Ho indagato un po' su questo curioso titolo, che non è firmato, nel tentativo di
stabilirne la paternità. L'intento sarebbe quello di capire com'è nata l'idea alla
base di un videogioco politico; cioè se era stata commissionata dall'editore o
se viceversa è stata tutta farina del sacco dell'autore. Il gioco è apparso
originariamente sul numero 21 di Super Commmodore della Jackson e le
ricerche partono necessariamente da qui. E' possibile infatti che l'autore figuri
tra quanti hanno collaborato alla rivista. La redazione risulta composta da
cinque elementi tra i quali ci appuntiamo il nome di Cesare Palmieri. Una
rapida operazione di perlustrazione nel codice del gioco tramite monitor rivela
poi un ulteriore indizio, la scritta "BOTTLES KILLER". Evidentemente l'autore è
sempre lo stesso. I due titoli dovrebbero essere in qualche modo imparentati.
"BOTTLES KILLER" è un altro SEUCK pubblicato nel 1989 su Videogiochi 1.
Viene facile a questo punto supporre che Satyrigame possa esserne il
rimaneggiamento e che per qualche svista non siano state pulite tutte le
tracce del modello di partenza. Il Colophon di Videogiochi 1 ci rivela la
presenza di due soli redattori: Alfonso Romano e... ancora Cesare Palmieri.
Verrebbe perciò spontaneo supporre che il creatore del gioco (o di entrambi)
possa essere quest'ultimo.
Tuttavia un breve consulto con Raffox e con storico redattore di Jackson
Massimiliano Anticoli escluderebbe questa possibilita'. La questione dunque
rimane aperta e per il momento non è possibile definire meglio i contorni
entro i quali Satyrigame ha visto la luce.
E' un seuck e il gioco si salva proprio per l'idea di metterci dentro i politici.
Secondo me l'hanno fatto anche per ottenere l'attenzione dei giornali e farsi
parlar di se' . Si riconoscono Craxi, Andreotti, Pannella. Il sicario con gli
occhiali scuri sembra Goria. tutti ben caratterizzati bisogna dire! Tra i simboli
quello MSI, la foglia repubblichina, la falce-martello, lo scudo crociato, il
garofano, la pipa di Pertini. A volte sullo sfondo sembra di scorgere dei
personaggi oscuri, agenti segreti sicuramente. Poi ci sono anche delle silfidi
che tirano le frecce, non ci sono franchi tiratori ma tiratori e basta.
Riassumendo, è tutto un magna-magna.
Il gioco mette su C64 gli scandali politici di fine anni 80, premesse di tangentopoli e mani pulite, più volte denunciate nel giornale “la Repubblica” diretto dal suo fondatore Eugenio Scalfari, protagonista del gioco. L’idea dei politici che tendono un agguato alla sua persona per zittirlo, con vari personaggi secondari come mafiosi armati di lupara e chierichetti ad impersonare una generica complicità vaticana, è da interpretarsi come satirica, scherno dei potenti, molto in voga a quei tempi in trasmissioni come “Biberon” (il Bagaglino). Il gioco è un classico SEUCK con personaggi ben disegnati, molto attinenti alle controparti in uno sfondo notturno di una città italiana. Molto semplice da finire, ma inficiato da problemi di collisione tra il nostro sparo e alcuni sprite avversari che anche se colpiti in pieno non ne vogliono sapere di spirare anche dopo numerosissimi colpi. Resta un giochino d’altri tempi che andrebbe spiegato alle nuove generazioni sia per i personaggi ormai che furono, ma soprattutto per un tipo di satirica che oggi probabilmente verrebbe censurata in modo aspro per il modo in cui è rappresentata.
Questo titolo mi era sfuggito . I giochi fatti col SEUCK mi attraggono ben
poco ma questo mi ha davvero incuriosito:chissà cosa ha mosso
l'autore (su gamebase indicato col nome di Chris Yates!? ) a inserirvi
Scalfari che come un italico Rambo, va avanti smitragliando a destra e
sinistra in una folle corsa verso la redazione de "La Repubblica". Sulla
sua strada agguerritissime figure della scena politica della prima
repubblica, riconoscibilissime e davvero ben caricaturate. A parte
queste note di colore, gioco noiosetto.
Una divertente via di mezzo tra Commando e Spitting Image! roba da scompisciarsi tanto i 'pistoleri' somigliano agli originali. Nel gioco oltre ai proiettili si devono schivare oggetti volanti come simboli di partito, pipe che si ritorcono contro il protagonista (peccato non disporre di qualche molotov!). Andrebbe aggiornato ai nostri tempi: tutto sommato a confronto quelli erano signori politici (ed è tutto dire)..
Lo acquistai, se non erro nel lontano 1988, nel formato floppy. Ero piccolo, non mi curavo di politica e non afferrai le caricature di Scalfari (Nel gioco ribattezzato Eugenio Scoop) e di tutti gli uomini politici dell'epoca (Craxi, Andreotti, Pannella, Goria, Spadolini, ecc). Come gioco in sè nulla di che, sparatutto con i nemici immobili e sempre nei medesimi posti, però come piccolo manifesto di un'epoca, beh, direi molto simpatico...
...un commento a caso!
Casa, La Questo è stato il primo tra i giochi che mi sono dilettato a convertire dallo Spectrum. Ero rimasto intrigato da questa avventura quando mi imbattei nella sua versione Amiga, inclusa in un vecchio cover disk della rivis...tsm_carmine
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli