave per sbloccarlo ed è infestato da numerose sentinelle i cui
movimenti possono essere appresi. Si ha a disposizione un laser per blastare ma non
sarà semplice, dal momento che l'arma ha un uso limitato e l'azione di gioco piuttosto
veloce. Notevoli la presentazione dal sapore di coin-op e le musiche ronzanti,
per la giocabilità si poteva fare un pò meglio.
Lala Prologue
09-01-2020 ore 07:21
Ma è capace di sbagliare un gioco Nathan (“na th an”) Asshantti? Da quello che ho
potuto vedere no, Lala prologue, giochillo di recente covata Spectrum, in questo
porting virtualmente identico non fa eccezione. Puntualmente guarnito com’è di
quell’aspetto retro/nippo attinto in eguale misura da albori dell’8-bit, anime e
console –ovvero la filosofia nostalgica degli autori Mojon Twins-, è tale da
avvicinare il Commodore64 più che mai a quegli universi paralleli. Bei giochi si
diceva, sebbene ‘Lala’ su C64 induca in più circostanze a uno sclero sostenuto in
quanto un errore costringe a
risalire duramente la china. Non mancano tuttavia gratificazioni e aiuti durante il
gioco che di per sè è la quintessenza platform: infinità di salti, ricerca di oggetti,
sbloccare porte, aggirare nemici; in più abbiamo musiche d’atmosfera e un
gameplay calibrato che non manca di stregare (proprio il caso, visto il tema..).
Zombie Calavera Prologue
09-01-2020 ore 06:13
Uno di quei concept da amare o odiare senza mezzi termini in quanto caratterizzato
da un gameplay molto particolare e dal fatto che sulle prime una partita possa durare
anche solo una manciata di secondi. Ma tanto di cappello all’idea, allo scenario e al
valore tecnico di questo porting da Spectrum ZX. La trama è presto detta anzi..
copiata: “you must recover 16 crucifixes in the cemetery to gather spritual energy to
open the door to purgatory to find your beloved’’ (indieretronews.com). Non sarà
impresa facile, ma i progressi potrebbero venire ricompensati.
Rocky Memphis: The Legend of Atlantis
08-01-2020 ore 07:08
Rocky Memphis insieme all’inarrivabile Joe Gunn è il miglior gioco ispirato alle
gesta cinematografiche di Indiana Jones per Commodore64. Con questi due recenti
si onora finalmente un personaggio mitico riscattando da titoli ufficiali decisamente
scialbi. Qui si ha a che fare con un’avventura arcade divisa per stanze zeppe di
tranelli, piattaforme, sentinelle e ancor più di enigmi da risolvere, alcuni dei quali
tutt’altro che “automatici”.. che faranno tornare a volte sui propri passi.
Rocky/Indiana deve scovare le prove dell’esistenza di Atlantide leggendo pietre,
setacciando tombe e azionando macchinari. Si riempirà le tasche di oggetti
cercando di risalire il cunicolo di tombe e trovare l’uscita. Accattivante l’aspetto
estetico del gioco: lo sprite iconico è riconoscibile e dettagliato, ben animati e
imprevedibili i guardiani nei loro movimenti/respawn e buonissimo il gameplay. La
musica è un motivetto insipido che va subito a noia, si poteva fare meglio. Presenti
molteplici finali. Benché la varietà non sia il forte del gioco, la voglia di proseguire
non manca e spinge a insistere.
Pains 'n' Aches
22-12-2019 ore 07:55
Chi ha giocato Knight'n'Grail pubblicato ormai una decina d’anni fa non faticherà a
riconoscere analogie e a calarsi nel nuovo capitolo della vicenda. Stessa è la mole
d’esplorazione, l’infinità di stanze da percorrere così come la presenza di enigmi,
boss (notevoli alcuni di essi), potenziamenti da scovare, salvataggi e interazioni
con NPC. Se è riconoscibile è la tecnica sopraffina con cui sono curati fondali,
animazioni e musica appropriatamente varia, minimale ed evocativa, l’effetto
sorpresa non è lo stesso del primo capitolo così come la coesione. Il respawn delle
sentinelle è più che lecito per non desertificare i quadri e a tendere ulteriori
trabocchetti. Il gameplay è saldo ma dovendo tornare sui propri passi una volta
recuperati oggetti c’è da passarci qualche nottata avanti e a ritroso. Resta da
stabilire in quanti raccoglieranno la sfida.
Hessian
18-12-2019 ore 01:07
Aria di capolavoro per questa fatica di Lasse Öörni, che dopo una lunga pausa
torna a colpire confezionando un incubo tecnologico tutto da vivere, teso e di
grande impatto. Un’avventura –che è tante cose assieme, action shooter, platform
ecc- in cui si vestono i panni di una guardia di sicurezza di un complesso scientifico
in cui le cose precipitano e i droidi si ribellano brutalmente ai loro artefici.
Kim si giocherà la propria sopravvivenza attraverso location labirintiche infarcite di
sentinelle in cerca di oggetti, power-up, generatori e armi che dovrà selezionare
non potendosi accumulare più di tanto. Alla ricerca della base di Norman, incontrerà
boss, rompicapi, terminali,
codici per sbloccare porte.
Il gameplay di Hessian sfoggia la maturità dei soli classici del Commodore 64, i
comandi sono fluidi e calibrati, è possibile salvare e riavviare dalla stessa stanza in
cui si interrompe, l’azione è molteplice e coinvolgente, la routine IA svariata. Forse
l'unico problema in cui si può incorrere è il perdere un pò il filo, occorre prestare
attenzione ai dialoghi e prendere nota, oltre al gusto dell'esplorazione. I
caricamenti sporadici sono
rapidi. La colonna sonora per quanto ripetitiva contribuisce alla scena finendo per
incollarsi ai neuroni e la grafica, oscura, di buone tecnica ed animazioni è la
“solita” firma dark dell’autore. Un John Carpenter del C64 che magari rinuncia
all’ironia del passato ma non al proprio stile narrativo peculiare.
Se a ciò si aggiungono diversi finali, una longevità da primato, l’assenza di
noiosi/ottusi respawn in tanti ambienti già visitati è davvero difficile non esaltarsi
per Hessian.
X-Force
11-12-2019 ore 05:28
Uno sparacchino caratterizzato dal buon comparto tecnico e da una musica
''techno'' ben simulata e incalzante, la cui difficoltà è tarata decisamente verso
l’alto. Il solito escamotage di imparare i pattern delle orde nemiche facilita a
passare indenni ma data la velocità dell’azione non sempre sono così prevedibili.
Si può incrementare la potenza del fuoco ma anche esplodere: occorre prestare
quindi attenzione ai power-up, incontrati a sé rispetto alle scie neutralizzate. Nulla
di particolarmente originale e gameplay nella norma: la navicella si padroneggia
bene, c’è l’autofire e curiosamente gli spari attraversano i fondali; ma il minimo
errore viene punito senza pietà azzerando fatalmente l’arsenale equipaggiato. In
sintesi.. quei mattacchioni di Psytronik hanno congegnato un lavoretto che fa
provare l’ebbrezza di talune imprecazioni di gioventù.. maneggiare con cautela
quindi.. solo per fans del genere.
Super Robin Hood
10-12-2019 ore 07:10
L’opera prima di Philip e Andrew Oliver, poi noti come Oliver twins è un’avventura
con protagonista Robin Hood, a base di platform e raccolta di oggetti, ambientata
in un maniero che vede segregata Lady Marian. Si dovranno neutralizzare
sentinelle quali arcieri e cavalieri, sbloccare ascensori e zone avanzate.
Sicuramente è un lavoro interessante, multipiattaforma e che merita di essere
provato anche considerando la giovane età dei realizzatori. Tuttavia la versione per
64 non è esente da difetti, su tutti il controllo problematico del protagonista, lento
e impreciso nelle azioni impartite: bisogna prenderci la mano. Lo scroll è piuttosto
scattoso ma non inficia l’esperienza di gioco. Le animazioni e la resa del
protagonista sono apprezzabili. La difficoltà è acuita dalla scelta di indebolirlo
spiccando un salto di pochi metri, si può immaginare cosa succeda mancando una
piattaforma. Si possono tuttavia recuperare le forze con le solite porzioni
disseminate qua e là.
Powers of Gloom
10-12-2019 ore 03:47
Titolo di Michal Bacik pubblicato poi con altri nomi e piccole varianti grafiche, qui la
recensione: LINK
Ratan Ballads
10-12-2019 ore 03:16
Un adventure multi-schermo, sul genere Super Robin Hood per Codemasters,
che si può apprezzare se si è amanti del genere castelli labirintici, raccolta oggetti
da usare con attenzione, piattaforme, trappole e sentinelle di ogni genere. Sarò
benevolo verso un titolo (pubblicato negli anni
con diversi nomi e qualche piccolo ritocco estetico) non privo di criticità e limiti a
livello tecnico e di gameplay, chiudendo un occhio sulla grafica, sul sonoro
grossolano e su un sistema di salto che manda al manicomio. Il gioco induce a
proseguire per vedere cosa riserva la prossima stanza, ma il dover percorrere più
volte corridoi completamente vuoti, l’uso fin troppo parsimonioso delle frecce,
fanno storcere il naso..il rischio cul-de-sac è dietro l’angolo, senza preavviso.
Non un intrattenimento memorabile che alcuni appassionati di questo genere
potrebbero mettersi in testa di portare a termine.
Hawk Storm
17-11-2019 ore 01:07
Lo schema di gioco (a zonzo per i livelli, cercare oggetti e avanzare) si ispira ad
alcuni classici Thalamus, da Flimbo’s ad Hawkeye. Passabile graficamente, si
segnalano infatti buone animazioni e definizioni degli sprite benché la varietà non sia
il suo forte, ok le musiche. Il gameplay è invece uno scherzo di dubbio gusto.. Lo
sventurato che (quando e se..) impersoneremo, non appena catapultato nel gioco
sarà infatti bersaglio di collisioni e colpi da qualunque cosa appaia sullo schermo.
Dovrà affrettarsi quindi a distribuire proiettili, bombe o dir si voglia per non ridursi la
barra dell’energia e deflagrare. Ma venire costantemente presi di mira costringe a
maratone frustranti oltre la soglia della possibilità.
Age of Heroes, The
06-10-2019 ore 09:54
Questo platform adventure si rifà palesemente al mitico Rastan
Saga evocando sin
dal titolo un immaginario noto agli appassionati.
Se il gameplay è un ricalco dell’originale il gioco presenta anche
nette differenze.
La giocabilità è la cosa più gradevole: più calibrata della famigerata
conversione
buggata di Imagine per C64 ma senza quella varietà di mosse come
colpire nemici
da una fune o salti estesi. Ci sono bonus come il miracolo o il
recupero energia.
All’inizio il procedere è banale ma a lungo andare preservare vitalità
diventa una
buona sfida.
A volte si può scegliere dove andare sulla mappa ma bisogna
percorrere tutto.
Non tutto è oro quel che luccica, si avverte un po’ di
semplificazione, la struttura è carente. La grafica,
dettagliata e colorata, perde fatalmente la suggestione e la
grandezza degli scenari
originali di un gioco da sala giustamente celebrato. La varietà delle
porzioni di
livello è discreta ma si esauriscono in poco tempo. Le
musiche, pur non potendo competere con le evocative Taito, sono
apprezzabili. Riguardo i nemici i programmatori
avrebbero potuto saccheggiare di più la mitologia e i boss si
sconfiggono con un pizzico di strategia e tempismo. Manca il
fuoco, un elemento ricorrente in questa tipologia di giochi...
Run the Gauntlet
01-09-2019 ore 05:16
Ispirato a uno show televisivo dell’epoca o precedente, questo multi evento sportivo
si caratterizza per una buona giocabilità generale ben testata che, differendo da una
competizione all’altra non scade, accompagnato da una grafica apprezzabile, curata,
ben animata e
colorata, che ricorda certi ''games'' alternativi ai classici Epyx. Piacevole la musica.
Ci si troverà a sfidare avversari computer –di solito uno dei quali è dilettante e un
altro è pro- attraverso piste e scenari (caratterizzati anche da eventi random) le cui
sequenze vanno assimilate per concludere primi al traguardo, se non getterete la
spugna prima.
Basil the Great Mouse Detective
29-08-2019 ore 23:56
Un labirintico platform adventure di Gremlin basato sulla perlustrazione di luoghi,
sulla raccolta/utilizzo di indizi di reato e sul passare di livello. Il gioco è frustrante,
per tenaci: benché la grafica sia discreta non è subito intuitivo cosa fare con taluni
oggetti, il sistema di salto è impreciso ed è spesso inevitabile che Basil che
impersoniamo collida coi nemici sentinella degli ambienti. E’possibile recuperare
energia.
Nel complesso non è un lavoro da buttare benchè più cura sarebbe servita, difatti non
è la versione migliore per 8-bit.
Silent Shadow
14-11-2018 ore 00:58
Uno sparattutto ignoto ai più, giocabile in due in contemporanea, che per affrancarsi
dalla massa opta una vista orizzontale dall’alto che non è la scelta più azzeccata, in
verità. Il resto è standard, solite orde nemiche, torri da neutralizzare e bonus-arma.
Se l’azione è veloce e la possibilità di spostarsi piuttosto ampia, è anche tutto
confuso, tra nemici che sbucano dalle terga e il costante mimetizzarsi con fondali
seriali e poco definiti. Fluido lo scrolling, tema musicale presto tedioso. Una
conversione sciatta, può valere una prova per gli appassionati del genere.
Canabalt
12-11-2018 ore 07:12
Variante “gemella” del forse più noto C64anabalt, ciascuna coi propri punti di
forza, impossibile scegliere. Qui l’artista è Andreas Varga, l’uomo dietro alcune tra
le più fenomenali recenti realizzazioni per Commodore 64. Rilasciato nel 2009,
acclamato, convertito un paio d’anni dopo per 8-bit, Canabalt o si ama o si odia.
Test di riflessi, sfida punteggio contro se stessi o amici…non è da tutti vantare due
conversioni di così alto livello di uno stesso concept. Si può pensare di vincere la
sfida solo insistendo e, data la collocazione random di alcuni ostacoli, con una
certa dose di fortuna. La colonna sonora è incredibile, la giocabilità è ben tarata e
non manca una serie di effetti speciali degni di un 16-bit: l’adrenalina è servita.
Hagar The Horrible
12-11-2018 ore 00:36
Hagar the Horrible di nome e di fatto, un platform game povero che setaccia qua e là
altri (Wonderboy in Monsterland, Mario, persino New Zealand Story) e che, sia per
resa che per atmosfera, non rende onore allo spirito della strip a cui prende il nome.
Si guida il vichingo attraverso scenari labirintici e alquanto simili, collegati da un
sistema di password, attraverso piattaforme, cunicoli, negozi. L’azione è priva di
mordente, scarni gli effetti sonori e decisamente penosa la definizione dei
background. Talvolta risultano persino irriconoscibili gli oggetti in cui ci si imbatte..
mentre gli scontri palesano tutti i limiti di gameplay di questo titolo..le cose migliori
rimangono la schermata di caricamento e quella dei titoli. Da dimenticare.
Bugbomber
11-11-2018 ore 20:45
Un clone di Bomberman ben accolto dalla stampa che personalmente ho trovato un
po’…minato dalla ripetitività dei quadri -tipica dei budget game- ma riscattato dalla
quantità di elementi di gioco come la varietà delle armi per ripulire l’ambiente e
passare di livello, e i tanti nemici da affrontare.
Il meglio però lo dà in multiplayer, fino a quattro giocatori se li trovate.
Un gameplay ben affinato secondo lo standard di questo genere e le tante piacevoli
animazioni di chi ci si ritrova contro, sono altre frecce nell’arco di questo piccolo
rompicapo.
Addicta Ball
07-11-2018 ore 20:37
Tante invenzioni piacevoli che svecchiano il genere, la vivacità e una giocabilità
calibrata (ma che non lascia scampo alla prima svista) sono i fiori all’occhiello di
questo titolo. La longevità è assicurata proprio dal suo affrancarsi dalla norma, che
porta a insistere migliorandosi, sfruttando le risorse a favore che certo non latitano,
chiarendo perché diamine si muore in un determinato frangente. Anche la grafica da
cartoon “alla Gremlin Graphics” offre piacevole varietà cromatica e animazioni.
Sicuramente una gradita sorpresa
Joe Gunn
28-10-2018 ore 02:28
Un arcade-adventure che incolla alla sedia finchè
non si porta a termine: questo in
sintesi, è ciò che è Joe Gunn. Vasto, ricco di
atmosfera, disseminato di enigmi da
risolvere, di amate-odiate piattaforme, di notevoli
tocchi di classe e apprezzabile
sul piano musicale. Il titolo Psytronik senza effetti
speciali di altri, si fa
preferire e di gran lunga sul piano della sostanza,
stregando nella sua spartanità
programmatica, che é tra i punti di forza.
Una giocabilità perfettamente rodata e il tema
tombarolo saccheggiato sin dagli
albori dei videogiochi sono i facili pretesti per
calarsi nei panni del noto archeologo
al quale ammicca la copertina. Potrete apprezzare persino più finali. Un cult da non
perdere, da scoprire ad ogni costo.
Platman
27-10-2018 ore 07:26
In questo arcade guidiamo una strana biglia gialla perennemente affamata
(eppure, qualcosa mi ricorda..) attraverso stanze i cui passaggi sono da sbloccare
da chiavi disseminate sul cammino. Bisogna schivare mediante salto i nemici in
forma di fantasmini colorati, alle volte sarà possibile fagocitarli (il misterioso deja-
vu si infittisce…).
Gradevole il sottofondo musicale, frenetico il gameplay. La velocità di gioco
impressiona infatti, sulle prime, una volta apprese le routine dei nemici e imparato
bene il tempo di “salto’’, la sfida si fa più abbordabile. Impareremo a nostre spese
in quali corridoi non è possibile saltare le minacce e che
occorrono più strategie. Di ottimo livello i colori e le animazioni delle creature. Ma
ora torno a pensare a cosa mi ricorda la biglia. :)
Barnsley Badger
27-10-2018 ore 00:24
Un platform per stanze piacevolmente retrò, dall’aspetto ''Montyano'', ben indicativo
del talento in Psytronik Software. Si guida un protagonista tra oggetti da raccogliere
di ogni sorta per progredire e potenziare poteri, sbloccare porte, tra nemici da
schivare e checkpoint da cui ripartire. Collezionati determinati monili si accede alla
sezione finale.
Labirintico e vivace, vasto e quel che è meglio, altamente giocabile.
Simpatica la musichetta.. una manciata di minuti. Gli appassionati del genere
avranno di che perderci tempo sopra. Per me ampiamente promosso..
Rescuing Orc
23-04-2018 ore 12:03
Un puzzle platform avventuroso dal gradevole e dettagliato aspetto grafico del quale
non è
semplice venire a capo.
Ispirato al noto Wonder Boy in Monsterland o ai classici Monty, è altrettanto
lillipuziano nell’aspetto, nelle gradevoli animazioni e ricalcato nel gameplay, ma
penalizzato dalla varietà della struttura e da una difficoltà che spesso non
perdona. Ad accompagnare l’intrepido eroe nella serie di livelli labirintici un
simpatico sottofondo musicale, equipaggiati da una scamorza di spadino e da una
ridotta capacità di salto che ispirano tenerezza.
Si debbono superare quadri infestati da varie amenità assortite, di cui vanno
imparate le routine per aver la meglio, in cerca di chiavi e leve di sblocco. Non
sono infrequenti autentici salti nel vuoto e bonus che ricaricano vite a
disposizione.
Non l’ho trovato granchè intrigante, in quanto ripetitivo nella frequenza di salti da
spiccare o nella serialità di avversari in coppie, il che sommato a una certa
frustrazione può far gettare presto la spugna, ma non gli nego un certo gusto nel
giocarlo.
Highlander
30-04-2017 ore 03:36
Ocean croce e delizia dei sessantaquattristi.. Giustamente ricordata per non rari
capolavori tratti da opere cinematografiche (da Platoon a Batman, a The
Untouchables..), ma quando piazzava mine come questa erano dolori e i fondi
elargiti, null’altro che una donazione. Si sarà capito che questo tie-in non è niente
per cui ''perdere la testa''.. sfido qualsiasi fan della serie (della quale almeno il
primo film rimane un cult movie) a preferire questo
inverecondo ciofegòn saga del blocchettoso al sempre ottimo e ben più inquietante
e suggestivo, Barbarian.
Gameplay (ah.. ma c'è?) imbarazzante e sciatto, aspetto grafico confuso, sprite e
fondali privi di una degna definizione, noia abissale. Conclude un audio da ‘Pong’,
tanto valeva lasciare il tema dei titoli, realizzato dal sempre ottimo M.Galway. Fa
specie che altre versioni a 8-bit come Spectrum e Amstrad siano comunque, più
veloci.. insomma, dopolavoro o meglio, pennica ingiustificabile da parte un pool di
programmatori altrove più efficaci.
Scuba Kidz
27-12-2016 ore 20:19
Nei mari del sud è sempre occasione per immergersi in cerca di nuovi elementi
per la propria collezione ittica, un'arma aiuterà ad affrontare dozzine di creature
marine. La barra di energia è la sola che si ha a disposizione ma
oltre a potenziamenti è possibile recuperare ossigeno in qualche modo, come
risalendo alla superficie o trovando bombole. In più lo sfizio temporaneo di
trasformarsi e di sentirsi un vero Poseidone. Procedendo di livello, la difficoltà
si farà considerevole, soprattutto è fondamentale raccogliere ogni chiave e
usarla saggiamente; viceversa il gioco è spietato e vi lascerà “a mollo”. Il boss
è uno squalo che si fa sempre più inca§§oso. Buona la giocabilità per quanto le
collisioni siano rivedibili, la grafica ricorda per definizione e colori, la serie
Summer Camp di Thalamus, o il livello subacqueo di Athena.
Inside Outing
27-12-2016 ore 02:22
Un’avventura in 3D isometrico da parte di The Edge, ambientata in un’ampia
magione, che all’epoca si segnalò per buoni valori estetici (benchè la versione
per Commodore non fosse la meglio realizzata..). Merita di essere portata a
termine per il davvero inquietante finale, ma riuscirci non sarà esattamente una
passeggiata anche perchè, compiere talune azioni, come in altre avventure
coeve, vi apparirà alquanto bizzarro o privo di senso (Rignall tirò in ballo il
“lateral
thought”). Tutto ciò contribuisce a donare un’inquietudine lynchiana al tutto. Si
impersona un ladro assoldato dalla stessa padrona di casa, in cerca dei
diamanti nascosti dalla buonanima del Lord, un birichino col vizio degli
esperimenti. Ci si accorgerà che la follìa è un'abitudine di famiglia. Attraversando
le
stanze si dovrà schivare ratti e altre bestie contaminate, le cui collisioni
causeranno perdita di energia. Gioco non privo di genialità, se va a noia o meno
è soggettivo. Un pò ripetitivo lo scenario, ma accurato e di
buon impatto. Solo discreto il gameplay, il suono ridotto a sibilo
ingame, incalzante in apertura. Convertito un pò per tutti i personal computer da
8 e 16-Bit, variamente rinominato.
You Have to Win the Game
25-12-2016 ore 01:00
Se siete in cerca di un platform ingegnoso, giocabile, nostalgico per come evoca
la sintesi magica degli 8-bit, ma senz’altro anche frustrante con cui sclerare
qualche ora in allegria, YHTWTG fa al caso vostro. Ci si ritrova (intrappolati?) nel
mezzo di un dedalo di stanze collegate tra loro e per “vincere il gioco” occorrerà
realizzare il totale percentuale raccogliendo tesori, schivando ogni sorta di
macchinario e affrontando ameni e ostili esserucoli e boss.
Questa conversione è virtualmente identica in tutto rispetto ad altre (Windows),
forse appena più addomesticata, ma
comunque non per tutti.. decisamente punitivo infatti, il livello
di alcune stanze o sezioni, tuttavia il coinvolgimento non manca e la peculiarità
del gameplay permette di
insistere fin quanto non si avrà la meglio in ciascuna.
Powerglove
04-08-2016 ore 02:30
Un action-platform ben realizzato tecnicamente e piacevole da giocare, benchè un
pò minimale e ripetitivo in diverse sezioni (in aiuto c’è un radar progressi). Ci si
trova catapultati in una base labirinto da cui si cerca la fuga sbloccando sezioni,
raccogliendo oggetti utili, neutralizzando mostriciattoli di varia genia e dal diffuso
ebetismo, col vizio di respawnare. Non arduo come appare alle prime battute,
perchè il gameplay è davvero calibrato e il coinvolgimento immediato, probabile
che vogliate portarlo a termine. Si dispone di colpi illimitati e, appresi i pattern
nemici, si risponde con facilità o si schivano coi salti. Rimando all’intervento prima
del mio per la presentazione del gioco.
Volfied
10-07-2016 ore 02:07
In questo remake Taito del proprio celebre ‘Qix’, vera e propria opera-genere, si
guida una navicella all’interno di ciascun quadro, che essa deve sezionare
inizialmente per l'80%, guardandosi dai parassiti che potrà intrappolare e
disintegrare.
Fin tanto che resta su tracciati noti mantiene una invulnerabilità che perde
avanzando (ed è a tempo).
In queste fasi occorreranno strategia e tempi giusti per non finire blastati dal
fuoco nemico, sempre più rapido col passare dei livelli. Attardarsi troppo in
queste fasi attive, causerà inevitabili maggiori attenzioni nemiche che
immetteranno colpi sulla nostra scia. Quanto più lo spazio si riduce tanto più si
rischiano collisioni. Liberare determinate parti garantirà punteggio e bonus
speciali. L'obiettivo è sterminare le razze aliene per una nuova era dell'oro di
Adamo ed Eva (sic).
Ben riprodotto su 8-bit, sia pure a scapito di un pò di dinamismo e fluidità.
Rigiocabile ad libitum, nel suo spietato congegno da imprecazione libera,
adeguatamente vintage.
Street Gang
01-08-2015 ore 21:58
Non se po’ vede, gameplay sotto i tacchi e livello tecnico alle soglie
dell’infimo. Ma articoliamo un po’ questo intervento. Le metropoli odierne sono
piene di gang e un indomito eroe solitario avrà il compito di fare pulizia.
Trattasi più nello specifico, di gruppi kamikaze i quali, colpiti dal nostro alter-
ego esploderanno all’istante, misteriosamente senza indebolirci. Anche
saltandoli a piè pari si avrà modo di proseguire il percorso sfruttando i difetti
delle collisioni, ma occorrerà un certo tempismo per via del respawn e nello
schivare proiettili e altre insidie procurate dai gruppi.
il solo interesse nel portare avanti una medesima meccanica di gioco è dato
dalla varietà della giungla metropolitana. Può ricordare “Cobra” sul quale non si
andò per il sottile, in effetti risulta afflitto da simili gravi carenze. I
programmatori sono nomi noti e faranno di molto meglio.
Ghosts'n Goblins Arcade
11-07-2015 ore 00:46
Dopo averci speso il giusto tempo sopra aggiungo qualcosa a quanto gia’
descritto dagli
altri.
Nei casi come questo, in cui un mito torna o appare sul 64 la prima volta (penso
a Prince
Of Persia, ma non solo), e’come sognare a occhi aperti: il tempo e' come mai
trascorso e
la sfida si rinnesca.
Venendo al gioco, si resta come davanti ai grandi classici Commodore, tra
stupore e
meraviglia; anche trattandosi di remake e' un lavoro impressionante su tutti gli
stage
effettivi del cabinato, rivisitati, riequilibrati, ricollocati. A volte, come nel
secondo
scenario, personalmente il piu’ostico da affrontare, si mette alla prova la tenacia
del
giocatore attraverso una esperienza quasi del tutto nuova.
Splendide le musiche, cosi’ come le nuove routine e gli aspetti degli sprite a
cominciare
dal cavaliere, ora assimilabili all’originale, fino a perfezionamenti di gameplay
(gia’ buono
sul titolo di Butler), che consentono un controllo ancora piu’ adeguato (come nel
caso del
salto, citato da Coach), in vista di una battaglia non insormontabile ma tutt'altro
che
semplice.
In una personale scala di valori in cui la conversione per NES equivale a 10,
penso che il
lavoro del team Nostalgia su Ghosts’n’goblins per C64 meriti il massimo. Gli
auguro ogni
successo, anche in vista di altre reciproche soddisfazioni.
Barbarian II: The Dungeon of Drax
02-03-2015 ore 20:22
Le... imponenti virtù della giovane guerriera sulla scatola, al secolo l’allora
ventenne Maria Whittaker, stuzzicarono i sogni di tanti adolescenti dell’epoca,
turbandone la fantasia ben più del malcapitato ciclope gigante matato ai suoi
piedi. Non ci fu rivista di settore che non la esibisse per la gioia di noi tutti,
benchè in Germania decisero che si potesse vivere tranquillamente senza.
E tra decine di assalti astronavali, di marines, ninja o bulli di periferia la scelta
fu quasi ovvia.. complice naturalmente, trattandosi di Palace e Barbarian, una
stoffa non indifferente, oltre alla carnazza sfoggiata c’era dunque ciccia
eccome nel gioco. La struttura rispetto al predecessore viene stravolta, ci si fa
strada tra vie labirintiche -non particolarmente originali ma adeguatissime al
genere- ed
esseri, questi sì, che a distanza di quasi trent’anni ancora affiorano nella
memoria per la loro particolarità. Musiche ed effetti d’atmosfera, gameplay ben
calibrato e una realizzazione di primissimo livello completano un'opera e una
saga che resta un unicum nel proprio genere.
Lunar Blitz RX
04-08-2014 ore 19:28
Sì, chiedo venia. Mi ero accorto che si potesse droppare un'altra bomba nello
stesso giro ma non da poter affondare due torri.
Lunar Blitz RX
03-08-2014 ore 18:36
Sfizioso per misurare il tempismo ma feralmente noioso: si pilota un navicella getta
bombe che perde gradualmente quota a ogni giro che percorre, può disporre di un
lancio per giro e ogni colpo può disintegrare una torre; si passa di livello se si è in
grado di pulire ciascuna zona prima che si atterri.
Guns 'n' Ghosts
03-08-2014 ore 18:25
Curioso platform per aree che sfrutta una celebre assonanza per un
sparacchino simpatico per alcuni tentativi. Siete chiamati a impersonare un
solitario marine armato di un fucile ricaricabile per liberare aree a suon di napalm
da zombie, pipistrelli ed altri esseri nauseabondi che le infestano.
La particolarità del tutto è nell’arma che si gestisce, la quale esaurisce
costantemente le munizioni e impiega qualche secondo tra una carica e l’altra,
costringendovi a considerare strategie di attacco e fuga per non terminare
l’avventura in maniera disgraziata.
Si può contare su bonus lasciati dai nemici abbattuti. Piuttosto spassoso ma,
data la ripetitività, prima o dopo annoia, un concept che poteva dare di più.
Si è visto, insomma, di meglio dai realizzatori di Soulless. Appena discreta la
realizzazione, giocabilità ok, anonima la musica.
Transformers
25-05-2013 ore 20:37
Piuttosto sconfortanti gli esiti di questo gioco da parte degli (altrove più
fortunati) sviluppatori Denton. Praticamente ingiocabile a causa della
rapidità con cui ci si disintegra addosso alle pareti, si richiedono ripetute
prove per evitare collisioni non appena il transformer si solleva da
terra. Per non parlare della velocità dei nemici, quasi sempre superiore
alla nostra, che finisce inevitabilmente la corsa -e presumibilmente,
esistenza- addosso, dà un’idea di sciatteria all’insieme. Se si può
elogiare la fluidità di gioco e lo scrolling, così come sfiziose sono le
varie trasformazioni che caratterizzano la serie originaria, lo scenario
da percorrere in cerca di tasselli che ricompongano i mosaici appare
lillipuziano, alquanto noioso e blando. Il tema della serie è riconoscibile
ma ronzante.. insomma è ciò che sembra, i ritagli di tempo di chi
realizzava i coevi Shadowfire, Enigma Force ecc..
Edge Grinder
06-02-2013 ore 17:31
Mi unisco ai plausi per l’aspetto tecnico del gioco, dunque
una buona dimostrazione di talento poi confermata, dallo
stesso autore, dall’ottimo Soulless. Purtroppo è l’originalità a latitare in
questo livello di prova, non per somiglianze vistosissime con altri
shoot’em up ma in quanto lo scenario risulta un pò automatico non
spiccando per particolari trovate. Stesso dicasi per le scie nemiche che
attraversano lo schermo e che, mancandoci un potenziamento, ho
trovato a volte ardue da abbattere: più comodo limitarsi a schivarle. Vale
una prova per curiosità.
Psykozone
19-01-2013 ore 15:30
Sparatutto verticale in cui si pilota una moto anzichè un elicottero o un
aereo. Con tutti i contro del caso, ovvero ogni ostacolo terreno di questo
mondo.. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare quindi, non si
tratta di un gioco di corsa o ad ostacoli ma di sopravvivenza e dovrete
sparare a ogni cosa in movimento, schivando proiettili e veicoli kamikaze.
La difficoltà non è certo tarata in modo esemplare, rasenta l’oscenità e
una partita può durare pochi secondi.. tuttavia le scie nemiche si possono
memorizzare e la curiosità a proseguire tiene un pò vivo l’interesse..
Soulless
16-01-2013 ore 21:01
Con Soulless, Psytronix realizza un gioiellino di giocabilità e
coinvolgimento. Una gioia per ogni platformer che si rispetti, ma anche
per gli amanti delle avventure e dei rompicapo. In questo gioco,
lodevole anche tecnicamente, tutto è calibrato alla perfezione, nessun
colpo basso ad opera dell’I.A. ma neppure troppo facile. I salti, ovvero
l’arma principale del protagonista, vanno compiuti nel giusto tempismo
e d’altronde i momenti per rigenerarsi sono, via via che si prosegue,
frequenti. Non mi soffermo sui classici che Soulless cita, già menzionati
ed evidenti; ma lo stratagemma per risolverlo è intrigante e vi
costringerà a visitare ogni stanza e quindi garantirà diverso tempo
‘sopra’. Vitale sarà, oltre a sopravvivere in ogni quadro, realizzare
mappe, se non altro quella della disposizione dei segni raccolti, che
andranno a comporre un codice per liberarci dall’incantesimo ad opera
di un mago, tale Kalen. Un “siZZler” preannunciato, ovvero un piccolo
classico istantaneo.
Below the Root
11-01-2013 ore 18:17
Below the Root è un avvincente arcade adventure tratto dalla serie
anni '70 per l’infanzia “Green Sky Trilogy”, caratterizzato da un
gameplay curato e da un’interfaccia rapida e intuitiva (poi nei
classici Lucasfilm). La grafica a quadri, evocativa, ben animata e
dettagliata, è opera di quel Bill Groetzinger che lì a poco realizzerà
l’altrattanto noto Alice in Wonderland, controparte ideale a questa
avventura (un pò più complessa) con cui BTR compone un dittico a sè
in quegli anni ‘84-‘85. Il produttore di entrambi, Dale Disharoon,
realizzerà in seguito il kit “Adventure Creator”. Durante il tempo
concessoci, si dovranno setacciare ambienti, raccogliere oggetti utili,
interagire con vari NPC, schivare insidie di nemici o di piattaforme (il
gioco si svolge in un villaggio tra gli alberi) e non per ultimo, nutrirci e
riposare. Con tutto quel che c’è da esplorare e fare, il gioco è una
manna per chi ama le avventure vintage, ma c’è del pane anche per gli
amanti del platform.
Fairy Well
07-01-2013 ore 00:19
Nella sua semplicità, Fairy Well è un giochino attraente e giocabile che
ha vinto la ‘RGCD C64 16KB Cartridge Game Development
Competition’ nel 2011 (tra gli altri gareggianti C64anabalt e Space
Lords - "Andromeda"). Dal creatore di Knight'n'Grail. La “Royal family”
delle fate è stata imprigionata e il regno è in disgrazia, toccherà a noi,
cavaliere, regina o re (ciascuno con proprie caratteristiche), setacciare
quadri labirintici in cerca dei diamanti che ne sblocchino l’uscita,
schivando prima le insidie, affrontando poi i boss e liberando quindi
ciascun membro. Il gameplay è calibrato alla perfezione, l’estetica
piacevole e funzionale e il gioco curato al punto da non risultare nè
eccessivamente lineare nè complesso da portare a termine. L’azione si
complica un pò proseguendo il cammino e il piacere di perlustrare ogni
anfratto, fuga l’impressione di ripetitività del concept. Ammirevole..
Crown
02-01-2013 ore 18:27
Crown è una rilettura umoristica sullo stile di alcuni giochi multievento, in
cui ci cimentiamo in percorsi a ostacoli, a piattaforma o altre discipline, da
sei nazioni diverse, cercando di terminare in tempo e senza errori,
raccogliendo cose utili. Il
lavoro dei grafici Oliver Lindau e Michael Detert è al solito di qualità e offre
fondali colorati e personaggi cartoonistici, ma non basta a salvare un
concept scialbo che porta presto alla noia e un gameplay bacato.
Neuronics
02-01-2013 ore 17:43
Neuronics del ’92 è un puzzle riservato a giocatori più esperti. Nel tempo
concessoci, bisogna accoppiare i tasselli di simile segno e colore,
scalandoli tra loro e neutralizzandoli. Durante questa azione, non si
devono lasciare spazi vuoti tra essi: interrompendo la continuità, si blocca
infatti la risoluzione del livello. Nei quattro tentativi a disposizione ogni
errore si paga a caro prezzo, facendovi maledire ogni svista, in compenso
il sistema di password consente di riprendere una partita dal livello in cui si
è arrivati. Grafica e musica di qualità completano favorevolmente un
concept che anche su smartphone farebbe bella figura come
passatempo..
Scrolls of Abadon, The
27-12-2012 ore 13:06
Si guida un esploratore costretto a percorrere labirinti alla Pac-man,
verso quattro amuleti che lo libereranno dall’incantesimo di un mago.
Si imbatterà in gemme, manoscritti con informazioni utili e nemici di
diverse forme e abitudini (alcuni dei quali decisamente buffi). La
particolare complicazione è nell’impossibilità di ripercorrere uno stesso
sentiero in direzione diversa da quanto fatto la prima volta, sicchè per
ripulire uno schermo si è costretti, letteralmente, a camminare sui
nostri passi. Alcune direzioni restano quindi interdette e per raggiungere
un’uscita anche a pochi passi, si dovrà percorrere un sentiero
obbligato. Dallo stesso creatore di Ghost Chaser e Ollie's Follies.
Divertente almeno per un pò (sarà anche per quelle
“..Scrolls” nel titolo, che personalmente evocano sempre un certo
fascino), e non così facile come si dice.
Denniffia
25-12-2012 ore 13:15
Denniffia è uno sparatutto amatoriale di difficolta piuttosto elevata,
nelle intenzioni dell’autore una risposta ad Armalyte.. un pò di impegno
e talento, sul piano grafico, c’è, tant’è vero che i fondali sono piacevoli
(e non sorprende, trattandosi di Nikaj Eijk), e alcuni sprite nemici fanno
invidia ai fuoriclasse del genere. Ma il gioco non gode di grossa
reputazione per via di una giocabilità minata dal sistema di collisioni
discutibile (es. alcuni colpi nemici che rimangono a a mezz’aria portati
avanti della direzione dello schermo) e soprattutto di una ripetitività
che stronca l’interesse. I mondi esplorabili (in ambo le direzioni
orizzontali per allungare un pò il brodo) sono sempre uguali, così
come le orde nemiche; il sistema di armamenti è poi ai minimi termini e
i boss deludenti.
Final Fight
10-11-2012 ore 20:02
Lo scenario è quello di ogni beat’em up metropolitano, attraverso
ambienti noti come backstreets, stazioni, ponti, zone suburbane. Si
sceglie il lottatore e se giocare soli o in tandem. Si può agganciare i
nemici (che ci assalgono in gruppi di due) o farli schiantare a terra con
prese o mosse speciali.
La critica non ci andò esattamente leggera con Final Fight che ottenne
su una rivista il premio ‘tacchino natalizio’. Non proprio un modello di
conversione insomma, e leggendo il nome US Gold si comprende il
motivo in anticipo. Il problema, al di là della non impeccabile resa
tecnica e del ritardo con cui rispondono i comandi e il loro effetto sui
nemici, è la linearità e meccanicità di ciascuno scontro, indestinguibile
uno dall’altro a prescindere da dove ci si trovi, oltretutto sferrando colpi
in aria si può spesso colpire qualcuno, se in prossimità. È quindi irrisoria
la semplicità con cui si procede nei livelli, al punto che il trainer è quasi
inutile..
Fantastic Soccer
07-11-2012 ore 17:42
Giustificato, ma neppure tanto, dalla pubblicazione in budget, Fantastic
Soccer è esemplare di fauna calcistica per Commodore 64 di rara
bruttezza (cioè ancor più della già bassa media..ci vuole coraggio a
chiamarlo così); con vista dall’alto gettonatissima dai programmatori di
allora, provando a emulare i vari Microprose Soccer, Kick Off, Fighting
Soccer eccetera. Caratterizzato da una grafica essenziale e nitida,
dall’area di gioco troppo ristretta, ricorda Lineker Hot Shot, ma è molto
più rozzo e ingiocabile. Gli avversari ci surclassano (cioé passano
letteralmente sopra) e l’unica speranza di tener palla è buttarla avanti,
ma è una lotta vana. E nonostante questo, fanno una fatica terribile a
segnare!.. incommentabile.
Dopo una partita di prova non c’è assolutamente ragione di proseguire
se non per puro sadismo.
Army Moves
07-11-2012 ore 11:55
Sparattutto bellico composto di sette schermi divisi in due parti, una
per lato cassetta, collegate da un codice di “salvataggio”. Si pilotano
velivoli di terra e alati e poi ci si cala armati di fucile nei meandri della
foresta e nei consueti fortino e fabbrica nemici. Gioco di frustrazione
tale da far imbestialire anche J. Rignall, roba da render “Cobra” e
“Green Beret” passeggiate, minato (per restare in tema) da problemi
di collisione e dalla pessima inerzia (corretta su 16-bit) dei proiettili
nemici che viaggiano alla nostra stessa velocità, valificando ogni
strategia.
Come a volte accadeva in Ocean/Imagine, a una grafica piuttosto
degna (es., il rivolgersi dei caccia nemici, nelle sezioni aeree) si
appaiava un gameplay inverecondo, percui l’utente spendeva giorni
interi nella speranza di progressi. Inevitabili a volte, gli scontri tra sprite:
nella giungla si è sorvolati da un temibile stormo di oche esenti da colpi
(in rete, un utente sconfitto, li chiama “parrot”!), in corrispondenza di
lanci di bombe, mentre nel forte, si può almeno vedere nemici perire
sotto il loro stesso fuoco. A favore del gioco, c’è la varietà: un
hardcore player, apprezzerà. Musiche nello standard del genere
(marcette di guerra).
Alien Storm
23-08-2012 ore 13:02
Gli alieni hanno invaso la terra e in città si vedono gli effetti della loro
distruzione. Che fare? Ma chiamare i marines! Armati di tutto punto,
arriveranno in coppia come calciatori in ritiro, per porre rimedio con
l’amico lanciafiamme e qualche scaltra piroetta, al maleducato e ben
poco diplomatico, mostruoso ‘stormo’ extraterrestre. Conversione US
Gold appena superiore alla -propria- media, di un ben noto coin-op
SEGA dei primi anni ’90, che sacrifica molta atmosfera originaria ma
garantisce un gameplay standard adatto ai novizi, non mostrando
particolari difficoltà durante i primi livelli e abbondanti ‘credits’. Multiload
inevitabile. Qualche sorpresa è data dalla varietà shoot’em up di alcuni
livelli, degnamente riprodotti, che smorza l’altrimenti tragica routine
avanza-ammazza. In certi casi, chiudere un occhio è segno di
buonsenso. In due parole: può piacere.
Hot Pop
13-08-2012 ore 18:15
Una conversione ben riprodotta di un platform a quadri nippo
[LINK ] che purtroppo mancai
all’epoca dei fatti e chissà quanto mi avrebbe coinvolto e tenuto
impegnato in più di oggi. A scapito dell’irresistibile buffoneria
fumettistica dei protagonisti, Hot Pop può svelarsi frustrante se il
personaggio, un tenero blob salterino, manca il giusto tempismo, la
precisione in un salto, ecc., per cui nel migliore dei casi si ammacca
leggermente senza strascichi, nel peggiore dei casi, collide con un
nemico o si fa un bel bagno letale nell’acqua. Attraverso i quadri del
gioco, che si susseguono con ammirevole varietà, si viene agevolati da
una serie di reti scalabili in tutte le direzioni, per riportare a casa viveri e
fidanzata. Originale altrettanto impegnativo, giocabile qui:
LINK
Super Pac-Man
13-08-2012 ore 10:44
Nel nugolo di conversioni pac maniane, più o meno simili, per 8-bit,
questo Super Pac Man si fa gradire per via
dell’attinenza all’originale, per un gameplay interessante e per via della
disposizione di ‘bonus’ che possono garantire una maggiore varietà alla
formula. Raccogliendo infatti, determinate pillole, Pac man risulterà
temporaneamente.. ehm, dopato e invulnerabile alle collisioni nemiche,
raccattando poi le chiavi sparse nel quadro-labirinto, potrà poi accedere
ad ultime giacenze mangerecce in alcune stanze inaccessibili. Super Pac
Man passò un po’ in sordina a causa di un concept non più giovane (in
quel periodo la biglia gialla andava rinnovandosi nel platform o nel 3d
isometrico), ma i fans lo hanno apprezzato e preferito a Jr. Pac-Man
(ad opera dello stesso pool programmatore).
Slug
04-08-2012 ore 12:16
L’indomito Slug deve recuperare la moglie, afferrata sul divano e
portata via da una mano meccanica non meglio identificata
(probabilmente di uno chef), intrufolatasi a tal proposito
nell’intimità della loro magione. C’è speranza di trovarla ancora viva,
ma tra lei e voi c’è di mezzo una sequela di livelli fatti di piattaforme
semoventi (modello Frogger) decisamente ardui da superare, in cui
bisogna collezionare cinque cuori senza venir fatti fuori. Tuttavia non
mancheranno le risorse, si dispone di una sorta di sputo che neutralizza
i nemici sul proprio percorso, ma anche la possibilità davvero insolita
per una lumaca, di saltare tra le piattaforme. È proprio vero che
l’amore può tutto. Vostri nemici saranno anche il tempo a disposizione
per ciascun oggetto collezionato (a volte davvero poco), ma c’è il
modo di annullarne gli effetti. Piacevolissimo budget-platform, primo di
una trilogia di lumache su Commodore, dall’idea geniale e dalla buona
realizzazione, penalizzato da una difficoltà un po’ mal calibrata a causa
di un gameplay impreciso. Ma affinando le doti, arrivano i progressi.
Tusari
27-07-2012 ore 17:58
Un platform amatoriale non privo di ambizione, in cui si impersona un
barbaro che è la controfigura di Rastan dopo un corso di danza, che si
fa strada in una grotta infestata, con tutti gli annessi e connessi. Via via
si armerà e rifocillerà, col proposito di rendere più libero e pulito il
mondo. Ma è solo l’intenzione: i fatti sono ben più amari, in quanto il
respawn che affligge il gioco renderà futile ogni azione. Il folto gruppo di
stanze che si attraversa in lungo e in largo, è purtroppo quasi
indistinguibile e fastidioso alla vista, dato il ripetersi di elementi e la
grafica sgranatissima frustra ogni eventuale amore a prima vista.
Menzionando appena le discutibili collisioni, si può intravedere un
gameplay non malvagio -senz’altro almeno questo, meglio del più noto
e citato Rastan-.
Zamczysko
27-07-2012 ore 17:55
Innocuo e minimale platform esplorativo multischermo senza pretese, dal
nome faticosamente pronunciabile se non si è polacchi,
ispirato a Cauldron II, in cui si guida un timido personaggio che partendo
da un cimitero, ha la malcapitata idea di ripulire un lugubre maniero dai
propri tesori. Dovrà affrontare pericoli e trabocchetti di vario genere,
servendosi di chiavi per proseguire e della sua sola abilità di salto, ispirata
dai riflessi del giocatore.. Giocabile per qualche minuto..se vi pare il caso.
SwitchBlade
12-07-2012 ore 13:26
Da quella che fu una serie di culto sui 16-bit, su un guerriero cyber e una spada da riesumare, che
abbinava l’estetica ‘anime’ consolara, alla struttura tipicamente platform esplorativa, disseminata
di tranelli, alla Rick Dangerous, il Commodore 64 riportò pressochè integra, più o meno con ogni
dettaglio, gli inferi tecnologici che la caratterizzarono. Questo, unitamente a un gameplay preciso
e infettivo, marchio di fabbrica. Il tasto più dolente, su 8-bit, è la grafica un po’ blocchettosa e la
location atmosferica ma ripetitiva (questo affliggeva anche l’originale); non male la musica. Dopo il
primo impatto magari non favorevole, a catturarvi di Switchblade sara' la vastità labirintica e la
quantità di bonus disseminati ogni dove, relitti o mattoni da sgretolare per aprire una via o una
stanza con potenziamenti che aumentano arsenale e talenti del guerriero, tra cui rapidità e riarmo
indispensabili per l’esito di uno scontro. Alcune sezioni faranno penare, l’energia calerà
drasticamente dopo un salto nel vuoto o una trappola.., ma padroneggiato il sistema di salto e
combattimento, nonchè un buon tempismo, la strada vi apparirà in discesa.. e non solo perché è in
effetti la direzione del gioco!
Thai Boxing
09-07-2012 ore 17:04
Questo piacevole kickboxing thailandese può suscitare un certo interesse tra i cultori del genere beat 'em up. Gli scontri si svolgono in tre round a suon di calci, cazzotti e schivate e vanno a sommare il punteggio finale che, in caso di mancato K.O. e se superiore all’avversario, permette di passare di livello. Oltre ad alcuni, già citati tocchi grafici, Thai Boxing si caratterizza per le varianti isometriche in cui si svolgono i duelli, con relativo cambio direzionale dei comandi. Appropriato il gameplay, funzionale la grafica. Discreto, ma alla lunga ripetitivo il single player, qualche sorpresa potrebbe riservarla il multi: un attacco in più potrebbe fare la differenza..
Nibly
25-02-2012 ore 11:34
Una variante simpatica e geniale dei giochi di bar di tema labirintico, che diede poi origine a un paio di sequel-remake. Si deve ripulire ciascuna stanza per passare alla successiva, ma quanto più si agisce, tanto più ci si estende di dimensione. Se incrocia il corpo, il giocatore perde una vita: occorre quindi pianificare sempre nuove strategie, attraverso sezioni sempre più anguste. Quando le idee intelligenti erano tutto. Da provare.
Nanako in Classic Japanese Monster Castle
25-02-2012 ore 10:55
Piccolo puzzle game con musiche avvincenti e una grafica colorata, varia e piacevolmente animata. Bisogna aiutare ‘sta Nanako a superare le stanze nel castello giapponese classico (?), aiutandola a spostare e poi scalare una serie di scatole di cui sono disseminate, evitando spiacevoli collisioni nemiche. Il gioco è piacevole, ma un po’ penalizzato da un gameplay non precisissimo, e dalla conseguente struttura dei puzzle un po’ frustrante. Comunque, si elogia il sistema di password per recuperare la posizione nonché la ricombinazione ‘random’ delle stanze dopo aver perso una vita. Per chi ha molta pazienza, avrà di fronte a sè diverse ore di piacevole rompicapo.
C64anabalt
22-12-2011 ore 22:42
Un concept da amare o odiare, ma certo è difficile non farsi catturare almeno un po’ dalla frenesia dell’esperienza di gioco di Canabalt, strepitoso flash game del 2009 per 8-Bit, 64KB RAM, caratterizzato da una costruzione random dello scenario che rinnova continuamente sfida e appetibilità.
Recentemente il gioco è stato convertito per l’8 bit Commodore da Paul Koller (alias Paulko64, che a proposito, dichiara: “Without James' cartridge competition deadline this game would probably still be an unfinished project sitting on my harddisk ;-)”) e dal suo staff in una versione superba, fluidissima e stupendamente animata, per non dire delle musiche davvero atmosferiche e ben riprodotte. Di versioni ne circola poi anche un’altra, in veste non ufficiale, ad opera di quel geniaccio di Andreas Varga (LINK), alias Mr. SID (the man behind Prince Of Persia '64), altrettanto miracolosa tecnicamente e fastosa acusticamente (ne riproduce anche gli effetti), apprezzata dallo stesso Koller -ricambiato, da Varga-. Quest’ultima, ripropone virtuali più caratteristiche originali, a minimo scapito della fluidità, e appare più solidale verso il giocatore, il cui malcapitato sembra avere più chances di farcela. Ma sono le mie prime impressioni, e chi è più addentrato, mi correggerà.
Se questa non è una nuova epoca d’oro per il c64 (o per la sua leggenda), poco ci manca.
Oils Well
08-11-2011 ore 16:06
Uno di quei giochi dal concept semplice quanto brillante, dal gameplay preciso, in cui ogni piccolo errore si paga caro, ma irresistibile anche per questo. Una traslazione di pac man, infettiva, umoristica e vivace.
Prince of Persia
17-10-2011 ore 00:50
Questo porting di Prince of Persia è un miracolo assoluto in cui nessuno, fino a pochi anni fa, avrebbe confidato. E di tale valore l’esito, da esser certi di assistere a un’autentica seconda giovinezza per il Commodore 64. Diverse infatti sono state le uscite recenti, alcune delle quali di livello, ma è proprio il primo capitolo della saga del Principe ad arrogarsi lo scettro di classico.
Un classico amato e odiato da generazioni di giocatori, ma anzitutto un classico restituito a se stesso, che dopo alcune moderne declinazioni via via più imbarazzanti, torna finalmente a splendere di luce originaria. E per chi ha vissuto quei tempi, è un tuffo nel passato e nei ricordi di enorme portata.
Prince Of Persia è un gioco da imparare a gestire e poi da assaporare senza più ritorno, forte di atmosfere e gameplay assoluti, standard. Chi scrive, ne è sempre stato un ammiratore da dietro le quinte, ormai definitivamente conquistato.
L’emozione accompagna il giocatore in ogni quadro, fa trepidare ad ogni duello e gratifica schivando trappole e acquisendo bonus, mentre guidiamo questo elegante spadaccino lottare contro il tempo, primo e ultimo avversario (com’è ben spiegato nello splendido antefatto..): si può ricominciare da ogni livello a cui si approda, ma esso rimarrà infatti lo stesso, sempre meno.
Stupisce l’incredibile somiglianza, la virtuale identità col classico parente a 16 bit, finanche migliorato. La conferma più evidente che, in mani capaci, l’8-bit più venduto al mondo non la faceva, fa e farà mai vedere a nessuno. Commovente.
Super Dragon Slayer
28-09-2011 ore 01:25
Che dire di questo curioso platform sparatutto, che può ricordare Savage e Ghosts’n’goblins, ed è firmato John D. Ferrari (che nella Winter e Summer Camp sfoggerà a pieno la sua abilità di programmatore)... e che è piuttosto divertente, graficamente vario ed ha fantasiose animazioni cartoonistiche, ma che ha anche vistosi limiti. Glissando elegantemente sul tragico sonoro e passando al gameplay, infastidisce il non poter compiere salti in diagonale; dunque l’apprendista che guidiamo deve spesso planare per evitare fiumi o burroni. C'è anche qualche problema di collisione. Non mancano però armamenti extra o bonus (alcuni dei quali esilaranti, come l’autore abituava), utili a cavarsi d’impaccio. Super Dragon Slayer non convincerà tutti, ma sa offrire una certa sfida.
Uwol: Quest for Money
04-08-2011 ore 09:56
Tanta classe e giocabilità in questo piccolo e sintetico platform a quadri. Come si intuisce dalle immagini, per guadagnare una delle due uscite a disposizione, bisogna raccogliere tutte le monetine, ma occorre farlo nella manciata di secondi concessa, prima cioè che il fantasmino mortifero ci insegua e raggiunga. La collisione con un nemico, non causa la perdita immediata della vita, ma una ferita, medicabile col passaggio di livello o con un bonus che appare non appena si è colpiti. Davvero un gioiellino, rigiocabile peraltro.
Mr. Wiz!
29-06-2011 ore 15:55
La difficoltà tarata malissimo e i controlli mediocri sono ciò che baca questo simpatico innocente clone, che comunque terrà impegnati qualche partita; pratica a mio avviso frustrante ai limiti del masochismo..
1,000 Kung-Fu Maniacs!
19-06-2011 ore 16:25
Personalmente non amo molto i giochi in cui basta una pur minima collisione con un nemico per crepare, soprattutto quelli in cui te ne arrivano addosso a frotte e con alcuni dei quali il contatto è quasi inevitabile. Ma questo lavoretto si fa ‘perdonare’ in virtù di un certo stile, di un discreto gameplay e della sua contagiosa frenesia.
E poi, quando potrò più incontrare dei ninja sugli skate o altri che cercano di stenderti con palline da golf? Sin dalle prime battute, a partire dal pretesto che arma il nostro guerriero, si capisce che l’umorismo è la chiave del gioco, ed è una mossa vincente. Gli sprite sono piccoli, ma ben animati.
Non mancano armamenti bonus, una serie di mosse extra quanto più si avanza nel gioco, e una graziosa colonna sonora orientaleggiante. Niente di che, ma caruccio, insomma. Non siamo ai livelli di Knight’n’Grail, ma per Psytronik è un altro giudizio favorevole..
Alloyrun
17-06-2011 ore 00:26
Innocuo sparacchino, tra le prime creazioni del team Ash & Dave ovvero Routledge/Sanders (il duo dietro l’ottimo Dragon Breed ed altri titoli esemplari per c64, soprattutto sotto il profilo tecnico, che hanno fatto storia su questo 8-bit). Pubblicato per i tipi della Starlight, Software house famosa per Red L.E.D.; Alloyrun si caratterizza per l’opzione 2 players e per la casualità di alcuni tra gli scenari e i nemici. Ancora troppo dozzinali invece, i fondali, gli effetti e il limitato sistema di armamenti, per lasciare il segno, e la ripetitività del boss di fine livello non è certo un punto a favore. Ma l’azione piacevole spinge a insistere qualche partita.
Advanced Pinball Simulator
25-05-2011 ore 19:42
Un altro piacevole flipper per l’8-Bit Commodore. Efficaci i comandi, ok la fisica e la fantasia. Ciascuna biglia può durare insolitamente a lungo per via dei numerosi bonus accumulabili e i bersagli che la tengono sospesa, oltre a muri aggiuntivi di sostegno (alla Arkanoid) ed altre insospettabili ‘chicche’.
Yie Ar Kung Fu
22-05-2011 ore 22:36
Per lungo tempo è stato il rimpiazzo casalingo più noto ai più blasonati picchiaduro da bar, le cui conversioni per Commodore facevano spesso e volentieri sincera pietà.
Il gameplay è frenetico e immediato, più dello stesso originale, dal quale questa versione a 8-bit è la più fedele. Apprezzabili i jingle del gioco. I bonus durante gli scontri fioccano, gli avversari sono a volte impegnativi ma affrontabili, almeno fino all’ultimo, un tizio che è una sorta di copycat del nostro guerriero, di più elevata difficoltà. Piacevole e ben fatto..
California Games
01-05-2011 ore 16:08
i vostri ultimi commenti mi fanno ricordare che 25 anni fa, giochi come questo, richiedevano e assorbivano ogni fantasia da parte dei giocatori. Solo così, infatti, si potevano compiere alcune piccole imprese, e completare davvero l'esperienza. Dopo un'infinità di tentativi, arrivai d'istinto a realizzare i numeri "nascosti" citati nel foot-bag (oltre che, piacevolmente, bersagliare il malcapitato gabbiano..), a compiere voli con surf, skate e BMX senza venire eliminato, oppure terminare il percorso litorale coi rollers senza inciampare.. Le prove sono tutte colme di atmosfera, di dettagli memorabili..che nessun capolavoro odierno potrà eguagliare. Una sintesi impressionante, che va oltre il gioco ed è in grado di evocare il mondo che lo ispira
3-D Pinball
20-04-2011 ore 19:28
"Il rapporto col flipper è come un rapporto sessuale.. non è il polso che deve dà la spinta alla pallina ma er ventre" (cit.) Ricordo che le prime esperienze con le famigerate macchinette, in tenera età, non incoraggiarono: difficile avvicinarmi perchè c'era sempre qualcuno a giocarci, grosso e particolarmente inca§§oso, che il flipper non calmava di certo. Neanche su computer ho avuto un grosso feeling e sospetto che i due fatti siano legati... comunque questo esemplare è di alto livello: l'obiettivo è unicamente quello di superare (o superarsi), la giocabilità è elevata e precisa, grazie alla fisica davvero sorprendente; ingegnoso poi l'aspetto tridimensionale, come fossimo ai comandi, ma senza inserire le 200 lire o il gettone..
Out Run (Versione USA)
09-04-2011 ore 15:24
L'ho ripreso anch'io e finito alla prima botta. Molto facile perchè l'automobile si mantiene velocissima anche dopo un tamponamento, e in curva è sufficiente scalare per rimettersi in carreggiata. Abbastanza giocabile. Di bivi in gara, neanche l'ombra, purtroppo.. si può scegliere quale percorso intraprendere, all'inizio della gara (Route A/E) e qualche lieve differenza nei tracciati avanzati, è percepibile.. Per me il gioco rimane una chiara occasione mancata, ma non è certo osceno.
Gazza II
25-03-2011 ore 14:53
Ti ringrazio Alex, non so se hai già 'incrociato' anche Manchester United Europe, un altro gioco di calcio, per me passabile per Commodore 64 forse uscito in sordina e in ritardo rispetto ai classici.. Indubbiamente poi, la modalità 2 players permetteva, quando presente, di chiudere più di un occhio su quasi qualunque gioco, dalla ciofeca al discreto, anche perchè un avversario umano sopperisce la IA di questi giochi, spesso fin troppo schematica e deficitaria!
Double Dragon
12-03-2011 ore 15:43
Questa iniziativa, 8 bit wars, linkata da Hysteria, che analizza comparativamente le differenti versioni di molti giochi a 8 bit, mi sta togliendo il sonno e i risultati non sono scontati come si credono. Nel caso di DD, è evidente quanto su Spectrum (e Amstrad) sia lodevolmente più affine all'originale da sala. Su C-64 'sto gioco è uno degli esempi di conversione più approssimativi (per non dire incompetenti..) di sempre, amarissimo contentino casalingo per i fans del gioco, e a quasi 25 anni di distanza, su siti come Lemon64, c'è ancora gente che non le manda a dire a Binary Design! A parte l'esecrabile estetica, confermo che al guerriero è sufficiente colpire e indietreggiare per abbattere chiunque incontri sulla propria strada, personalmente poi detesto la spesso puntuale opera di rimpicciolimento degli sprite su Commodore, forse responsabile della perdita di milioni di diottrie di tanti ex ragazzi! Una serie non particolarmente fortunata, in quanto a mio avviso, neppure i successivi capitoli della serie Double Dragon, saranno all'altezza della gloria e del potenziale dell'8-bit Commodore.
Reactor II
10-02-2011 ore 00:18
Il secondo capitolo di questa serie è uno sparatutto classico di pregevole tecnica ed elevata difficoltà, ingiustamente sottovalutato, considerandone anche la pubblicazione in via non commerciale. Si deve far passare la propria navicella tra orde di nemici che affastellano lo schermo (quasi senza rallentamenti, alla "IO"), potendo contare su bonus di armamento di diverso colore (quasi identico a Katakis), ma anche sulla parziale resistenza alle collisioni col fuoco nemico (ma non a quelle coi fondali). Non sarà un'impresa facile, considerando il campo ristretto in cui ci si muove, la quantità di fondali a far da barriera (ma a volte anche riparo) e innumerevoli ostili che impediscono il nostro transito. Nettamente meglio del primo episodio, che consisteva in una serie di sottogiochi, ha uno stile che ricorda il solito Armalyte, niente di particolare sul piano dell'originalità (da registrare l'assenza di boss a fine livello e caricamenti piuttosto lunghi e colori dominanti sempre simili), ma i fans del genere apprezzeranno.
Psycho Soldier
09-02-2011 ore 15:23
Conversione abbastanza fedele, anche nella mediocrità, di un blandissimo, quasi offensivo per bruttezza, coin-op SNK, sequel putativo del platform Athena. Psycho Soldier mantiene alcune caratteristiche di quello, come la raccolta di bonus per rinforzare corazza e armi, ma sostituisce un noioso schema sparatutto al gusto dell'esplorazione originaria. Lo schermo procede in scroll orizzontale, mostrando per ciascun livello, assurdamente il medesimo scenario, branco nemico e obiettivo (sgretolare un palazzo), e più che la guerriera culturista della pubblicità e nella schermo dei titoli, vestiremo nuovamente i panni di una simpatica scolaretta dallo sguardo indifeso, imparentata con Mafalda. Il jingle nel gioco non sarebbe malaccio se non fosse così ripetitivo, censurabili gli effetti. La grafica è poco definita ma colorata, decente il gameplay.
Street Sports Football
09-02-2011 ore 15:21
Da come lo ricordo, questo "Football" già è meglio di quel ciofecone di Street Sports Soccer (appena più vivacità), ma il rimprovero principale ad Epyx è il non aver proseguito sulla scia dei due eccelsi predecessori (affidandosi invece, ad Ogdon Microdesign): "Streets Sports Baseball" e soprattutto .."Basketball", vantavano giocabilità invidiabile, vero gioco di squadra, sprite grandi, definiti e animati splendidamente e atmosfera di sobborgo curata nei dettagli, al cui confronto qui si ha quasi a che fare con un ammasso di pixel. Definire questo gioco un'occasione sprecata, è dire poco: sarebbe potuto essere un quartetto leggendario, purtroppo ci si deve accontentare di due capolavori e due giochini anonimi..
MISL: Major Indoor Soccer League
06-02-2011 ore 10:49
Variante indoor calcistica di quel medesimo Superstar Soccer che contrapponeva una parte manageriale dettagliata e di alto profilo ad una prova su campo di buon impatto estetico ma troppo limitata e 'arbitraria' nel gioco. Nonostante questa categoria Indoor cerchi di mascherare le magagne strutturali dell'arcade, accorciando il campo e velocizzando l'azione, per l'assenza di falli laterali e rimesse, ci sono le stesse improbabili direzioni che assume il pallone e una libertà d'azione ridotta all'osso, oltre a già testati caricamenti letargici.
Tower of Terror, The
05-02-2011 ore 23:46
Un baldo cavaliere senza macchia, emule dell'Artur di G'n'G, attraversa salterellando piattaforme e salendo scale, una serie di torri infestate da dozzine di druidi malvagi, draghi sputafiamme, uccellacci, piattole, spiriti e altre creature abominevoli. Come se non bastassero, nel livelli successivi oltre a un incremento notevole della difficoltà compaiono diversi tranelli alla Rick Dangerous. Col cavaliere, la sua valorosa spada, ed altri bonus collezionabili (tra cui ripristino dell'energia o di una vita).
La grafica è piccola e spartana, ma è colorata ben animata e non manca di sorprese e di tocchi di umorismo.
Frenetico, giocabile e divertente. Ogni uccisione dà un bonus, sommandosi al termine di un livello o di una vita.
Uno dei più riusciti giochi CP Verlag. La gran seccatura è l'assenza di checkpoints che fa drasticamente ricominciare dall'inizio, pur senza respawn.
Championship Sprint
19-01-2011 ore 17:41
Piacevole, piccolo gioco di corse, dal gameplay standard per questo genere e dalle numerosissime opzioni in grado di personalizzare l'esperienza; si va dal classico multiplayer ai potenziamenti della vettura, dalla costruzione della pista agli 'imprevisti' della strada. Assenti le collisioni con gli avversari: non male come idea, per non dover stare sempre a raddrizzare la vettura; occorre invece essere veloci quando si colpisce qualche fondale, perchè l'auto perde di controllo e si rischia il pantano per lunghi secondi. Audio assente ingame, solo qualche jingle.
Hans Kloss
30-12-2010 ore 12:06
Versione arcade-adventure a 8 bit della serie televisiva polacca Stawka większa niż życie sul fittizio agente segreto Kloss. Oggetti da raccogliere, trappole da schivare, piattaforme, stanze e ascensori, alla ricerca di parti del solito piano di distruzione del mondo (o della Polonia..?). Giocabile e labirintico, un pò ripetitivo ma tutto sommato piacevole, sfiziose alcune animazioni.
Shaman
15-12-2010 ore 16:52
Un platform game il cui obiettivo è recuperare ciascun oggetto prezioso e passare di livello, prima che il tempo concessoci scada.
Shaman si compone di una ventina di quadri e si apprezza per estetica e giocabilità. Una volta iniziato, il fan di questo genere vorrà venire a capo della vicenda, per quanto lo scenario risulti sempre molto simile a se stesso nonostante i progressi, non ci sia l'ombra di bonus collezionabili o di boss, e il fattore tempo costituisca a volte un serio avversario, ben più degli inermi, piccoli custodi che andremo a disintegrare (forse che siamo noi i cattivi?). Completato il gioco, una nota ringrazia e si complimenta per aver portato a termine la non facile prova..
Walkerz
05-12-2010 ore 15:30
L'idea di base, trarre in salvo tutti i protagonisti, si ispira a Lemmings; il gioco è poco più di uno "scacciapensieri" e punta sul tempismo di porre piattaforme al passaggio dei camminatori. Franando la strada sotto i piedi, si perde una vita. Io l'ho trovato presto noioso e poi alquanto difficile, ma ad altri potrà intrigare .. inoltre, come si vede, il gioco si presenta molto appetibile esteticamente.
Quod Init Exit
21-11-2010 ore 18:28
Un gioco semplice e geniale nella propria sintesi, su cui tornare spesso anche dopo averlo concluso. Sull'impagabile umorismo è stato già detto, così come sulle animazioni e sui jingle.
Memorabile insomma, per quanto la difficoltà, negli ultimi capitoli notturni, rasenti il sovrumano..
Spacebike
20-11-2010 ore 20:00
Sparatutto misconosciuto ma invitante, che forse avrebbe meritato più gloria. Non originale il concept ma il sistema di armamenti consente di alternare la tipologia di fuoco o di difesa, adattandosi alle varie scie nemiche. Tra le numerose opzioni pre-partita, la scelta cromatica e gravitazionale (piuttosto curiosa direi). Consigliato soprattutto ai veterani degli shoot'em up, in quanto piuttosto difficile (per via dei colpi nemici a volte inavvertibili e qualche difetto di collisione coi fondali).
Chilly Willy
18-11-2010 ore 17:52
Probabilmente, la miglior conversione di Pengo per 8-bit, meno appariscente dell'originale ma veloce e dotata di una giocabilità molto elevata. Lo scopo è il solito: eliminare tot nemici scagliando loro massi addosso e avanzando di livello. Unico neo la poca differenza tra i quadri; la difficoltà è crescente, una minima collisione e si viene puniti senza pietà, meglio tenersi a distanza.
Percy Penguin
04-11-2010 ore 18:09
Percy Penguin (assieme con l'ottimo Chilly Willy) è un'imitazione dell'originale Pengo. Bisogna seccare tot nemici lanciandogli contro cubetti di ghiaccio o altri oggetti definiti 'magic blocks' (e passando così di livello), una collusione fa perdere una delle tre vite.
La composizione 'random' dei muri che compongono i livelli è affascinante e rilancia la sfida, rendendola sempre imprevedibile. Delle due diverse velocità optabili nel menù, ho trovato la seconda decisamente "hardcore", per giocatori incalliti: meglio la prima, lenta ma gestibile. Divertente, giocabile e ben realizzato.
Andy Capp
23-10-2010 ore 00:21
Ho un'immagine sentimentale su questo gioco che indubbiamente condiziona l'obiettività del giudizio.. ci giocavo d'inverno mentre fuori pioveva.. Io ero intento muovere Andy di quadro in quadro, senza chiedermi granchè su cosa diamine fare -avrò avuto si e no 10 anni-. Come per un altro gioco tratto da comics, ovvero Garfield, progredivo un pò alla volta. Conoscevo comunque già le strip di Andy Capp, per averle ricevute da parenti (oltre al leggerle sulla Settimana Enigmistica..).
Era bello scazzottare di tanto in tanto, o fermare le ragazze lanciando delle 'x' come baci! .. Certo è che, pur nell'essenzialità estetica che riprendeva lo stile del fumetto, la resa dei protagonisti era deliziosa.
WEC Le Mans
22-10-2010 ore 13:48
I lettori del sito Lemon 64, hanno attribuito a WEC Le Mans un simpatico riconoscimento, riservato ai giochi davvero indigesti, sotto forma di 'icona',..che probabilmente conoscerete! E non ci si impiega molto a capire perchè, dato che dalla partenza in poi, questo gioco è un festival degli orrori. L'auto per cominciare, è incontrollabile e tende a sbandare in continuazione (una saponetta, è stata definita..), occorre spesso scalare di marcia (tanto gli avversari si possono superare anche in prima!), a volte gli ostacoli sono fin dentro la carreggiata e ovviamente la pur minima collisione, fa ripartire. Ma la situazione più imbarazzante, è il trovarsi a superare due avversari insieme..ebbene, non si trova spazio sulla strada ed è quasi incidente certo!
Essendomi dilungato, taccio sul (?) sonoro e sulla noia dell'esperienza.
Da gente che ha programmato Dragon Ninja, Arkanoid, Target Renegade, Platoon ecc.. era lecito attendersi molto di più..La mia solidarietà a chi lo pagò, all'epoca, aspettandosi magari una discreta imitazione dell'originale da sala.
World Championship Soccer
21-10-2010 ore 18:15
A dispetto del titolo altisonante e dei publisher coinvolti, è l'ennesimo fallimento calcistico. Si fanno gradire presentazione ed opzioni -si può partecipare al mondiale con qualunque nazionale, selezionandola con tanto di mappa, o ad amichevoli, eccetera-; sulle prime anche la prova campo acchiappa, per via della resa non offensiva, del buono scroll che garantisce velocità all'azione (anche troppa) e di alcune animazioni (il pallone, in particolare), ma presto il gioco si svela semplicistico e ripetitivo, tutto lanci lunghi e tackle. Impreciso il gameplay.
Super Cup Football
21-10-2010 ore 12:05
Uno spartano ma onesto, e per alcuni tratti, sorprendente giochino di calcio, questo della Hewson. Una sorta di anticipatore di Kick Off. La modalità 2 players avrà assicurato ore di gioco tra amici, così come le nove diverse difficoltà del computer. A mio avviso, proseguendo su questa strada, ampliando il gameplay, correggendo molte cose (tipo l'assegnazione di falli o l'abuso di tiri a effetto) e aggiungendo opzioni, si sarebbe potuti arrivare al miglior calcio per c64 con vista dall'alto..
Death Race 64
19-10-2010 ore 10:44
questo giochino è solo un discreto test per i riflessi. Una volta ingranata la marcia veloce, si inizierà a sorpassare i lentissimi avversari a grande velocità. Essi piovono giù verso di noi come proiettili, e una pur minima collisione pone fine ad una delle tre vite a disposizione.
Ghosts'n Goblins
02-09-2010 ore 00:11
Da parte mia apprezzo gli scritti di entrambi e posso dire che, avendo giocato per prima alla conversione che al gioco da sala (ebbene sì, a 10 anni..), proprio mediante cassetta da edicola (e il titolo pare che fosse proprio Zombi!), ho gradito il gioco in sè anzichè fare le pulci alla conversione (che in sè fa acqua da tutte le parti), e quell'imprimatur condiziona il mio giudizio ancora oggi.
Comunque, al solito, Butler sa stupire in una sintesi improba per l'epoca e con un gameplay stellare. Sì, ci sono imperfezioni come se piovessero ma anche da usare "a favore" (tipo il far scomparire nemici fastidiosi indietreggiando, o saltare il custode alato a piè pari, il cui movimento imprevedibile nell'originale mi toglieva inevitabilmente l'armatura). Si può insomma discutere, come si è già infinitamente fatto, sull'opportunità di una sintesi come questa in pratica quasi ripensata per personal computer, o di una conversione più fedele con multiload, senz'altro con altre e forse maggiori, magagne.
Ball-Blasta
07-08-2010 ore 18:33
una variante meno nota nel proprio genere ma riuscita e accessibile per chiunque, in virtù di un gameplay originale, vario e "benevolo" per i neofiti. La grafica presenta una cura e dettagli non indifferenti, buone le animazioni e l'audio. Da provare.
Kings of the Beach
03-08-2010 ore 16:00
La gloriosa Electronic Arts scende in spiaggia con Kings of the Beach, un notevolissimo simulatore di beach volley per c64. Come in altri giochi di questo genere, la presentazione è inappuntabile e permette la scelta di tornei, setting di team, livello di difficoltà e 2players; il tutto con grande cura dei dettagli.
La prova del nove non tradisce, ovvero il gameplay; necessita la dovuta pratica e le giuste misure ma è intuitivo e semplice, è divertentissimo vedere avversari mangiare la polv..la sabbia in seguito a una nostra imprendibile schiacciata.
Lo scenario è forse un pò lillipuziano ma l'insieme e l'atmosfera strappano senz'altro un applauso..
SideArms
03-08-2010 ore 15:58
Non ricordo il coin-op di questo blaster Capcom, ma la versione 8 bit commodore è passabile, sfodera un pò di giocabilità e una buona azione accanto a una grafica marginale. Potrebbe avere ispirato Forgotten Worlds: opzione 2 player, potenziamenti e raccolta bonus, scontri multidirezionali contro nemici.. Ha diversi difetti ma si lascia giocare.
Peter Beardsley's International Football
03-08-2010 ore 15:54
Peter Beardsley è una variante di International Soccer, per fans (che rimpiangeranno la qualità dell'originale..).
Se non altro è veloce, ok per scroll e presentazione; durante il gioco poi si è allietati, per così dire, da un'appropriatissima versione di "When the Saints Go Marching In".
I difetti sarebbero un vagone e non infieriamo, su tutti probabilmente la curiosa fisica del pallone e il passaggio settato identico per ogni situazione.
Meganova: The Weapon
29-06-2010 ore 19:17
Dalla Dinamic uno sparatutto piuttosto anonimo e inutilmente frustrante, dotato di una ristretta area di gioco e diffuse, ma inerti, riminiscenze, giustamente passato in sordina. Giocando, è fondamentale tenere a mente gli schemi delle ondate nemiche, comparendo spessissimo dietro la nave (che tra l'altro si comincia a padroneggiare decentemente soltanto dopo il secondo power-up); la mancanza di un minimo di checkpoint, rende il tutto decisamente proibitivo e cestinabile.
Aussie Games
29-06-2010 ore 16:06
Ennesimi "alternative" games, in salsa australiana. La grafica colorata e cartoonistica, la spensieratezza e l'atmosfera vacanziera richiamano senz'altro i magici omologhi Epyx californiani. Sebbene non possa esistere "competizione" con i citati, alcune discipline (come l'immancabile lancio del boomerang, in 3d) sono riuscite e giocabili e l'insieme è piacevole da vedere in ogni caso. Un grosso limite è la relativa facilità di molte discipline e la mancanza di profondità che ne consegue (che negli Epyx era l'incentivo a migliorarsi sempre) estenuante anche il cambio di disco. Per fans dei giochi su 8-bit.
Long Life
29-06-2010 ore 15:16
Dai misconosciuti 576 KByte ('Boom', 'Bburago Rally') un discreto picchiaduro veloce e impegnativo sin dall'inizio. Prendendo spunto dalle mosse e dalle animazioni tipiche di IK e WOTEF, Long Life si svolge su un terreno di scontro 2d con scroll, in cui vince chi manda a zero per primo il proprio avversario. Un pò seccante il suo multiload, ma il gioco è graficamente curato come gli altri giochi della casa; valida la presentazione e schermi di intermezzo di qualità.
Gryphon
25-06-2010 ore 12:22
Piacevole variante sparatutto firmata dal grande Antony Crowther, dal sicuro feeling da bar ma dal sistema di controllo da addomesticare. Ogni collisione del grifone con nemici o spesso, fondali, provocherà la perdita della vita e per evitare che precipiti bisogna costantemente tenere il joystick o il tasto frecce in avanti (verso destra). A ciò si aggiunge il particolare movimento dei nemici, la cui imprevedibilità è senz'altro salutare e costringe a spostarsi costantemente. Un plauso anche ai motivetti in e off-game.
Strider II
29-05-2010 ore 15:27
Altrove, si era menzionata anche una versione per console che oltre ad essere nettamente superiore tecnicamente, era proprio un altro gioco. Comunque di Strider questo gioco mantiene solo il nome e qualche animazione lontanamente riconoscibile (forse giusto migliore del primo, lentissimo, sempre Tiertex), ma tutto il potenziale che caratterizzava l'eroe così come il suo armamentario è clamorosamente ignorato! Una minima vivacità d'azione si paga a caro prezzo: i level design sono di un blando inenarrabile, troppo poco per un computer che ha sfoggiato la serie Turrican o i titoli dei Rowlands. Dunque anche a mio avviso S2 è limitatissimo ovunque e finisce per essere indecente.
Manchester United Europe
26-05-2010 ore 17:02
Non è ricordato dai 64isti, eppure MU Europe si segnala probabilmente tra i pochissimi giochi di calcio degni di un'occhiata, oltre a EHIS e Microprose Soccer. La presentazione con tutta una sfilza di opzioni, strategie e personalizzazioni si conferma marchio della serie, ma è stato migliorato anche sul campo, rispetto al primo, ferale MU. Chiudendo un occhio sullo scroll, sugli effetti sonori glitch, sulla grafica poco definita e sulla lentezza nel riavviare il gioco, l'azione è dinamica e c'è anche qualche regola basilare del calcio come i tiri piazzati, gli undici sul campo (con relativi nomi), oltre ai tackle e palloni a effetto. Peccato che il gioco tradisca un pò sul tiro in porta e per le poche varianti offensive.
Satan
18-05-2010 ore 18:32
Non malvagio questo misto di Rastan e Black tiger, forse il gioco migliore da parte della sfortunata Dinamic. Il look è tipicamente da budget, in realtà fu venduto a prezzo intero: non sarà valso le 18mila ma almeno la prima parte più salterella può vantare un gameplay interessante (per quanto afflitto dal respawn e dalla difficoltà di alcuni salti); apprezzabili lo scroll, le animazioni del barbaro e i potenziamenti. La seconda è più picchiaduro e ahimè imprecisa, ma collezionando monete ci si può rinforzare a piacimento.
England Championship Special
18-05-2010 ore 09:15
Un poco noto clone di Microprose Soccer, una tantum ben realizzato. E'conosciuto anche col nome di Italy 1990, probabile variante-mondiali. L'azione è fluida, lo scroll ok e la giocabilità decente, sollevano questo titolo dalla foltissima schiera dei bidoni calcistici per C64. Numerose le opzioni e decorosa la presentazione. Resta da chiedersi, potendo disporre dell'originale Microprose, a chi possa interessare questo titulo ma bando alle domande difficili.. e poi tutto sommato la somiglianza è solo estetica.
Alioth
18-05-2010 ore 09:06
Un chiaro precursore dei tempi: impersoniamo una Smart con le Nike (figlia illegittima di Mr. Heli) alle prese con le solite magagne esistenziali di questi giochi, ovvero il saltare di palo in frasca e il vedersi ostacolare, da chicchessia, questo semplice diritto. Purtroppo se ben ricordo i controlli sono una tragenda e l'azione è quasi nulla muove a noia prima che si ingrani la seconda..
Street Fighter II
14-05-2010 ore 13:06
In pratica un disastro annunciato, per la complessità che la realizzazione su 8 bit richiedeva, ma soprattutto perchè ad occuparsi del coin-op Capcom fu la US Gold, ovvero come perdere a tavolino e bruciare una licenza. Non erano più in moltissimi a giocare con un c64 nel '92, il che fece passare piuttosto in sordina l'infimo del livello di questa conversione. Neppure su Nes il gioco era 'sta cosa, ma per lo meno, gli sprite avevano le dimensioni originali. I celebri sfondi che vanno dal tragico al passabile sono su c64 l'unica cosa riconoscibile. Gli ancor più celebri personaggi sono indistinguibili e rallentati. A che serve poi riprodurre le mosse speciali se poi ne inventano altre (tipo colpire ripetutamente in aria) e le collisioni sono così sciatte? Per concludere in gloria, il gioco è molto facile a prescindere dalla difficoltà e il multiload e gli effetti sonori sono censurabili. La musica non è quella originale ma è l'unica cosa decente..
Super Hang-On
04-05-2010 ore 10:07
SH-O è decisamente carente e non si riesce a giocare per più di tre minuti. Curiosamente, a tal Focus furono incautamente affidate altre conversioni 'scottanti' come Enduro racer ed After Burner, coi medesimi, impietosi risultati. La storia di un computer la fanno anche le conversioni riuscite e mancate. Per me, si sottovalutava il fatto che in ogni caso si stesse scrivendo una pagina importante di quella macchina. Le versioni che esaltano le risorse dimostrano quanto fosse capace l'8 bit (non solo Commodore), le altre sono ferali occasioni mancate che si dovevano affidare a programmatori competitivi. In questo, le console 8 bit fecero spesso meglio, delegando le licenze con più saggezza..
Polar Pierre
21-04-2010 ore 00:32
Non so quante bestemmie gli ho tirato a baffetto: me lo ritrovavo una volta su tre nelle cassettine piratate dell'edicola con tutti i nomi possibili: Rico, Geppo, Mimmo, Gino, Pippo, ecc.., collezionando ogni volta lo stesso gioco. Oggi che l'ho recuperato e ne ho compreso nome e autore (lo stesso del classico Mr. Robot and his Robot Factory), non posso che parlarne piuttosto bene: non sarà il massimo come idea, è molto ostico (al limite del sadismo) ma è veloce, il gameplay è elevato, il tempismo di cui armarsi mi ricorda l'ottimo Montezuma's Revenge.. e c'è anche l'opzione 2 gnappi.
Alien³
11-04-2010 ore 23:35
Fu l'ultima gold medal da parte di Zzap! nostrano, a mio avviso un tantino forzata, per far coincidere l'addio in gloria a un epoca, quella del piccolo Commodore, con quello della rivista simbolo dell'8-bit videoludico. Alien3 ossia il tie-in di uno dei film più pretestuosi e deludenti del cinema di fantascienza, merita senz'altro un punteggio elevato per la tecnica che risplende dal nostro monitor: come da consuetudine Probe davvero raffinata e ricca di dettagli visivi e sonori. Non altrettanto convince la giocabilità, dato che gli alieni sono molto veloci e piombano spesso dal nulla su noi malcapitati. il tempo di reazione è davvero blando e in ogni caso l'arma più efficace è il lanciafiamme. Bisognerà impiegare del tempo prima di venire a capo di ciascuna sezione, dato che ci sono missioni da svolgere in un limitato periodo e dato che è necessario imparare i luoghi degli agguati per perdere meno vite. La presentazione è ottima, potendo scegliere la difficoltà e le vite a disposizione. Non sarà comunque una passeggiata.
Space Gun
06-04-2010 ore 11:30
Conversione da sala Taito che unisce i temi di Operation Wolf ed Aliens in un solo sparatutto, che pre-data Doom. Convincente atmosfera, ma al di sotto degli originali. Nel gioco bisogna progredire sventrando ogni alieno, insetto, mutante dalle quattro braccia eccetera e salvare gli ostaggi che ci vengono incontro ignudi e urlanti. Spacegun sfoggia una buona tecnica se si considera che siamo su 8 bit. Molto buona anche la presentazione e gli schermi di intermezzo, discreta la musica. Nonostante i credits a disposizione per continuare, e qualche bonus, il gioco rimane proibitivo per via di un gameplay solo discreto, il puntatore è piuttosto lento e la risposta di fuoco non molto efficace. Comunque, interessante.
After the War
06-04-2010 ore 00:01
Non il peggior picchiaduro a 8 bit, ma certamente inutile. Qualche mossa c'è, anche se ne basta una o due. Rilevazione di collisioni imprecisa a dire poco, effetti sonori non pervenuti, grafica per lo più sgranata e progressione lenta.. meglio Dragon Ninja o Target Renegade.
Chester Field: Challenge to Dark Gor
28-03-2010 ore 13:30
La grafica rozza non penalizza più di tanto questo titolo misconosciuto (assente ad oggi su Lemon..) perchè giocabilissimo, dal buono scroll e senza pasticci in sede collisione (vedi Rastan). Soddisfa inoltre la dimensione degli sprite, non più la Lilliput di G'nG o Wonder Boy in Monsterland. Nelle sezioni dei labirinti c'è da perdere la testa e ne fanno una specie di remake di Robin of the wood. La relativa semplicità della progressione dell'eroe si bilancia nella sola vita a disposizione. Multiload ragionevole.
Chicago's 30
25-03-2010 ore 09:55
Un gameplay assurdo danneggia oltremodo questo incrocio, già mediocre tecnicamente, di The Untouchables e Green Beret. A volte si perisce senza rendersene conto, tonnellate di nemici ogni metro che si avanza... Per masochisti o per strenui fans del genere (o entrambi).. Thanks US Gold ;-)
Games, The: Winter Edition
19-03-2010 ore 08:59
Potrei venire smentito da una nuova partita dopo tanti anni, ma quello che ricordo di quei tempi, su questa rivisitazione di Winter Games è una splendida cornice/atmosfera per uno spettacolo complessivamente sottotono. Confezione di lusso, presentazione quasi televisiva commovente, una decina di artisti impiegati per la sola grafica ma il gameplay è meno convincente del solito e alcune discipline meno appassionanti. Il multiload estenuante su cassetta uccideva poi la continuità. Bello senz’anima, come tutti gli Epyx del dopo California Games (e Impossible Mission 2)..
Indiana Jones and the Fate of Atlantis
13-03-2010 ore 00:14
Indy e l’8 bit ovvero la storia di un rapporto equivoco. “Indiana Jones and the Fate of Atlantis” non ha niente a che fare purtroppo, con l’omonimo adventure per piattaforme MS DOS e Amiga. Pubblicato al crepuscolo dell’età d’oro del c64, questo action game è decisamente penoso sia da guardare che da giocare. La grafica isometrica è rozza e smorta, ricorda più l’arcade Escape from Planet of the Robot Monsters o Gauntlet 3 che non Indiana Jones, insomma ha poco a che fare col personaggio. Gli effetti sonori e le musiche sono desolanti e il gameplay è da sotto i tacchi. Troppa la distanza tra il titolo e il nome altisonante che porta e i magri esiti. Tanto valeva non farlo. Su Commodore hanno figurato meglio i clones dell’archeologo (Tusker, Rick Dangerous ecc..) che non l’originale: peccato.
Vigilante
28-02-2010 ore 10:57
Vigilante è una di quelle stroncature eccellenti entrate nella storia per la portata del tonfo. Il solito picchiaduro alla Renegade ha in questo caso un curioso preambolo: la rapita di turno da salvare è eccellente (Madonna), è il viatico per l’immeritata notorietà del gioco. Quest’idea avrà fatto vendere qualche decina di copie in più ma i possessori di c64 in particolare (dato che su Spectrum ed Amstrad era offensivamente meglio) si ritrovarono tra le mani ‘qualcosa’ di inenarrabile graficamente, di giocabilità assurda e dal sonoro stridulo. La solita premura Us Gold, insomma. Si gioca su una linea retta e ci si fa strada con la stessa mossa per tutto il gioco. A volte si rimane incastrati tra due nemici senza possibilità di divincolarsi, altrove il boss ci stenderà con due colpi! Se poi Madonna è nelle mani dei rapitori, ma è viva e vegeta, il renegade che muoviamo è già uno zombie, visto il colorito che sfoggia. E c’è pure il multiload. Per questa occasione allora, spolvero un tormentone zzappiano: “vederlo è resettarlo”.
McDonaldland
28-02-2010 ore 10:22
Un platform realizzato avanti nel tempo (era il ’92) piuttosto sfizioso e vario graficamente ma sconclusionato, lento e impreciso per gameplay. Come si può vedere anche su You Tube, è la brutta copia della versione NES, che ha molto più sprint. Lo ricordavo infatti meglio quando ci giocai le prime volte; ha qualche idea interessante come il cambio gravitazionale, ma è fregato dall’ambizione, vorrebbe somigliare a James Pond e a uno dei duecento Super Mario, ma è decisamente meno riuscito per programmazione. Si può consigliare ai soli fans maniacali del platform su c64.
Gary Lineker's Hot Shot
20-02-2010 ore 15:10
Tra i giochi che portano il nome di G. Lineker questo è forse, nel complesso, il più accettabile. Meno disastroso di altri giochi di calcio per il c64 ma sempre piuttosto fiacco. Il parametro da me utilizzato è il solito: supererà la prova delle 2 partite di seguito? No.
Ottima la presentazione con ogni tipo di personalizzazione di campo, squadra, colori e livello difficoltà, ma diversi pasticci in-game, come i.a. bassa, passaggi sbagliati, rinvii imprecisi, giocatori che spariscono o che si bloccano collidendo con altri ecc.. a dimostrazione della poca cura nella programmazione, cosa ahimè frequentissima nel calcio su Commodore. Buona l’idea del tiro ad effetto, benché ripresa da Microprose soccer. Solo per fanatici del calcio su 8 bit.
Badlands
20-02-2010 ore 14:49
Per me meno malvagio di quanto si ritiene, la grafica è piuttosto brutta perchè poco definita, ma la giocabilità non manca ed è la cosa importante. A fine gara ci sono tutti i potenziamenti tipici di questi giochi, anche scorretti come missili per rallentare qualche avversario; c'è anche la modalità 2 players. I circuiti offrono una certa varietà, diverse insidie e qualche scorciatoia. Niente male.
Impossamole
17-02-2010 ore 09:15
Con una difficoltà più calibrata sarebbe potuto essere un grande platform. ‘Impossamole’ rimane comunque molto ben fatto, brillante graficamente e con qualche animazione divertente. Monty + Indiana Jones = una cosa alla Rick Dangerous o Jack the nipper 2, tutto piattaforme e ambienti impervi in cui sopravvivere, senza gli enigmi sadicamente frequenti del gioco Firebird ma molti nemici da evitare, come da tradizione Monty. La simpatica talpa con mantellino che comandiamo può infatti ben poco, a parte scalciare teneramente (e con poca efficacia). Poche e limitate le armi rinvenibili qua e là, c’è solo una rara supermossa che fa ripulire lo schermo come Dio comanda. Quando si esaurisce la barra di energia, il gioco finisce: davvero quasi impossibile! La presentazione è eccelsa: come Rick Dangerous 2 potremo scegliere quale dei 4 scenari (su 5) visitare per primo.
Real Ghostbusters, The
14-02-2010 ore 01:19
Non seguivo la serie televisiva TRG ma questo ‘Commando’ furbescamente riadattato, ne possiede in pratica solo il nome. Un'idea buona il disporre, oltre al solito mitra, del noto raggio cattura fantasmi che puntato in ogni direzione contro molteplici esseri maligni, li neutralizza all’istante (assieme ai colpi sferrati contro il giocatore). Dicevo: la formula del look alla ‘Commando’ adeguata alla trama ‘Ghostbusters’ ne fa un titolo divertente da giocare anche se non ho avuto difficoltà a superare il terzo livello alla prima partita. Non è brutto ma è approssimativo e trascurato nei dettagli (manca ad es. la pausa ad ogni inizio di livello..) ma c'è varietà e vivacità, ed alcune animazioni decenti riscattano la povertà estetica generale.
Gremlins 2: The New Batch
11-02-2010 ore 12:32
Un platform in parte danneggiato da alcuni evidenti difetti di programmazione, ma è raro infatti imbattersi in una grafica di questo livello. Gremlins 2 può sembrare frustrante, ma una volta potenziatisi e appresi i tempi delle scie nemiche, è un piacevole passatempo. Le vite a disposizione non sono poche e i colori, le animazioni e la simpatia dei mostriciattoli idrofobi in alta risoluzione, piuttosto cari alle generazioni anni ‘80, potrebbero essere la spinta decisiva ad insistere. Alla musica atrocemente ripetitiva preferisco i soli (blandi) effetti. Sullo stesso campo tie-in, non siamo certo sui livelli di Hudson Hawk (che abbinava estetica a spessore e giocabilità) ma è pur meglio di The Addams Family o Robocop 2.
Kokotoni Wilf
11-02-2010 ore 10:19
Sorta di H.E.R.O. calato in un impervio ambito preistorico; grafica e suoni davvero, per coerenza, all'età della pietra del computer e un gameplay che punisce ogni minima imprecisione: ogni collisione che non sia col terreno risulta infatti letale (e non si spiega, dato che si incarna una sorta di entità spirituale). Una partita o due si può anche fare, se non altro per il gusto innato dell'esplorazione e per la comicità che permea il tutto, ma il potenziale 8-bit resta nascosto ai tipi Elite.
Head Over Heels
10-02-2010 ore 01:24
Ringrazio Wizkid per la dritta sul remake Retrospec, davvero sfiziosa e che in qualche modo interpreta cromaticamente la meravigliosa favola ad 8 bit di Head Over Heels senza tradirne lo spirito .. in effetti non avevo in mente questa nel mio precedente messaggio, non conoscendola affatto. Essa aggiunge qualcosa ma toglie altro, ogni nostalgico saprà a quale dare la preferenza, ma non si può mai dire..l'importante è conoscere e amare questo gioco.
Greyfell: The Legend of Norman
09-02-2010 ore 19:16
Accidenti come è lento. Troppo. Lo è anche raddoppiando la velocità su emulatore! Greyfell è una buona idea di arcade-adventure con comandi settabili, ma rovinata da una lentezza insostenibile e da collisioni non esemplari. Gustoso il monocrome 3d (che potrebbe ricordare Head Over Heels, per gli sprite cartoonistici e i quadri labirintici, ma l'ambiente è molto più scarno e desolato). Non si sa neppure bene cosa fare.. Insomma, chissà se qualcuno nonostante tutto ne è rimasto intrigato e non ha gettato la spugna..
Kellogg's Tour 1988
09-02-2010 ore 18:53
Così così questo sfascia joystick d’ambito ciclistico. I calciatori di Emlyn Hughes si sono dati appuntamento fuori dallo stadio per farsi una.. bella sgambata fuori città (cit.)...
E che sarà mai per loro, uomini tutto d’un pezzo (anzi tutti d’un “blocco”..), una gara in bicicletta.. beh ma ci sono un mucchio di cose da controllare, anzitutto quanto regge la ‘pompa’, poi bisogna sfamarsi, poi un occhio al cambio di marcia (beh sono prototipi di mountain bikes..) durante le salite di montagna..evitando spesso l’intruppo con altri corridori.
Pur non essendo un gameplay offensivo, è discutibile e arbitrario il cambio di marcia durante alcuni tratti, piuttosto frustrante per il modo in cui ci si vede superati..insomma un gioco realistico, perché restituisce ai polsi tutta la fatica di un ciclista vero non bombato. Improbabile su tastiera, ma merita una prova nonostante gli effetti sonori da richiamo uccelli e la grafica modello Andrew Spencer, che a me mette sempre i brividi.
Superstar Ping-Pong
06-02-2010 ore 12:10
Agli amanti del ping pong su c64 raccomando anche questo gioco che difficilmente li deluderà. Pubblicato lo stesso anno dell’omologo titolo Imagine (l’86), risulta meno curato esteticamente di quello, ma è preferibile nel complesso. È la migliore, assieme all’hockey, delle discipline “Superstar”. Dopo la caratteristica sigla introduttiva, si hanno ben due schermate di opzioni, tra cui la scelta della prospettiva (se si gioca in due), il tipo di set fino al colore della racchetta. C’è anche modo di rallentare la velocità dell’azione se all’inizio si hanno difficoltà. SPP è dunque molto più ricco di altri titoli, anche tennistici per commie, sul piano della giocabilità, di conseguenza impone qualche pratica prima di riuscire a padroneggiare i comandi ma a quel punto le soddisfazioni saranno anche maggiori rispetto a giochi più immediati ma più superficiali.
Mr. Do!
18-01-2010 ore 23:00
Molto giocabile, divertente e fedele alla controparte coin-op: cosa chiedere di più a un gioco simile? Mr. Do è ricco di trovate, completabile come sfida contro noi stessi oppure raccogliendo bonus e occupandoci dei nemici come meglio si crede. Nemici che nel braccare il protagonista possono attraversare solo percorsi prefissati oppure porsi sulla scia aperta da lui (il che ci dà un cospicuo vantaggio ed eviterà scontri frontali, inoltre si dispone anche di colpi neutralizzanti). In effetti l’approccio non è proibitivo ma ogni errore si paga in modo chirurgico e i livelli da affrontare sono numerosi. La grafica è funzionale e ha tocchi di classe, come gli intermezzi animati, i jingle per quanto elementari sono gradevoli e rimandano alle sale giochi. Notevole.
Batalyx
28-12-2009 ore 19:52
Quest’uomo è stato un genio assoluto, dall’umorismo debordante (un po’ come il Peter Jackson degli esordi) e dalle creazioni originali e bislacche, degne di piena riscoperta. Giochi essenziali e accessibili, frenetici e nonsense, forse non per tutti ma sempre estremamente giocabili e tecnicamente eccelsi (guardate la fluidità dello scrolling in questo titolo, o in Sheep in space, ma anche i suoni da blaster che evocano quei tempi in sala giochi). Davvero, poi, non si crederebbe mai a parole, all’ingegnoso nonsense delle storie e alla semplicità con cui sono presentate.. cosa fare in questi giochi è già di per sé arte. Questa fu una sorta di antologia strappa applausi, che a volte evoca classici come Ancipital, per cui già si parlò di “classico stile Minter”..insomma di uno che può superarsi solo da se stesso.
Street Fighter (Versione USA)
27-12-2009 ore 18:11
Pacific Dataworks International sono noti per il disarmante Bionic Commando USA ma anche per Hat Trick, una simulazione one-on-one di hockey ripescata ed apprezzata dal pubblico commodoriano. La loro conversione di Street Fighter occupava il lato A della cassetta, mentre sul retro poteva ammirarsi la versione inglese dello stesso titolo Capcom. Il problema è che in due non ne facevano mezzo: da fan dell’originale da sala mi trovo sgomento davanti a un gioco che ne mantiene, forse, solo la sigla grafica. Il gameplay è fluido (lo era anche HKM, e non è l’unica somiglianza..) ma non può bastare per un titolo simile. Tutto è scomparso, a parte lontanamente, le mosse più caratteristiche e le locations degli scontri (brutte). Gli sprite sono lillipuziani e irriconoscibili, le collisioni non sempre precise e l’I.A. approssimativa. Mancano del tutto alcuni extra come l’opzione 2 players e i famosi intermezzi dell’originale. Datemi il vecchio Way of the Exploding Fist..
Dandy
27-12-2009 ore 18:10
Hai completamente ragione: di scrolling nemmeno l’ombra, intendevo altro ma è colpa mia. Ma da qui a domandarsi se stiamo parlando dello stesso gioco è un po’ esagerato (ma a questo punto me lo chiedo anch’io, considerando la resa dilettantesca e il voto che gli hai affibbiato..)
Dandy
22-12-2009 ore 17:10
Tra i cloni di Gauntlet apparsi sul Commodore questo è tra i più deboli. Graficamente è in tutto e per tutto da Spectrum, imbarazzante lo scrolling, impreciso il gameplay, il suono poi è uno sfrigolio. A volte passandoci sopra, ci si confonde tra oggetti da collezionare, nemici o fondali.. respawn a manetta. Insomma con tutto il bene che si può volere a questo genere, qui non si resiste cinque minuti.. questa variante è decisamente da dimenticare.
Bomberman C64
04-12-2009 ore 10:42
Questa recente, stupefacente versione per 8-bit è l’occasione per rispolverare un titolo appassionante divorato per lungo tempo su Amiga (noto come Dyna Blaster) ai tempi che furono. Sono solo alle prime sfide, ma è incredibile come tutto sia rimasto il medesimo, dal gameplay, al suono alle animazioni del protagonisti in alta risoluzione, fino alla calibrata difficoltà.
Le notevoli quantità di bonus raccoglibili aiutano il bombarolo a ripulire ciascun livello; alcune di esse sono armi a doppio taglio dal momento che ad esempio più ampio è il raggio di deflagrazione delle bombe, o il loro numero, più strategia serve per non farsi colpire (e ripartire da capo il livello). Per adesso vedo solo i pregi: fosse uscito ai tempi d’oro sarebbe diventato un piccolo classico arcade per questa macchina.
In 80 Days Around the World
26-11-2009 ore 23:40
Un multi-game ibrido dal nome altisonante piuttosto equivoco che parte sulla scia di Ghosts‘n’ Goblins e Beyond the ice palace senza l’originalità del primo, la musica del secondo, o la difficoltà di entrambi. Il multiload e la tecnica non eccelsa durante il gioco (discreta solo negli intermezzi e in apertura), sommati alla noia che si prova in alcuni momenti, potrebbero scontentare quei pochi che avevano persistito nonostante tutto. Forse, non è il 29% affibbiatogli dall’anglo Zzap! ma neppure sta cosa. Insomma è più una questione di volontà che non di forza, compiere il giro del mondo in 80 giorni..
Castlevania
09-11-2009 ore 14:54
Una conversione particolare ma coi suoi difetti quella di Castlevania per c64. Non era facile riprodurre questo gioco e non tutti sono Butler.. infatti è un parto travagliato quello della Konami. Se si tollera un multiload costante e se si chiude un occhio sulla grafica a volte sfarfallante, senza la definizione vista in altre macchine e che retrodata il gioco di anni, si può passare del tempo su quest’avventura.
Il cacciatore di vampiri risponde bene ai comandi anche se va giocato d’anticipo sui nemici, spesso più veloci dei suoi movimenti. Non mancano i bonus originali e la vastità dell’insieme è fedelmente riportata. Non mancano le varianti ambientali e l’atmosfera sinistra, ma qualcuno troverà piuttosto noioso questo continuo blastare pipistrelli e altri adepti di Dracula, saltare, salire e scendere scale. Manca infatti lo sprint dell’originale e le musiche vanno presto a noia. Dimenticavo: nei livelli avanzati la difficoltà è stressante. Può piacere.
Robin of the Wood
02-11-2009 ore 00:29
Robin of the wood è uno di quegli amori irrazionali che sbocciano un po’ per caso, un po’ per nostalgia. Catturato all’istante dalla grafica coloratissima e ben animata, come al solito di S. Fotheringham, lussuosa per l’85, dal motivo malinconico e da quel personaggio che se la corre inquieto in infiniti sentieri tra foreste e castelli, non l’ho mollato fino a finirlo, preparando mappe, memorizzando oggetti e loro combinazioni. In effetti non mancano elementi adventure, in questo gioco targato Odin (la stessa dei capolavori Heartland e Nodes), la cui struttura senz’altro ricorda Sabre Wulf e affini, ma il cui fascino rimane insuperato.
Knight 'n' Grail
01-11-2009 ore 15:12
Un misto di azione e strategia dall’atmosfera cupa, che trova nelle caratteristiche del personaggio la mossa vincente e geniale. Il giocatore-cavaliere potrà alternare armi e corazze dalle caratteristiche diverse e fondamentali per il proseguimento, quindi da studiare con attenzione. Per collezionarle dovrà esplorare lugubri livelli, completando il puzzle.
Gli elementi labirintici e di ‘platform’ presi da Castlevania, Super Ghouls 'n Ghosts, Black Tiger o Switchblade non ingombrano, calati sapientemente come sono in ambiti adventure piuttosto esclusivi.
La difficoltà è ben calibrata: se ciascun quadro si affronta in disinvoltura, il gioco si bilancia in un perdonabile respawn e nella giusta scelta di armi e vesti per sconfiggere ciascun boss (leggere le pietre miliari è basilare). Ottimo il menu che memorizza anche la posizione e quanto esplorato. Spettrali e affascinanti (seppur brevi) i motivi musicali alternati ad effetti standard.
Buona la grafica soprattutto nelle animazioni degli sprite, in metamorfosi insospettabili e nel dettaglio ambientale, la cui varietà di scenari è piuttosto evocativa ma forse, mai come avrebbe potuto.
C’è poi un po’ troppa desolazione, ma è riscattata dalla quantità di livelli setacciabili. La possibilità di salvare la posizione restituisce l'energia. Nell’insieme, K’n’G è un gioiellino della ‘nuova onda’ di sicura soddisfazione, sicuramente imperdibile per chiunque abbia a cuore l’immortale 8-bit Commodore. Sarebbe stato un meritato "siZZler"..
Punchy
25-10-2009 ore 00:51
Bislacca e tignosa operina questo Punchy. Bisogna far giungere il tondo omino in blu al traguardo in ciascun quadro prima che scada il pochissimo tempo a favore. Il problema, è che a volte ci vuole una precisione chirurgica per saltare nelle piattaforme.. oltre a diversi ostacoli frapposti tra partenza e arrivo, come buche, precipizi, animali, strani oggetti volanti.. ostico e grazioso, voto di stima.
Popeye 3: Wrestler Crazy
04-10-2009 ore 11:25
Non avrei mai pensato di vedere ‘Popeye’ e ‘Alien’ nello stesso gioco, questo titolo li scontra addirittura su un ring di lotta libera col pretesto di una sfida intergalattica. Piuttosto sconfortante, ma facendo finta di nulla e chiudendo un occhio su una grafica colorata e animata ma poco definita in pieno ’92 (e ricicla lo sprite del protagonista da Popeye II), il gameplay nullo mette il gioco knock-out: strategia zero e insieme assurdamente noioso. Avesse avuto un minimo di metodo e di divertimento, avrei sorvolato anche su effetti sonori tipo citofono..ma personaggi del genere meritavano ben altri risultati.
Poltergeist
04-10-2009 ore 11:18
Budget sparatutto che non ha nulla a che fare con l’omonima pellicola dal tema casa infestata. La grafica poco originale e gli sfondi elementari (da prassi Raeburn, se vogliamo) non lo rendono granchè invitante ma il gioco si valorizza in uno scrolling perfetto, nell’auto-fire e nella scelta degli armamenti. La nave si muove in orizzontale verso destra e sinistra e si manovra piuttosto bene. Per completisti.
Pro Tennis Simulator
24-09-2009 ore 00:46
Frustrante, forse non completamente da buttare, ma un tennis inutile, potendo contare il c64 su simulazioni molto più giocabili e complete come il nostrano I Play 3d Tennis, International Tennis della Zeppelin o Pro Tennis Tour; per tacere di Passing Shot, del vecchio Tournament Tennis o il vettoriale International 3D Tennis (per chi ne sopportava la bizzarria e l'estenuante lentezza).
Grand Prix Circuit
13-09-2009 ore 13:32
Non sono tra i fortunati che lo giocarono all’epoca della pubblicazione e per la prima simulazione di Formula 1 in 3d su computer dovetti attendere quel portento, autentico wet-dream personale che risponde al nome di Formula One Grand Prix di Crammond, per Amiga.
Ma questo Grand Prix Circuit della Accolade ha davvero mantenuto integra la sua perfezione e appetibilità sino ad oggi, come Revs o Stunt Car Racer e più del controverso, più quotato Ferrari Formula One. Molte le opzioni (campionato, prova, gara singola, scelta della vettura), un 3d davvero fluido e colorato, così come il realismo di guida e un gameplay che porta a percepire l’alta velocità o lo sbando uscendo di strada. Il radar è ovviamente un toccasana e il cambio automatico permette di concentrarci sul circuito. Anche le collisioni decisamente permissive con le altre vetture sono un bene per chi comincia.. , la varietà ambientale degli otto circuiti è stata ben riprodotta, se si pensa che è un C64. Criticato all’epoca per il lento caricamento su cassetta, annullato ovviamente su emulatore. Forse la schermata di premiazione meritava più cura: in questo senso i giochi sportivi Epyx ci avevano abituati davvero troppo bene.
Last Battle
11-09-2009 ore 08:37
Da esegeta mancato di Kenshiro ho giuocato questo titolo con imparziale distacco. Mi sono sempre mostrato accondiscendente verso alcuni giochi Elite nonostante debolezze congenite (fattore di conversione, grafica ecc..), per motivi nostalgici ma anche perché vi trovavo qualità che non li facevano così sprezzabili nell’insieme. Nonostante questo, non riesco a non reputare LB un gioco scarso, quasi farsesco, con livelli brevi e identici l’uno con l’altro, con sprite piccoli, boss ridicoli, fondali assurdamente penosi. Si migliora appena la giocabilità di un Cobra, per citare un gioco identico nella struttura, ma a differenza di quello qui c’è zero mordente e una grafica abbinabile a quella di HKM o Vigilante.
Last Duel
08-09-2009 ore 11:10
Sui difetti di Last Duel si potrebbe scrivere un papiro, ma a volte la giocabilità è tutto e in questo discreto giochino firmato Tiertex ce n’è abbastanza e chiudo volentieri un occhio su cose come uno scroll mediocre, il multiload, armamenti limitati e orrendamente realizzati ed effetti sonori da albori del software. Una scoperta recente dato che all’epoca lo bistrattai a favore del simile, ma più frenetico e meglio riuscito LED Storm, che tra l’altro aveva scroll e sonoro da manuale. Last Duel è identico o quasi nell’impianto all’altro: predilige l’azione shooter anzichè la corsa contro il tempo, alterna livelli navicella-vettura e non manca neppure l’opzione two players. Fondali decenti, definizioni degli sprite ora discrete ora meno, colore e varietà ma soprattutto un bel po’ di filo da torcere che fa pendere l’ago della bilancia a favore.
Pitfall II: Lost Caverns
05-09-2009 ore 16:33
Spogliato dell’aura mitologica che personalmente mi riguardò poco (in quanto mero spettatore a casa di un amico.. e poi fu vera gloria? Prese 60% già allora su Zzap!), rimane un giochino apprezzabile e avventuroso, labirintico e giocabile nella sua essenzialità, ma anche piuttosto ripetitivo. Forse parlo da eretico, ma appena uccisi, il ripercorrere in automatico tutti i quadri a ritroso sino all’ultimo checkpoint dopo che magari un avvoltoio ci ha fatto il pelo, lo trovo decisamente fastidioso..
Grand Prix Simulator
31-08-2009 ore 12:34
Un Super Sprint senza bug, molto divertente, ringrazio per la segnalazione. La scena è minuscola ma essenziale e molto curata (gli sprite delle vetture sono l’unica oscenità e ci si fa l’occhio). La pratica aiuta e la soddisfazione aumenta, ma a volte perdendo tempo e gare non vedendo la vettura nei sotto passaggi e bloccata su una barriera ci si irrita.... peccato! Due anni dopo, un seguito più veloce e difficile ma nel complesso meno riuscito.
Crush
25-08-2009 ore 17:19
Un ricalco di Katakis (ma anche Enforcer) con poca carne al fuoco. La grafica è buona (sarebbe anche varia ma grazie, è ricalcata..) discreto il gameplay e il suono. Le idee latitano: se identico è il sistema di armamento (oltre agli scenari) agli sparatutto di Trenz, non c’è il divertimento di sgretolare i fondali agevolandosi in certi casi il passaggio (dato che la navicella di Katakis non era esattamente ridotta), anzi le collisioni sono da rivedere. Persino la difficoltà, dopo un avvio non così agevole, precipita e ci si ritrova presto ai boss che letteralmente, non oppongono resistenza... Mah!
Olli & Lissa 3: The Candlelight Adventure
18-08-2009 ore 11:16
Il terzo capitolo della saga della tenera coppia Olli & Lissa ha ancora luogo in una spettrale e labirintica magione dove Olli, un affarucolo consanguineo di Dizzy, è in cerca di oggetti utili per la consorte. Realizzato meglio del primo sconfortante capitolo (mentre sullo Spectrum era brillante [LINK]), sorprendenti le animazioni e dettagliato il monocromo. Discreta la giocabilità: i comandi rispondono ottimamente ma il nostro continua a soffrire di acrofobia rendendo impraticabili salti di pochi piedi e meno agevole la traversata.. ma anche per questo terrà impegnati più del solito.
European Soccer Challenge
18-08-2009 ore 10:24
Il solito clone di Kick Off (per Amiga) più buggato del solito ed ennesima occasione sprecata, perché a un primo impatto graficamente è anche uno dei più affini al gioco originale. La presentazione è prossima allo zero: né coppe né campionati, solo una sfida diretta; la realizzazione è infima mancando definizione, animazioni.. lo scroll è imperfetto e la giocabilità è una farsa. Tra le sviste, c’è una squadra che si chiama “Oporto”, i portieri scompaiono e il cerchio di centrocampo è stato eliminato.. roba da far gettare la spugna a fine primo tempo e darla vinta per abbadono di campo: '1'.
Slayer
17-08-2009 ore 17:46
Un IO minore, che non riserva particolari colpi di scena ma che si lascia giocare per via della giocabilità calibrata e le tolleranti (per così dire) collisioni coi fondali. Più che discreta la grafica, tre i livelli non privi di azione. La differenza di rating tra i due giochi grida vendetta: se il capolavoro di Bob Stevenson fu tacciato di poca originalità pur anticipando dozzine di shooters e vantando classe e un’atmosfera tutta sua da brivido, questo Slayer pubblicato come budget non è altro che un (eventuale) ricalco programmato piuttosto decentemente; si beccò un riconoscimento molto alto. Il giudizio dei videogiocatori ha ristabilito un po’ di equità..
Street Sports Baseball
17-08-2009 ore 17:00
Una simulazione sportiva che ha luogo nelle strade di quartiere tra teenager. Una spruzzata di Peanuts un'altra di teen-movies anni '80, più la rinomata maestria Epyx che faceva lievitare quasi sempre lo spessore. Personalmente so poco o nulla delle regole del Baseball ma di questo gioco ho potuto apprezzare ugualmente gameplay, colori ed animazioni, oltre alla presentazione tipica della serie Street Sports che fa personalizzare la squadra optando tra diversi caratteri/abilità. Assieme al Basket il più riuscito degli stradaioli Epyx (gli altri a dire il vero sono da evitare).
Red Heat
09-08-2009 ore 11:10
Red Heat ovvero un tonfo non lo si nega a nessuno e questa fu la volta degli Special FX. Siamo al cospetto di uno dei tie-in più imbarazzanti di sempre (e non c’entrano i nudi), per fortuna i ragazzi si risollevarono presto. Sul loading screen il duo Schwarzy/Belushi sfoggia un look da 42a strada di New York; dopo una buona presentazione nei titoli il gioco appare come un beat em up a scorrimento orizzontale verso dx o verso sx, sulle prime anche sfizioso: in quanti altri picchiaduro si può addobbare gente a craniate? Purtroppo si tratta di gesta assurdamente ripetitive e anche lente oltre che ridicole, e i fondali blandi non confortano.. Buone le definizioni degli sprite e i movimenti sferra-schiva-incassa, lenta la difesa: nei quadri avanzati i proiettili volano da destra a manca spesso dal nulla fuori campo, rendendo l’impresa di Arnie più difficile di quanto non fosse già e cacciando il gameplay sotto terra.
It's Magic II
09-08-2009 ore 11:08
Il secondo capitolo di It’s Magic aumenta lo spessore del giochino di partenza, un po’ superficiale. Se pure si tratta di una serie che ricicla sprite e jingles apparsi in platform come Heavenbound, l’esito è divertente e giocabile per quanto ostico ma non impossibile, quanto più si avanza, oltre che impeccabile tecnicamente. Il gioco si ispira a Mayhem e alle altre creazioni dei Rowlands e si può considerare uno dei platform recenti più completi per Commodore 64, non un capolavoro come Chuck Rock ma senza quell’idea di sciapo di tanti budget affini. L’obiettivo è recuperare tutti i diamanti in ciascun mondo liberando i livelli e facendo salva la pelle saltando sopra i nemici (unica arma a disposizione!) o raccogliendo alcune pozioni. Buono il ritmo, umoristico e piacevole a vedersi, soprattutto i colori e le animazioni; i mondi poi sono molto differenziati tra loro sebbene i quadri si somiglino. Curate le cornici a preambolo e conclusione del gioco.
Fire King: Challenge of the Mages
05-08-2009 ore 10:41
Sequel di Demon Stalkers, un clone di Gauntlet passato inosservato ma preferito anche all'originale da più appassionati. Fire King migliora lo spessore del gioco imbottendo di nemici ed azione le tante aree labirintiche, ora comunicanti tra loro. Alcune perplessità rimangono, per lo scroll un po’ incerto ad esempio non si è fatto nulla, le definizioni non sono molto soddisfacenti e in genere si ha qualche dubbio sul dove dirigersi esattamente (cosa che avveniva in parte anche nella serie Druid).
Valida la presentazione che permette la scelta di uno o due giocatori assieme e sei diversi personaggi da cui optare. Più che discreta la cura generale, alcune animazioni sono state migliorate e le varietà ambientali fanno lievitare l’interesse.
Demon Stalkers: The Raid on Doomfane
05-08-2009 ore 00:45
Demon Stalkers è un giocabile sparatutto che vanta, assieme al successivo Fire King, un seguito di culto.
La struttura alla Gauntlet di cui si serve è nota: attraversare aree labirintiche, raccogliere oggetti utili e sparare a qualsiasi cosa in movimento possibilmente in fretta, per via dell’energia piuttosto limitata (dovendovi bastare per 100 diverse zone). La realizzazione tecnica è un po’ zoppicante, pochi e noiosi gli effetti, dalla sua ha l’azione veloce e la voglia di portarlo a termine; per quanto le aree appaiano un po’ desolate e finiscano per ripetersi. Neanche lo scroll è perfetto ma l’insieme può avere una certa presa, come dimostra la rivalutazione attraverso gli anni da parte dei 64isti..
Continental Circus
30-07-2009 ore 09:20
Reparto grafico piuttosto anonimo e lontano dall’originale, non riuscito come altri arcade automobilistici (Super Monaco GP, Power Drift, Turbo Outrun), ma Continental Circus per 64 possiede un gameplay che consente un ottimo controllo della vettura. Se è vero che una volta memorizzati i circuiti e acquisito un certo vantaggio nelle posizioni da scalare, non sarà un’impresa portare a termine il gioco per gli esperti di simulazioni arcade, c’è comunque da prenderci la mano, per me si è trattato di una bella sorpresa che snobbai all’epoca.
Dave Speed and the Mutants
26-07-2009 ore 15:46
Dave Speed prende spunto da Bonk per PC Engine, ossia il difficilmente dimenticabile B.C. Kid per Amiga (LINK); simili gli scenari, medesime le fattezze ed alcune caratteristiche del protagonista: in mancanza di una conversione del suddetto gingillo su 8-bit, questo clone non disturba affatto. I pregi ne farebbero un platform eccelso: la grafica è nitida e brillante, il gioco è ricco di umorismo, giocabile e immediato. Il limite è nella struttura canonica da platform che nulla aggiunge alla formula; siamo insomma distanti dalle continue invenzioni del citato Bonk, in piena nuova generazione. Questo assieme a una minima ripetitività (per quanto secondaria) dell’azione nei 4 mondi -che raddoppiano con discese sotto terra alla Giana Sisters-. Ma trattandosi di un gioco amatoriale pubblicato in tempi relativamente recenti solo per fans, non posso che plaudire il livello di quest’esito. Dave è un tanto di guadagnato.
Forgotten Worlds
25-07-2009 ore 12:45
Lo comprai abboccando alla semi-marchetta di Zzap! inglese. Intendiamoci, conversione discreta, dubito potesse realizzarsi molto meglio, ma puntando tutto sulla bella grafica a dispetto di estenuanti caricamenti e un noiosissimo (perché lento e prevedibile) scorrere dell’azione, non riuscì ad appassionarmi. Ok,l’opzione 2 players è salva, ma il sistema di controllo già difficoltoso in partenza doveva essere più rapido (penso ai movimenti dello sprite su se stesso). Detto ciò, Forgotten Worlds sa ripagare l’occhio: i fondali per quanto ripetitivi stupiscono quasi sempre e i boss lasciano a bocca aperta (meno i rallentamenti e alcune mancanze di definizione dei nemici); gli si può anche perdonare l’assenza di alcuni livelli presenti sull’originale ma non le carenze menzionate..
Fighting Soccer
24-07-2009 ore 23:00
FS è stato forse l'unico gioco di calcio che mi appassionò un pò in sala; meno rubasoldi della media, veloce e immediato da giocare, con vista ancora piuttosto atipica dall'alto. Seguiva l'ordine eliminatorie di Messico '86, finalissima contro l'Argentina, passando Brasile Francia e Germania. Venne prima dei coin-op basati su Italia '90, la meccanica era banale ma divertente. La conversione su c64 fu solo uno scherzo di cattivo gusto (le immagini parlano da sole..), come un pò era solita Activision nel 1989. Disastroso graficamente, del sonoro non parliamo (non parlandoci esso per primo..); gameplay lento ma forse, passabile. Su Amiga era simile all'originale ma atrocemente lento e scattoso da preferirgli la versione a 8-bit, ed è tutto dire.
Green Beret
23-07-2009 ore 11:17
Tecnicamente assai piacevole su Commodore: vario e frenetico.. difficile poter chiedere di meglio, anche considerato l’anno di realizzazione. Stephen Wahid firmerà d'altronde, molti altri arcade (dall'ottimo Gryzor a Slap Fight, da Rambo a Dragon Ninja). Sfiziose anche le musiche e gli effetti, il problema è che una partita può durare anche pochi istanti, complici alcune collisioni incerte. Sferrando colpi con l’arma bianca basta venir raggiunti e sfiorati da uno dei tanti nemici sulla scena per perdere una delle tre vite, per cui bisognerà costantemente avere riflessi e tempi d’azione da manuale. Chi vi riesce avrà partita vinta, ma gli altri avranno semplicemente pagato un titolo frustrante.
DNA Warrior
23-07-2009 ore 11:12
Ai tempi andati, DNA ebbe buone critiche ma non era uno dei nomi di punta o che rubavano l’occhio: lo scroll è fluido ma i fondali e gli sprite sono ripetitivi o scialbi, oltre che reminiscenti (Salamander e R-Type). Questo senso di deja-vu spinge a giocarlo piuttosto passivamente. Il gameplay tuttavia non demerita affatto e vanta qualche idea migliore della media, come il potenziamento della flotta a scelta o la barra energetica anziché una instant death, che consente più di una svista al giocatore, per non parlare dello scorrimento orizzontale da ambo le direzioni in cerca della strada per avanzare..
Vincent
16-07-2009 ore 00:01
A giudicare dalla grafica e dalla giocabilità questo Vincent, clone più o meno spudorato di Giana Sisters, parrebbe un platform coi fiocchi, uno di quelli che chiusero in gloria l’era Commodore; ma la realtà non è così eccitante. È lo spessore del gioco a difettare: ovunque si raccolgono noiosamente icone moneta e altri oggetti di equivoca utilità, e una volta apprezzati gli ambienti con sfondo sinistro, notturno e vampiresco, l’azione si svela blanda e priva di diversivi. Probabilmente i programmatori avrebbero voluto sviluppare ancora un progetto che si interruppe e rimase in cantiere. Va detto che il protagonista è irresistibile così come diverse animazioni delle creature.. portarlo a termine anche così com'è potrebbe stuzzicare più di qualcuno..
Trolls
09-07-2009 ore 17:33
Trolls è un esempio di platform clone di Sonic per Commodore, come Robocod ma anche meglio per resa tecnica, penalizzato però da un sistema di controllo davvero tremendo per ciò che non si reclamerebbe mai abbastanza: la velocità. Se non ci si sfiducia sulle prime battute, e sarebbe un peccato, insistendo e calibrando i movimenti del protagonista, che tende a schizzare quando effettua i salti, si trova il modo di passare ciascun livello. Motivi per decantarne le lodi ci sarebbero: colori in grande abbondanza, fantasiosi fondali, strane creature dalle interessanti animazioni, assenza di respawn e uno scoll tra i più fluidi visti su 64..
All Points Bulletin
08-07-2009 ore 11:12
APB (All Points Bulletin) è una sorta di GTA ante litteram in cui si impersona un poliziotto, Bob.
Ogni giorno avrà arresti da compiere, per compiacere il superiore e salire di grado. Tecnicamente, come conversione a 8 e 16 bit non era da buttare, lo scroll non era il massimo ma stupivano lo scorrimento multidirezionale e una certa vastità d’azione. Buono il gameplay una volta abituatisi, pur non esentando difetti, ma il multiload (su cassetta, nel mio caso) uccideva la voglia di giocarci due partite consecutive.
Il fatto è che non mi ha mai convinto come gioco, valutato oltre misura.. la noia è istantanea in quanto l’azione è troppo, troppo ripetitiva. Locations tutte uguali qualunque direzione si imbocchi, jingle discreti ma di breve durata. Non capisco poi perché gli intermezzi comici nell’originale in sala siano stati cambiati..
P47
06-07-2009 ore 01:24
Questa anonima copia di Silkworm, mediocre in sala giochi, si riscatta parzialmente come conversione da home computer. Qualcosa da salvare c’è: la giocabilità e la musica sono buone così come alcuni fondali e gli sprite. Il problema principale è che tendono a confondersi gli uni negli altri mancando di particolare definizione, lo scrolling poi è commiserevole. Si ha inoltre l’impressione di colpire i nemici a vuoto, perché non brillano quando incassano i colpi: bisogna ascoltare gli effetti sonori e insistere su un determinato punto. Lo scenario non ha particolare mordente, ma non manca la vivacità e i fan del genere potrebbero apprezzare..
Arnie
03-07-2009 ore 10:00
Ancora Butler e ancora un prodotto curato e divertente, sia pure senza molte pretese (trattasi di budget, nel ’92 era ormai tempo di console). Sin dal nome e poi dalle immagini Arnie richiama le gesta di Schwarzy in “Commando”, a farsi strada in territorio nemico solo contro tutti disponendo di un’arma potenziabile. Il gioco si fa duro dopo le prime battute, ma la giocabilità è alta. Particolarmente ‘criminoso’ dunque solo lo screen intro, in cui il marine della cover pare suo zio. Di Arnie fu realizzato un seguito, virtualmente identico sotto il profilo estetico ma troppo lontano per gameplay.
International Tennis
30-06-2009 ore 16:47
Un altro gioco di tennis più che dignitoso per il Commodore 8-bit, opera di Hilsop-Carlyle. Questo budget del '92 della Zeppelin è un omonimo del più noto gioco dell'85. I fans del tennis si sono presi una bella rivincita digitale nei confronti dei calciofili su C64, potendo contare su ben più di soli 2 o 3 titoli eccellenti. I programmatori hanno reso un gameplay fluido e veloce, che assieme alle apprezzabili animazioni e alla fisica verosimile fa dimenticare effetti e fondali un pò blandi. Si può scegliere il tipo di campo, i set, i tornei la difficoltà, personalizzare il tennista eccetera. Ricorda molto I Play 3D Tennis, chi ha amato quello apprezzerà questo.
Ninja Spirit
29-06-2009 ore 10:35
Non ho più presente il coin-op ma questa conversione conferma il talento inimitabile di Chris Butler (e si intravede cosa avrebbe potuto essere Ghouls’n’Ghosts nelle sue sapienti mani, senza nulla togliere alla Software Creations). La grafica è sostanzialmente piccola (apparentemente alla Black Tiger) ma piacevole a vedersi e sin dalle prime battute si nota la cura superiore riposta nei dettagli (come le animazioni o le esplosioni dei nemici). Stupisce la quantità di opzioni conservate, dai colpi onnidirezionali che nel mezzo di un salto cavano d’impaccio, alle armi a scelta e bonus utili per avanzare nel gioco. Avanzata resa problematica da una difficoltà che induce allo sclero: forse andavano aggiunti altri crediti ma si è confortati da un gameplay di livello, da una colonna sonora sfavillante e da alcuni possibili trucchi per avanzare incolumi (come in tutti i giochi di Butler, sin da Ghosts’n Goblins..). Trattandosi di gioco da pagare, la longevità a suo modo ringrazia..
Cloud Kingdoms
23-06-2009 ore 07:37
Un labirintico puzzle-platform game che ricorda da vicino l'intramontabile Quedex e in cui allo stesso modo si comanda una pallina rimbalzante in livelli a scelta. Sorprendono la varietà e la realizzazione tecnica, per quanto non raggiungano il citato classico Thalamus, ma dalla sua è forse più immediato e meno capzioso. Difficile, ma molto giocabile e atmosferico, affascinante da esplorare. Le prime partite serviranno a scoprire entità e locazione delle varie trappole, oltre alle potenzialità dei bonus disseminati nei vari quadri. Diciamo non un gioco per tutti ma intrigante, le animazioni della sfera protagonista sono spassosissime.
Force Seven
22-06-2009 ore 18:17
Force 7 è uno cult misconosciuto che mi ha stregato, forzandomi alla sedia come ai vecchi tempi, fino al suo termine. L'ennesima chicca Datasoft, che eredita lo schema da Gauntlet ed anticipa di quasi un lustro la serie Alien Breed. Ma non solo: qui la strategia di squadra conta quanto la prontezza dell’azione. Si dispone di una batteria di sette ufficiali ciascuno con doti specifiche (chi interfaccia col computer decidendo in che zona teletrasportarsi, chi è in grado di azionare un macchinario a tempo spazza alieni, chi ripulisce varchi o blocca ostili nei corridoi..). L’obiettivo è salvare i civili imprigionati (o sterminarli?), in 6 livelli che, ripuliti, cambiano colore. Ma ogni sorta di difficoltà attende i sette: ne resterà solo uno o sopravviveranno tutti? Sarete voi a deciderlo. Ken Grant ha legato il suo nome anche a simulazioni sportive non così efficaci: comprensibile, trattandosi qui di capolavoro. Di Force 7 gira una versione incompleta, da evitare. Le immagini che appaiono qui appartengono alla versione ufficiale.
Passing Shot
19-06-2009 ore 16:00
Conversione non memorabile ma che come l'originale in sala giochi fa della semplicità e dell'immediatezza il proprio punto forte. Atipicamente con vista dall'alto durante il gioco, se gli si perdona la grafica orrendamente sgranata al momento della battuta e i relativi 'dettagli' andati a farsi friggere, Passing Shot si lascia giocare e all'avversario capita di commettere errori quanto noi, convincendomi che come tennista, in fondo, almeno virtualmente, non sono da buttare. Come questo giochillo, tutto sommato.
Beach Blanket Volleyball
17-06-2009 ore 10:13
C'è di meglio per c64, tuttavia una partita sono riuscito a farcela -ovviamente perdendo- senza effetti nocivi immediati sul mio organismo. Peccato per i comandi alquanto complicati perchè l'idea non è male, i Simps..i giocatori si posizionano bene e giocare in due poteva avere un certo riscontro. Una nota curiosa sugli effetti della palla: su per giù come si tirassero missili da Pearl Harbour. Meglio una partita dal vero, ad ogni modo.
Terra Cresta
10-06-2009 ore 12:53
Sparatutto verticale contraddistinto dalla pecca più abituale per il suo genere: una difficoltà quasi sadica. Ma non mi sentirei di affondarlo come alcune riviste: è una conversione virtualmente identica all’originale Nihon (del quale riprende i pochi checkpoints ma la giocabilità è meno calibrata). È quasi tutto al suo posto eccetto conservare la vita se colpiti, perdendo solo gli armamenti extra. Basandomi su una versione che ne è sprovvista, giudico in quanto tale, ovvero come una grossa pecca. L’azione tende a somigliarsi ma la tecnica è buona e c’è la musica di Galway che ci sollazza. Per chi riesce è appagante accumulare armamenti -flotta (fino a un massimo che trasforma in una sorta di drago), ma non si creda di avere in questo modo la strada in discesa: occupando più spazio sullo schermo la durezza aumenta esponenzialmente. TC, del quale fu fatto un sequel in sala, anticipa di un anno Slap Fight da parte dello stesso grafico, di cui questa fu una sorta di prova generale.
Bignoses USA Adventure
08-06-2009 ore 08:34
Sono tornato su questo platform sul quale ero stato ingeneroso, e rettifico: finchè non si porta a termine, Big Noses offre il suo divertimento. La grafica non ruba l’occhio e i colori sono discutibili, ma gli sprite sono insolitamente grossi (e io ho un debole per i giochi di questo tipo!), ricordano Wonder Boy e Mordillo. L’obiettivo è restituire la libertà ai simpatici animaletti visibili nel basso dello schermo, ma per farlo bisogna trovare le chiavi di ogni gabbia che li imprigiona, disseminate per i livelli, due per quadro. Ci sono oggetti che possono aiutare ma anche ostacolare l'azione del protagonista, tra cui una pozione immobilizzante e la temporanea invulnerabilità. Bignose è un platform dallo scenario piuttosto labirintico (ma breve) in cui l’azione si svolge verso l’altro, alla Rainbow Islands; bisogna stare attenti quando si salta per non incappare in qualche nemico soprastante il cui impatto mette fine alla vita.. Un giochino imperdibile per i fans dei platform, a stonare davvero è solo il motivetto stridulo e noioso durante il gioco.
Wacky Races
04-06-2009 ore 23:55
Insolito platform-racing game ispirato alla nota serie cartoon, intervallato da siparietti platform, questo Wacky Races offre un certo divertimento attraverso le lunghe piste e le insidie, per via della buona giocabilità e della simpatia dei protagonisti. Wacky Races è nella media dei prodotti PAL Developments/Hi-Tec, a dire il vero l’estetica lascia a desiderare più di altri di questa etichetta, ma come detto il gameplay è piuttosto solido e l’interesse a concludere ogni pista seminando avversari non manca.
Match Day II
03-06-2009 ore 11:26
In tema Match Day ho provato a rispolverare il secondo, molto più presentabile del primo. La cosa migliore è la proporzione dell’azione di gioco; la vista che meglio inquadra l’insieme.. La preferisco alle altre simulazioni calcistiche dell’epoca anche lì a venire: meglio della vista dall’alto (di Microsoccer, Kick Off e Sensible) o più ravvicinata alla International Soccer. Anche la fisica del pallone non è male così come la vivacità, ma non appena si parla di logica o tattica il gioco si eclissa. semplici fraseggi in diagonale tra compagni finiscano fuori in modo irritante, o il disporre di un tiro unico per ogni situazione o avversari che ti seguono come ombre, è un grosso limite. Ora capisco l’entusiasmo per EHIS, se questa era la concorrenza. In realtà, ancora meglio, all’epoca preferivo far scontrare ventidue Playmobil e impiegare ben altra fantasia.. Per tacere della sfinente lentezza a tutti nota (per i più tenaci consiglio di aumentare la velocità sull’emulatore ma a quel punto è come… dopare il gioco!).
Dribbling
01-06-2009 ore 11:36
Dopo una presentazione essenziale e dal look minimale assolutamente ben fatta, ci viene proposto un gioco di calcio alla Kick Off (l'ennesimo), ma delude. Difficile da padroneggiare per via del solito effetto scivoloso di tutti i cloni del gioco di Dini, troppo veloce l'azione, non c'è tattica, le squadre della serie A hanno o colori falsati. Sugli effetti onestamente non mi pronuncio in quanto sono gli stessi su quasi tutti i giochi di calcio..
Tough Guys
01-06-2009 ore 11:21
Discreto da vedere, alcuni fondali sono decenti e gli sprites grossi, ma lentissimo e scandalosamente ingiocabile. Peccato, l'ennesimo buco nell'acqua in tema pichiaduro..
Black Hornet
31-05-2009 ore 02:16
L'avessero pubblicato entro tempo massimo, il C64 avrebbe avuto un v-shooter in grado di competere con prodotti anche più avanzati, creando un piacevole senso di continuità tornando dalla sala giochi.. Ma non si può avere tutto. Finalmente la barra di energia sostituisce la solita irritante 'instant death' che accomuna quasi tutti i 1942-cloni non appena si è colpiti, tornando la giocabilità a livelli accettabili. La grafica è un pò sgranata ma lodevolmente dettagliata e ricorda SWIV, le vite sono abbondanti e si prosegue da dove affondati. Un paio di note dolenti riguardano i nemici e gli scenari la cui sostanziale identità va presto a noia (non basta cambiare colore degli ambienti..), i rinforzi poi sono prossimi allo zero. Ma data l'esigua quantità di titoli del genere degni di menzione, questo game fa la sua buona figura ed è una valida sfida..
Rubicon
27-05-2009 ore 19:17
Uno sparatutto allettante per via della grafica curata e colorata, ricca di animazioni notevoli e sprite insolitamente grossi. Il gioco non è originale ed è abbastanza piatto ma la sua piacevolezza epidermica fa insistere e chiudere un occhio sull'assenza totale di spessore. Rubicon attinge un po’ dovunque, da Hawkeye (ricalcato il gameplay ma monodirezionale) a Shadow Of the Beast passando per gli alieni di Giger o classici da sala come Altered Beast o Forgotten Worlds dunque è un concept molto raffazzonato, ma nasconde anche qualche chicca inattesa. Un ibrido confuso e superficiale ma di buona tecnica, ci si gioca volentieri.
I Play 3D Tennis
24-05-2009 ore 01:20
Animazioni e gameplay degni di un titolo Epyx: in questo I Play: 3D Tennis Venturi si supera e crea un prodotto divertente e fluido, tra le più complete conversioni tennistiche per c64, come del resto fu riconosciuto anche all’estero. Personalmente non sono un grosso appassionato di questo sport ma il coinvolgimento è alto, come la voglia di migliorare il proprio livello..che all’inizio non è certo all’altezza del computer. Presentazione più che degna con scelta di lingue, tennisti e diversi tornei, si può salvare la posizione..un gioco apprezzabile.
Lions of the Universe
19-05-2009 ore 16:44
Un altro gioiello sulla scia di Armalyte. Lions of the Universe è forse la creazione più memorabile di Hannes Sommer e tra i giochi più completi dell’ incontinente (e a volte equivoca) Cp Verlag. Lions ritocca quanto di incerto mostrava Plural, ovvero in particolare fondali modesti, mantiene alto il gameplay e accentua la varietà di sprite, ma resta forse un gradino indietro sul calibro della difficoltà. LoTU è comunque uno shooter di gran classe, immediatamente dietro la pole, con tocchi notevoli come l’opzione due giocatori, le ottime animazioni, la musica niente male, grandi boss, e la possibilità di personalizzare un vasto arsenale di fuoco (che a volte tuttavia non basta a liberarci la strada ed è necessario imparare schemi e posizionamenti).
Atomic Robo-Kid
10-05-2009 ore 01:44
Sorta di risposta a Mister Heli e Blood Money, questo vivace shooter a scorrimento multiplo è realizzato in modo quasi impeccabile e stupisce la giocabilità, la discreta grafica e la varietà dei mondi esplorabili, a volte persino optabili. Le armi a disposizione possono alternarsi durante uno stesso scontro, a seconda del caso. A volte si può anche optare per una fuga (anziché uno scontro) tra i cannoni nemici, così come poggiarsi sui fondali senza esplodere. Molto grandi i boss e assenza di multiload. Coinvolgente, da provare.
I Play Football Champ
09-05-2009 ore 12:36
Tutt'altro che malvagia questa riedizione riveduta e corretta, quasi in tempo reale, di I Play 3d Soccer. A parte la costrizione a cambiare la porta del joystick tra opzioni e gioco, oppure dover giocare con squadre di club il cui colore di maglia è falsato, trovo ben riprodotta la sensazione di prospettiva, di avvicinamento alla porta avversaria, di dribbling, anche tackle ed extra sono ben fatti (eccetto forse il tiro): si prova un pò la sensazione di giocare in modalità 'Mito' a PES 09, che è un gioco dei nostri tempi e su ben altri computer.. qui siamo quasi 20 anni prima e non si può che plaudire, per esito e coraggio, a questo tentativo inedito.
Monty on the Run
09-05-2009 ore 10:45
Un gioco irto di insidie che eccelle in virtù di una giocabilità altissima e di un gusto inalterato negli anni, che stupisce per bizzarria, piacevolezza delle animazioni e per musiche ben realizzate; per la curiosità che spinge a proseguire e a oltrepassare le molteplici e sfiancanti avversità con l'ingegno. Ogni calcolo sbagliato circa un salto o una disattenzione più generica farà disintegrare infatti il vostro animaletto preferito (criceto? talpa?) per mano della variegata micro-fauna che abita le varie stanze. Ma la spinta ad andare avanti è sempre presente e chissà, un giorno Monty troverà la via di uscita..
Bangers & Mash
02-05-2009 ore 11:50
Platform a scorrimento verticale in cui si impersona uno scimpanzè che intraprende il suo viaggio verso l'alto collezionando ogni sorta di bonus (necessari per sbloccare il livello successivo). L'azione è fluida, ma il sistema di salti è presto frustrante, per tacere della grafica inguardabile. Gli amanti del genere diano anche un'occhiata, ma una volta terminati ben altri giochi..
Tomcat
02-05-2009 ore 00:14
Un v-shooter più giocabile della media del suo genere, ma realizzato con poca cura e graficamente irrilevante.. da budget qual’era, insomma. All’epoca venne stroncato a causa della scarsa originalità e per alcune deprecabili caratteristiche come alcuni tra i boss più insignificanti mai visti e la lentezza dell’F 14 (io direi più che altro che è troppo ingombrante sullo schermo). Un gioco buono però per qualche partita a mio avviso: il potenziamento è efficace e i comandi rispondono, una volta tanto, piuttosto bene in tema sparatutto verticali, serie in cui il c64 non annovera tutti questi capolavori..
Mancopter
28-04-2009 ore 11:09
Una gara tra le più strambe e curiose incrociate su computer! purtroppo non lo giocai da adolescente, ci sarebbe stato di che divertirsi. Una lotta contro il tempo e gli avversari sempre più serrata, sfascia pollici (o indici, in era emulatore) ma anche giocabile e ricco di trovate divertenti e azzarderei anche sopraffino tecnicamente (animazioni impagabili, fondali, come quello marino, molto ben realizzati, colori abbondanti..). Piacevoli i jingle nel gioco.
Striker in the Crypts of Trogan
27-04-2009 ore 10:38
Stryker etc.. è un inconsistente clone di Switchblade, che già di per sé non ebbe grande fortuna su 8 bit, pur riscattandosi con una giocabilità esemplare in grado di far chiudere un occhio sull’estetica.
Qui si ricicla un po’ tutto da quel gioco, dalle mosse a disposizione ai bonus potenziatori, fino all’azione multi schermo..ma la tecnica difetta, le collisioni non sono impeccabili, le animazioni blande come anche le tremende definizioni di sprite e fondali. Insomma non si è invogliati a continuare l’esplorazione labirintica che intrigava nel gioco Gremlin.
Sky Shark (Versione USA)
25-04-2009 ore 12:15
Per chi volesse cimentarsi con uno sparatore alla 1942 un po’ migliorato graficamente ma difficile allo spasimo, segnalo Sky Shark. Uno dei lavori targati Software Creations passati in sordina, e a ragione: novità zero a parte, la giocabilità è meno offerta che altrove (per quanto la pratica aiuti, e poi ci sono i soliti rinforzi tipici di questo genere). Threlfall ha avuto la decenza di far più visibile il fuoco nemico (rispetto a un Flying Shark) ma non basta a fare il gioco meno frustrante e resistere illesi è roba da elite.
Mighty Bombjack
22-04-2009 ore 10:52
In questo terzo capitolo Bomb Jack si fa platform a scorrimento multidirezionale e si abbina a meraviglia con le tipiche movenze del personaggio, sempre costretto in perimetri ristretti.
La conversione si esalta in una giocabilità elevata (una costante della serie, anche se il secondo scadesse parecchio), i fondali sono spartani (anzi, brutti), ma ottimamente animati e numerosi, gli sprite piccoli in alta definizione ed è un piacere vederli. Jack può cambiare persino il colore della veste (cosa che non accadeva in giochi come Ghouls ‘n Ghosts o l’orrido Wonderboy in Monsterland). Discutibile far riprendere il quadro da capo se colpito da uno degli ospiti, o il fatto che un paio di movimenti siano un po’ lenti. Ma il gioco offre una piacevole varietà e un amante dei platform dovrebbe dare un’occhiata, se non altro nella versione 8-bit: come spesso accadeva, sull'Amiga fu un disastro.
Mickey Mouse
21-04-2009 ore 18:02
Un gioco dalla grafica accattivante come fu per Garfield, e l’eroe di cartone di turno ringrazia. Ricordo che all’epoca aveva una presa non indifferente per la cura con cui era animato Mickey Mouse e gli abitanti delle torri contro i quali si scontrava, o il riconoscibile motivo dell’Apprendista Stregone (per quanto presto a noia). Veniva però a mancare un certo coinvolgimento: alcuni sottogiochi come i labirinti con vista dall’alto alla Alien breed annoiano, più in generale sulle prime non si è sicuri di cosa fare esattamente. A distanza di anni posso dire che parte del fascino è rimasto, ma è soprattutto una questione estetica.
Sly Spy Secret Agent
14-04-2009 ore 15:41
Eccellente conversione su 8 bit di un arcinoto coin-op, grazie alla sempre sorprendente Software Creations. Sulla carta era cosa ardua, eppure Sly Spy riesce a essere una sintesi mirabile.
Composto da una sequenza di (brevi) livelli-sparatoria letteralmente frenetici, ciascuno con le sue caratteristiche: sin da quando l’agente è paracadutato, poi a Washington, correndo in moto, su navi, tra sub, in fabbriche ecc.., Sly Spy richiede prontezza di riflessi ma tutto sommato, anche grazie alla stellare giocabilità e alla modalità continua, si arriva a buon punto dopo appena una manciata di partite: è forse questo l’unico neo di una trasposizione a cinque stelle. Superbe le musiche in tema, come al solito, tecnicamente impressiona il parallasse di molti livelli come quelli in moto o in acqua.
Guerrilla War
14-04-2009 ore 11:47
Mai giocato in sala, in tema c64 ricordo che alla sua epoca questo gioco era una sorta di ‘intoccabile’, un po’ come Hawkeye.. ma per le ragioni opposte, per quanto fosse brutto. Ci si teneva a distanza come al cospetto di un oggetto mitico, nessuno si avvicinava, insomma, parlavano le eloquenti immagini sulle riviste e i commenti dei recensori. A distanza di tempo ho osato un approccio verso questo “piece of software” dalla giocabilità ed originalità sotto zero, dalla grafica indecente e astrusa.. e secondo me in sede critica si fu anche troppo buoni..Da Imagine molti bei giochi ma anche diverse oscenità.
Cobra
12-04-2009 ore 16:10
Non una tragedia come sembra all’inizio, anzi durante la partita si può apprezzare il reparto grafico, notevoli anche le musiche (delizioso il jingle d’apertura così come il motivo durante il gioco). La giocabilità invece è un disastro: se non perderete una vita prima di recuperare l’arma bianca magicamente abbandonata da qualcuno per voi, avrete comunque da soffrire. È utile sparare a casaccio per prevenire un po’ di malintenzionati che vorrebbero collidere con voi. Cobra è poi tanti tie-in in uno: avanti nel gioco si incontrano Humphrey Bogart… Jack Torrance…vabbè buttiamola un po’ sul ridere. Un mezzo pasticcio che poteva essere un giocone se solo l’avessero provato prima di venderlo; al quale però rimane divertente cimentarsi.
Superstar Soccer
09-04-2009 ore 17:43
Molto interessante sotto il profilo tattico e per la quantità di opzioni, il gioco tradisce sul fronte campo. La grafica è buona e veloce ma il resto sconcerta: passi pure il caricamento secolare, passi camminare per il campo o vedere squadre decimate, ma poter muovere un solo elemento e riuscire a segnare da calcio d’angolo dalla propria area (!? anziché rimessa dal fondo!) e al contrario far sbagliare gol da un passo, lascia esterrefatti.. non è calcio! anche i portieri commettono errori incredibili. Ho trovato anche un po’ fastidiose le interruzioni manageriali prima di ogni tiro piazzato. Tornare sui giochi a distanza di anni può riservare sorprese sgradevoli.
Ping Pong
09-04-2009 ore 17:00
In molti ricorderanno questo giochino, in quanto l'unico caricamento lo rendeva piratabile dalle riviste con cassetta in edicola. Molto carino a vedersi, ma a mio avviso non un granchè sul fronte giocabilità, troppo limitato strategicamente e non si padroneggia come avrebbe dovuto.
Superstar Ping Pong, molto meno noto, è decisamente una spanna sopra le per risorse che offre (oltre ad essere la disciplina migliore della serie Superstar).
Krakout
06-04-2009 ore 00:48
Krakout non aveva una stampa a favore ma ha avuto consenso in rete, dalla platea dei giocatori. Non spicca affatto tecnicamente come diversi altri giochi di questo genere (in cui non fa molto per distinguersi), ma dalla sua ha una buona giocabilità, come tutti i giochi realizzati da Terry Lloyd, e una discreta vivacità oltre a una presentazione con molte opzioni, ma soprattutto elementi imprevedibili, quasi ‘agenti provocatori’ che compaiono durante la partita, le cui azioni possono giocarci tanto a favore quanto contro..tutto questo permette a Krakout di porsi al di sopra della sufficienza.
Retee!
01-04-2009 ore 20:03
Curioso ma efficace edit in italiano, da parte della Idea!, del famoso Emlyn Hughes i.s., forse il gioco di calcio più popolare, certo il più verosimile, su c64. Ho letto una rece Zzappiana che risale al 4/’92, il gioco è ufficiale (e si pagava a prezzo intero, mesi dopo Audiogenic pubblicò il budget di EHIS).
Utilissimo per i fans nostrani che non capivano un’acca delle tantissime opzioni (in inglese)di EHIS, costretti ad andare a intuito. Le squadre sono quelle del campionato italiano del periodo, suscettibili di svariate modifiche. Il fatto è che il gioco è scodellato tale e quale a com’era 4 anni prima, una smussatina o una maggiore varietà alle animazioni quei benedetti ‘brico’ potevano e dovevano darla; l’estetica in effetti resta scabrosa, ma in tantissimi l’hanno accettata in cambio dei pregi, ovvero la giocabilità.
Catalypse
01-04-2009 ore 17:37
Un gioco in cui tutto è di classe, è elegante, ma come a volte succede in arte l’autore ha dovuto sopportare critiche inique come ad esempio quelle dei tossici del tardo Zzap! anglofono. A distanza di tanto tempo, Catalypse mostra non avere tempo. È un blast’e ccorn esaltante, imponente tecnicamente, veloce, dettagliato e ben animato (vario anche in uno stesso livello), con preambolo e conclusione sorprendenti, ma soprattutto un gameplay calibrato al punto da permettersi l’azzeramento degli armamenti a ogni livello e l’assenza di ‘beam’ senza che pesi granchè.
Lost Ninja
31-03-2009 ore 16:11
Dopo il passo falso di Cybex, A. Sakowski firma un interessante platform adventure che zero ha a che fare con la quasi omonima saga Ninja (una chiara speculazione per ottenere un minimo riscontro).
Graficamente è lillipuziano ma nitido, non sarà Creatures ma i vari quadri sono ben presentati, colorati e fantasiosi, gli sprites minuscoli ma dettagliati. Sorprendenti le animazioni del ninja (che sembra più uno dei Gormiti), armato di spada ed agile come un felino, può accelerare abbassarsi, arrampicarsi ecc.. Val la pena insomma attendere qualche caricamento per questo pseudo Jack the ripper2 meets Black tiger, solo un po’ frustrante per la prolificità di ostili e qualche imperfezione, ma pozioni ricostituenti, armi e rinforzi non mancano, così come le zone da esplorare.
Bionic Ninja
31-03-2009 ore 12:17
A volte i tipi di Zzap! tiravano fuori gemme di sintesi come “bello? Mah!” ma soprattutto “vederlo è resettarlo”: qui poco ci manca, giusto il tempo di attestare una giocabilità sotto i tacchi delle scarpe –nel 90% dei casi intruppare con un nemico significa perdere energia- e una struttura alla Dragon Ninja sin troppo elementare e abusata in quanto priva di bonus, varietà o altro che incentivi la prosecuzione. Discreto lo scroll, come la definizione dei personaggi, ma il gameplay è uno scempio imperdonabile..
Realm of Impossibility
24-03-2009 ore 23:47
Un misto di azione e strategia di proverbiale esito. Il dinamismo, la giocabilità “a ettolitri” e il concept geniale lo rendono un capolavoro. Si può scegliere da quali mondi cominciare e proseguire, persino l'opzione a due. Stupisce il design di ‘reami’ incredibilmente vari cromaticamente e congegnati ottimamente stanza per stanza: una serie di labirinti gremiti di pericoli in cui è possibile raggiungere lo scopo attraverso la pratica e la messa a punto delle giuste tecniche.
Double Dragon 3: The Rosetta Stone
24-03-2009 ore 00:37
Non giocabile come avrebbe potuto ma piuttosto veloce, le mosse riprodotte in modo decente e l’IA dei nemici non male (anche se a volte si ammassano tra loro creando confusione). La definizione dei fondali, soprattutto nei primi livelli è da alba del Commodore così come quella degli sprites, colorati ma poco distinguibili. Insomma l’estetica non incoraggia, se si considera ad esempio come si presentava anni prima il vecchio “Renegade”.
La modalità doppio aggiunge qualcosa e facilita non poco i combattimenti (ma i due guerrieri possono offendersi tra loro..), nei precedenti capitoli era il solo dato sfizioso nella generale indecenza.
Rispetto ad essi di peggio non si poteva fare, ma per essere un prodotto The Sales Curve si resta delusi.
NARC
22-03-2009 ore 00:49
Conversione realizzata coi piedi per questo noioso Renegade coi fucili. Gameplay inesistente, come anche qualsivoglia definizione di fondali e sprites. Strategia zero: c'è solo da blastare, mentre scorre un discreto motivetto, ora su ora giù per lo schermo, unico sistema per non far impallinare quell'ammasso di pixel che vorrebbero passare per sprite (la cosa fatta meglio? la barra del loading!). Sconcertanti ma prevedibili (se più indizi fanno una prova) gli elogi dei recensori inglesi dell'epoca, verso la non infrequente bufala Ocean, infallibile sempre e comunque solo per chi è in malafede.
ESWAT
19-03-2009 ore 10:44
Un incrocio tra Robocop e Shinobi. Per me è una conversione sciatta sotto tutti gli aspetti, sonoro e giocabilità in primis. In quel periodo usciva di meglio, penso al capolavoro Midnight Resistance, ma anche un onesto Shadow Dancer: giochi più vari e che davano ben altro filo da torcere. Spesso è impossibile evitare la miriade di colpi sparati dai nemici, ma in realtà le moltissime vite a disposizione permettono di andare avanti senza difficoltà. Dico questo per evidenziare un’approssimazione tecnica molto fastidiosa che sommata alla mancanza di mordente farà gettare la spugna a molti dopo una partita o due.
Tusker
15-03-2009 ore 09:10
Già all’epoca non mi fece una grossa impressione. Pur apprezzando il filone cinematografico di Indiana Jones (dal quale questa declinazione del ‘Ninja’ attinge a piene mani) e in parte anche immedesimandomi nei giudizi letti, essendo il gioco piacevole, in tutta onestà non riesco ad andare oltre la sufficienza. L’azione per quadri è blanda e ridotta, il respawn è irritante e lo scenario scontato non aiuta. Se le musiche sono varianti del tutto banali di Last Ninja 2, la grafica è efficace ma francamente non eccelle: c'è qualche stupenda animazione e una buona varietà, ma la definizione non è la solita a cui ci ha abituati Hugh Riley, lo sprite di Tusker poi è clonato sul vecchio Predator. Può essere divertente da completare, qualche enigma è sfizioso, ma dopo non ci si torna più.
Beach Volleyball
13-03-2009 ore 01:42
Una conversione che poteva essere fatta decisamente meglio e non certo giocabile come la versione Amiga. Il player risponde in modo equivoco ai comandi e ci vuole molta pratica. L'azione di gioco è piuttosto lenta. La grafica, pur non definita, è attraente e ricorda lontanamente l'originale, ed è in grado di restituire un minimo di attrattiva al gioco..
Turbo Out Run
10-03-2009 ore 23:18
Turbo Outrun è un titolo che toglie decisamente il saporaccio del primo Out Run dalla bocca. La magia dei giochi da corsa Probe (anche in Out Run Europa, Chase HQ II e Super Monaco GP) è qui forse all’apice del potenziale, merito di musiche da sballo, una serie di scenari ambientali tanto vari quanto perfettamente riprodotti, una Ferrari sublime (da far sembrare incantevole anche un testacoda), giocabilità vastissima e il poter incrementare la potenza coi turbo e i ritocchi ai box. L’unico grosso neo per i possessori di cassetta era un multiload estenuante e non breve come riportava la stampa albionica, ma coi mezzi di oggi si può soprassedere.
Mr. Heli
10-03-2009 ore 10:02
A un primo impatto, dopo una presentazione più che degna come ogni gioco Probe, di questo Mr.Heli colpisce l’accanimento di dozzine di velivoli kamikaze che attaccano da ogni direzione un povero elicotterino rosso evidentemente reo di qualche grosso misfatto. Sulle prime quindi, si pensa che completando il gioco dovrebbe corrispondersi un premio… Ma per fortuna la coscienza degli sviluppatori emerge non appena si insiste e si colleziona un armamento all’altezza: si avanza che è un piacere e si apprezzano i tanti dettagli tecnici; i colori, lo scorrimento multidirezionale, la vivacità che il grafico di Turbo Outrun è riuscito incredibilmente a comprimere nella scatoletta Commodore. Come anche musica ed effetti. Un’ottima prova da parte di programmatori in perenne stato di grazia.
Vixen
09-03-2009 ore 02:56
Sorta di Rastan in gonnella in cui si guida una sosia di Ambra Orfei a ripulire il regno dai più improbabili esseri della galassia. Purtroppo inconsistente in quanto tende a ripetere lo stesso medesimo livello e neppure quello dei bonus è granchè: il gioco annoia presto -anche se 20 anni fa una donna in costume aveva un certo appeal su un ragazzino!-. Apprezzabile la musica e discrete le animazioni e forse anche lo scroll (ci dovrei tornare)..
Satyrigame
09-03-2009 ore 02:44
Una divertente via di mezzo tra Commando e Spitting Image! roba da scompisciarsi tanto i 'pistoleri' somigliano agli originali. Nel gioco oltre ai proiettili si devono schivare oggetti volanti come simboli di partito, pipe che si ritorcono contro il protagonista (peccato non disporre di qualche molotov!). Andrebbe aggiornato ai nostri tempi: tutto sommato a confronto quelli erano signori politici (ed è tutto dire)..
Blood Money
07-03-2009 ore 12:36
Blood Money è il classico gioco per cui vale il paradosso “diverte sclerando”. Il fatto ad esempio, se colpiti e affondati, di perdere tutto l’arsenale appena acquistato al negozio, è solo uno dei motivi di ironico rammarico. Ma d’altronde l’azione è davvero frenetica e la voglia di arrivare a capo travolgente, anche grazie a una giocabilità diffusa. Per quanto la grafica dei fondali tenda a risultare sempre degli stessi tre colori e lo scenario già visto, è dettagliata e vivace, gli sprites sono ben animati e numerosi sullo schermo (a costo di qualche rallentamento talvolta utile, a dire il vero). Meno colori di Mr Heli, al quale l’elicotterino rimanda per la somiglianza, ma l’esplorazione è più gratificante. Ok anche alla musica.
La miglior prova Psygnosis su C64.
HKM: The Human Killing Machine
06-03-2009 ore 02:20
Di questo abominio ricordo all’epoca distintamente la locandina che più che un picchia duro pareva reclamizzare uno sparatutto alla Commando, con la divisa mimetica, quelli spruzzi di pomodoro e il coltellaccio teso. E invece HKM è un clone fiacco di Street Fighter (il primo, già orrendo di suo). La grafica è quanto di più rozzo, impalato e scoraggiante e non si sa che è peggio tra sprites e fondali; la giocabilità blanda, agli avversari basterebbero due colpi per mandarti al tappeto ma hanno i riflessi di un bradipo. Ad ogni modo, neppure una possibilità di continuare. Forse la musica è la meno peggio ma tende a ripetersi. Tra gli avversari spicca un canino Ivan il Terribile di fantozziana memoria… sì, proprio un cane! Se nell’89 le intenzioni di US Gold erano di far mancare il fiato, direi che il terzetto Strider, Vigilante e HKM ci riuscì.
On The Tiles
04-03-2009 ore 17:01
Dopo un mucchio di anni sono tornato su questo gioco arrivando più avanti che in passato. Si deve aiutare il gatto a recuperare le lische e passare di quadro, sopravvivendo alle continue.. attenzioni da parte della fauna cittadina (per l'occorrenza, si è dotati di un getto killer più alla "Alien" che felino), e impadronendosi del territorio. Non è una passeggiata ma le vite a disposizione sono anche più delle proverbiali 7. Recuperate le lische dei 2 livelli però, il gioco pare ricominciare da zero..se non fossero previsti altri quadri, l'ottima tecnica sarebbe accompagnata da longevità pari allo zero.
Nodes of Yesod
03-03-2009 ore 19:56
Questo è un platform-adventure tutto da esplorare in cerca di manufatti e relativi quadri da ripulire/sigillare. Animazioni e caratteri impagabili, la musica poi è sublime e sembra composta dai quei corrieri cosmici anni ’70 di cui Julian Cope (e non solo) va matto; perfetta controparte alle stramberie e al delirio che possono viversi in questa affascinante replica a “Underwurlde”. Nonostante il mio preferito setaccia-labirinti della benemerita Odin resti l’impagabile “Heartland”, esperienze come questa vanno vissute prima o poi, da un fan dell’8-bit.
Menace
02-03-2009 ore 11:45
L’ho provato dopo 20 anni: all’epoca le recensioni mi misero fortemente in guardia nonostante il package e l’ambientazione molto R-Type facesse di tutto per invogliarmi all’acquisto. Nell’era degli emulatori si concede un’occasione a tutti ma Menace è pressoché indifendibile, nomen-omen, bruttezza devastante.
I pro? musica gradevole, bella navicella e parallasse: è tutto. Per i contro non basterebbe questo spazio, in un termine: approssimativo! Gameplay tra i più sciatti, armi a tempo (questa poi..).
Rimando al pezzo su Zzap!, oltre ad altri commenti qui sotto il mio, con cui concordo..in qualsiasi altre mani sarebbe andata meglio!
Spelunker
02-03-2009 ore 01:24
Memorabile platform panoramico, prodromo di Rick Dangerous e simili, in origine su Atari. Un cult-game con impareggiabili micro-animazioni, effetti sonori e giocabilità. C'è molto da esplorare nelle grotte, la varietà ambientale è sostituita dall'intrigo che trasmette l'insieme, presi come si è a far sopravvivere un pacioso panzerotto che sembra si sia smarrito da un picnic. Umano in tutto, necessita di ristorarsi di tanto in tanto e non salta grosse distanze: è necessaria pratica se non si vuol perdere 4 vite saltando da una fune a una piattaforma. Un gioiellino, i Broderbund sapevano il fatto loro.
Jungle Hunt
28-02-2009 ore 12:23
Una conversione più che discreta che privilegia la giocabilità, pur apprezzandosi alcuni fondali e l'atmosfera generale riprodotta. Quattro livelli divertenti da completare in un gioco forse un pò breve, per quanto in alcuni momenti c'è filo da torcere.
Lotus Esprit Turbo Challenge
26-02-2009 ore 18:04
Non un capolavoro assoluto come su Amiga (dove il gioco arrivò ad essere trilogia, perfezionando il non perfezionabile..), Lotus rimane tra i più interessanti giochi di gara contro avversari (non a tempo come Out Run) per l’8 bit Commodore. Ottima la tenuta di strada, ma le collisioni a volte sono incerte o inevitabili dato il ristretto spazio di manovra, quanto più si procede (mentre gli avversari attraversano bellamente gli ostacoli).
L’impressione di velocità c’è, pur a costo di molti dettagli che impreziosivano la versione a 16 bit. La grafica è fluida e ben realizzati gli effetti. E’fondamentale fare una buona partenza per gestire il meglio la propria posizione: se non al vertice, si tende a fluttuare spesso, ogni urto eventuale comporta lo scalo di un paio di posti.
Cool Croc Twins
26-02-2009 ore 17:22
Un delizioso platform a quadri che rilegge Bomb Jack in modo originale. Un giochillo decisamente comico e giocabile, personaggi piccoli ma animati in modo impagabile. Qualche dubbio affiora sul fronte longevità: talvolta l'azione come i pur eccelsi scenari/fondali, tende a ripetersi, ma la funzionalità di piccole piacevoli varianti, come anche diverse buffonerie da slapstick che spuntano dal nulla sullo schermo, garantiscono un pò di divertimento.
Indy Heat
26-02-2009 ore 17:19
Un altro buon gioco per The Sales Curve. Nulla di inedito e atmosfera invero meno invitante di Ironman o Badlands, ma si respira altrettanta atmosfera da gara. La giocabilità è elevata come nei giochi citati, c’è una accettabile varietà di piste e c’è la classifica piloti da tenere d’occhio..
Times of Lore
24-02-2009 ore 12:59
Un RPG decisamente acchiappante anche per chi come il sottoscritto non si definisce un fan del genere. Dettagliata la grafica, piccola ma in alta risoluzione, curata nei dettagli e nella struttura, le locations hanno un mucchio di atmosfera. Un gioco intuitivo nell'esplorazione anche non possedendo, nell'epoca degli emulatori, il becco di un manuale. Ottime le animazioni, se ne vedono di impagabili se si sta attenti. L'azione non è velocissima e lo sprite non si muove in diagonale, ma sono facezie che passano in secondo piano..
Le Mans
24-02-2009 ore 12:42
Un gioco di corse semplice ma giocabile, che sprizza ovunque e con efficacia quel gusto arcade antesignano a cui è difficile resistere. Lo scrolling impeccabile e l'azione frenetica fa persino dimenticare quella orrenda peto-marmitta. Le Mans è un ottimo test di riflessi, talvolta la velocità è persino eccessiva e una collisione inevitabile, ma una volta impratichiti sarà difficile fermarsi.
Mutant Monty
19-02-2009 ore 16:56
Curiosa e divertente sfida lanciata da un buffo, solitario esploratore (nessuno mi toglie dalla testa che sia un papero) a mucchi di sentinelle in quadri labirintici. Sfruttando i tempi giusti per eludere il loro movimento, si apre la breccia verso ciascun bottino, quindi la porta e il proseguo del gioco. Oltre all’inarrestabilità dello sprite, lascia scettici anche la diversa velocità dello stesso nel percorrere un fondo orizzontale o verticale. Bello.
Manic Miner
19-02-2009 ore 16:54
Manic Miner è un platform d’età veneranda e un mucchio di stanze ben congegnate. E’un gioco spassoso, intrigante da perlustrare e con diversi tocchi di classe, ma a volte anche frustrante più del dovuto. Le collisioni infatti non sempre si elogiano, anche solo sfiorando alcune pareti si perisce e s’è costretti a rifare un quadro da capo annullando il percorso già intrapreso. Non è neppure una scheggia... tuttavia passare di quadro in quadro è appagante..il “gioco” vale la candela.
James Pond 2: Codename Robocod
18-02-2009 ore 08:03
Uno dei platform più portentosi e immaginifici su Amiga fa la sua buona figura su c64. Conversione improba sulla carta e lodevole anche solo per esser stata provata, l’esito è più che apprezzabile e difficilmente in tutta onestà si poteva far molto meglio. Robocod è comunque, assieme all’inarrivabile Mayhem, la più attendibile alternativa di Sonic per 8 bit (non volendo considerare McDonald Land e Trolls): impressiona la vastità degli ambienti qui proposta, laddove in tanti capolavori del genere l’azione è spesso concentrata e si mostra a occhio senza imprevedibilità.
Qui la aree d’azione sono vastissime e ben riprodotte, diversificati i bonus e gli ambienti, una volta presa la mano la giocabilità è convincente; velocità e scroll non possono scontentare. Se il nostro sprite non è il massimo, né lo è la definizione di molti cattivi (quanto più ne aumenta il volume), le animazioni sono impagabili. Insomma ho ritrovato in questo gioco lo spirito e la sintesi di tanti platform della stori
Supersports
18-02-2009 ore 07:09
Supersports si pone sulla scia di World Games, per una sorta di rilettura umoristica/bizzarra e come tale può certo attrarre gruppi di amici o giocatori individuali (fu il mio caso nell'89!), in cerca di multievento diversi..ma a mio parere rimane lontano anni luce dalla magia e dallo spessore dei giochi Epyx e mostra presto la corda. Nel mentre, ci si può stare. La grafica cartoonistica è dettagliata soprattutto nei caratteri, è colorata, fantasiosa e varia ma la giocabilità non è eccelsa e piuttosto limitata e non fa compiere agli sport Gremlin il decisivo salto di qualità.
Dominator
15-02-2009 ore 19:45
Dominator è uno shooter multiscroll della System3 che ebbi anche la sfortuna di comprare originale all’epoca. Non che fosse chissà che baratro di bruttezza, anzi tecnicamente era discreto, pur trovandosi di meglio anche nell’originalità. Il fatto è che nelle sezioni verticali era difficile come che: non proprio brillante ad esempio l’idea di vedersi spuntare dietro carovane di navicelle senza preavviso. Certo, si imparano gli schemi, si può disintegrare i colpi altrui, ma è poco.
Oggi come allora continua il battibecco con questo gioco. L’equivoco era a monte e fu principalmente questo: dopo aver impressionato il mondo con la saga dell’Ultimo Ninja, System3 si mise in testa di poter dire sempre la sua senza poter fallire. In pochi mesi fu pubblicata una mezza dozzina di titoli, alcuni dei quali buone varianti del Ninja, un paio di ottimi platform, altri ed è questo il caso, del tutto superflui.
Lazy Jones
14-02-2009 ore 12:59
Un giochino molto curato che offre una pletora di sottogiochi sfiziosi, elementari ma minuziosamente dettagliati. Umorismo incontenibile, la musica strepitosa come poche altre all’epoca favorisce non poco il clima e armonizza le varie parti.
Indiana Jones and the Last Crusade
13-02-2009 ore 19:57
Tra un capolavoro epocale e un altro, la Lucasfilm pubblicò questo platform su Indy a ridosso del terzo episodio al cinema. Sfortunatamente affidò il "subappalto" a Tiertex, non proprio garanzia di risultati su c64. Un tema stridente introduce il primo e più convincente livello del gioco, nelle grotte, la cui luce si mantiene quanto più ci si rifornisce di torce, cercando la via d’uscita e blastando due o tre nemici. L’effetto buio è ben fatto, anche se non pare riguardare Indy. Si passa poi a uno sconcertante scenario su un treno, che si regola con qualche salto tra i vagoni, su un paio di giraffe e qualche corna e il gioco è fatto. Risparmio i rimanenti..non proprio offensivo,in virtù di una giocabilità standard platform-arcade, ma avvilente per assenza di spessore, un minimo di vivacità –ci saranno 10 nemici in tutto-, di un qualsivoglia tema musicale in-game. Un gioco poco fantasioso, scollato nelle varie parti che si attraversano in modo desolante quasi in completa solitudine.
Delta
13-02-2009 ore 17:51
Uno shoot’em up indubbiamente invecchiato meno bene d’altri, appare troppo ripetitivo e senza molta sostanza, imprevedibilità e varietà di altre prove che avrebbero dato lustro a questo genere.
Già ai tempi della sua pubblicazione ci si entusiasmava per la colonna sonora, gli effetti e la tecnica (velocità ed animazioni più che i fondali o varietà cromatica) ma lasciava a desiderare lo spessore. Un gioco buono, anzi ottimo, per testare la prontezza dei riflessi. Il miglior gioco di questo programmatore, con ogni probabilità resta Quedex.
Prince Clumsy
13-02-2009 ore 02:11
Una versione semplificata e rozza di Ghouls ‘n’ Ghosts, dai movimenti limitati e riciclati, che rimpiazza l’esplorazione e la varietà con ambienti e quadri alla Stormlord, con recupero di oggetti funzionali. Ma questo giochino non è da buttare, fu pubblicato come “budget” e come tale può essere apprezzato. Anzitutto, abbiamo finalmente lo sprite del cavaliere della grandezza che avrei auspicato dall’originale sopracitato, ma anche una giocabilità elevata (come tutti i giochi curati da Terry Lloyd, da Jack The Ripper 2 a Krakout) e un’azione fluida e veloce da coin-op. La grafica manca di definizione, è spartana e annovera alcune assurdità (tipo finire in acqua porta ad altri quadri), ma c’è una discreta varietà, un gusto da platform e il blasteraggio che rubano un po’ di attenzione.
Crazy Cars III
12-02-2009 ore 01:27
L'ottima presentazione lascia ben sperare: grafica e opzioni ad alti livelli, ma l'esperienza di guida in sè è troppo sciatta per poter rivaleggiare con giochi come Turbo Out Run, Outrun Europa o Power Drift. Multiload, musica ben realizzata, giocabilità discreta come anche il senso di velocità, ma le altre auto sono tutte identiche, le collisioni un optional e i percorsi ripetitivi. Vale quelle due o tre partite..
Cabal (Versione USA)
12-02-2009 ore 00:40
Realizzazione decisamente approssimativa rispetto alla versione europea più conosciuta dello stesso gioco .. rozza graficamente, con difetti marchiani.. ma rimane abbastanza giocabile e veloce.. Non una porcheria assoluta.
Hades Nebula
11-02-2009 ore 01:47
Il classico shooter da addomesticare. Il gameplay è roba da far sclerare anche Julian Rignall: si può ragionare solo presi i primi extra, se si impara a padroneggiare questo gioco, SWIV sembrerà una passeggiata di salute. La navetta è lenta, il suo potere d’offensiva quasi irrisorio. Meglio va limitandosi a schivare il più dei colpi nemici, consiglio di evitare per quanto possibile, di posizionarsi al centro dello schermo. La grafica ha ricordato anche a me il SEUCK, non è molto definita ma discretamente animata e l’azione non rallenta in presenza di più elementi su schermo.
La musica sorprende, ed è ben fatta anche la presentazione che illustra gli extra.
Chase HQ
10-02-2009 ore 11:06
Gioco tra l'altro noiosissimo da giocare: anche senza incidenti si impiega mezzora per raggiungere l'auto da tamponare, un'altra mezzora per farla fermare, tutto sotto effetti sonori curiosi e mentre scorre a scatti il medesimo panorama verdastro. La Porsche è molto ben realizzata, il resto è da 0,0, come il voto a John Belushi/Blutarski.
Bushido
08-02-2009 ore 19:01
Graficamente è un arcade adventure che non ruba esattamente l’occhio. In particolare stona la scelta dei colori, ma personalmente ho un debole per i giochi veloci e con sprites grandi, e per quanto qui sia sgranata e buffa in alcune animazioni, sono piuttosto soddisfatto di Bushido. L’azione scorre per stanze ed è fluida, gli ambienti labirintici prendono, ma giocabilità era da rivedere, ad esempio le direzioni del guerriero che durante i combattimenti si trova a dare fendenti in aria senza colpire nemici a due passi, mentre un plauso incondizionato va alle musiche elettroniche che ammiccano orientaleggianti..
Judge Dredd
08-02-2009 ore 16:36
Comprensibile lo sconforto di tanti nel veder riprodotte così parzialmente le gesta di Judge Dredd nel primo gioco a lui dedicato. Peccato, perché non tutto è da buttare: a parte il sonoro sopportabile, la giocabilità è comunque su buoni livelli e la grafica interessante, vivace e fumettistica caratterizzata da sprites grandi, ma orrenda nella scelta cromatica. I comandi sono semplici e l’azione labirintica ma ripetitiva, senza mordente. In definitiva, può piacere.
Street Sports Soccer
07-02-2009 ore 01:25
Il calcio secondo la Epyx: per tecnica sarebbe potuto essere una buona simulazione per c64 (e com'è noto non sono tante... anzi), ma fallisce proprio in ciò che altri della serie di ambiente vicinato "Street Sports" eccellevano. Una trasposizione ambientale troppo limitata, teams troppo ridotti, strategia all'osso e gameplay sciatto. Le qualità che fecero col Basket e il Baseball una piccola e straordinaria serie di culto, latitano -purtroppo- nel Soccer: non si comprende anzitutto perchè gli sprites non siano rimasti grandi, ben animati e dettagliati come in quelli; la realizzazione è nell'insieme meno convincente. Dopo qualche calcio alla palla, se non s'è tra amici ci si annoia.
Nemesis
06-02-2009 ore 18:12
Nemesis è uno sparatutto fenomenale, piacevolissimo, veloce e giocabile. Non impressionante tecnicamente ma "abile", e in anticipo rispetto alla messe di giochi simili che lì a poco invaderanno sale giochi e mercato. A differenza di Salamander ed altri non l'ho giocato ai tempi belli, nonostante fosse noto anche come Gradius ('doppler' di sala giochi, così come il buffissimo 'Parodius')..
Street Sports Basketball
05-02-2009 ore 16:13
La magia dei migliori giochi sportivi Epyx torna ad affacciarsi sui campi di quartiere in questo simpatico basket tra ragazzi di strada. L'ottima presentazione è comune a tutti e quattro della serie "Street Sports" e si distingue per cura e introspezione dei caratteri. Nel gioco in sè, di sicuro il più riuscito del lotto, affascina la cura nei dettagli. Le animazioni dei protagonisti sono impagabili, poi le imperfezioni del campo che influenzano direzioni della palla, una buona fisica, o le capacità individuali che possono fare la differenza.
Shinobi
05-02-2009 ore 15:22
Conversione iperveloce ricca di giocabilità. Quand'è così il resto può anche passare in secondo piano: la grafica è efficace, colorata, varia e animata più che decentemente, gli effetti sonori fanno il loro lavoro. Rispetto ad altre versioni per c64 di coin-op picchiaduro-ninja, sorte ben peggiore toccò a Shadow Warriors, mentre Shadow Dancer era passabile ma senza esaltare..Shinobi rimane di tutt'altra pasta, capace di evocare l'originale.
Metal Warrior 3
04-02-2009 ore 13:13
MW3 offre una libertà d’azione come ne avevo viste poche su c64. Un mucchio di quadri diversi ugualmente esplorabili sin dalle prime battute di questo blaster stradaiolo, che come Shadow Of The Beast dispone di una vasta gamma di ambienti e azioni, per cui qualsiasi direzione si vorrà prendere si potrà fare. Notevolmente più tosto dei precedenti della serie, dispone però di risorse (armi bianche, armi da fuoco, proiettili, medikit e denaro elargiti con generosità), questo gioco rappresenta una piccola droga finchè non se ne viene a capo e i modi per farlo sono diversi. La solita grafica variegata, veloce e ben realizzata, presentazione e sistema di password, musiche come raramente s’erano mai sentite dal SID...da non perdere.
Dylan Dog: Gli Uccisori
02-02-2009 ore 17:17
Quello dedicato all’indagatore dell’incubo è un arcade adventure caratterizzato da un’ottima realizzazione tecnica, da un’atmosfera lugubre, un’esplorazione labirintica e una colonna sonora magistrale (per non parlare della presentazione, della sequenza finale e del game over..). Qualche riserva sugli scontri, quasi invariabilmente lesivi, coi tanti (troppi?) “uccisori”: collisioni discutibili che andavano riviste; non disponendo più di una pistola carica, le armi bianche difendono poco, e senza qualche stratagemma (es. uscire e rientrare in un quadro) si lascia un mucchio di energia preziosa. Un peccato veniale tuttavia perché i rebus sono ben congegnati, l’ambiente ampio.. vale la pena insistere. Dylan Dog poi è animato e disegnato in maniera perfetta che provare a guidarlo è un piacere.
Spy Hunter
01-02-2009 ore 11:09
Spy Hunter è un piccolo classico tra gli arcade automobilistici nel quale una partita tira l’altra. La giocabilità c’è, per quanto è necessario impratichirsi, come pure la possibilità di giocare come novizio o esperto; a variare è il numero di altri veicoli per cui sembrerà di stare a fare una corsa quasi in solitaria oppure in mezzo al traffico. Lo scroll verticale è quanto di più fluido. Il dato caratteristico è che si può sparare a (quasi tutti) i veicoli ostili, agevolando la corsa ed evitando collisioni, primo tra tutti e in maniera piuttosto ovvia, a finire distrutto potrà essere il camion che ti porta e poi ti supera. Un gioiellino di conversione Us Gold, non esente da difetti ma colmo di pregi.
Spike in Transilvania
30-01-2009 ore 15:32
Spikey the Viking si ispira chiaramente alla comic-strip “Hagar”, ed è una piccola, ottima avventura per tutte le età, ricca di atmosfera e di umorismo. Non ci si impiega una vita a ultimare la missione (che non rivelo ma è piuttosto intuitiva), però gli enigmi sono ben congegnati. Come in ‘Garfield’ o ‘Asterix’ (ma meglio), il giocatore deve setacciare vari ambienti, consegnare determinati oggetti, agire di logica, persino scansare false piste.
La difficoltà è ben calibrata, non è duro come altri giochi Genesis Software, la musichetta è carina e la grafica, un po’ sgranata ma ben animata e realizzata, è opera di Jonathan Smyth (CJ, Nobby the Aardvark, Stuntman Seymour).
Fort Apocalypse
29-01-2009 ore 12:44
Un gioco senza tempo, accattivante e superiore a tanti altri di genere simile più recenti o tecnicamente avanzati. La giocabilità è assolutamente elevata e l'obiettivo spinge a continuarlo; tempismo e strategia sono necessarie per non finire sotto i colpi degli ostili ma con la pratica i risultati non tardano ad arrivare. Ottimo il radar, inoltre la memoria dei progressi ottenuti evita di non ricominciare sempre da capo. Un classico vero
Rapid Fire
29-01-2009 ore 11:26
Ho trovato questo gioco piuttosto ingiocabile per via della lentezza della risposta di alcuni comandi come il salto. Neppure graficamente è sto granchè, come si può vedere; può ricordare Contra/Gryzor ma senza la varietà e l'azione che offriva quello. Pat Morita contro tutti..fate vobis!
CJ's Elephant Antics
29-01-2009 ore 10:13
Sono tornato su questo gioco per ribadire che è un vero spettacolo e per precisare quanto detto in precedenza: gli oggetti lasciati dai nemici non spariscono in un secondo ma si ha il tempo di raccoglierli e sono molto utili (l’invulnerabilità e le bombe si trovano spesso e si può formare un arsenale non indifferente). Non pochi in effetti i tratti in comune con “New Zealand Story” e per me alla Ocean hanno scartato la versione migliore. La giocabilità è speculare: CJ's Elephant Antics rimane a volte frustrante (ma non impossibile), ma vince su tutto il resto: grafica eccelsa che cresce ogni livello, buone le animazioni, così come le definizioni di fondali e sprites, musica intrigante. Se non erro questo gioco uscì poi due anni dopo e come budget. Noi abbiamo ottenuto due giochi diversi anziché uno e un personaggio (cj) tra i più teneri della storia del c64. Un platform di lusso.
Rick Dangerous II
26-01-2009 ore 16:07
Questo platform ha una tecnica impeccabile, grafica coloratissima (per quanto non definita, lo è solo il protagonista), numerosi enigmi notevoli e divertenti, e varietà ambientali tra un livello e l’altro. Il grande limite di Rick Dangerous 2 è la frustrazione nel giocarlo. Comunque vada, è necessario perire decine di volte durante l’esplorazione e non c’è breve tragitto senza una trappola mortale in agguato, e sadicamente sono davvero pochi i checkpoint. Anche l’opzione per cominciare da un livello a caso, in realtà illude: per poterlo completare ed accedere al quinto livello è necessario iniziare dal primo…quindi attenzione! Il 7 è per la tecnica e per il senso di appagamento che si prova nel passare al quadro seguente; per il resto siamo decisamente un passo indietro al primo.
Infernal Runner
25-01-2009 ore 17:44
Infernal Runner è un platform arcade/adventure che non avrà l'immediatezza e lo status di classico di un Montezuma's Revenge ma ne possiede lo stesso appeal e giocabilità elevata. Piacevole la musica, un pò criptico all'inizio sulla funzione di alcuni oggetti raccolti, ma ha una buona varietà ed è tutto da perlustrare. I tocchi d'animazione sono straordinari per cui al tipo può capitare di tutto..oppure no, se si è abbastanza svelti. Un puzzle essenziale che tiene incollati allo schermo.
Rolling Thunder
25-01-2009 ore 16:04
Us Gold/Tiertex: più d'uno si sarà fatto un'idea. Come conversione non può definirsi soddisfacente: audio non pervenuto (nel senso che ho sorvolato), sprites mal definiti ('blocky' per dirla all'inglese), poco animati, ma anche brutti, fondali insipidi. I comandi rispondono più lenti dove servirebbe scaltrezza per schivare nemici e proiettili (e non ricominciare da inizio livello..). A tenere a galla RT, la sua struttura intrigante, ricorda Robocop e forse ne è persino più giocabile, ho sempre gradito l'ambientazione del gioco. I proiettili sono limitati ma entrando in alcune stanze ci si può rifornire.
E' un 5 e mezzo arrotondato per eccesso.
Kung-Fu Master
25-01-2009 ore 15:39
Non ho giocato l'originale in sala, ma trovo decisamente ostica se non ingiocabile questa conversione, che a suo favore ha una interessante atmosfera, da coin-op classico appunto, discreti sprites e fondali colorati (data l'età)...dunque peccato. Gli effetti sonori sembrano quelli che produrrebbe una macchina da scrivere ma non incidono sul giudizio quanto il gameplay "sfascia joystick"..
Kendo Warrior
25-01-2009 ore 15:21
Un discreto picchiaduro con elementi adventure ma che sa troppo di budget. Concordo sulla colonna sonora insinuante e interessante, i movimenti del guerriero sono fluidi così come le mosse (alcune delle quali ricordano Barbarian) ma le collisioni lasciano un pò a desiderare e la strategia nei combattimenti latita.
Hunchback II: Quasimodo's Revenge
16-01-2009 ore 00:00
Davvero niente male questo platform-sequel targato Ocean, quintessenza autentica del genere. Ogni quadro riserva sorprese e nuovi enigmi, la giocabilità c'è, per quanto ogni errore è castigato senza pietà. Vivace e colorata la grafica, gli sprites non definitissimi si riscattano per le buone animazioni.
Lode Runner
10-01-2009 ore 10:41
La dimostrazione che avendo tra le mani un concetto geniale non c'è grafica che tenga. Semplice nell'intuizione quanto tenace da portare a termine quadro per quadro. Giocabilità elevata, ottima l'animazione dell'omino in fuga che comandiamo (considerando l'età del gioco), che non può saltare ma resiste all'urto di una caduta e può piazzare trappole per rallentare l'inseguimento dell'avversario (e sfruttarlo). La difficoltà resta sostenuta ed ogni minimo errore è punito facendo ripartire il quadro da capo, ma presto si impara a padroneggiare le tecniche di fuga. Grattacapo tra i più affascinanti.
Jumpman
07-01-2009 ore 10:33
Non sono stato tra i fortunati a giocarlo alla sua epoca, dunque sono piuttosto neutro nei confronti di un gioco idolatrato ovunque. Come in tutti i concept degli albori, ogni errore è punito severamente eppure conserva un fascino incredibile per via della sintesi e, spesso, della giocabilità che offre. Se ho ben capito lo scopo di questo scacciapensieri è disinnescare ogni cannoncino per passare di quadro, stando attenti alle conseguenze dell’azione (la strada frana) e prima che qualcuno si inca**i rispondendo col fuoco, che può arrivare da dovunque. Ma ci si può difendere con prontezza di riflessi e intuito. Realizzato anche un sequel, anche più difficile. Per fortuna, la difficoltà si può calibrare.
Led Storm
07-01-2009 ore 09:09
Una buona conversione di un non notissimo gioco da sala, da parte dei Software Creations (Bionic Commando, Bubble Bobble ecc..). I punti forti di questo L.E.D. Storm erano la grande giocabilità, lo scrolling perfetto, una colonna sonora commuovente, marchio di fabbrica, la varietà degli ambienti e la vivacità/quantità d'azione. In pratica, un giochino che aveva tutto per farsi portare a termine. Un concept tra l'altro piuttosto originale che si faceva prefere alla conversione del 'gemello' Last Duel, con cui uscì quasi in contemporanea, forse più vario ma tecnicamente più povero.
Golden Axe
05-01-2009 ore 00:54
Il popolo della rete decreta incontestabilmente questa conversione di Golden Axe come una delle "gold medal award" di Zzap! più controverse. Ancora più sconcertante, alla luce dei risultati non certo esaltanti, fu l'accoglienza dei redattori nostrani, di solito opportunamente più prudenti dei colleghi inglesi. Per me c'è di peggio (Forgotten Worlds per dirne una), ma certo che bruttura quegli sprites, così poco definiti e colorati. Se si è capaci di chiudere un occhio, Golden Axe è un giochino tutto sommato giocabile con ottimi fondali cangevoli e musiche interessanti, con qualche sorpresa dietro l'angolo che conferma la professionalità di Probe. Diverse le assenze imperdonabili, esempio il ridurre ogni scontro a duello, essendo scomparsi i nemici dallo schermo..così come il multiplayer. Alla lunga, progredire sempre alla stess amaniera potrebbe risultare noioso.
Heavenbound
03-01-2009 ore 20:01
Un insolito platform sviluppato sull'intreccio di Rainbow Islands e Creatures: del primo prende l'idea dello scorrimento verticale e del limite di tempo, del secondo quasi ricicla i fondali e la difficoltà decisamente elevata. Alcuni sprites di questo Heavenbound verranno poi ripresi nella saga di "It's Magic", creando non pochi equivoci circa la paternità di queste graziose operine.
Dark Caves
01-01-2009 ore 15:02
A dieci anni di distanza da H.E.R.O. di Activision, arriva questo remake del '94 valido graficamente e un pò meno giocabile. Meccaniche di gioco semplici quanto intriganti, può interessare.
Mystery
01-01-2009 ore 14:32
nei primi '90 CF Verlag ha letteralmente subissato il mercato ormai a rilento per c64 con una gamma di giochi, alcuni dei quali originali ed eccellenti graficamente, altri piuttosto equivoci ed amatoriali. Tra essi è Mystery, che pur restando uno sfizioso clone di Giana Sisters, è sin troppo innocuo. Ha una interessante varietà cromatica e discrete animazioni, ma gli stessi Verlag hanno fatto meglio: si pensi alla saga di "Fred's Back", Bobix, Speed Slug o l'irrisolto Vincent. Per fans dei platforms, di Mario Bros e ovviamente del citato Giana.
Slicks
29-12-2008 ore 11:49
Una fantastica esperienza di guida riprodotta nelle sue caratteristiche di base, che conferma la versatilità del talento di Ashley Routledge. Come nella realtà bisogna infatti realizzare un buon tempo nelle qualifiche, evitare collisioni, uscire poco di strada pena decremento della velocità; velocità di gioco che sulle prime fa quasi spavento, ma una volta appresi i circuiti c'è di che vivere autentiche sfide. Varietà di scenari, ottima grafica, piccola ma dettagliata come sempre l'autore ci ha abituati. Peccato per la pubblicazione tardiva.
Hot Rod
29-12-2008 ore 11:30
Che dire, un giochino coinvolgente ancorchè difficile, con alcune scelte arbitrarie (come l'assenza di collisioni con le altre vetture, coi suoi pro e contro), la telecamera sul leader della corsa -che curiosamente non sbaglia mai- e non su di noi, causando un rientro forzato se restiamo troppo dietro, eccetera. Personalmente trovo meglio realizzato un "Ivan 'Ironman' Stewart's Super Off Road", ma direi che "Hot Rod" lo batte in varietà e rimane un gioiello (Activision, aumenta lo stupore!). Va padroneggiato a dovere e c'è da sudare, ma ci sono i potenziamenti.
Out Run Europa
27-12-2008 ore 12:14
Per me il più riuscito della serie, per quanto il nome altisonante sia ormai poco più che un pretesto. Poco importa, se la qualità è elevata ed è buono a far dimenticare la mediocre conversione dell'87. Un bel lavoro per Probe, tra i suoi migliori (il migliore del grafico Mark Jones) e senz'altro superiore a Chase HQ 2 nel rendere l'idea di guida e la tensione della circostanza. Grafica non definitissima ma in cambio colorata, veloce e fluida, interessante la colonna sonora. Uno dei giochi di corsa più divertenti e meglio realizzati tra '80 e '90 per c64, insieme a Power Drift.
Santa's Christmas Capers
27-12-2008 ore 09:02
Grazioso e bizzarro sparatutto-budget con Babbo Natale al posto della solita astronave, che si ritrova contro tutto il cosmo (beh, oddio, trolls e bambini cattivi, giocattoli ribelli, canditi che non vogliono finire nel sacco ecc..), esaltato da una colonna sonora ben fatta che cita Prokof'ev. Divertente per qualche partita, se ci si dimentica che il gioco in sè è piuttosto difficile, qualche collisione incerta (il carro natalizio è grande e a volte difficile da trarre in salvo dal fuoco nemico), definizione sotto tono e potenziamento mal gestito.
European Champions
26-12-2008 ore 00:08
Non malaccio! Probabilmente la miglior versione di di Kick Off per c64, compresi i due originali invero mediocri. Scroll fluido, velocità di gioco (forse anche troppa!), buona presentazione e opzioni. Carenza di dettagli nel campo e qualche bug, si privilegiano le azioni in solitaria ma nel complesso divertente da giocare. Con un pò più di cura forse si sarebbe realizzato un esempio di calcio davvero competitivo.
European Football Champ
25-12-2008 ore 23:57
Non ricordo il coin-op Taito, ma European Football Champ è il solito buco nell'acqua calcistico per c64. Se la musica dei titoli è decente e gli sprites di grandi dimensioni e discretamente definiti,, lo scrolling è disarmante e la giocabilità inconsistente.
Gazza II
25-12-2008 ore 23:27
Mah. Senza scomodare troppo il primo della serie (forse la peggiore simulazione calcistica per c64), Gazza II rimane decisamente mediocre graficamente e per profondità di gioco, ma comunque superiore sotto il profilo della giocabilità ad innumerevoli altri giochi di calcio (per quanto tutti scarsi) per c64; restando sia chiaro, ere geologiche dietro agli unici 1 o 2 passabili e davvero completi per c64.
Qualche dribbling si riesce ad effettuare, come anche tiri e passaggi (anche se ho battuto una rimessa laterale e calciato con lo stesso giocatore..). La presentazione multilingua lascia ben sperare ma poi ci si accorge dell'assenza di tornei (!), effetti sonori ridotti al solito minimo gracchiante e manca ogni dettaglio (il pallone è un cerchio bianco..). Ma almeno c'è la soddisfazione di vedere un campo di gioco vasto e proporzionato (per quanto sia una palese imitazione di Kick Off e lo scrolling sia incerto). Da provare, ma solo per il gusto di averne fatto fuori un altro..
Jetsons, The
25-12-2008 ore 17:46
Conoscendo l'abilità di Hi-Tec Software nel realizzare giochini sfiziosi per lo più basati sui personaggi di Hanna & Barbera, il gioco dei Jetsons poteva essere realizzato molto meglio.
La grafica non è definita ma colorata, tutto sommato ci si potrebbe accontentare, tuttavia ci si riduce a girovagare noiosamente quadro per quadro, a volte si precipita senza preavviso. Il tutto accompagnato da una musichetta stridente e indigesta. Per Hi-tec,è andata meglio altre volte.
Labyrinth
20-12-2008 ore 02:05
Non sono a conoscenza di una versione italiana di questo gioco.. figurarsi poi su emulatore...tuttavia questo bizzarro 'adventure' col suo misto di azione, esplorazione ed enigma e la sua piacevole grafica da cartone animato è intrigante quanto basta per trascorrerci sopra parecchio tempo (con un piccolo ritocco alla velocità poi, si è davvero a posto). Tratto dall'omonimo film Labyrinth con Bowie e la Connelly, è anche il primo gioco Lucasfilm prima degli sbrachi Maniac Mansion e Zak McKracken..(e infatti la mano degli stessi grafici si vede). Ci vide lungo la redazione di Zzap! italiana che elogiò questo prodromo quanto dovuto. Non sono un fan degli adventures ma esistono le eccezioni.
Darkman
20-12-2008 ore 01:29
A mio avviso non uno dei tie-in di Ocean che lasciano il segno. L'adattamento originale da pellicola è spesso pretestuoso e rozzo: arbitrari gli elementi di picchiaduro, smarriscono l'emblematico e alienato che distingueva il protagonista del film di Raimi.
I controlli sciatti lasciano a desiderare e fanno soccombere troppe volte in modo irritante (e se ho letto a riguardo, critiche a un classico come The Untouchables, figuriamoci, qui siamo decisamente lontani da quei livelli e da quella cura).
La grafica è sfiziosa, non definitissima ma colorata, questo assieme ai sotto giochi e a una certa varietà di quadri, potrebbero invitare ad approfondire. La mia idea tuttavia è guardare altrove..
Strider
20-12-2008 ore 00:34
Non ci avevo mai giocato memore di stroncature piovute sui Tiertex da ogni parte del globo. Purtroppo una conversione resa in tutto al di sotto delle potenzialità del c64 i cui limiti costitutivi non possono essere addotti a scusante (si pensi alla resa di un Turrican sulla stessa macchina). Di elementi vagamente riconoscibili dall'amato/detestato originale ci sono solo sprite dell'eroe e una vaga memoria degli scenari, del resto così caratteristici, che tuttavia qui si svuotano di senso, carenti di ogni dettaglio. I programmatori hanno lasciato al bar decine di elementi quali ostili (i paesaggi, in origine fitti di azione, sono aridi e disabitati), zero corsa e acrobazie del protagonista, rallentamenti anche in presenza di tre sprites, boss imbarazzanti e sonoro dozzinale.
Metal Warrior
15-11-2008 ore 00:53
Primo capitolo di questa curiosa tetralogia concepita nel ‘99 da Electric Harem e da tale Lasse Öörni (Cadaver), che miscela sapientemente, con abilità e gusto citazionista, elementi adventure, senso della ricerca e azione blast ‘em up pura. Si cerca l’assassino di Sadok, chitarrista amico del protagonista che guidiamo, biondo e in braghe pistacchio (ops..militari). si cerca di venire a capo del misfatto intervistando, facendo acquisti e sparando a qualsiasi cosa in movimento.
Per quanto in questo primo capitolo la scena risulti ancora un po’ rozza e perfettibile, e purtroppo non circoli in italiano, la grafica è già piena di tocchi di classe, l’azione è fluida e la varietà di elementi e scenari è impressionante, connessi da uno snello, impalpabile multiload. Ironia sui clichè del metal, colonna sonora brillante e indubbio fascino dell’insieme rinnovano l’impulso a proseguire la ricerca.
Total Eclipse
12-11-2008 ore 12:20
Un'avventura estremamente ben concepita e inquietante, come da privilegiata prassi Freescape. Aumentando la velocità sull'emulatore si può ovviare alla maggiore critica mossa al gioco, ovvero una lentezza eccessiva della grafica animata 3D che in effetti al tempo non mi coinvolse e mi spinse a gettare la spugna. Nel gioco c'è molto da esplorare e diversi pericoli anche immediati, a cui badare. E'stato fatto anche un seguito su cui mi cimenterò quanto prima..
R-Type
05-11-2008 ore 15:13
Ho giocato alla preview di R-Type (primo livello fino al boss) curata da Electric Dreams e dal grafico Mark Jones (tra i suoi lavori anche Atomic Robo-Kid, Altered Beast e Out Run Europa), e devo dire che è anche più giocabile della vrs ufficiale. Sebbene infatti la versione di Trenz/Rainbow Arts è più appagante graficamente (nel complesso è più nitida per fondali e sprites), questa non poteva essere più fedele: identiche le dimensioni dell'azione, le esplosioni, i famigerati 'Beam' (quasi inutili nella versione ufficiale); i movimenti della navetta e degli ostili... quasi un ricalco del coin-op, davvero incredibile...poteva essere un vero capolavoro. Non che R-Type già non lo sia, però la conversione a c64 si è presa fin troppe licenze e rincresce un pò.
It's Magic
04-11-2008 ore 19:17
Simpaticissimo platform quintessenziale, dalla grafica piccola e curata, molto influenzato dalle "creature" dei Rowlands (l'eroe rimanda a 'Mayhem', ambienti e sprites a 'Creatures') e prende in prestito l'idea base di Hawkeye. Il vero capolavoro è però "It's Magic 2", ottenibile qui: LINK; sorta di edit-game che dosa meglio difficoltà e varietà aumentandone lo spessore (che nel primo latita un pò), facendone un capolavoro assoluto tra i platform per c64.
Rolling Ronny
04-11-2008 ore 12:46
Mi ero colpevolmente dimenticato di questo Rolling Ronnie nonostante l'avessi giocato ore su Amiga. Probabilmente, anzi certamente l'avessi scoperto prima sul c64 questo non sarebbe accaduto!..a testimonianza del maggiore affetto e intrigo che mi lega all'8bit commodore. Venendo al gioco: è il medesimo del 16bit, un platform straordinariamente ben realizzato e pieno di dettagli, in cui si personifica un clown coi pattini e che è uno spasso solo a guardarlo, lo scopo è collezionare bonus e affarini utili per guadagnare il livello successivo e schivando i nemici a suon di zompi. L'azione è quanto di più vario per il suo genere, gli sprites sono piccoli ma come Hudson Hawk, dannatamente sfiziosi e ben animati, il colore è massiccio come la giocabilità. Con risultati come questi, il c64 terminò la sua epopea in gloria...
Slap Fight
31-10-2008 ore 10:58
Pur non vantando una grafica rimarchevole (comunque discreta per l’87, grezza ma efficace, se ricordo il coin-op), il punto forte di Slap Fight è una giocabilità ad alti livelli e un’azione coinvolgente come ben pochi altri V-Scrolling shooter. Dunque il titolo s’assesta tra i migliori titoli targati Imagine, ai cui livelli si succede in una progressione senza soluzione di continuità, o stacchi. Si può personalizzare la navetta con armi a iosa, formando una flotta devastante, benché se colpiti, soprattutto in scenari avanzati, ricominciare da capo non è propriamente facile.
Mi ha preso oggi come quasi 20 anni fa… merita una riscoperta.
Phobia
27-10-2008 ore 19:33
Questo shooter si caratterizza –e molto- per la propria suggestiva ambientazione in ignoti ambienti della natura che evocano ripudio –si pensi a ragni e insetti..- E’ insolitamente ben realizzato e immersivo, in questo senso. Tenace ma assolutamente giocabile mano a mano che si progredisce di armamento –benchè sulle prime risulti impegnativo-, ha un appeal da coin-op, è giocabile in modalità doppia, offre inoltre la possibilità di frantumare parzialmente fondali e detriti organici: un po’ alla Katakis. Buoni gli effetti, ottime le animazioni. Grande merito comunque il non rimandarsi a nulla in particolare: Phobia è Phobia.
[N.B.- Peccato che in rete sembra che circoli solo una versione (demo ?) che non fa oltrepassare il primo livello. Ogni dritta è apprezzata. Per il mio giudizio complessivo ho usato la memoria dei tempi che furono..]
Entombed
26-10-2008 ore 11:27
Da adolescente questo gioco mi affascinava anche solo esplorarlo in lungo e in largo senza avere in mente l'obiettivo..in sè è più elaborato di ciò che ricordavo. Ricordo che era vasto e perchè no, inquietante, una sorta di inconsapevole prodromo di Tomb Raider! Non so se ci rimetterò più mano, il voto è alla stima e alla nostalgia. Il grafico è il grande Bob Thomas, lo stesso di giochi come Buggy Boy e Live and let die, mentre scopro ora che un altro suo concept simile a questo, Staff of Karnath, è ambientato in un castello medievale..
Plural
25-10-2008 ore 11:59
La giocabilità e il dinamismo dell’azione fanno di questo titolo, l’ennesimo shooter targato CP Verlag, un piccolo gioiello nel suo genere. L’opzione per 2 giocatori e soprattutto un riposante auto-fire e un buon corredo di fuoco per la navetta sono addobbi non indifferenti; ci si cala in mondi organici o futuribili (un pò pretestuosi.. ditemi però cosa c’entrano i castelli medievali…) in effetti i fondali sono tutt’altro che memorabili, come alcuni boss…ma la insolita appetibilità-gameplay da coin-op esortano nuove sfide.
Hudson Hawk
24-10-2008 ore 12:27
Uno dei migliori platform anni'90 per c64, curato nei minimi dettagli, citazionismo intelligente e originalità che unisce azione a cervello. Grafica minuziosa, colorata e vivace, ottime animazioni e tocchi di umorismo, giocabilità alle stelle. Labirinti e grattacapi a non finire, sarà difficile percorrere anche 5 metri senza incappare in qualche magagna ma le risorse non mancheranno.
Parsec
23-10-2008 ore 20:05
Ho trovato la giocabilità non all'altezza di altri numerosi titoli: per quanto la navicella sia molto potenziabile, e faccia scegliere il numero di vite e crediti, l'azione è massiccia un pò frustrante e un auto-fire avrebbe giovato maggiormente. Ne ho apprezzato ovviamente una buona cura per i fondali anche oltre allo standard shooter (eccellenti le schermate fisse) e soprattutto le suggestive animazioni.
Shadow of the Beast
19-10-2008 ore 18:21
Ricordavo anch'io la polemica su SOTB, oziosa in quanto ciascun videogame non porta certo, per chi ci gioca, a chissà che rivelazioni trascendenti: è svago appunto. A proposito della conversione, vorrei fare un paragone con un'altra da Amiga: Switchblade. Per c64 a prescindere dalla resa grafica deludente a me ha convinto in pieno: era molto giocabile. Non si può dire proprio lo stesso di SOTB, che funge a fasi alterne. E'infatti spesso impossibile evitare collisioni coi nemici (quando arrivano da direz. opposte ad es.), in quanto si è meno veloci di loro, si doveva far meglio. Non ruba l'occhio graficamente (come nel 16bit): non definiti gli sprites, ok i fondali in parallasse ma sono poveri di colore, mentre invece l'ambiente notturno aggiunge mistero e può funzionare, e la musica è ottima. Per chi ci torna per nostalgia, l'effetto è assicurato, nonostante un multiload pressante.
Stunt Car Racer
19-10-2008 ore 13:02
Un gioco straordinario.. dinamico e realistico di per sè, con un senso di vertigine mozzafiato (che mancava per costituzione, a un Revs).
Ritoccando appena la velocità per chi ha l'emulatore, si può assistere/vivere un'esperienza di guida senza precedenti. Prima di iniziare, il gioco chiede di settare i comandi: il tasto "O" è per uscire dalla pausa. Eccellente la grafica vettoriale, altrettanto quella fissa del motore. Consumai questo titolo su Amiga, qui siamo agli stessi livelli assoluti..
Karateka
18-10-2008 ore 00:25
Ho notato anche io come aumentando la velocità (su ccs64 basta raddoppiare il parametro relativo, tra le opzioni) questo gioco aumenti, lieviti esponenzialmente di valore, portandosi a livelli d'eccellenza insolita per quei tempi (a questo punto, voglio provare l'effetto anche su Fist 2, mentre match Day 2 rimane per me una ciofeca!).
Il mio giudizio è relativo comunque al gioco come si presenta in sè (lento con grafica ad alti livelli, non vario ma con un atmosfera degna di un Hong Kong movie anni '70) e a qualche problema a livello di difesa che ho riscontrato..non proprio impeccabile.
IO
16-10-2008 ore 09:19
"IO", ovvero la classe non è acqua. Sono sopraffatto dall'eleganza grafica, dal fascino sintetico e imponente di questo titolo. Insostituibile e originale, dallo stile essenziale e minimale..questo titolo, come i suoi pochi e torbidi effetti 'ingame', si impossessa silenziosamente, fatalmente del giocatore.
Se si pensa che fu pubblicato in anticipo rispetto a tanti titoli cardine noti a tutti (R-Type, Katakis, Armalyte), è un motivo in più per convenire sul suo spessore.
Mozzafiato le animazioni, le definizioni degli sprites, molti fondali e tutti i boss di fine livello; nessun rallentamento anche con lo schermo intasato, no multiload.
La difficoltà è a volte pazzesca, non si può nascondere..si pensi al terzo boss..su cui si ha la meglio con un pò di strategia. La navetta è potenziabile (sia pure entro certi limiti), il che permette controllo dello spazio e aggressività. Bob Stevenson, il grafico, ha sbalordito anche in Salamander, Mega Apocalypse,
Navy Seals
13-10-2008 ore 15:47
Come tutti i titoli curati dal team Johnny Meegan/Stephen Thomson (Untouchables, Robocop ecc..) necessita una buona dose di pratica prima di poter affrontare con dimistichezza i vari livelli: familiarità con comandi e tempi giusti d'azione non si portano da casa, dal momento che un proiettile nemico significa ripartire (come accadeva in Platoon).
Ma in particolare io ho avuto problemi col limite di tempo. Comunque un gioco interessante e ben progettato, penso allo scroll, alle animazioni del protagonista, ai buoni fondali (pur senza bissare l'eccellenza di Untouchables), alla sfida in sè, piuttosto duratura.
Lethal Weapon
13-10-2008 ore 10:38
Un platform piacevole al crepuscolo del c64 non fa mai male, Lethal Weapon per Ocean, esattamente come RoboCop 2 (decisamente meno riuscito e forse opera degli stessi programmatori, a naso) perde il legame col film di provenienza, è puro pretesto -sprites cartoon, piattaforme..- ma nell'ottica del genere ha il suo perchè, pur coi tanti difetti di cui è correlato. Vediamo prima i pro: scroll fluido, azione, varietà di ambienti e colori, senso labirintico, giocabilità, divertimento. Una lontana somiglianza di gioco a Bionic Commando (forse mi sbaglio, ma..) scelta del protagonista all'inizio del gioco, ciascuno con sue differenze. I contro: vari bug, caricamenti brevi ma numerosi durante il gioco, impossibile spesso schivare i colpi nemici, grafica bruttarella, blocchettosa e imprecisa in alcuni movimenti nemici, una certa difficoltà. In sintesi non è tempo buttato, ma per fans dei platform, più che per fans della serie da cui prende il nome.
Scorpius
12-10-2008 ore 11:53
Scorpius è uno sparatutto di seconda fascia, ma avvincente e giocabile. Pubblicato come budget da Firebird nell’88, si segnala come lavoro d’esordio, a buoni livelli, di Steve e John Rowlands (Creatures, Mayhem, Retrograde..), qui ai loro primi passi (da gigante). Fondali colorati ma ripetitivi, non eccelsi e dettagliati in altri loro (capo)lavori, ma scroll in parallasse e onde di ostili animati a meraviglia e navicella potenziabile a piacere con gran soddisfazione –autofire compreso e non è poco!-. Non mancheranno momenti di panico, tanti e tali i pericoli sullo schermo e le ridotte vie di fuga o di riparo, ma nulla di improbo (alla IO o Phobia per intenderci). Non manca un senso di deja-vu (citazioni a Salamander ed R-Type), nemici di fine livello tutt’altro che eccezionali, ma il gioco scorre piacevole e il controllo è superiore a molti più decantati giochi del genere. E questo è un signor complimento..
Retrograde
12-10-2008 ore 11:04
A un primo acchitto il tipo sembra un parente dei rambo di Forgotten Worlds (la cui scialba versione per 64 fu una delusione cocente, esasperatamente sopravvalutata) ma qui c'è lo zampino di Steve Rowlands, tra i grafici definitivi per questa macchina, un nome una garanzia (Creatures, Mayhem): scrolling allo stato dell'arte, giocabilità, persino il parallasse, animazioni favolose, colori..
Il problema è che serve un autofire come già notato, altrimenti è davvero frustrante... dal momento che si deve sparare a ogni oggetto in movimento sullo schermo e ve ne sono a centinaia.. Qualcuno (io ad es.) potrebbe mal digerire la struttura del gioco..mi riferisco a quell'avanti-indietro per livello che può risultare noioso e ripetitivo, "pointless". Ma per altri sarà al contrario...ipnotico. Io lo comprai originale -così come il citato F.W.- ma me ne stufai presto. Fate vobis.
Liverpool: The Computer Game
10-10-2008 ore 15:26
Se Graeme Souness è il Sensible (degli stra-poveri) per C64, questo "Liverpool TCG" è realizzato sulla falsariga di Kick Off per Amiga. Mossa furba ma lodevole per intenti, medesima è infatti la prospettiva di gioco, ricalcati i movimenti col pallone, fluido lo scrolling (si può anche calciare a effetto la sfera o fare pallonetti). Ma la mazzata arriva al solito con una giocabilità scadente: gli avversari corrono il doppio, con tutto che ti chiami Liverpool!, quando sei palla al piede la squadra esce dallo schermo per cui solo passaggi alla cieca e a memoria, effetti sonori ridotti a due sibili.
Fa specie perchè questo gioco poteva essere un ottimo prodotto, con un pò più di cura. Presentazione buona, torneo, coppa o allenamenti, ok la grafica introduttiva mentre nel gioco è scadente.
In sintesi.. l'ennesima delusione calcistica per C64, non si riesce a ad andare oltre a International Soccer e seguiti.
Graeme Souness International Soccer
29-09-2008 ore 09:47
Graficamente il più vicino a Sensible Soccer per Amiga, purtroppo le somiglianze finiscono qui, perchè Graeme Souness è sfortunatamente uno dei più ingiocabili 'soccer' per c64. Pallone non attaccato ai piedi, proprio come Kick Off, ma anche ingestibile (dunque era meglio se attaccato!), passaggi impraticabili, difficoltà di giuoco non calibrata, opzioni zero, inverosomiglianze varie (presi 5 pali nella stessa azione...). Il campo di gioco è nitido e le animazioni discrete, per quanto gli sprites siano minuscoli. Peccato.
Sonny the Snail
25-09-2008 ore 17:46
La grafica molto attraente e colorata, insieme a una buona giocabilità ne fatto un prodotto da provare..tuttavia l'impianto di gioco (alla Flimbo, per intenderci, andare avanti e indietro in cerca di oggetti..ma senza l'interesse di quello) è deludente e ne fa un platform ripetitivo e noioso..
Lo scorrimento è sostituito da schermate fisse, la musica è carina ma va presto a noia. Resta la buona grafica e il look non privo d'attrattiva.
Speedy Slug
23-09-2008 ore 18:42
Un buon platform, notevolissimo graficamente, vivace, piuttosto curato nei comandi e di discreto spessore. Un pò tenace ma ci si fa l'abitudine. Ambientato nel "micromondo" di insetti, lumache e altre simpatiche schifezzuole, è opera di Nikaj Eijk il quale tornerà in questo habitat per gli altrettanto buoni e colorati "Sonny the Snail" e "Bobix" (c'è da dire tutti quasi clone tra loro, sul piano concettuale..). Straordinario l'impatto visivo, scroll fluido e piacevolissimo a giocarsi, purtroppo pubblicato, come indica la data, ad autopsia c64 avvenuta..
Zorro
23-09-2008 ore 17:51
Esteticamente molto prossimo a Bruce Lee (alla grafica sempre Kelly Day, da qui la somiglianza generale), ma meno giocabile e meno complesso strategicamente, per quanto vario; di conseguenza meno divertente.
Lento e impreciso nei comandi rispetto al geniale prodotto summenzionato, insomma l'idea è ottima ma non avendoci giocato 20 e passa anni fa non ho neppure grandi remore nostalgiche...
Project Firestart
23-09-2008 ore 16:08
Inquietante e silenzioso, atmosfera a mille. Coinvolgente ancor più se si è appassionati di horror o fantascientifici.. Personalmente lo sono, bene...tutto vero, tutto giusto. Ma non posso dimenticare che Project Firestart era anche *lento*, sensazione acuita oggi. Speravo che i corridoi labirintici durassero a lungo per non imbattermi in ogni porta che significava 7-10 secondi di attesa. Ma a quanto pare il 95% degli utenti sorvola su questo.. E Project Firestart è divenuto uno dei migliori titoli per 64 in assoluto.
Blinky's Scary School
23-09-2008 ore 12:17
La Zeppelin pubblicò come budget questa ennesima variante Dizzy, che ricorda molto Stormlord anche per l'alto livello della realizzazione. Il grafico è qui Richard Beston (autore del notevole Edd the Duck), fondali coloratissimi e sprites ben realizzati, il protagonista si segnala per le buone animazioni.
Trama alla Garfield, a quanto pare: utilizzare nel modo giusto l'oggetto raccolto per progredire.
La giocabilità non è il massimo, quasi impossibile evitare collisioni coi menici sentinella, ma per fortuna c'è una barra energia anzichè stecchire al primo contatto.
Zybex
23-09-2008 ore 09:46
Tralasciando ormai nell'era emulatori il discorso 'budget', che poteva andar bene per l'acquisto all'epoca oggi perde di significato e non giustifica una eventuale minore spessore. Zybex è uno sparatutto nella media, frenetico e proibitivo, bisogna fare incetta di potenziatori sin dall'inizio altrimenti si viene spazzati via senza altre chances. Graficamente non eccezionale, scrolling di qualità ma poco colore e varietà: Michael Owens ha fatto di meglio. Effetti sonori di routine, insomma, per fans accaniti degli sparatutto, i motivi di interesse non sono molti.
Round The Bend!
22-09-2008 ore 20:16
Destino artisticamente crudele quello toccato al grafico Neil Hislop, non solo i suoi tanti contributi alla causa Commodore 64 sono stati tardivi (risalgono ai primi anni '90), ma ciascun gioco a cui contribuiva con le sue creazioni (platform ma non solo), con sprites coloratissimi e grandi, ricevevano voti mediocri (eccetto qualcosa come il vivace F1 Tornado) in quanto la veste grafica era quasi sempre l'unica cosa a salvarsi.
Round The Bend! non fa eccezione e il voto è di incoraggiamento. Grafica ok, graziosa, colorata e di volume formato coin-op, ma la struttura platform è banale e blanda, ripetitiva e proibitiva sul piano della giocabilità. Troppo superficiale.
Montezuma's Revenge
22-09-2008 ore 19:46
Un’idea senza tempo, più volte oggetto di tentativi di imitazione (su tutti, Rick Dangerous) ma sempre in grado di stupire per merito della struttura semplice quanto avvincente. Ogni schermata rappresenta una sfida, e per quanto molte di esse tendano a somigliarsi o risultino identiche tra loro (non fosse per il colore dello sfondo, la posizione di alcuni nemici o la loro aggressività)…questa primitiva incarnazione platform è insuperata nel proprio genere, dannatamente piacevole e solida sul piano della giocabilità: pochi sicuri comandi per cui un eventuale errore di tempismo o di misura è di chi gioca e non del computer “scorretto”.
Il desiderio di andare avanti rinnova la sfida, effetti sonori divertenti per quanto striduli, il cappello dell’eroe una citazione inconfondibile..
FireTrap
16-09-2008 ore 15:32
FireTrap ha un fascino tutto particolare e restituisce un pò di sana magia dei giochi da sala. Come per Paperboy, grafica e suono non sono importanti, non sono eccelsi ma nemmeno offensivi. Quello che conta è l'umorismo e una giocabilità di livello, che mette alla prova la destrezza del giocatore. Concept pretestuoso quanto geniale, lo scalatore salvavite e accumula bonus è bersagliato da ogni sorta di oggetto 'casalingo', identificato e non, che gli piove addosso (e che deve neutralizzare prima che precipiti dall'edificio). Mi rimane un attimino frustrante, ma è divertente e persistere è imperativo..
Skool Daze
15-09-2008 ore 23:36
wow, non credevo di poter rintracciare quello
che è stato uno dei giochi con cui inaugurai il
mio c64..ringrazio chi ne ha discusso prima di
me. Non ne ricordavo il nome e Dio mi fulmini se all'epoca avessi un'idea dell'obiettivo...nulla di
più intuitivo..l'ho scoperto giocando.
Era piacevole in sè e mi bastava, la grafica
monochrome era definitissima e attraente,
dunque persino meglio di una magari sgranata
o in blocchi. Forse era solo un pò lento..se
ricordo bene. I voti altissimi su Lemon e su
Zzap! a favore di Skool Daze attestano che
questa droga di gioco non coinvolse solo me.
Non credo avrò il coraggio di tornarci su, ma le
immagini mi fanno palpitare. Un culto!
Shadow Warriors
14-09-2008 ore 20:26
Anche sforzando di dimenticarci il valore del
coin-op, del quale dopo 20 anni abbiamo
ancora buona memoria, questa conversione è
più che mediocre. L'azione non scorre veloce
come si auspicherebbe, i fondali sono per lo più
osceni e gli ostili sono poco definiti (sono stati
impiegati ben sei grafici, alcuni con alle spalle
giochi come Pacmania e Escape from the planet
of robot monsters), i colpi non si assestano
come si immaginerebbe (e con un secondo circa
di ritardo). Ma la varietà degli scenari
garantisce anche qualche partita. Buono lo
sprite del protagonista, completa assenza di
musiche nel gioco..
Gemini Wing
14-09-2008 ore 20:00
Graficamente molto vario e colorato ma anche
non molto definito (come nella media di Chris
Edwards), il che può causare qualche problema
visivo, trattandosi di uno sparatutto dall'azione
forsennata -anche troppo, mediamente,
nonostante qualche rallentamento-.
Tra le particolarità del gioco, l'accumulo di armi
distruttive per quante se ne raccolgono nei
cieli, anziche' disporne 'random'. Cieli i quali
ahimè talvolta si riempiono a dismisura,
rendendo estremamente ridotte le vie di fuga.
Forse un tantino esagerato lo Zzappiano
"bello? Mah!", comunque per progredire
bisognerà fare molta pratica. Non ricordo il
coin-op, non saprei dire se è una conversione
fedele o meno.
Lemmings
08-09-2008 ore 12:10
Premetto che era un concept strepitoso, in
effetti ho passato ore sull'Amiga tra primo e
secondo della serie. Su C64 Lemmings oltre ad
essere stato pubblicato in colpevole ritardo,
ricorda solo pallidamente l'originale e non certo
per minor numero di bit tra i due computer.
Le schermate di presentazione illudono sulla
bontà della realizzazione, ma il gioco in sè è
troppo ridotto come azione, deludente
graficamente: protagonisti quasi irriconoscibili e
*troppo piccoli*, mentre i fondali sono belli. Se
si aggiunge l'imprecisione dei comandi
dell'originale resta poco più che il nome.
Ice Guys
08-09-2008 ore 11:11
Gioco rilasciato su c64 ormai post-mortem, una
variante di Snow Bros, Rodland e Bubble
Bobble, con alcuni tocchi di classe. La grafica è
lillipuziana ma coloratissima e fondali ottimi,
giocabilità solo passabile (movimenti ok, ma a
volte la velocità eccessiva e la tenacia dei
nemici ostano persino le scelte più ovvie..),
musica piacevole.
Di platform migliori o più completi su
Commodore se ne trovano a bizzeffe, ma tutto
sommato Ice Guys dice la sua e merita qualche
partita. Voto d'incoraggiamento.
Hell for Leather
08-09-2008 ore 10:52
Uhm, alcune imprecisioni mi mantengono
scettico verso questo gioco. La grafica è
discreta, lo scroll in parallasse, ma la giocabilità
è appena passabile e la struttura abusata,
oltre che presentazione zero. Gli ostili
rilasciano bonus che precipitano in verticale
senza permetterti di raggiungerli ed è
frustrante, collisioni impietose non appena
sfioriamo un fondale, c'è un'impressione di
inconclusione e di mancanza di cura per i
dettagli che non permette neppure un lontano
raffronto con i vari R-Type, Io, X-Out, Phobia.
Dunque anche il voto è doverosamente
distante.
Dragon's Lair II: Escape from Singe's Castle
08-09-2008 ore 01:47
Ho un pò barato e dopo anni di frustrazioni mi sono visto il gioco su YouTube. In realtà non l'ho mai giocato troppo, vinto dai caricamenti 'da latte', dalla difficoltà a volte esagerata e dalla grafica non memorabile. Tornando a noi: sono rimasto impietrito dalla bellezza delle musiche di Hubbard. Roba da assegnare un punto in più al gioco. Del quale salvo qualche livello, ben realizzato: quelli più action.. altri dove il tizio resta impietrito in cui puoi effettuare poche mosse, sono piuttosto insulsi...
In altre mani ne sarebbe potuto venir fuori un capolavoro.
Toki
06-09-2008 ore 16:38
Come Chuck Rock, Toki faceva parte di quei platform cartoonistici ricchi di humour di nuova generazione, al giro del decennio e dunque conversione ambiziosa, per non dire proibitiva, per gli 8 bit già allora vetusti.
E come il cavernicolo della Core, si può dire che il risultato sia riuscito e lo sforzo apprezzabile: grafica e somiglianza complessiva con l'originale sono rinfrancanti; benchè Toki per 64 non sia esente da un paio di diffide. Una è la difficoltà. Senza l'opzione 'freeze' da emulatore, le vite del gorillino potrebbero risultare sempre troppo poche e il gioco frustrante. Alcune collisioni vi faranno recitare un certo 'calendario'... Si potrebbe imputare qualche carenza anche al multiload e all'azione di gioco (un pò lenta) ma direi di sorvolare e cimentarsi con questa ennesima, per fortuna buona prova, degli Ocean.
Pang
06-09-2008 ore 16:00
Personalmente non ero un fan del coin-op, nonostante fosse ogni dove.. ma bisogna ammettere che la conversione del gioco per C64 è divertente, riuscita, virtualmente identica, multiplayer compreso.
Qualche difetto in realtà non tarda a farsi vedere: caricamenti di cui alcuni lamentano la lentezza (ma su emulatore va ok), personaggi un pò sgranati e non dettagliatissimi, fuoco dell'arma di scadente qualità, mentre gli sfondi e gli intermezzi risultano apprezzabili e molto colorati. La giocabilità, senza far gridare al miracolo è soddisfacente, ci vorrà pratica, dato che è più tenace che in sala giochi.
Flimbo's Quest
31-08-2008 ore 17:25
Graficamente mozzafiato, uno dei motivi per cui anzichè emularmi Amiga opto ancora per il piccolo Commodore (tra l'altro la versione 16 bit del gioco non mi sconfiffera); colori e volontà, sprites grandi e definiti/animati ottimamente, eroe adorabile, scrolling parallasse e giocabilità ben tarata.
Sul piano della struttura del gioco Flimbo non mi ha mai molto convinto. Andare avanti e indietro per recuperare oggetti non è il massimo per me, manca un pò di avventura, lo spirito del platform game. Ma è un discorso che passa anche in secondo piano, con questa magnificenza visiva. Avrei anche optato per una barra di energia anzichè una morte istantanea non appena impatti contro qualsivoglia essere animato nei pressi del nostro sprite. Comunque Flimbo merita un voto d'eccellenza.
Dragon Breed
31-08-2008 ore 11:59
Un autentico gioiello di conversione estremamente giocabile. Il capolavoro di Digital Design/Ashley Routledge (assieme a Slicks del '92 sulla Formula1), in cui colonna sonora, effetti, grafica non sono mai sotto la soglia dell'eccellenza. Qualche sfarfallio del drago e il multiload un pò prolisso valgono bene la pazienza, si è ripagati da uno sparatutto eccelso, pieno d'azione, ben riprodotto dal già ottimo coin op Irem. Splendidi effetti speciali e colori, ampio campo di gioco, varietà di ostili e di ambienti "R-Typiani". Tra i migliori nel suo genere per Commodore 64, senza dubbio. Dragon Breed è la luce dopo una lunga galleria per Activision.
CJ's Elephant Antics
31-08-2008 ore 02:19
Quello di CJ's Elephant Antics è forse il più delizioso eroe platform apparso sul c64!...a mio avviso non c'è Creature che tenga. La grafica, minuscola ma decoratissima, colorata e fluida, è una delizia per gli occhi. Animazioni stupende anche per gli antagonisti dell'elefantino, determinati con ogni mezzo a impedire il successo della sua missione. Sulla questione difficoltà mi sono già espresso su uno dei seguiti del gioco: bisogna perseverare non poco. Ma Jonathan Smyth rimane un genio assoluto e questa è probabilmente la sua creazione più spettacolare e originale nel complesso (mentre Stuntman Seymour rimane la più giocabile).
Combat Crazy: Warbringer
31-08-2008 ore 01:57
Sparatutto platform d'ambiente bellico, composto di livelli insolitamente vasti (da completare seguendo la direzione delle frecce), molta giocabilità e coinvolgimento per un titolo stranamente ignorato dalle riviste alla propria pubblicazione. Warbringer può comunque vantare un'accanita cerchia di fans ed ha quindi meriti non indifferenti. Una sorta di Bionic Commando senza braccio meccanico e con meno impatto, non granchè vario ma riscattato dalla frenesia e dal gusto della prelustrazione.
Moonshadow
31-08-2008 ore 01:31
Restyling di Antiriad o Beyond the ice palace come andava fatto? Questo ed altro in Moonshadow, platform adventure oltretutto made in Italy. Forse la difficoltà andava calibrata meglio, ed è il motivo principale di critica da parte dei redattori inglesi di Zzap!, ma la sfida e la cura della realizzazione -grqafica colorata e sprite protagonista in particolare ben animato- merita un occhio di riguardo.
First Samurai
31-08-2008 ore 00:35
Wow, questo gioco è un capolavoro. Coinvolgimento assoluto per via di una giocabilità a palate e colpo d'occhio offerto da una grafica colorata e dettagliata.
Una sorta di Rastan Saga meets Tiger Road con tutto il gusto di un coin-op esplorativo-platform, immaginifico mano a mano che si succedono le ambientazioni. Il personagio che guidiamo sfoggia una variegata serie di mosse armato o a mani nude, ed è uno spettacolo vedere com'è animato. Il fatto è che è costantemente preso di mira da una serie di zecche volatili o striscianti d'ogni sorta percui si deve costantemente rifornire di energia o bonus che si incontrano per strada. Peccato sia rimasto ignoto ai più...me compreso. Con giochi come questo First Samurai, Myth, Mayhem in Monsterland...il c64 al massimo potenziale.
Fist II: The Legend Continues
26-08-2008 ore 12:24
L'eccellente Way of the Exploding Fist dell'85 rimane il mio preferito della serie in assoluto, anche più di IK+, che dopo un pò mi annoia. Ma questo Fist II possiede quello che mancava agli altri, il gusto dell'esplorazione e l'inquietudine che serpeggia. In questo è un titolo davvero vincente. Di contro c'è la lentezza e lo scroll penoso, ma vale la pena di approfondire: in fin dei conti, in questo genere, meglio ha fatto solo Usagi Yojimbo.
Garfield: Big, Fat, Hairy Deal
26-08-2008 ore 12:01
Questo gioco vanta una delle più riuscite riproduzioni grafiche da strip che il c64 ricordi, e non è poco. Sprites grandi, ben riprodotti e animati, fondali colorati e varietà di ambienti.
Giocabilità piuttosto buona, musiche un pò noiose ma carine. Si direbbe un platform atipico: lo scopo è restituire la libertà alla fiamma di Garfield e per farlo c'è una pletora di oggetti (alcuni utili altri meno), da consegnare al diretto interessato..per ottenere altro in cambio. Ma non è sempre intuibile; comunque vi sono utili didascalie (a differenza di Jack the Nipper 2 che usava solo jingles) a sostegno. Non sempre è agevole mantenere vitale il gatto protagonista durante la sua missione, e la gestione dei comandi è un pò macchinosa e imprecisa. Ma la pratica aiuta, l'occhio è sedotto..e il progredire è davvero appagante!
Klax
26-08-2008 ore 11:23
Piacevole variante evoluta di Tetris, Klax per c64 è un puzzle davvero ben riprodotto, per quanto io continui a preferire il concept originale. Piacevolissimi i blocchi nel loro avanzare e rovesciarsi, Tengen tra alti e bassi ha qui realizzato un giochino davvero allettante. La grafica non ruba l'occhio ma non è uno di quei casi in cui conti per prima..
Quick Draw McGraw
26-08-2008 ore 11:06
Al solito un gioco ben realizzato graficamente da Pete Tattersall, un grafico spesso bistrattato suo malgrado, in quanto al servizio di concept dal fiato corto. Questo gioco non fa eccezione, ha un discreto gameplay ma è letalmente noioso e banale, forse può far breccia tra i più piccoli, che possono tollerare la ripetitività in virtù della simpatia del protagonista, ben riprodotto.
Hard 'n' Heavy
26-08-2008 ore 10:37
Sorta di re-edit di Giana Sisters che sfrutta (ricicla) furbescamente la fluidità e i comandi che hanno reso celebre quel titolo, ruotandovi tutto attorno. Pertanto siamo di fronte a uno di quei casi in cui la giocabilità traina e fa chiudere un occhio sul resto.
Qualche variante: l'eroe inizia già armato e non può saltare in testa agli ostili. La grafica in effetti è poco curata e il gioco pare più un abbozzo non concluso, è anche piuttosto scontato e privo di mordente. Ma può essere una simpatica variante platform in ambiente sparatutto spaziali, che in effetti non ve ne sono molti (lo sprite protagonista sembra il figlio del primo cattivone di R-Type!).
Su Lemon c64, questo gioco ha comunque ottenuto una media voto di tutto rispetto. Musiche di Chris Hülsbeck al solito notevoli.
Kick Off 2
23-08-2008 ore 11:09
Uno dei giochi che ha fatto la storia dell'Amiga sbarca non troppo bene su c64 per via di una spartanità generale (presentazione opzioni su sfondo nero, puntino bianco rotondo il pallone..effetti da richiamo uccelli) ma soprattutto per una giocabilità mediocre. Kick Off su 16 bit rivoluzionò molte cose, oltre alle infinite opzioni il sistema di controllo, i movimenti e il realismo del match (il pallone non attaccato ai piedi come Microsoccer e compagnia). Se alcune cose non mancano in questa traduzione, in sostanza per quanto detto sopra, su 64 fallisce miseramente. Se poi aggiungo di mio la mia perplessità verso Emlyn Hughes, si capisce come una volta passato all'Amiga giocavo solo e soltanto a giochi di calcio, in particolare a Sensible Soccer.
Chuck Rock
22-08-2008 ore 19:54
Conversione fedele, riuscitissima sotto il profilo della giocabilità e grafica cartoon con sprites animatissimi, colorati e ben definiti. Un pò meno impressionano alcuni sfondi (esempio, l'acqua), pazienza anche per gli effetti sonori, ma a chi importa, lo spirito del gioco è tutto qui, da 16 a 8 bit s'è perso davvero poco. Chapeau!
Potsworth
22-08-2008 ore 19:06
Il miglior platform della Hi-Tec Software: Potsworth punta tutto su giocabilità e grafica cartoonistica ad alti livelli. È dunque un titolo sorprendente, forse tra i migliori platform per c64, col solito problema della pubblicazione tardiva. Se l’obiettivo non è il massimo, girare a zonzo per ogni livello in cerca di oggetti e poi dell’uscita, né il sonoro è granchè (effettini simpatici ma da albori del 64), ciascun ambiente e personaggio della banda che guideremo si denota per caratteristiche sue, con abilità (o limiti); quindi un platform unico nel suo genere, una sfida duratura. Tra Rick Dangerous e Jack The Nipper2. Se poi aggiungiamo la cura per i dettagli di fondali e sprites (specie i nostri) davvero notevole, e una giocabilità ai massimi livelli da far impallidire i capolavori Thalamus anni ’90, va da sé che Hi-Tec Software ha qui compiuto il miracolo, quello che ci si attendeva da altri suoi titoli, come Scooby & Scrappy, Augie Doggie e JonnyQuest, tutti estetica.
Saint Dragon
21-08-2008 ore 20:52
The Sales Curve già autori su c64 dell'eccellente Silk Worm e Robert Whitaker (grafica di Rodland e Indy Heat) non deludono in questa conversione sparatutto di qualità. Giocabilità più che garantita da una varietà di armi e dalla fluidità di movimento, grafica godibile ed essenziale, musica evocativa..(insomma non si comprende la delusione di Zzap! inglese al tempo), Saint Dragon è stato già giustamente tributato dal giudizio dei lettori di webzine Commodore come Lemon. Nell'attesa di rigiocare a Dragon Breed, 'sto St D. mi ha divertito non poco. Provare per credere.
Flummi's World
20-08-2008 ore 18:11
Altro platform fuori tempo massimo (1994), questo Flummi come è stato scritto è un misto (vincente) di Salomon's Key e Lemmings, più aggiungo io un tocco di Rainbow Islands, per come il 'coso' si fa strada scalando blocchi. Realizzato da un fan di questi giochi e si vede, ma un fan abilissimo: i riquadri parlano da soli quanto a eccellenza grafica. La Substance non deve aver visto una lira ma il gioco avrebbe forse meritato altro destino. L'azione si svolge per livelli, alla Bubble Bobble, in un tripudio di colori e sprites minuscoli, animati e dettagliati. Non è sempre chiaro lo scopo (arrivare in alto con determinati oggetti con sè, probabilmente), ma merita un approfondimento da parte dei fan del genere.
Ivan 'Ironman' Stewart's Super Off Road
20-08-2008 ore 17:38
L'immenso John Cumming (Zynaps, Rainbow Islands) si conferma grande talento realizzando questo capolavoro di conversione, medesimo a coin-op e Amiga. Coinvolgente, coloratissimo e ottimamente definito (nonostante il formato lillipuziano, comune alle altre versioni), giocabilità da fare invidia a chiunque. Onore è reso a un coin-op tra i più giocati ai suoi tempi. Personalmente era dai tempi di Buggy Boy che non mi divertivo tanto con le automobiline...
Su Sweet
20-08-2008 ore 17:01
Altra variante 'classica' di Tetris, di buonissimo livello per come concepita e realizzata. Grafica dettagliata, jingle carini e sfondi colorati, ma soprattutto giocabilità e divertimento assicurati. Ce ne vorranno di partite prima che vada a noia. E nel frattempo può capitare anche di finirlo..
Tetris
20-08-2008 ore 16:35
Bene hanno fatto alcuni di voi a pretendere di più da una conversione di Tetris per c64, storcendo un pò il naso di fronte alle scialbe prestazioni tutto sommato deludenti dell'originale.
Ebbene a distanza di qualche anno esattamente il '92, questa conversione arriva ed è "Fetris" (disponibile qui: LINK), che, essendo tutto quello che all'originale mancava -giocabilità a palate- mette a tacere lo spirito di questo concept. Fetris ha tutto quello che serve a riempire le lente ore di vuoto a ogni scaldascrivania che si rispetti!
Terry's Big Adventure
19-08-2008 ore 20:07
Un gioco che purtroppo mancai all'epoca della pubblicazione: peccato, mi avrebbe catturato parecchio. Forse fu poco pubblicizzato.
Grafica che va migliorando di quadro in quadro: dapprima lascia interdetti ma la colonna sonora è piacevole, gli sprites non degnamente definiti ma tenerissimi.
L'avventura avanza e cattura di pari passo con la varietà. Controlli buoni ma solo una discreta giocabilità purtroppo, per via di qualche imprecisione (lo sprite indietreggia colpiti i nemici.. non è comodo su una piattaforma!). Nel complesso, Terry è un platfom che richiede di persevere ma che potrebbe risultare più appagante persino più di altri platform "campioni di grafica" più valutati nel complesso.
International Ninja Rabbits
17-08-2008 ore 16:40
Non un aggiornamento, ma un tutto identico al Ninja Rabbit, senza migliorare una giocabilità da denuncia. Graficamente belli i fondali ma osceni gli sprites, effetti sonori da albori c64. In tema di conigli e di samurai, Yojimbo lo seppellisce. Peccato.
Black Lamp
16-08-2008 ore 12:20
Software Creations team inaspettatamente fuori forma in questo noioso platform labirintico, grafica grossa e colorata ma cubettosa, sistema di controllo impreciso e discutibile; si è costantemente bersagliati da ogni sorta di colpo nemico, colonna sonora per quanto magistralmente ricavata dal solito Follin, un pò tediosa, va presto a noia.
Stupisce che prima di questo gioco la stessa Software house e grafico (Andrew R. Threlfall) abbiano pubblicato titoli come Bubble Bobble, Bionic Commando e Led Storm..ovviamente manca lo stesso impegno dietro. Bella la schermata di caricamento, ma da allora, discesa libera..
Deliverance: Stormlord II
14-08-2008 ore 12:49
Ma ci pensate..."Ghouls'n Ghosts" con questa grafica cosa sarebbe stato? Sprites grandi il giusto, scrolling fluidissimo e quantità di cose e personaggi sullo schermo. Mantenendo ovviamente la musica di Tim Follin, superiore all'originale. La storia non si fa coi se....dico solo questo perchè ciò che ìmputo a Deliverance e al precedente Stormlord, è una struttura di gioco che non cattura. Al di là del recuperare fatine bionde e altri donnini, zompare qua e là e schivare ostili, crepacci e oggetti, sono scenari abusati, progressione noiosa e scialba per idee, oltre che non ben calibrato per la difficoltà (ma può comunque essere un pro). Comunque va visto assolutamente.
ThunderBlade (Versione Europea)
14-08-2008 ore 12:15
Butler è un autore vero, una sorta di acrobata folle per come si catapultava in conversioni proibitive, autentiche sfide con se stesso, quasi tutte impressionanti per esito magistrale e brillantezza di sintesi.
Pur preferendogli io altre sue "creazioni", questo è un gioiello di realizzazione, che annichiliva i vari concept alla 1943 e che riusciva a non sacrificare l'anima dell'impressionante coin-op racchiudendo in pochi comandi leve analogiche e tasti al bar.
Stessa vertigine, grandissima velocità, bellezza dell'elicottero, difficoltà crescente progressiva come la riduzione degli spazi e l'aumento di ostili.
Si può visitare questa pagina per una dimostrazione dei primi 2 livelli (ancora piuttosto facili).LINK+Blade
Unico neo, sfondi un pò blocchettosi a parte cui si fa presto l'occhio tanti sono i pregi, sono i caricamenti "da pennica"...
Dan Dare II: Mekon's Revenge
14-08-2008 ore 00:51
Graficamente un titolo molto interessante, coloratissimo e definito, fondali ben realizzati. Anche l'azione di gioco labirintica sa come catturare l'interesse, forse qualcosa da dire sulle "stanze" un pò ripetitive, e piuttosto difficile.. ma lo ricordo anche non complesso da portare a termine, e per quanto serve, tiene impegnati.
Great Giana Sisters, The
13-08-2008 ore 19:43
il link sotto non è esatto, chiedo venia, ne riporto un altro: LINK
c'è anche qualche utile commento su questa bella serie (Fred/Fred's Back/Fred 3/ Fred's in Trouble) giunta fuori tempo massimo, ma che è un saggio (e anche una dedica) delle possibilità del Commodore 64.
Great Giana Sisters, The
13-08-2008 ore 19:34
Per la gioia dei platform-fanatici segnalo qui, data l'assenza dello spazio specifico e la somiglianza con Giana, la serie di "Fred" (LINK) ad opera del genio di Hannes Sommer, un programmatore ahimè emerso negli anni del declino del Commodore a 8-bit. Fred non è solo una mera imitazione, ma un giochino davvero stupefacente: vanta la giocabilità di Giana Sisters e i colori di Creatures. Meno blasone di questi, ovviamente, anche per i motivi detti sopra. Fatelo vostro. Presenti due o tre sequel (o estensioni?)
Equalizer, The
13-08-2008 ore 19:05
Dopo qualche ricerca, rimediato qui (LINK): che dire di questo clone spudorato (ma sfizioso) di Wonderboy (coin-op)? partiamo dalle cose ben fatte: una piacevole colonna sonora, lo scrolling, i colori e la complessiva giocabilità e l'atmosfera cartoonistica. Contro: sprites non definiti, eroe che si controlla alla Wonderboy ma con qualche sbavatura: perdere una vita toccando un masso lascia interdetti.. i nemici ti vengono addosso senza molto criterio. Ma è pane per i denti di platformer di ogni età.
Nota a margine su WB: Ricostruendo la storia, in attesa di smentite, questo The Equalizer venne pubblicato sulla sia del successo enorme del coinop di Wonder Boy, la cui conversione per Commodore seguì qualche mese dopo (via Activision). Ed è assolutamente più curata e preferibile: rigiocato l'originale sulle compile "Mame", ho apprezzato la virtuale identità tra originale e versione C64.
Bomb Jack II
13-08-2008 ore 02:28
Ricordo di averlo giocato tante volte ma come per inerzia, il gioco in se è bruttarello, perde senz'altro la partita con l'ottimo predecessore virtualmente identico al coin-op.
Scenari identici tra loro, poca varietà, qualche tocco originale non basta a vincere la noia di medesime azioni.
Blues Brothers, The
13-08-2008 ore 02:16
Questo platform su c64 mi ha convinto decisamente più di James Pond 2 Robocod, entrambi spaziano in mondi vastissimi e vertiginosi, TBB sarà meno efficace come scroll e colori ma è più giocabile, definito e divertente da esplorare. In questo, è anche meglio dei conclamati platform Thalamus dei primi '90.
Curioso e convincente sprite del protagonista nell'atto di accovacciarsi nuotare, lanciare oggetti, sospendersi su palloni ecc.. un must-have per patiti del platform game.
10th Frame
13-08-2008 ore 01:23
Ci giocai prima che con Leaderboard, indubbiamente quei due 'sprite' si somigliavano parecchio (trattandosi infatti della stessa equipe di realizzatori, i Carver); l'animazione era davvero ottima e verosimile, così come l'atmosfera e gli effetti sonori. Un gioco divertente e originale che acchiappa sia un esperto che un "esordiente totale" in detta disciplina. Ricordo anche partite tra amici a questo 10th... quando magari non si usciva per una partita a..bowling.
4x4 Off-Road Racing
13-08-2008 ore 01:15
Lo presi leggendo Epyx sulla confezione..beh, dopo qualche partita diviene noiosissimo, stavolta gli "epici" avevano toppato, lidea non è il massimo, la veste grafica troppo informale.
Dynamite Düx
12-08-2008 ore 22:18
Altro tonfo Activision: conversione assolutamente sciatta e noiosa. Ricordo che alla sua pubblicazione lo presi per consolarmi da New Zealand Story ma fu una nuova e più cocente disdetta. Se è vero che ci hanno risparmiato l'orrore di altri sprites microscopici da una traduzione per 64 da coin-op (l'azione del bizzarro originale si svolge nella sua integrità di mappa, scroll fluido) per il resto non ci siamo.
Graficamente triste: smorto e pallido, con prevalenza di un paio di colori male optati a livello, ambiente sempre sgranato e quasi indistinguibile (specie i fondali da pianto) l'unico decente è, manco a dirlo, il papero protagonista, come potete vedere. Tutto il resto, tra cui antagonisti e boss di fine livello, abbietti. Facile da portare a termine.
Lunghi caricamenti attendevano inoltre i proprietari della versione cassetta.
L'ennesima conversione sprecata: anche questa tutto sommato, è parte integrante della storia del glorioso Commodore, suo malgrado..
Swiv
12-08-2008 ore 01:13
Su Amiga SWIV rubava decisamente l'occhio, su c64 decisamente meno. Graficamente tutt'altro che soddisfacente, non definito, sembra un titolo dell'86. Veloce e con numerosi sprite assieme senza rallentamenti, ma difficile.
Sonoro blando, multiload.. Mah.
Turbo Charge
12-08-2008 ore 00:46
Ottima ennesima prova di Chris Butler, gioco impressionante, veloce e fluidissimo, sensazione di guida precisa e coinvolgente. L'esperienza di gioco è però in parte minata da frequenti caricamenti decisamente eccessivi per frequenza più che per la durata. Per la sola presentazione ben tre, più quelli peri vari livelli del gioco. Peccato, perchè in Power Drift (forse il capolavoro tra le simulazioni di guida di Butler) si era riuscito a comprimere una mole di gioco in un solo caricamento.
Ma molto meglio di Chase Hq 2.
Out Run (Versione USA)
12-08-2008 ore 00:14
Versione virtualmente identica alla europea, la ragazza torna bionda e la Ferrari è appena più schiacciata. 5 percorsi più la possibilità di riiniziare con altri tracciati una volta ultimati i primi. Colonna sonora eccellente, effetti sonori blandi e ronzanti, giocabilità non male.
Power Drift
11-08-2008 ore 23:53
Questo titolo, assieme con "Out Run Europa" (assente in questo elenco) sono i giochi di corsa più avvincenti del periodo early-90's per c-64.
se O.R.E. tradiva un pò lo spirito della corsa in Ferrari, marchio del titolo (iniziavi con una moto, braccato dalla polizia!) si riscattava con la magistrale atmosfera e il realismo: Power Drift faceva altrettanto. Riassume tutto il genio di Butler, umorismo ed effetti speciali. Peccato non poterci giocare da un pezzo!
Armalyte
11-08-2008 ore 18:23
Aggiungo qualche parola dato l'accanimento ingiusto, che non riproduce la realtà dei fatti! In effetti non è il più ideale all'approccio ma vanta una grafica minuziosamente dettagliata che è una gioia per gli occhi, la varietà degli scenari (avevo torto!) e l'insieme concitato assicurano divertimento e rinnovano lo stupore. Spettacolare, anche se sul piano del rendimento complessivo preferisco altro.
Tetris
10-08-2008 ore 19:01
Il primo Tetris che giocai, giova ricordare la portata rivoluzionaria di questo concept, la cui conversione per c64 è valida ma un pò stringata e imprecisa per la non-definizione dei blocchi e lenta per comandi, oltre che, giustamente, implacabile per come giustamente condanna ogni errore del giocatore.
Robocop 2
10-08-2008 ore 18:57
Tutto il peggio: grafica imbarazzante (almeno il primo aveva una giocabilità orrenda ma gli sprites erano in hi-definition), effetti sonori anche peggio sembrando i colpi di arma da fuoco i suoni di un flipper. Musica totalmente assente.
Titolo che sfrutta abusandone il blasone del personaggio, facendone un platform improbabile (Robocop fa dei zompi che manco Super Mario..), catastrofico giocabilmente.
Frank Bruno's Boxing
10-08-2008 ore 18:35
La pseudosimulazione di boxe più vicina alla perfezione per c64. No way. Improbabili comandi ma se imparati assicurano longevità, grafica grossa sgranata ma cartoonistica, umorismo sarcastico e spocchioso che strappa qualche risata più che dissenso.
X-Out
10-08-2008 ore 18:22
intrigante sfasciapolsi con le navi più belle e tondeggianti esteticamente per c64, in particolare mi piace la prima che somiglia a un armadillo spaziale!
Uscito forse in ritardo rispetto ai più noti (e migliori) giochi del genere ma non per questo, forse, meno classico. Meno effetto sorpresa di un Phobia e Salamander, X-out vanta una fluidità notevole e buone innovazioni e giocabilità che svaria, di contro scenari e struttura ormai un pò scontata.
Grafica tutto sommato davvero ben realizzata. Lo finirà chi persevera, ma di suo è proprio accattivante.
Plotting
10-08-2008 ore 17:50
chi non fu martoriato dalla musichetta di questo simpatico giochino al bar?
Una buona conversione, non definitissima graficamente, fondali un pò cubettosi, predominio degli stessi colori e sprite lento nei movimenti, ma direi che lo spirito del gioco è ben trasposto, ci si può accontentare.
Silk Worm
10-08-2008 ore 16:27
Giocabilissimo quanto al bar, questa conversione è riportata virtualmente identica sui Commodore (anche la vrs Amiga non scherzava), tra i migliori sparatutto in variante elicottero che sia dato giocare, fenomenale anche in doppio.
Tra le migliori conversioni di sparatutto di sempre.
Bionic Commando (Versione USA)
08-08-2008 ore 19:05
Tremendo! braccio bionico impreciso, musiche decisamente inferiori, grafica atroce, ostili che in pratica ti fanno strada scappando via, mai vista una roba del genere.
Ben altra pasta la versione più nota del team Software Creations, tesa e divertente, con musiche da sballo.
Rampage (Versione Europea)
08-08-2008 ore 16:39
Divertente in virtù dei tocchi umoristici e della simpatia che ispirava, non conoscevo la versione da bar e questa versione concedeva quanto bastava per sollazzarmi. Certo poteva essere fatta molto meglio, ma masticare esseri umani urlanti, prendere a pugni elicotteri e sgrretolare palazzi, era divertente.
Renegade III: The Final Chapter
08-08-2008 ore 16:35
L'ho comprato, giocato e finito senza problemi. Lo ricordo in modo vivido anche dopo tutto sto tempo. Forse la variante a ritroso e avanti nel tempo non è sto capolavoro, un pò come il Superfantozzi di Villaggio, però a me ha coinvolto e dei Renegade è quello più divertente e meglio realizzato.
Sprites tutti in alta risoluzione, anche se a rivederli tutti assieme sti giochi Ocean/Imagine sembrano realizzati dallo stesso grafico tanto possono confondersi tra loro. Ma ripeto: la trovata del picchiatore a spasso nel tempo è oscena, ma il gioco era approcciabile e avvincente o almeno io non ho desistito.
Sanxion
08-08-2008 ore 15:28
Scrolling mozzafiato, colonna sonora da brividoni, grafica ormai blanda e difficoltà elevata, R-Type e soci l'hanno annichilito ma in un certo senso questo gioco ha la sua parte di storia e di merito.
Jonny Quest in Doctor Zin's Underworld
08-08-2008 ore 12:46
Pollice verso per me, capitolo primo lo sprite improponibile se si pensa al genio grafico di Routledge dietro al gioco, evidentemente sono stato un pò viziato da alcuni personaggi ben più definiti e riconoscibili in giochi anche peggiori (siamo nel 1991! perdiana almeno un hi-res, il povero Jonny sembra uno dei calciatori di International Soccer).
Capitolo secondo, giocabilità non tarata. Esempio blando, 'eroe per saltare in diagonale deve procurarsi uno spazio che costringe a ripetere fastidiossamente l'operazione; le reazioni agli avversari arrivano con lentezza, inefficacia e imprecisione.
Per non menzionare la sola vita a disposizione che costringe a ricominciare ed è piuttosto frustrante. Suono nullo e varietà deludente non aiutano un gioco che a somme fatte, è solo discreto graficamente.
Augie Doggie and Doggie Daddy
08-08-2008 ore 12:28
Simpatia per questo titolo dovuta alll'ottimo lavoro di Routledge alla grafica cartoonistica e al personaggio noto, il gioco è in realtà molto noioso e ripetitivo, cinque livelli non sufficientemente vari e qualche imprecisione sul piano della giocabilità lo rende non granchè abbordabile neanche per quella fascia di utenti il cui impianto semplicistico potrebbe attrarre maggiormente.
Scooby & Scrappy Doo
08-08-2008 ore 12:08
Grafica notevole del genio Ashley Routledge purtroppo anch'esso giunto tardi su c64, soprattutto per i colori, lo scrolling e il personaggio riconoscibilissimo in alta risoluzione, a mio avviso il gioco, anche per un fan dei platform, è un pò semplicistico e anonimo (oltre che del tutto assente nel reparto sonoro), insomma un prodotto esteticamente all'altezza ma mediocre... non fosse per la riconoscibilità e simpatia del personaggio di Hanna & Barbera, che evidentemente favoriscono maggiore longevità e intrigo.
Un pò più di profondità avrebbe giovato, che so, potenziamenti in più o nemici più sviluppati. Se si pensa che titoli come Creatures o Mayhem oltre a farsi strada a cazzotti o fuoco erano decisamente più completi e maturi.
Stuntman Seymour
08-08-2008 ore 11:46
Direi che ci siamo, tra le opere-'platform cuties' di Jonathan Smyth questa è la più giocabile. Forse non sarà quella che più ruba l'occhio (come l'elefantino CJ o Nobby), ma è varia e praticabile.
Smyth è un piccolo Disney a 8 bit, la sensibilità e la cura dei dettagli (visivi) che ripone nelle sue creazioni è commovente quanto straripante, peccato abbia iniziato a lavorare su questa macchina nei '90 inoltrati, rimanendo quindi un autore di culto, fosse partito 3 o 4 anni prima il suo nome sarebbe molto più ricordato.
Bubble Dizzy
08-08-2008 ore 11:24
Jonathan Smyth e le sue deliziose miniature nuovamente in pista. Altro platform tenace la cui 'cuteness' terrà impegnati molti giocatori mentre altri getteranno sconfortati la spugna dopo non poche frustrazioni riscontrate.
Dj Puff's Volcantic Capers
08-08-2008 ore 10:18
Un altro autentico collezionabile gioiellino visivo da parte del genio grafico Jonathan Smyth (qui una summa dei suoi lavori LINK), inappuntabile al solito sul piano grafico, discutibile, sempre al solito per la difficoltà non altrettanto ben distribuita. Se qui il nostro eroe sembra ben equipaggiato dall'inizio, bisognerà far pratica; le vite sono infatti pochine rispetto a CJ e al minimo nessuno ti concede una seconda possibilità.
CJ in the USA
08-08-2008 ore 09:56
Ho potuto giocarci solo in questa emulazione, grafica letteralmente deliziosa e personaggi adorabili, fluido nei movimenti l'elefantino, ma la difficoltà di questo gioco, così come il precedente capitolo CJ, potrebbe scoraggiare anche i più accaniti amanti del Platform game.
Ci voleva più cura per i dettagli e non solo estetici. Un esempio: gli oggetti utili rilasciati dai nemici scompaiono dopo un secondo uno, rendendo non agevolissima la loro ricognizione, i salti non sono sempre agevoli e a volte finisci addosso all'ostile di turno, il cui impatto significa morte! Alcuni di essi inoltre sono dannatamente precisi, l'impressione è che si debba perseverare non poco per portare a termine una o più missioni. A volte basterebbe davvero poco per realizzare un gioco portentoso, ahimè si rimane nel discreto.
Jack the Nipper II: Coconut Capers
06-08-2008 ore 18:18
Concluso ieri, giusto giusto per il ventennale, grazie alla pagina su wikipedia del gioco -che conta ancora numerosi fan-.
Alcuni "enigmi" necessitano di fantasia e tenacia, oltre che perizia di platformers, inoltre le armi scarseggiano (anche se non sembra, ogni colpo va centellinato dal momento che i nemici fatti fuori ripopolano in un batter d'occhio il loro spazio..). diciamo che senza la soluzione avrei brancolato nel buio altri 20 anni, anche se non lo giocavo dai tempi di Schillaci ai mondiali.
Predator (Versione Europea)
06-08-2008 ore 11:26
Una buona conversione di Activision per c64 suscitava sempre sorpresa, sui caricamenti in tape non ricordo in effetti se in quegli anni attendevo di più l'autobus 318 per casa mia o i livelli di Predator, ad ogni modo l'attesa valeva la pena, sprite blocchettosi ma scenari intriganti e azione frenetica senza la frustrazione di altri titoli (come RoboCop)
California Games
05-08-2008 ore 10:54
Evocativo e coinvolgente.. in due parole. E longevo. Davvero curato graficamente, dettagli da lasciare basiti, effetti e musiche sorprendenti, summa e revisione assieme, critica e umoristica dei giochi Epyx da parte della stessa insostituibile casa che tanto ha dato a generazioni di videogiocatori.
Impossible Mission
05-08-2008 ore 10:46
Strano che un soggetto simile non sia mai stato reso cinematograficamente.. si presterebbe anche dopo 25 anni, a un solido action-escape movie tra Die Hard e 007..fantasie a parte davvero un prodromo che ancora oggi è in grado di suscitare meraviglia, teso e umoristico, inquietante e misterioso, i tonfi sordi dei passi dell'agente nei corridoi o quella risata maligna all'incipit restano indelebili, così come l'esperienza di gioco tutta.
No words!
Speedball 2: Brutal Deluxe
04-08-2008 ore 18:50
Reduce dalla versione per Amiga di Speedball 2 un classico in quella macchina, era lecito attendersi forse di più sul 64 da un gioco comunque ben realizzato ma abbondantemente sotto le aspettative.
Teso e fluido sul campo, è debole graficamente e frustrante sul piano della giocabilità. Le opzioni nel match e i bonus ci sono tutti ma il computer appare davvero diabolico, esaustiva la parte manageriale che permette acquisti e rafforzamenti fisici, ma nel match manca un radar che faccia vedere la posizione dei compagni sul campo, a volte tocca lanciare la palla in avanti alla bell'e meglio. Per gente tenace.
Summer Camp
04-08-2008 ore 13:18
Molto carino ma molto difficile: Thalamus non impara mai dalle pur poche critiche adducibili. Ricordo che lo compari nonostante fosse un gioco atipico per la gloriosa etichetta, specializzata in sparatutto e solo in seguito prestatasi ai cute platform
in realtà sto Summer Camp non coinvolse tanto quanto avrei sperato visto il tema, venivo dalla delusione di New Zealand Story e cercavo un surrogato. però era divertente.
Black Lamp
04-08-2008 ore 13:08
Non ho mai giocato a questo black lamp ma ho scoperto che è della Software Creations, il che significa messe di medaglie d'oro su Zzap!, il grafico è lo stesso dei vari Bubble bobble, bionic commando, led storm e Ghouls n ghosts e forse a giudicare dalle immagini poteva fare meglio.
Savage
04-08-2008 ore 12:43
Sembra un gioco da bar senza essere una conversione, con tutti i pregi dell'originale: sprites grandi, fluidità, colore, giocabilità, intrigo, senso coincitato, musica.. davvero molto più di un "contentino" quando si tornava a casa dalla spanzata in sala giochi e si cercava nel 64 un titolo all'altezza dei giochi a moneta..
Rodland
04-08-2008 ore 12:38
Ero impazzito per questa buffissima variante di Bubble Bobble (ma lo ricordava solo alla lontana), dopo che lo conobbi su Amiga ero curioso di giocarlo anche nell'amato 64 e non tradì le aspettative.
Il risultato non è un capolavoro come Rainbow Islands o lo stesso citato BB, pur essendo non particolarmente complesso da realizzare. Ma la grafica è degnissima e la giocabilità ben testata...un titolo di tutto rispetto enormemente divertente e comico.
Rick Dangerous
04-08-2008 ore 12:31
Il primo e migliore della serie, prima che l'idea originale andasse a noia, comunque divertentissimo, per quanto davvero tosto a volte. Ma questo non minava la gradevolezza. Graficamente piacevole.
Pac-Land
04-08-2008 ore 12:24
Dioz che presa aveva quella grafica cartoonistica!
Lo spirito di Pacman non era tradito bensì riletto genialmente in questo platform puro, hit and run in 2d, sorta di Wonderboy meets Mario Bros dai livelli coloratissimi e cangianti, prove di destrezza, umorismo.. bellino davvero.
Leader Board
04-08-2008 ore 12:12
Spettacolare. Questo gioco mi appassionò a uno sport che letteralmente ignoravo o che Lotti (il cartone) faceva di tutto per farmi odiare.
Invece ci ho speso giornate intere, anche senza capirci molto delle regole del golf, poco importava: mi piacevano gli ambienti e i movimenti del giocatore, era come dire, rilassante. Ricordo un omologo del bowling, con le stesse animazioni, stavo molto anche su quello..
Ghouls 'n Ghosts
04-08-2008 ore 12:02
Ghouls'n Ghosts aveva dalla sua una colonna sonora assolutamente strepitosa e una giocabilità ben assestata (non l'ho trovato affatto difficile già all'epoca, nell'89, se mai impegnativo...il coin-op era invece davvero improbo da concludere).
La grafica lasciava invece piuttosto interdetti, minuscola e un pò smorta: i programmatori avevano fatto decisamente meglio in Bionic Commando e anche Led Storm, ma si faceva apprezzare alla distanza.
La fedeltà rispetto all'originale da bar era soddfisfacente: mancavano gli effetti speciali (i mostri di fine livello restano imbarazzanti tanto sono facili da fare fuori), ma gli ambienti rimanevano riconoscibili, si è sacrificato il barocco ma si è salvata l'anima.
Aztec Challenge
04-08-2008 ore 11:51
Era molto difficile ma aveva dalla sua un fascino e un innovativo che non lasciava indifferenti. Una sorta di variante dei giochi Epyx e Dragon's Lair. Ed è del 1983! Non può non lasciare sedotti almeno un pò.
Donkey Kong
04-08-2008 ore 11:45
l'idea è entrata nella storia dei videogiochi, ma in pratica la versione Game & Watch Nintendo oscura per me ogni conversione su 8 bit, o almeno quelle per c64, lentissimo e noioso...
Artura
04-08-2008 ore 11:33
my god, questo gioco fu letteramente lapidato dagli Zzap!....e direi giustamente, sembra un Rastan Saga o un Hawkeye decisamente più squallido e lento (per quanto lo sprite sia in alta risoluzione), ebbi a che fare con questo gioco ma me ne pentii amaramente.
Jack the Nipper II: Coconut Capers
04-08-2008 ore 11:27
Completamente d'accordo col messaggio precedente...anche per me tra i giochi preferiti -o comunque, più longevi- per c64, e ahimè anch'io mai concluso... le munizioni sono infatti contate e non sono riuscito mai a far corrispondere ai diretti interessati gli oggetti che raccoglievo da ogni anfratto, in fondo a una vasca di coccodrilli o in cima ad un albero dopo averlo scalato con pazienza (anche perchè se ne potevano portare uno per volta).
Scoperto grazie a una cassettina da edicola, il gioco consiste in un solo caricamento e mi prese dalla sera stessa.
Perlustrazioni e umorismo irresistibile, giocabilità sufficiente, qualche bug soprassedibile, jingle carini e effetti sonori tribali che non vanno a noia, grafica ben corredata per quanto non particolarmente varia.
Il protagonista e le sue marachelle vanno subito a simpatia e si è spinti a portare a termine la missione..non sarà così facile, ma il tempo sarà comunque speso piacevolmente.
R-Type
03-08-2008 ore 20:31
Controversie legali a parte, un titolo leggendario.
LO shoot em up per 64 senza riserve possibili: ambientazioni memorabili e immaginifiche, varietà, difficoltà sostenibile, suspance, crescendo di armi da grido, senso inquietante, alieni e fondali organici "gigheriani" (il tipo che disegnò Alien per intenderci), più realismo e immersione che non i tanti clones.
Rastan
03-08-2008 ore 20:27
anch'io ricordo le diatribe dulle riviste, forse eccessive (come eccessiva era la stroncatura) e anch'io tutto sommato lo giocai con grande piacere, forse in quanto grande fan del coinvolgentissimo coin-op (elemento che aiuta e aumenta la gradevolezza di questa conversione). Nonostante sia minata da difetti evidenti insomma è uno sparatutto gradevole e inquietante per progressione, piuttosto lento e complicato da alcuni problemi di attrito con superfici ed avversari piuttosto imbarazzanti. Oltre la sufficienza comunque.
Impossible Mission II
03-08-2008 ore 20:18
Forse semplicemente il più bel gioco per 64. Il più inquietante, il più attanagliante allo schermo, il più originale (tenuto conto che si trattava di un sequel che perfezionava un gioco già perfetto), il più coinvolgente (Maniac Mansion permettendo) aprire quelle porte e passare di livello una volta esaminati infiniti computer e oggetti era quanto di più gratificante abbia offerto un gioco per computer.
Paperboy
03-08-2008 ore 20:15
Massacrato senza appello su Zzap! inglese, fu uno dei miei primi giochi e amori per 64, in virtù del soggetto, della varietà di temi, della giocabilità e della colonna sonora piacevole. La grafica era scadente, i colori smorti. Ma erano cose che passavano in secondo piano.
Pac-Mania
03-08-2008 ore 20:13
se ben ricordo il miglior pacman per 64 come grafica, difficoltà calibrata e longevità, non tradisce lo spirito dell'originale ma rielabora originalmente la 'pappa'.
Yie Ar Kung Fu
03-08-2008 ore 20:08
Storia totale, prima di Street Fighter, che poi per 64 era una cosa inguardabile. restammo tutti avvinghiati a questo titolo per decenni... e al seguente IK+
Great Giana Sisters, The
03-08-2008 ore 20:06
Sara' stato anche un ricalco, ma poche storie, uno dei platform da podio per 64 (gli altri due al momento per un lapsus, gli altri mi sfuggono!).
Giocabilità mai così calibrata, divertimento, sorpresa, senso dell'umorismo, colore, effetti e sprites adorabili. Cosa volere di più.
Gryzor
03-08-2008 ore 20:03
Ottima varietà di combattimenti sparatutto 3d e 2d, grafica di buon impatto per quanto non definitissima, musica interessante, gameplay veloce e concitato quasi da immedesimarsi nell'eroe di turno. Armi varie e letali, ostili ben congegnati. Un ottimo prodotto nel complesso, che risollevò le quotazioni Ocean all'epoca in ribasso dopo alcune atroci conversioni da gioco da bar.
Yogi Bear
03-08-2008 ore 19:57
Ricordo quanto ci ho passato, mattinate in cerca di portare a termine questo ottimo giochino che si difende anche graficamente, senza incappare nelle orride grinfie del ranger di turno. Abbastanza ben tarato quanto a difficoltà, buono lo scroll, personaggi riconoscibilli, direi che ci siamo davvero, per amanti del genere platform è un piccolo cult da dissotterrare!
Rainbow Islands: The Story of Bubble Bobble II
03-08-2008 ore 19:49
Una conversione pazzesca passata alla storia, forse migliore anche della controparte Amiga.
Una quantità di sprite ciascuna gestita coi propri (a volte imprevedibili) comportamenti e reazioni al nostro passaggio, senza rinunciare alla varietà del bar con pochissimo rallentamento in cambio.
Colori e varietà impareggiabili, giocabilità impeccabile (ricordo di averlo terminato con grande appagamento a differenza delle altre versioni) longevità e quantità di opzioni e scelte riportate con fedeltà (i diamanti collezionabili nel giusto ordine che sbloccano altre opzioni e livelli.
Non fosse per i livelli caricabili, staremmo ai livelli di Bubble Bobble vale a dire il "Giove e oltre l'Infinito" del Platform game per Pc.
Ma anche no: l'ha già raggiunto.
Altered Beast
03-08-2008 ore 19:41
Scadente per c64 tanto quanto il coin-op era eccelso e innovativo. Tra Activision e Ocean ne hanno assassinate di conversioni..mi domando in effetti come mai gli stessi titolari dell'etichetta non facessero indagini sui progressi dei propri realizzatori sottoposti... e in caso di flop, non rimediassero anzitempo affidando ad altri, in casi di orripilanti esiti come questo, il progetto.
questo gioco fu insomma cestinato ben presto, nascondendo del tutto, come Chase HQ, le qualità del giocone da bar.
Head Over Heels
03-08-2008 ore 19:25
Grafica monochrome ma che ruba deliziosamente l'occhio per quanto è imperdibilmente dettagliata, opera *commovente* e sfaccettata piena di risvolti poetici, addirittura antistress, in grado di migliorarci. Per quanto un pò cervellotica e ambiziosa per l'approccio di un ragazzo alle prime armi. E un pò lentuccia, sì.
Una favola materializzata su computer a 8 bit, ché di conversioni per Pc o amiga.. proprio non ne voglio sentir parlare.
Mito del Mito.
Lupo Alberto: The Video Game
03-08-2008 ore 19:14
Sorpresa assoluta e tutta italiana, personaggio e realizzatori. Complimenti sperticati anche per la versione Amiga, entrambe meritano assolutamente.
Lupo Alberto entrò di fatto nella storia dei platform per Commodore, coi suoi personaggi, la sua spiritosaggine e la varietà ambientale e di soluzioni che affronta apertamente altri prodotti del genere, spesso vincendo l'ipotetico duello (New zealand story fu senza dubbio tra gli ispiratori ma fu meno fortunato come conversione). Carinissimo il Lupo.
Buggy Boy
03-08-2008 ore 19:08
Dio che gioco. Fa storia a sè. Atmosfere e paesaggi insuperabili, varietà ambientali da leggenda, difficoltà calibrata al massimo, longevità garantita...automobiline accattivanti e quant'altro per un prodotto che anticipò i tempi
Microprose Soccer
03-08-2008 ore 19:01
Prime impressioni che ebbi ai tempi... mi sbalordì. Anzitutto la grafica, ai tempi davvero portentosa, poi la varietà degli avversari e dei gironi eliminatori, il progredire e migliorarsi, i mitici banana shoot, le condizioni atmosferiche, gli indoor matchs, l'Oman da affossare di gol...eccetera.
Tuttavia oggi ritengo che il c64 non abbia mai avuto un simulatore di calcio definitivo: in Microsoccer (come si chiamava allora) se imparavi alcuni tiri e persino posizioni in campo venivi immediatamente gratificato, a volte gli avversari si immobilizzavano prima che tirassi, e il gioco si concludeva in tuo favore... Emlyn Hughes era per me troppo inavvicinabile, persino offensivo graficamente..e anche l'occhio vuole la sua parte (lo so che sbaglierò..). Presto insomma abbandonai il mio sport preferito e mi dedicai a shoot em up e platform!
Ghosts'n Goblins
03-08-2008 ore 18:53
Ricordando che si tratta di un gioco del remoto '86, coi parametri di allora la grafica per c64 risulta più che apprezzabile, per quanto non lo stato dell'arte è funzionale e varia. Unica pecca personalissima lo sprite del personaggio corazzato che pare più un'astronauta che un cavaliere, ma va beh.
Musica e giocabilità che hanno fatto la storia del commodore 64, difficoltà calibrata al massimo e soprattutto tocchi di humour e voglia di ricominciarlo ancora e ancora. Chapeau.
Denaris
03-08-2008 ore 18:42
Non so se lo terminai mai (mentre di Salamander ricordo ogni istante), ma so solo che Denaris fu un'esperienza che mi segnò a vita sul piano videoludico. Armi a iosa, varietà di scenari e nemici, di colori e musiche, tecnica accattivante e insuperata per certi versi...strategie di fuga, implacabili contromosse da attuare.. l'istante prima di finire spiaccicati o esplosi era da cardiopalmo, così come i risultati che si conseguivano con la tenacia. Ricordo che a volte qualche bug mi impediva di guadagnare il livello successivo, e tutto che la tape era originale.
Dragon Ninja
03-08-2008 ore 18:36
Personaggi in alta risoluzione che ancora oggi mi emozionano, armi e cattivoni da eliminare, bello il livello del camion in partiolare. Fondali però mediocri; tecnicamente erail classico prodotto Ocean/Imagine, riscattato dalla giocabilità più che dalla tecnica. Il gioco in sè non è nulla di eccezionale, ma si lasciò giocare per un certo lasso di tempo.
Dante's Inferno
03-08-2008 ore 18:32
Lo scoprii da una di quelle cassettine in edicola, e lo trovai inquietantissimo, un pò il Ben dei giochi per c64!
I nemici monocromatici in partiolare sono agghiaccianti, tipo quelle mani che spuntano dalla terra o quei dannati (appunto) cerberi che ti inseguono. purtroppo non lo portai mai a termine, per quanto fosse un gioco brevissimo, in quanto forse non particolarmente perspicace all'epoca (20 anni fa circa), e con una sola vita a disposizione non si poteva sbagliare. Per me comunque un gioco intrigante, per quanto di profilo lo sprite si muove più Fantozzi che da Dante.
Barbarian: The Ultimate Warrior
03-08-2008 ore 18:23
Altra opera miliare per c64 questo Barbarian. Grafica bella e funzionale ma non definita (il gioco era vecchio), violenza quasi shockante per l'epoca (la testa rotolante e presa a calci) intelligenza ben calibrata per i nemici via via affrontati, eccetto il finale da cui uscivo impietosamente gelato dal boss, per sconfiggerlo era necessaria una freddezza non indifferente, pochi secondi di tempo per muoversi.
Era necessario insomma conoscere le proprie mosse a memoria senza possibilità di replica. In questo senso era estremamente appagante sbarazzarsi dei nemici tagliandogli la testa ma si imparava meno sulle strategie di difesa, imposte dal pelatone di fine gioco. Solo Youtube mi ha svelato l'arcano.
Il gioco però vanta un'atmosfera insuperabile, giocabile ancora oggi.
Bignoses USA Adventure
03-08-2008 ore 18:16
ricordo che anni fa, non tantissimi, quando provai questo gioco già in ritardo di suo (è del '92) mi fece impressione epr la grafica ma mi scoraggiò per la difficoltà diffusa e per la poca varietà ambientale. Forse una cosa accomuna certi platform per c64 non ripresi da coin-op da bar: ottimi graficamente ma come senz'anima. l'eroe che comandiamo è però simpaticissimo (cit. Elio)
Bionic Commando (Versione Europea)
03-08-2008 ore 18:11
Dovessero stilarsi i 10 giochi definitivi per c64, Bionic Commando na farebbe parte. Indimenticabile il tempo che ci passavo le strategie di fuga e di attacco mentre ero sospeso col mio braccio bionico prensile.
Esempio miliare di sparatutto bidimensionale coloratissimo e fluido, che per quanto si affronti in pochi livelli fa della giocabilità e della varietà la propria arma vincente, capitolo a parte le musiche assolutamente meravigliose di Tim Follin a completare un monumento all'arte ludica per c64. Il capolavoro della Software Creations eenza dubbio.
Out Run (Versione Europea)
03-08-2008 ore 18:03
se si riesce per un momento a dimenticare il gioco da bar, si può sperare di apprezzare questo OutRun, primo gioco in assoluto che comprai per il mio Commodore. Colonna sonora strepitosamente riarrangiata in 2 versioni accattivanti, per quanto gli effetti sonori in sè erano tremendi... grafica passabile (bella la ferrari, curiosamente con cavallino girevole, bruttarelle le altre) scroll ideale ma maneggevolezza dell'auto non sempre ben calibrata.
Turbo outrun anni dopo mise la parola fine sul mito della testarossa, sia perchè era una conversione eccellente a differenza di questa, sia perchè si era ormai agli sgoccioli.
Batman: The Caped Crusader
03-08-2008 ore 17:58
Sono molto legato a questo gioco che presi a giocare con continuità noncurandomi bellamente delle critiche (neppure molte) delle riviste del settore.
Pubblicato prima del secondo e più noto Batman sempre per Ocean, per c64, questo BTCC tradisce lo spirito dell'eroe atletico e cinetico per farne un simpatico pupazzetto in un'avventura più alla Lucasfilm, ovvero 'ricerca e usa' 2d solo sporadicamente sparatutto, ma a mio avviso riusciva come atmosfere e coinvolgimento, grafica buona, colorata ma non altamante definita come il seguente, ottima varietà degli ambienti e forse anche musiche, dovrei tornarci su.
Batman
03-08-2008 ore 17:51
apprezzabilissimo melange dalla varietà accattivante che associa sparatutto in 2D a scorribande stradali in cui si doveva usare soprattutto intelligenza per venirne a capo. La storia è sulla falsariga del film la grafica era davvero eccellente per gli standard del '90 se ben ricordo. Atmosfera cinematografica oscura e malsana ben replicata oltretutto. Un piezzo 'e core.
Barbarian II: The Dungeon of Drax
03-08-2008 ore 17:47
ricordo che fu il primo gioco in cui impersonai una donna! gioco dalle atmosfere difficilmente eguagliabili, che completava il primo episodio solo da arena, che mescolava in modo esaltante senso d'avventura, arte di combattimenti e ovviamente raccapriccio per i tanti schifidi incontrati sulla via. Forse non vario complessivamente, ma si può soprassedere, il gioco rimane insuperato.
Beyond The Ice Palace
03-08-2008 ore 17:43
Curioso sparatutto platform sulle orme di G&G ma ben più difficile e meno lungo. Graficamente più che discreto, ma bug e imprecisioni ne minano l'effettiva solidità, inoltre la varietà è da dita negli occhi, non ci siamo davvero, scenari tutti uguali e scontati. Peccato perchè allo stesso tempo, siamo di fronte ad una delle colonne sonore più belle mai sentite su c64 (ma non lunghissima neppure essa).
Beach Buggy Simulator
03-08-2008 ore 17:39
Niente di che, graficamente acceso e passabile per quanto terribilmente obsoleto, il problema cardine è che è insulso quanto abusato come soggetto,
persino frustrante nella difficoltà.
Armalyte
03-08-2008 ore 17:33
Troppo difficile al limite della frustrazione, e soprattutto poco vario. Tecnicamente ovviamente molto elevato ma in effetti noioso, smorto, di suo non aggiunge a quanto già dato da anni di predecessori.
Alien Syndrome
03-08-2008 ore 17:29
Leggendo i vs commenti sono d'accordo sui difetti, esempio la velocità difforme di eroe e scroll, ma la varietà superlativa e una difficoltà che ho trovato ben calibrata (difficile ma affrontabile) ne facevano un signor sparatutto...se poi si aggiunge il poter giocare assieme ad altri, la soddisfazione è garantita.
Salamander
03-08-2008 ore 17:25
Wow, Salamander fu il primo Shoot em Up che terminai, esattamente 19 anni fa! E non fu una passeggiata, ricordo che mi costò tenacia e imprecazioni! la varietà eccellente (anche una diversa prospettiva) garantiva senso accattivante e longevità, musiche che ricordo bellissime e grafica rispettabilissima.
Decisamente gustoso l'arricchirsi di soci sputafuoco, se non si finiva uccisi ovviamente.. fino a costruire una flotta niente male.
Questo ed R-Type (e Denaris) i non plus ultra del genere. Pietra miliare!
Adidas Championship Football
03-08-2008 ore 17:20
Atroce, e giustamente massacrato dalle riviste di settore, come Kick Off. Purtroppo i giochi di calcio passabili per c64 si contano sulle dita di una mano, e qui non ci siamo di sicuro.
Samurai Warrior: The Battles of Usagi Yojimbo
03-08-2008 ore 17:18
Giocone, atmosfera a mille, inquietudine trasmessa con efficacia dal misto di dolcezza e malvagità che si possono incontrare per strada, come nella vita insomma.. -e le strade alternative che si possono percorrere-. Difficoltà calibrata per quanto verso il termine, un pò si esagera. Non lunghissimo, ma l'impegno non dovrà mancare per terminarlo.
Nebulus
03-08-2008 ore 17:14
esperienza indimenticabile questa di Nebulus, meritata Gold Medal di Zzap! originalissimo e vario, oltre che simpatico e ben congegnato.. in una parola accattivante, un gioco senza tempo, da portare a termine con logica e prontezza... da non perdere.
Nobby the Aardvark
03-08-2008 ore 17:12
Difficoltà tarata secondo gli standard Thalamus, ossia ostico ogni ragionevolezza; arma a doppio taglio e forse pietanza non per tutti, non fosse che il gioco ruba decisamente l'occhio e i più possono soprassedere a favore dell'estetica magari senza riuscire a portarlo a termine con le proprie forze.
Newzealand Story, The
03-08-2008 ore 17:09
Conversione non eccelsa, doveva essere più curata soprattutto la somiglianza con l'originale, che l'Amiga infatti manteneva. E anche la difficoltà era ostacolo quasi invalicabile
Last Ninja 3
03-08-2008 ore 17:05
Forse era 'solo' un aggiornamento alla gloriosa serie Last Ninja senza aggiungere molto di suo, il che non è per forza un difetto, per i fans soprattutto. Ma era sempre un gioco superiore, non ricordo se la longevità era altrettanta quanta i precedenti capitoli.
Last Ninja 2
03-08-2008 ore 17:00
Probabilmente IL gioco per c64, inenarrabile arte grafica, sonora e atmosfere tese e vibranti. Giocabilità a palate, persino diverse modalità di controllo dell'eroe, ambiguo e affascinante.
Enigmi ottimamente calibrati (ricordo che rimasi mesi nella sola Central park..ero giovane!), varietà di armi e difficoltà ben congegnata. insuperabile tecnicamente e persino superiore alla deludentissima versione Amiga.
Wonder Boy in Monster Land
03-08-2008 ore 16:53
Graficamente piuttosto smorto e sgranato, come atmosfera si poteva far meglio -penso a Ghouls n Ghosts affetto dallo stesso problema che però era estremamente giocabile, oppure Rainbow Island per colori ed elementi sullo schermo, al cui confronto questo WBIM crolla fatalmente.
Tuttavia si lasciava giocare, anche in memoria dello squisito coin op non così improbo da tradurre su c64, inoltre essendo un platform per me è una droga comunque. Per quanto il nostro sprite è inguardabile..
Wonder Boy
03-08-2008 ore 16:43
Vado forse controcorrente, perchè spinto da valori affettivi, essendo stato WB il primo platform autentico della mia vita videoludica, su c64 ovviamente.
Grafica coloratissima, funzionale e cartoonistica, efficace per quanto non definitissima, ma lo sprite protagonista era letteralmente adorabile. Giocabilità misurata e fluida come pure lo scrolling. Varietà dei mondi nota dolente, il gioco limitava ad aumentare la difficoltà specie contro i mostri di fine livelli che ti lanciavano quegli hamburger (ad essere benevoli) in una quantità sempre crescente. Allo stesso tempo andavano colpiti in testa ed erano frequenti gli incenerimenti.
Cosa buffa, la redazione di Zzap! inglese lo accusava del contrario, estrema facilità, ora voi ditemi chi ha ragione e chi torto.
Per me rimane un classico assoluto.
Mayhem in Monsterland
03-08-2008 ore 16:32
Il più grosso limite di questa autentica "killer application" è l'esser stata pubblicata ormai al tramonto "ufficioso" del commodore 64: Nel 1993 già il suo successore Amiga boccheggiava pressato dai Pc e consoles.
Tornando al rotondeggiante Mayhem, risposta del c64 ai vari Sonic e Mario, e al 'mostruoso' divertimento che offre (per quanto la crescente difficoltà ne mini in parte i propositi e persino meriti) ci sarebbe da scrivere ben oltre queste poche righe, pollice alto anche per la varietà dei mondi coloratissimi e dei nemici, le trovate platform fino allo scrolling mozzafiato, al personaggio del draghetto geniale.
Più pro che contro, decisamente. Uno dei giochi di punta del suo genere, per il C64.
Asterix and the Magic Cauldron
03-08-2008 ore 16:26
grafica coloratissima e piacevole per quanto i personaggi non fossero altamente definiti, erano riconoscibili. Umorismo che ricrea l'atmosfera del fumetto,ma la poca varietà atmosferica lo rendeva decisamente noioso entro poche partite, se aggiungiamo anche l'attesa perchè ogni quadro si definisse prima del nostro passaggio.
Un pò una sòla.
Athena
03-08-2008 ore 16:22
Athena aveva un non so che di coinvolgente in grado di protenderne l'interesse al di là della spartanità (restando in tema grecia)..o forse anche per quello, lo sprite accattivante e tenerissimo della protagonista e dei rivali e degli oggetti utili/dannosi, sia pure in monochrome, erano gustosissimi, la giocabilità ben calibrata (ben oltre il coin op insulsamente difficile), Athena come spesso accade non vinceva come conversione ma come gioco a sè; lo conobbi quando ormai avevo il 64 da anni ma mi prese come pochi altri giochi. Un gioiellino forse incompreso. chapeau!