A giudicare dalla grafica e dalla giocabilità questo Vincent, clone più o meno spudorato di Giana Sisters, parrebbe un platform coi fiocchi, uno di quelli che chiusero in gloria l’era Commodore; ma la realtà non è così eccitante. È lo spessore del gioco a difettare: ovunque si raccolgono noiosamente icone moneta e altri oggetti di equivoca utilità, e una volta apprezzati gli ambienti con sfondo sinistro, notturno e vampiresco, l’azione si svela blanda e priva di diversivi. Probabilmente i programmatori avrebbero voluto sviluppare ancora un progetto che si interruppe e rimase in cantiere. Va detto che il protagonista è irresistibile così come diverse animazioni delle creature.. portarlo a termine anche così com'è potrebbe stuzzicare più di qualcuno..
...un commento a caso!
Dragon's Lair II: Escape from Singe's Castle La musica del genio Rob Hubbard, alcuni
livelli molto ben realizzati, l'idea del laser
game originale, la magia dei ricordi dei
tempi belli...voto 8...Alex da Parma
La prima avventura a cui ho giocato sul
C64. Bellissima, molto immersiva, conta
la fortuna però anche le scelte del
giocatore hanno il loro peso, ha il potere
del fantasy di proiettarti in altri luoghi e
tempi...voto 9 leggi »Alex da Parma
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli