"È familiare e al tempo stesso eccitante, come la cola al limone!" (cit. I Simpson).
Dal coin-op Elevetor Action prende lo schema base, ma mentre nel gioco Taito lo scopo era semplicemente scendere dall'ultimo piano fino
al piano terra eliminando/evitando i nemici che escono dalle porte, qui, oltre l'inversione della direzione (si sale invece di scendere) vi è un'aggiunta nel game play di espolrazione e ricerca indizi che vagamente può ricordare Impossible Mission. Scopo del gioco è raggiungere il 62° piano e disattivare la bomba, che altrimenti distruggerà il palazzo, entro un tempo prestabilito e con un 8 vite a disposizione.
Il gioco è diviso in otto livelli, in ognuno dei quali dovremmo trovare la chiave per passare al livello successivo (che ci verra data dal portiere) e dei "segni", due per livello, per la sequenza di disinnesco della bomba (meglio appuntarseli). Per fare tutto ciò c'è la parte di esplorazione ed analisi, con anche elementi di interattività; ma lascio a chi interessato a provare il gioco, scoprire tutti gli effetti dell'analisi dei vari oggetti (e non solo). Il difetto peggiore del gioco è l'elevata difficoltà sin da subito: il respawn dei nemici è totalmente casuale ed imprevedibile (escono dalle porte con le tende), ce li potremmo trovare improvvisamente di fronte metre camminiamo e rimanre subito seccati; in alcuni casi la complessità delle schermate rende quasi impossibile non farsi colpire. L'unica strategia mentre siamo in attesa di un ascensore è di sostare davanti ad una delle porte
con la tenda cosi almeno da quella non uscirà nessuno, altra strategia è che essendoci al massimo tre nemici contemporaneamente a volte è più profiquo non ucciderne nessuno e sgattaiolare via. Altro difetto è la totale assenza di musica a parte il motivetto del pendolo (magra consolazione), gli effetti sonoro sono minimali e funzionali, ed in alcuni casi il silenzio è totale. Poi i passi del nostro personaggio, alla lunga, sembrano più i tacchi di una donna isterica che cammina avanti ed indietro nervosamente.
Poco pratico il sistema di anlisi degli oggetti, bisogna accovacciarvisi vicino e smanettare a destra e sinistra ma il sistema ci espone a facili pistolettate oltre a risultare impreciso (o pixel-perfect dipende dai punti di vista) anche se d'altronde con un solo tasto a disposizione qualcosa gli autori si sono dovuti inventare. Buona, ma non eccelsa, la grafica, rapporatta alla media dei giochi del periodo.
Da bambino, oltre che rimanere affascinato dalla posa "plastica" che assume il nostro personagio quando salta, anche se fossi mai arrivato al 62° piano,
di sicuro non lo avrei finito perché con le scarse conoscenze d'inglese che avevo all'epoca non colsi il senso degli indizi (oltre che dello humor di cui è generalmente intriso il gioco), infatti lo sono riuscito a finire solo in anni recenti su emulatore con l'ausilio dei save-state.
I programmatori di Mission Elevator avevano chiaro in mente il mitico Elevator Action,bellissimo coin-op della Taito dei tempi d'oro,pero' decisero di non limitarsi a clonarne la struttura.Se l'ispirazione e' palese,infatti,il gioco sa brillare di vita propria grazie a un'enfasi sull'aspetto avventuroso piuttosto che sull'azione ( che e' comunque frenetica e sostenuta ).Il nostro agente,chiassosamente agghindato con una tenuta giallo canarino,intraprendera' una missione divertente e anche lunga,visto che la via che porta al sessantaduesimo e ultimo piano del gioco e' irta di insidie ma anche di tocchi umoristici;ad esempio per mettere in pausa il gioco bisogna trovare una sedia e poggiarvisi sopra...
Per chi ha giocato a Elevator Action da bar, ed e' rimasto inorridito vedendo la conversione per C64, Mission Elevator e' l'ancora di salvezza, con alcuni tocchi migliorativi...bellissimo!
...un commento a caso!
Alcazar: The Forgotten Fortress SFIZIOSO !!!
Quante partite fatte ...
Lo finito a tutte le difficolta' e con tutte le combinazioni possibili , liberare tutti i prigionieri , uccidere tutti i mostri (in tutti i castelli).
Keylan A.S.
:-D...Keylan71