Gli alieni hanno invaso la terra e in città si vedono gli effetti della loro
distruzione. Che fare? Ma chiamare i marines! Armati di tutto punto,
arriveranno in coppia come calciatori in ritiro, per porre rimedio con
l’amico lanciafiamme e qualche scaltra piroetta, al maleducato e ben
poco diplomatico, mostruoso ‘stormo’ extraterrestre. Conversione US
Gold appena superiore alla -propria- media, di un ben noto coin-op
SEGA dei primi anni ’90, che sacrifica molta atmosfera originaria ma
garantisce un gameplay standard adatto ai novizi, non mostrando
particolari difficoltà durante i primi livelli e abbondanti ‘credits’. Multiload
inevitabile. Qualche sorpresa è data dalla varietà shoot’em up di alcuni
livelli, degnamente riprodotti, che smorza l’altrimenti tragica routine
avanza-ammazza. In certi casi, chiudere un occhio è segno di
buonsenso. In due parole: può piacere.
In quegli anni come sempre alla ricerca di conversioni da coin op ovviamente non me ne persi una ed Alien Storm faceva parte della mia bacheca.
Del porting come al solito se ne occupò US Gold ma stranamente in questo caso non si assistette al consueto scempio, bensì ad un affidabile rappresentazione del titolo Sega riadattato a dovere.
Piace constatare la sorprendente somiglianza con quanto visto al bar su quasi tutti i fronti, estetica generale e struttura dei livelli di gioco in testa con forse giusto una leggera minoranza in tipologia di nemici alieni da affrontare!
Alla lunga può sopraggiungere una certa monotomia nell' azione come del resto accadeva allo stesso arcade, affievolita in parte dagli stage bonus a carattere di sparatutto in soggettiva, ma senza dubbio un titolo che merita di essere provato!
KHRYS2008
Voto: -
09 giugno 2007
sfortunatamente ci ho giocato solo al bar era troppo bello!!
...un commento a caso!
Conan il Barbaro Pubblicato su Papersoft in tre puntate a partire dal numero 20. Solo la prima è disponibile, si attende il ritrovamento degli albetti mancanti per poter ricavare il programma completo. Tecnicamente quindi si tratta di u...Roberto
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli