Matt Gray è uno dei miei idoli, il suo modo di comporre musica mi fa impazzire. Le musiche di Tusker, per quanto mooolto simili a quelle di Last Ninja 2, creano un'atmosfera pazzesca. La grafica e le animazioni sono al top per il periodo in cui Tusker uscì. Anzi, questo titolo era molto meglio dei titoli ufficiali dedicati ad Indiana Jones che vennero pubblicati più o meno negli stessi mesi. Un pò troppo astruso all'inizio, un pò troppo facile una volta presa la mano. Non sarà un classico, ma ogni tanto una bella partitina la si rifà volentieri.
Già all’epoca non mi fece una grossa impressione. Pur apprezzando il filone cinematografico di Indiana Jones (dal quale questa declinazione del ‘Ninja’ attinge a piene mani) e in parte anche immedesimandomi nei giudizi letti, essendo il gioco piacevole, in tutta onestà non riesco ad andare oltre la sufficienza. L’azione per quadri è blanda e ridotta, il respawn è irritante e lo scenario scontato non aiuta. Se le musiche sono varianti del tutto banali di Last Ninja 2, la grafica è efficace ma francamente non eccelle: c'è qualche stupenda animazione e una buona varietà, ma la definizione non è la solita a cui ci ha abituati Hugh Riley, lo sprite di Tusker poi è clonato sul vecchio Predator. Può essere divertente da completare, qualche enigma è sfizioso, ma dopo non ci si torna più.
Splendida avventura dinamica, che si discostava dalla tipica (e abusatissima) visuale isometrica della System 3... La grafica era spettacolare (soprattutto quella del primo livello), il sonoro un po' meno (Matt Gray mi ha sempre dato un po' alla testa, ma ha fatto di peggio...), mentre la giocabilità era sicuramente l'aspetto più curato (nonostante alcuni enigmi non fossero di così immediata risoluzione). Ricordo che non ci misi molto a portarlo a termine (il livello che mi diede più filo da torcere fu il primo), e fu uno dei primi giochi che videoregistrai (il primo in assoluto fu Last Ninja 3, con quella indimenticabile presentazione cinematografica!)... Splendido!
C'era un doppio baco tremendo prima di entrare nel tempio finale. Lo scimmione di pietra spesso non prendeva quella stramaledetta sfera. Allora mi sono ingegnato col personaggio e ho cominciato a camminare stretto al muro: dopo un po' di fatica ho trovato un passaggio tra i pixel e sono entrato.
A parte questo bello, ma finale poco gratificante (le solite scritte).
goffrid
Voto: -
17 ottobre 2006
Gioco stupendo, enigmi ben calibrati e tecnicamente ottimo. Non l'ho mai finito...aarghhh quelle maledette formiche dell'ultimo livello
Memole
Voto: -
30 gennaio 2006
Decisamente meglio di Indy, bella grafica, colonna sonora curata e abbastanza violento...
A prima vista può sembrare un lontano cugino di Indy...questo gioco è moolto meglio del gioco ispirato al terzo episodio del celebre film.
Difficile da portare a termine, grafica buona e musica accattivante. Da giocare e rigiocare e rigiocare...
...un commento a caso!
Match Point Correva l'anno 1984 e spesso le Software House dell'epoca avevano l'usanza di non accreditare i programmatori. Chi programmò Match Point? Non si sa. Si sa solo che fu un bel gioco, forse il miglior Tennis sul C64....Roberto
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli