Yie ar Kung Fu non è un bel gioco. La lotta fra i due contendenti è limitata da una pessima routine di gestione delle collisioni. Ogni partita è quindi una sfida al caso, dove conta più la fortuna che la bravura del giocatore. Infima poi l'impossibilità di passare facilmente l'avversario "Pole" che spesso blocca totalmente i movimenti dello sprite principale, ponendo fine immediatamente all'incontro. Graficamente mediocre, con sprite poco curati anche se abbastanza fluidi. Musiche sopra la media.
Questo è uno dei grandi successi per i quali non condivido l'entusiasmo generale. Non mi convinse allora, non mi convince oggi se provo a rigiocarci. Lo schema di gioco è a misura di coin-op, dal momento che in ultima analisi non si tratta tanto di lavorare sui propri riflessi, quanto di trovare il punto debole nello schema comportamentale di ogni avversario, onde sfruttarlo per vincere, o almeno aumentare le proprie possibilità di vittoria; evidente scopo dei programmatori era mettere in difficoltà il giocatore ogniqualvolta giungeva per la prima volta ad affrontare un avversario. La versione per C64, come del resto quella di ogni conversione di picchiaduro uscito prima su arcade, non rende abbastanza bene. A tal proposito è emblematico il longplay su LINK (Youtube), che mostra come quasi ogni incontro sia stato vinto con sequele di calci volanti e una dose di fortuna (o ricaricamento dello stato dell'emulatore?) o, nella migliore delle ipotesi, con un buon tempismo in combinazioni di salti e spazzate, e rari ricorsi ad altre mosse. Io concepisco invece il picchiaduro come un gioco in cui si deve conoscere l'arsenale del proprio personaggio (e degli altri, se differenti), onde sfruttarlo appieno, utilizzando ogni possibilità in base alla situazione, alla quale ci si adatta in tempo reale. Dal punto di vista grafico, se i fondali sono apprezzabili, il disegno dei personaggi rasenta il ridicolo, e l'unica consolazione è che su tutti gli altri home 8-bit era ancora peggiore. Un po' poco per salvare il gioco.
Decisamente un giocone. Certo partiva da un coin-up ben rodato e da una licenza konami, difficile fare una porcheria. Ma in quei tenmpi era difficle che uscisse anche un capolavoro e questo giochetto vi è molto vicino. La grafica è decente, non è che al bar brillasse ma qui fa il suo onesto mestiere e così anche le musiche. Giocabilità eccelsa a meno di alcune pecche, tra le quali una serie di mosse che non fanno danni (potrei sbagliarmi ma credo sia cosa sperimentata, un esempio è la spaccata al volo), le altre sono nell'estrema difficoltà di alcuni incontri. Il tizio (si chiamano tutti con il nome dell'arma che utilizzano) nominato pole vi inchioda con un solo colpo esattamente come quello denominato blues non lasciandovi scampo, questo non avveniva nemmeno nella versione mangiasoldi che è decisamente più facile di questa. L'ultimo avverssario tra l'altro è l'unica vera differenza grafica del porting, mentre sul nostro computer era in pratica il main character colorato di blu nella versione originale era un fustacchione bianco (che ricorda abbastanza seriamente Chuck Norris in "l'urlo di chen colpisce anche l'occidente" durante il combattimento nel colosseo) che poteva essere bellamente steso semplicemente a calci volanti (uno tu - uno io - uno tu - uno io, ho cominciato per primo e vinco...). Carinissimi poi i protagonisti, soprattutto le femminucce star e fan che non finiscono gambe all'aria quando vengono sconfitte ma accucciate sul terreno. Esaltanti le pose plastiche che freezano il gioco quando ci vengono redistribuiti i punti. Ne verrà fatto anche un seguito...ma saranno dolori atroci...
Per lungo tempo è stato il rimpiazzo casalingo più noto ai più blasonati picchiaduro da bar, le cui conversioni per Commodore facevano spesso e volentieri sincera pietà.
Il gameplay è frenetico e immediato, più dello stesso originale, dal quale questa versione a 8-bit è la più fedele. Apprezzabili i jingle del gioco. I bonus durante gli scontri fioccano, gli avversari sono a volte impegnativi ma affrontabili, almeno fino all’ultimo, un tizio che è una sorta di copycat del nostro guerriero, di più elevata difficoltà. Piacevole e ben fatto..
Non saprei definire quale sia il vero capostipite della categoria picchiaduro ma questo almeno per la mia esperienza di videogiocatore rappresenta il primo approccio a questo genere che negli anni successivi prenderà massicciamente piede tra i coin op e le varie piattaforme.Fu uno dei primi giochi a cui mi dedicai con più passione arrivando a conoscere quasi tutti i trucchi e tecniche di combattimento.Realizzato sul Commodore con sufficente somiglianza ed appropriata qualità riesce a trasmettere una buona dose di quell'emozione tipica dell' originale anche se il set di mosse in effetti è in parte ridimensionato il nome di qualche personaggio falsato e con la mancanza di alcuni di essi tra i diversi combattenti da affrontare.Decisamente carino e tutto sommato soddisfacente ma lievemente limitato a confronto con l'arcade.
francesco p.
Voto: -
20 maggio 2011
Uno di quei giochi che ti rimangono impressi nella mente,nient' altro da aggiungere. Vorrei solo segnalare la presenza di un porting per il binomio Commodore 16 e Plus/4 che era incredibilmente somigliante a quella per il Commodore 64 salvo l'assenza di musiche, di alcuni avversari e la presenza di un semplice "Well done rewind the tape" una volta completato tutto il percorso. Nella versione per il Commodore 64, invece, era molto arduo vincere e sbarazzarsi di Blues, ossia l'ultimo sfidante. Anche qui i ricordi corrono!
Giocavo questo gioco al bar vicino alle elementari,all'uscita non mi fermava nessuno e mi ci fiondavo,ma qualche volta c'erano i ragazzi un po' più grandi che ci giocavano molto bene e io mi limitavo a guardarli sognando di saper giocare come loro..Questa conversione mi arrivò con una raccolta Konami per il CBM64,e una volta caricato non me ne staccai per diverso tempo.
Lo spirito,la giocabilità,la grafica e il sonoro erano proprio quelli dell'arcade che giocavo tanti anni prima.
Gran bella conversione,gli dò 9.
L'imagine nell'86, periodo in cui ottenne molte license sui diritti della Konami, mise in cantiere cio' che sui "biscottoni" Commodore sarebbe diventato uno dei migliori picchiaduro antecedenti ad International Karate +. Come fattore conversione è molto buono se consideriamo che gli standard grafici di quei tempi non erano granché ma anche il coin-op aveva una grafica in se molto semplice. Quello che contraddistingueva il coin op e questa conversione C64 è l'estrema e frenetica giocabilità che sul Commodore è rimasta invariata, dando l'opportunità al giocatore di rivivere comunque le stesse emozioni del coin-op. Si sarebbe potuto dare un attimino piu' dedizione nelle sprites poco definiti e usando addirittura sprites in modalità espansa mentre con le capacità del C64 si sarebbero ottenuti personaggi pressocché identici al coin-op inoltre mancano alcune delle molte mosse dato che si concentra tutto su un unico tasto di fuoco. Non merita un 10 e lode ma sempre è un ottimo titolo.
Storia totale, prima di Street Fighter, che poi per 64 era una cosa inguardabile. restammo tutti avvinghiati a questo titolo per decenni... e al seguente IK+
Questo è per Hugo: io e mio fratello avevamo un trucchetto per Nuncha, solo che devi provarlo: appena cominciava il livello saltavamo tre o quattro volte sul posto, poi saltavamo verso destra e cominciavamo a riempirlo di calci volanti... in questo modo a volte riuscivamo anche a fare il perfect...
Ho adorato questo gioco in maniera assurda, conosciuto in sala giochi e subito portato sul c64, rivederlo mi porta ricordi di sfide infinite contro i vari personaggi, quelli che magari sembravano scontati ti mettevano al tappeto con un niente, odiavo alla morte il tizio giallo armato su ambedue gli avambracci, non ricordo il nome ma era davvero un osso duro. Gran bel gioco.
Lo vidi per la prima volta in una salagiochi e me ne innamorai, poi mi regalarono il c=64 ed insieme al mio amico iniziammo la ricerca del gioco da chi lo poteva possedere...TROVATO!
Alla fine ne diventai un campione...però Fan ogni tanto... Inutile dire che tra tantissimi è stato quello che mi ricorda tanti momenti dell'infanzia, sia mia che del mio amico... GRAZIE YIE AR KUNG FU!!!
Una conversione fatta veramente bene da gioco da bar a gioco su commodore 64 mi ricordo che mi ha fatto passare molte ore di gioco ottimo gioco di kung fu.
ke dire una sola parola un gioco ke ha fatto epoca e conversione perfetta uno dei miei primi giochi STUPENDO!!! :-)
Manuel
Voto: -
09 dicembre 2005
Che dire, un gioco che ha segnato un'infanzia!
Milena
Voto: -
24 agosto 2005
Io e mio fratello ci ammazzavamo di botte, c'era la spazzata che funzionava sempre, per questo avevamo deciso di abolirla, altrimenti era facile vincere...
Anche la mia..Buchu, Chain, Pole, Nuncha..e potrei andare avanti molto. Alla fine ci si scontra persino col proprio alter ego. Da giocare e rigiocare..
E' il miglior gioco per il commodore 64! A lui è legata la mia infanzia...
...un commento a caso!
Tapper Mamma mia i boccali di birra mandati in frantumi con questo gioco! E il barista con le mani tra i (pochi) capelli, che si disperava! Per non parlare di quando gli avventori, incacchiaiti per non averli serviti in tempo, ...Diego
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli