VideoGiochi del Commodore 64

International Soccer Cup Attualmente sono presenti 6.401 titoli nel nostro database, di cui 912 italiani, per un totale di 39.040 schermate. I giochi (realizzati da programmatori italiani) vengono appositamente contrassegnati allo scopo di tracciare la produzione videoludica per Commodore 64 realizzata nel nostro paese .

Quando disponibili sono anche presenti: Mappe, Soluzioni e Manuali (versione e-text e/o scansioni).
Per i videogiochi italiani è disponibile anche il download dell'immagine del disco/cassetta.

...un commento a caso!
neptunes_daughters Neptune's Daughters
Maledetti: l'avete fatto di nuovo! mi avete riportato indietro un'altra volta, in quel lontano giorno in cui all'età di circa 8 anni (25 anni fa circa!) dovevo eseguire la solita serie di esami medici per il diabete... Samoht
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COMMENTI PER PAGINA:

Dal 25 Novembre 2003 ad oggi, 720 utenti hanno commentato 2143 giochi per un totale di 6672 commenti.
Phobos 14/11/2024 ore 18:26
Ci troviamo di fronte ad una cervellotica serie di 7 puzzle abbastanza comuni, da affrontare come ci aggrada: (Laser/Puzzle) caselle concatenate che si debbono accendere tutte; (Hangar/Symbols Code) premere FIRE al momento giusto mentre scorrono dei simboli in rapida successione; (Oxigen Generator/Memory Tune) seguire una melodia ripetendo le note indicate da una freccia; (Maintenance/Solitaire) una variante del “Solitario della Bastiglia”; (Telecommunication/Sliding Numbers) una sequenza numerica da correggere da 1 a 10; (Energy Generator/Shifting Puzzle) il classico gioco del 15 ma su griglia più ampia; (Nuclear Reactor/Jigsaw Puzzle) comporre un enorme puzzle scombinato in tante piccole parti. Completate tutte le prove non ci resterà che dirigersi verso la prua della nave per accedere alla sala comandi dell’Operative Center per… sequenza finale che non spoilero. Mai come in questo caso l’appellativo “rompicapo”, altro modo con cui si definivano i puzzle games, può dirsi calzante in quanto l’autore ha aggiunto vari fattori di difficoltà e complessità all’esperienza. Ne è una prova le 24 caselle del gioco Shifting Puzzle o la forma quadrata del solitario dove non basta mangiare una pedina saltando da una casella vuota ma vanno selezionate due caselle piene in combinazione con una vuota per vederle tramutarsi negli opposti (due vuote e una piena). In fin dei conti con un po’ di pazienza tutto è risolvibile ma abbiamo contro il tempo, limitato, che allo scadere ci farà fallire la prova. La realizzazione tecnica è curata, il cursore si muove con fluidità e i disegni sono validi ma pecca per una generale mancanza di colori, poco sfugge alle tonalità di grigio scelte ed è un peccato in quanto almeno alcuni oggetti come le resistenze e dei simboli avrebbero dato più vita alla scena. A livello musicale una bella colonna sonora in prima schermata e in game effetti sonori e brevi jingle, tutti efficaci. Un buon gioco con idee curate su cui sbattere le meningi ma che ha sofferto per troppo tempo del grossolano bug che lo rendeva irrisolvibile e che adesso può essere goduto fino alla fine.
Phobos 11/11/2024 ore 18:13
Ad un anno dall’uscita di Soul Force, l’autrice si cimenta in una doppia revisione del gioco. Da una parte si scatena in una parodia natalizia dove tutti gli sprite attingono al festante tema dicembrino aggiungendo anche una rivisitazione musicale degna di una serata con Babbo Natale; parliamo di ’Snow Force’. Dall’altra aggiorna il titolo originale eliminando bug e rinfrescando qualche piccolo aspetto grafico generando così l’evoluzione “X”. L’aspetto però di maggior rilievo è l’introduzione di un secondo tasto Fire (presente anche sulla tastiera) per lo scorrimento delle armi disponibili, acquisite blastando i nemici che contengono questi potenziamenti; nell’edizione originale questo fattore è mancante. Pertanto avremo la possibilità di selezionarci l’arma preferita tra quattro diverse impostazioni di fuoco: Plasma (colpi orizzontali), Multi (vari proiettili in un ampio raggio di direzioni), Laser (fascio perforante che distrugge più navi) e Energy (onde di energia che si ampliano in base al livello raggiunto). Vi è però un elemento che è stato eliminato sempre rispetto alla versione originale, che ricordiamo era possibile acquistare in edizione cartonata con cartuccia dalla Protovision, ovvero le schermate fisse d’intermezzo tra i livelli; belle sì, ma non pregiudicanti per chi volesse godersi questo shoot’em up a scorrimento orizzontale. Pertanto occhio a chi volesse acquistare questo titolo perché a livello digitale sono edizioni separate e 'Soul Force X' è venduto assieme a 'Snow Force' ad un prezzo molto più basso rispetto a 'Soul Force'... adesso siete a conoscenza delle differenze.
eregil 09/11/2024 ore 23:56
Sarebbe ingeneroso valutare questo semplice gioco, costruito con poche manciate di righe BASIC e una routine per la musica in sottofondo in linguaggio macchina, con i nostri criteri abituali; d'altro canto lo stesso titolo "Bosco Incantato" deve suggerire che sia stato pensato da principio come un passatempo con poche pretese per i più piccoli (o per qualcuno più grandicello ma estimatore dei virtuosismi del SID). L'unico reale pericolo è in effetti costituito dalla comparsa casuale e repentina di ostacoli senza che sia dato il tempo di schivarli, per il resto l'esperienza di gioco scivola via senza offrire stimoli adeguati, dal momento che gli oggetti collezionati (diamanti, coppe e chiavi magiche) non sono neanche realmente conteggiati, e al raccoglierli non si osserva alcun effetto all'infuori dell'incremento del proprio punteggio. Una curiosità: camminare su una botola (rappresentata da un semplice carattere rettangolare pieno) provoca la perdita immediata di una vita, ma l'esame del listato BASIC rivela che esiste una subroutine "botola" rimasta vuota e che non viene mai chiamata, facendo ricadere il flusso di esecuzione nel caso della collisione con un albero; si può supporre che in fase di progettazione fosse stato previsto un sottogioco per stabilire se si perdesse una vita o meno - similmente a quanto avviene nel caso del campo minato - ma questo non sia stato realizzato. Ci troviamo davanti, insomma, ad un incompiuto. Senza troppo rammarico.
Phobos 09/11/2024 ore 17:33
La Avory, già specialista negli sparatutto verticali, tenta di impressionarci anche nel genere shoot’em up a scorrimento orizzontale mettendo la sua grande competenza tecnica per la realizzazione di questo titolo. Ella ci delizierà con immagini piene di strati di parallasse e da tanti caratteri e sprite che ballano numerosi sullo schermo, ben disegnati e anche molto diversificati nell’aspetto in quanto specifici per ogni livello: ben 20… che normalmente renderebbe felici qualsiasi giocatore, ma alla fine ci si rende conto che qualcosa stona, aver creato un gioco così eccessivamente lungo ha implicato l’aggiunta anche di fasi ripetute, più volte, di sequenze nemiche banali se non anche di interi quadri non ispirati che annoiano per l’azione che vi si svolge. Anche graficamente vi è un’altalena di livelli riusciti come il 4° stage sottomarino a brutti, come il 10° dove i tanti strati di parallasse sono realizzati in modo scialbo e piatti come un deserto. Anche su uno stesso livello vedremo zone ripersi più volte, come a volersi soffermare ad una sequenza di gioco apprezzata dall’autrice e quindi da ripetersi quasi in loop ad altre parti proprio riempitive senza alcun tocco d’interesse. Sia chiaro che il gioco alterna questi momenti discutibili ad altri davvero spettacolari che alzano l’attenzione e il godimento di gioco. Avesse reso giocabile solo questa parte all’interno di una dozzina di mondi l’alchimia sarebbe riuscita in pieno. Altro elemento di demerito uno scarso tatticismo di gioco. Avremo da prendere dei potenziamenti che vengono rilasciati blastando uno specifico tipo di nemico che ci forniscono vari tipi di armamenti cumulabili ma non gestibili. Se ci troviamo a nostro agio con un modello di fuoco dovremo evitare di catturare gli altri in quanto non si può tornare indietro; situazione risolta nell’edizione successiva, Soul Force X, venduta separatamente. Perdendo una vita la potenza di sparo diminuisce di un’unità rendendoci più deboli, in alto a sinistra sopra il numero di vite vi è questo indicatore. Ottimi e ben studiati i boss nemici e qualche cattivo di metà livello sui quadri più avanzati. Desta importante rilievo tentare di eliminare le orde nemiche in modo completo per farci attribuire i 500 punti bonus che ci verranno elargiti in quanto permettono sia di recuperare un punto allo scudo, se lo abbiamo raccolto, che di ottenere, al raggiungimento di 50.000 punti, una vita extra. Musiche orecchiabili per ogni singolo stage. Trama sempliciotta del tipo ci ordinano di andare in un luogo e ci va. É un gioco alla fine molto classico, da vecchia scuola, che non innova se non a livello di qualità d’immagine ma delude per una longevità mal calibrata. Per fortuna avremo un pass per continuare dal livello raggiunto ed è possibile così andare molto avanti.
Roberto 08/11/2024 ore 12:04
Sullo sprite si è già detto ed è sicuramente uno dei primi aspetti che balza all'occhio. La prima fase di gioco ricorda, un po' vagamente, l'italico Willy Tex per l'ambientazione western e i pennuti da abbattere. In Kane c'è sicuramente più varietà rispetto al gioco Emelsoft (non ci voleva molto però). La grafica del terzo livello invece sembra presa di peso da uno dei western Arscom. Kane si riduce comunque ad una sequenza di sotto-giochi già visti altrove che in definitiva merita la sufficienza. Sicuramente un buon budget per l'epoca.
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