Un bel gioco arcade convertito decentemente. Unico problema: rispetto all'arcade la difficoltà era troppo elevata. Se nell'originale i nemici armati di fucile prendevano la mira con calma e sparavano un proiettile lento e ben visibile, sul biscottone il proiettile era sparato immediatamente, era più veloce e grande solo un paio di pixel (marroni), il che rendeva più difficile schivarlo. Sono riuscito a termninare il primo giro solo grazie ad una patch che dava molte vite (anche se il respawn occorreva solo in determinati punti e certe zone necessitano di decine di tentativi per riuscire a superarle)
Un indizio sulla bontà di GB può essere un paragone con gli altri HC: su CPC in
particolare è goffo e si gioca male. Si dirà "il C64 è er mejo", ma la storia insegna
che non sempre ha avuto le (con)versioni migliori. In generale, le conversioni
Ocean/Imagine dei coin-op post Golden Age, pure avendo miglior fama rispetto ad
altre, non è che fossero di solito pure loro molto rifinite. (Il versante "sonoro"
resta un mondo a parte, Galway & C. non deludevano mai). Chiaro ci sia parecchio
spazio per un GB tirato a lucido rifatto oggi. A differenza di altre conversioni della
stessa casa (Legend of Kage, Galivan, Yie Ar Kung-Fu, Rastan...), GB per qualche
imprecisato motivo risulta proprio spassoso da giocare. Perfino più del coin-op. La
difficoltà però è tenuta mosconianamente assurdissima anche da sviste
macroscopiche o bassi espedienti (che andavano corretti in fase di beta testing ma
sospetto si volesse allungare artificialmente la longevità... curioso che i finali di
livello siano invece più che abbordabili). Su tutti, il soldato blu che in un istante si
abbassa e ci spara senza preavviso, anche da distanza ravvicinata. Praticamente
quasi una sentenza random di morte (sebbene si possano sviluppare tecniche di
gioco per ridurre parzialmente la portata del problema, tipo sdraiarsi in punti
sicuri e avanzare, per brevi tratti, solo quando nemici di questo tipo non
procedono sul nostro livello, o almeno non vengono da entrambi i lati). Odioso
anche il fatto che le scale rappresentino in qualche modo dei punti pericolosissimi,
visto che rischiamo di salirci sopra quando invece vorremmo solo zompare, e
viceversa (risultato: ovvio decesso e bestemmie). Tuttavia dopo un po' idiosincrasie
e difetti, pure ingiustificabili, diventano parte integrante del gameplay (che consiste
in pratica nel reagire in tempi furiosamente ristretti alla manciata di schematizzabili
situazioni di pericolo che ciclicamente si ripresentano).
Rischieró di subire una lapidazione sulla pubblica piazza, ma il mio
giudizio su Green Beret non è positivo. Il coin-up non lo ricordo e per
questo mi baso solo su quello che mi trovai tra le mani al tempo, cioè
un gioco estremamente difficile, con una grafica poco convincente e
delle carenze a livello di varietà complessiva. Potrei chiosare con
l'espressione "I gusti sono gusti", ma visto il gradimento generale molto
positivo, forse c'è qualcosa di questo gioco che non ho colto; uno di
questi anni lo riproverò!
Un gioco che mi è piacuto molto,ci avrò giocato chissà quante ore,ma non sono
mai riuscito a finirlo,la difficoltà era elevata,snervante direi,ma altrettanto
piacevole giocarci,la versione che avevo io si chiamava "berretto verde" è la trovai
in un numero di hit parade,il numero 4 se non ricordo male.Di questo gioco ho
avuto anche una versione sull NES era il gia citato rush'n attack,uno dei miei titoli
preferiti in assoluto.
ottima trasposizione del coin-op, che ricordo benissimo e che mi piaceva molto. il gioco sul
c64 era obbiettivamente bello, dati i tempi, ma molto difficile
La conversione di Green Beret per 64 si tratta di una delle più riuscite dal punto di vista
tecnico, con una colonna sonora che sicuramente eccelle anche rispetto al coin-op. nico
difetto (e non da poco) è costituito dalla difficoltà veramente esagerata. Salvo essere dei
maghi del joystick (oggi si direbbe del joypad :-)) era quasi impossibile arrivare oltre il
terzo livello. In ogni caso è un gioco assolutamente da godersi fino al game over :-)
Avere tra il proprio parco giochi coin op di questo genere penso rendesse fieri un pò tutti noi possessori del C64.Green Beret era stata una buona trasposizione anche se tra le sue colpe c'era un eccessivo livello di difficoltà che nel gioco da casa veniva persino esasperato.Eppure non sò come(dato che c'ho riprovato con scarsi risultati)ma all' epoca riuscii a finirlo dimostrando una perseveranza eroica che oramai non posseggo più a testimonianza che i videogames di oggi ci rendono dei mollaccioni!
Tecnicamente assai piacevole su Commodore: vario e frenetico.. difficile poter chiedere di meglio, anche considerato l’anno di realizzazione. Stephen Wahid firmerà d'altronde, molti altri arcade (dall'ottimo Gryzor a Slap Fight, da Rambo a Dragon Ninja). Sfiziose anche le musiche e gli effetti, il problema è che una partita può durare anche pochi istanti, complici alcune collisioni incerte. Sferrando colpi con l’arma bianca basta venir raggiunti e sfiorati da uno dei tanti nemici sulla scena per perdere una delle tre vite, per cui bisognerà costantemente avere riflessi e tempi d’azione da manuale. Chi vi riesce avrà partita vinta, ma gli altri avranno semplicemente pagato un titolo frustrante.
Che dire... il gioco in questione per me e' un'autentica leggenda.... ci ho giocato fino all'inverosimile e la grafica non si discostava nemmeno molto dall'originale. Non siate severi si parla di un 8 bit dopotutto...Per me vero capolavoro e ricordo che in una partita entrata nella storia riusci' a finirlo 2 volte di fila ( non sto facendo lo sbruffone) ...anzi e' stato un titolo ke mi ha convinto a prendere una console di nuova generazione ( non sono ammattito, dovreste sapere di un certo rush attack )
voto 10 da fans
Buon gioco come coin-op, un incubo convertito
per C64. La giocabilità era inficiata da una
terrificante gestione delle orde nemiche che si
affollavano sullo schermo, a volte soverchianti
in maniera schiacciante. I proiettili erano
impossibili da schivare, visto che spesso e
volentieri venivano sparati a bruciapelo, con
qualche millisecondo di visibilità. Nonostante
questo, ricordo che arrivai fino al penultimo o
ultimo livello, dove affrontai i nemici a bordo di
velivoli blu. Impossibile andare oltre, vista la
pessima calibratura della difficoltà.
Ottima la colonna sonora, anche se la grafica
spesso lasciava molto a desiderare,
soprattutto a causa di sprite poco definiti e
animati pessimamente.
Io invece non sono mai andato oltre il 2° livello, troppo veloce, troppi nemici che ti facevano perdere una vita solo toccandoti! Belli i Power Up (lanciafiamme, bazzooka), per il resto esteticamente carino
Pregio e difetto di questo gioco e' la velocita' dell'azione a dir poco furiosa;al contrario del coin-op tutti i nemici sono parecchio veloci e sparano senza fermarsi!Se riuscite a reggere il ritmo vi divertirete molto,altrimenti rivolgetevi altrove...
Non mi piace questa versione, non mi vergogno a dirlo. La versione Spectrum è nettamente migliore, almeno come giocabilità, è un caso raro ma è così. Infatti nella versione Spectrum si vede chiaramente il nostro eroe mentre brandisce il coltello. Nella versione C64 invece i personaggi sembrano ingessati. Inoltre quando i nemici sparano sono troppo veloci ed è difficile schivare questi proiettili. In definitiva una conversione che poteva essere NETTAMENTE meglio!!!
"Bello e impossibile" dice la canzone. Per riuscire a finirlo ci impiegai un sacco di tempo.
Mitico.
Francesco
Voto: -
29 gennaio 2005
Concordo con jacks. Buon sonoro e discreta grafica. Forse un po' troppo difficile (secondo me). Anch'io non ricordo di essere mai andato oltre il 3° livello.
jacks
Voto: -
25 giugno 2004
stupendo !! ottima giocabilità , ottimo sonoro e anche la grafica non era tanto male.
l'unica cosa è che era abbastanza difficile come gioco , non sono riuscito a superare il 3° livello.
Grande GREEN BARET!! Sparatutto puro con una veste grafica che non ha nulla da invidiare alla sua controparte da bar.
...un commento a caso!
Commando La colonna sonora faceva da sfondo ad un gioco gia di per se bellissimo, se non ricordo male, dopo lunghi e penosi affanni, riuscii a finirlo. sicuramente uno dei migliori giochi per il commodore 64!...DANILOSORELLA
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli