Commenti rilasciati da Alpiñolo

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Gioco Preferito Bruce Lee
Commenti 3
Voti 3
Mission Elevator
02-08-2025 ore 19:14
"È familiare e al tempo stesso eccitante, come la cola al limone!" (cit. I Simpson). Dal coin-op Elevetor Action prende lo schema base, ma mentre nel gioco Taito lo scopo era semplicemente scendere dall'ultimo piano fino al piano terra eliminando/evitando i nemici che escono dalle porte, qui, oltre l'inversione della direzione (si sale invece di scendere) vi è un'aggiunta nel game play di espolrazione e ricerca indizi che vagamente può ricordare Impossible Mission. Scopo del gioco è raggiungere il 62° piano e disattivare la bomba, che altrimenti distruggerà il palazzo, entro un tempo prestabilito e con un 8 vite a disposizione. Il gioco è diviso in otto livelli, in ognuno dei quali dovremmo trovare la chiave per passare al livello successivo (che ci verra data dal portiere) e dei "segni", due per livello, per la sequenza di disinnesco della bomba (meglio appuntarseli). Per fare tutto ciò c'è la parte di esplorazione ed analisi, con anche elementi di interattività; ma lascio a chi interessato a provare il gioco, scoprire tutti gli effetti dell'analisi dei vari oggetti (e non solo). Il difetto peggiore del gioco è l'elevata difficoltà sin da subito: il respawn dei nemici è totalmente casuale ed imprevedibile (escono dalle porte con le tende), ce li potremmo trovare improvvisamente di fronte metre camminiamo e rimanre subito seccati; in alcuni casi la complessità delle schermate rende quasi impossibile non farsi colpire. L'unica strategia mentre siamo in attesa di un ascensore è di sostare davanti ad una delle porte con la tenda cosi almeno da quella non uscirà nessuno, altra strategia è che essendoci al massimo tre nemici contemporaneamente a volte è più profiquo non ucciderne nessuno e sgattaiolare via. Altro difetto è la totale assenza di musica a parte il motivetto del pendolo (magra consolazione), gli effetti sonoro sono minimali e funzionali, ed in alcuni casi il silenzio è totale. Poi i passi del nostro personaggio, alla lunga, sembrano più i tacchi di una donna isterica che cammina avanti ed indietro nervosamente. Poco pratico il sistema di anlisi degli oggetti, bisogna accovacciarvisi vicino e smanettare a destra e sinistra ma il sistema ci espone a facili pistolettate oltre a risultare impreciso (o pixel-perfect dipende dai punti di vista) anche se d'altronde con un solo tasto a disposizione qualcosa gli autori si sono dovuti inventare. Buona, ma non eccelsa, la grafica, rapporatta alla media dei giochi del periodo. Da bambino, oltre che rimanere affascinato dalla posa "plastica" che assume il nostro personagio quando salta, anche se fossi mai arrivato al 62° piano, di sicuro non lo avrei finito perché con le scarse conoscenze d'inglese che avevo all'epoca non colsi il senso degli indizi (oltre che dello humor di cui è generalmente intriso il gioco), infatti lo sono riuscito a finire solo in anni recenti su emulatore con l'ausilio dei save-state.
NewsStand
24-02-2024 ore 19:07
Giocato, e finito, di recente, il primo pregio del gioco è quello di fondere il tipico gusto da gioco anni '80 (anche se attualizzato) con una relizzazione da terzo millennio e con comparto tecnico/artistico molto buono. Altro grosso pregio è la varietà del gameplay nei cinque livelli: da platform clasico fino a "labirinto con destrezza" con un generale e leggera spruzzata di romicapo. Un paio di considerazioni strettamente personali, non ho più l'età per salti pixelperfet (o quasi) anche se capisco che può essere considerata una carettistica "storica" per questo genere di giochi. Non mi ha particolarmente convinto il sistema di vite, reinizio livello dopo morte e tempo, ma io ci ho giocato su emulatore con i "save state" quindi non so se rende meglio su un C64 reale, inoltre, all'inizio mi sembrava un po troppo rapida la curva di aumento della difficoltà ma, giocandoci, in realtà mi sono reso conto che aiuta ad allungare la longevità del gioco. Infine, anche se non vorrei buttare benzina sul fuoco della diatraba sulla localizzazione dei giochi, ho apprezzato veramente tanto che sia in taliano, con immediata immersione narrativa. Concludendo, non mi resta che chiedere a Phobos: a quando il sequel? P.S. Che strizza quando sbuca fuori il gatto dalle garte! Non so perché ma con tutta la sensazione claustrofobica di essere braccato mi ricorda il film "Aliens - scontro finale"quando gli xenomorfi scorrazzano nelle condutture di areazione.
Skate or Die
06-01-2024 ore 15:12
Questo videogioco rappresentava per noi giovani skater imberbi dell'epoca il "sogno bagnato" per definizione! Venditore punk attempato con cui interagire, personalizzazione dei colori e discipline multi evento rappresentavano una vera innovazione per il genere di gioco. Il Freestyle in rampa è semplicemente perfetto per varietà e attinenza con la realtà dei vari trick eseguibili combinando tutte le direzioni del joystick con il pulsante fire, con un tocco di umorismo quando si cade "male" e si sganciano dallo skater le ginocchiere e il caschetto (umorismo di cui è impregnato l'intero gioco). Gli eventi in cui ci "scazzotta" divertenti se giocati in due (meglio che contro la CPU) ed infine la Downhill Race: difficile ma con la possibilità di varie deviazioni dal percorso principale che la rende molto longeva. Ultimo ma in realtà primo temporalmente è la musica dell'intro di caricamento semplicemente eccezionale (molto gasante) che mi faceva rimanere bloccato ad ascoltarla rapito dall'effetto ipnotico delle barre di caricamento in sync con la musica stessa. Il gioco rappresenta molto fedelmente l'ambiente skater del periodo storico in cui è uscito. A mio pare il migliore videogame sullo skateboard fino all'avvento di Tony Hawk Pro Skater per PS1 nel 1999.
Commodore 64
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gentaz
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Shadow Over Hawksmill
Un gioco d'atmosfera il cui aspetto lo imparenta a Legend of Atlantis degli stessi autori, così come qualità tecnica, enigmi ambientali e struttura dei nemici (con relativi respawn). Se quel gioco omaggiava Indiana Jones, calandolo in uno dei ...
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riviero
Articolo
Lo schermo del C64 e il raster
Grazie mille per questo contributo! Sembra un'ottima introduzione al discorso. Vedrò di leggerlo con calma prossimamente!
marco_b
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