Non se po’ vede, gameplay sotto i tacchi e livello tecnico alle soglie
dell’infimo. Ma articoliamo un po’ questo intervento. Le metropoli odierne sono
piene di gang e un indomito eroe solitario avrà il compito di fare pulizia.
Trattasi più nello specifico, di gruppi kamikaze i quali, colpiti dal nostro alter-
ego esploderanno all’istante, misteriosamente senza indebolirci. Anche
saltandoli a piè pari si avrà modo di proseguire il percorso sfruttando i difetti
delle collisioni, ma occorrerà un certo tempismo per via del respawn e nello
schivare proiettili e altre insidie procurate dai gruppi.
il solo interesse nel portare avanti una medesima meccanica di gioco è dato
dalla varietà della giungla metropolitana. Può ricordare “Cobra” sul quale non si
andò per il sottile, in effetti risulta afflitto da simili gravi carenze. I
programmatori sono nomi noti e faranno di molto meglio.
...un commento a caso!
Who Dares Wins Wow, il mitico commando. lo ricordo pure come coin-op. mi e' sempre piaciuto ma ricordo che
era difficilotto e per questo non ci ho giocato piu' di tanto...ghiacciolo1
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli