Ciascuno di noi ha dei propri giochi preferiti “incompresi” di cui va orgoglioso e
l’approfondito commento mi ha spinto a dare un’altra chance. Trovo che sia un gioco
particolare, con una sua personalità rispetto alla pletora di sparatutto del genere,
continuo a trovarlo ostico oltremodo ma si forniscono al giocatore buone risorse per
progredire. La molteplicità delle scie nemiche e i colori sgargianti li stagliano dallo
sfondo a differenza di svariati titoli in cui appaiono mimetizzati. Grafica e sonoro non
sono essenziali se supportati da un solido gameplay che però non riesco ancora a
promuovere, la navetta è legnosa, risponde lentamente ai comandi impartiti. Ci si
aspetterebbe magari dei power-up in soccorso ma non fa parte dello stile del gioco.
Seconda parte del commento (scusate, non lo faccio più). Dicevo, principalmente
perché forse è uno dei pochi titoli dietro ai quali si intraveda un'idea forte di
design (un po' come, per andare in generi ed esperienze totalmente differenti, nei
titoli di Paul Norman: sto dicendo che, quelli come questo, sono giochi dotati di
carattere nei quali si vede una precisa firma, la famosa autorialità, una visione, un
allestimento concettuale dietro non banale, che poi è quello che sarebbe sempre
bello trovare in un gioco). Cioè, mentre tanti titoli d'azione a 8-bit, diciamocelo,
sembrano quasi routine, magari anche molto eleganti, con un po' di gioco messo
intorno in maniera anche abbastanza estemporanea, tanto sparacchiare più o meno
risulterà divertente, 'sto tedesco dà l'idea di aver voluto con molta decisione e una
personalità per me impressionante realizzare proprio questa cosa qua, cupa, atipica
e avvolta nel mistero (ogni volta che arrivano i quattro tunnel con l'enigmatica
"maschera" o chiave da azzeccare tra le quattro proposte è una piccola emozione).
Oscuro titolo tedesco di nicchia, una delle esperienze più avvincenti sperimentate
sul C64. E risultare avvincenti a metà 2020 per un gioco del C64 è un pelo più
complicato che esserlo nei ruggenti anni Ottanta. Sì, tecnicamente può far
storcere il naso. Sì, magari all'inizio non si capisce bene cosa fare e lo si molla
(alcune dinamiche sinceramente non le ho comprese a fondo nemmeno ora che,
mi bullo, lo ho completato con cinque vite rimaste, ma fa parte del suo fascino).
Sì, lo scrolling non è fluidissimo, le astronavi sono un po' grossolane (ma alla fine,
fattoci l'occhio, si intonano bene col resto e apprezzo molto lo stile grafico del
gioco nel suo complesso, con quei bassorilievi diarrea-oro che davvero danno quel
senso di alieno e malato, pervasiva sensazione alla quale contribuisce anche la
balzana musichetta dello schermo dei titoli, inusuale nel suo dare risalto alla linea
di basso). Sì, l'azione stessa non sembra un granché (si ripresentano fino alla
nausea sempre le stesse formazioni, che fanno sempre gli stessi giri, non
inebriantissimi, diciamo – ma che possono risultare parecchio sgradevoli nelle
fondamentali operazioni di entrata e uscita dai tunnel, se non facciamo
accuratamente i nostri calcoli – oltre alla "navicella pazza kamikaze" che poi è la
nostra principale compagna nonché il maggior ostacolo tra noi e l'agognata fuga
dall'inospitale pianeta), ecc. Tuttavia nei livelli avanzati tenere sotto controllo tutti
insieme questi (ripetitivi e un po' sciatti) elementi di gameplay non è così banale.
Potete dargli 5, 8 o 3 a seconda dei vostri personali parametri, alle cose alle quali
date importanza in un gioco e a "come vi è presa". Cambia poco. Resta il fatto che
l'umile Zyron – che dandogli più profondità, varietà, perizia tecnica, ecc. sarebbe
potuto uscire un capolavoro, così è solo una bella idea un po' incompiuta – è un
gioco secondo me al quale va (ri)data una chance.
...un commento a caso!
Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back Molto difficle, ma se si raccoglievano gli oggetti giusti e si faceva il percorso giusto, si poteva arrivare alla fine!
Bellissimo, con tutte quelle schermate pazzesche da risolvere!
Musica iniziale stupenda (pecca...tyuan
Uno dei miei primissimi giochi, con tanto di
paddles per controllare meglio il tutto! Grafica e
sonoro semplicissimi ma tanto divertimento! leggi »Re Tucano
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli