Qui sfioriamo il capolavoro. La forza è nel dettaglio, nella ricostruzione degli
ambienti isometrici arricchiti da una marea di dettagli: il fuoco scoppiettante
nel camino, gli utensili in cucina, quadri, telefoni, mensole, persino la carta da
parati. Il realismo è spezzato soltanto dalla presenza di strane creature
volanti, topi giganti che spostano il mobilio. Ci sarebbe da scrivere sopra un
trattato.
Trama da film: inquietante il fatto che il ladro sia stato attirato e poi rinchiuso nella
magione dalla padrona di casa in attesa di ritrovare tutti e dodici i diamanti nascosti
dal defunto marito. Solo al termine della missione, infatti, a questo sarà concesso di
prendere la chiave per aprire la porta di ingresso verso la libertà. Gioco impegnativo
ma avvincente per gli amanti del genere, con un finale decisamente surreale.
Un’avventura in 3D isometrico da parte di The Edge, ambientata in un’ampia
magione, che all’epoca si segnalò per buoni valori estetici (benchè la versione
per Commodore non fosse la meglio realizzata..). Merita di essere portata a
termine per il davvero inquietante finale, ma riuscirci non sarà esattamente una
passeggiata anche perchè, compiere talune azioni, come in altre avventure
coeve, vi apparirà alquanto bizzarro o privo di senso (Rignall tirò in ballo il
“lateral
thought”). Tutto ciò contribuisce a donare un’inquietudine lynchiana al tutto. Si
impersona un ladro assoldato dalla stessa padrona di casa, in cerca dei
diamanti nascosti dalla buonanima del Lord, un birichino col vizio degli
esperimenti. Ci si accorgerà che la follìa è un'abitudine di famiglia. Attraversando
le
stanze si dovrà schivare ratti e altre bestie contaminate, le cui collisioni
causeranno perdita di energia. Gioco non privo di genialità, se va a noia o meno
è soggettivo. Un pò ripetitivo lo scenario, ma accurato e di
buon impatto. Solo discreto il gameplay, il suono ridotto a sibilo
ingame, incalzante in apertura. Convertito un pò per tutti i personal computer da
8 e 16-Bit, variamente rinominato.
Un gioco che spero di finire, prima o poi. La realizzazione tecnica è molto buona, tantissime le stanze e notevoli gli enigmi necessari per accedere ad altre stanze. Bel gioco.
Phoenix
Voto: -
28 dicembre 2003
Forse il miglior gioco della The Edge, e sicuramente una delle migliori arcade adventure in 3D isometrico per 8 bit (anche se Head Over Heels, Hydrofool, Abadia del Crimen ed il mitico Knight Lore sono meglio).
Spiacente di deludere i fan del C64 ma consiglio a tutti di provare ad emulare la versione Amstrad CPC : E' qualcosa di fenomenale.
...un commento a caso!
Ninja Master, The Stranissimo gioco con protagonista un ninja che deve superare delle prove di abilità, accompagnato da una voce elettronica che credevo dicesse: "Ce la puoi fare", anziché "You are qualified" ;) avevo 10 anni!...rainstorm
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli