Fu l'ultima gold medal da parte di Zzap! nostrano, a mio avviso un tantino forzata, per far coincidere l'addio in gloria a un epoca, quella del piccolo Commodore, con quello della rivista simbolo dell'8-bit videoludico. Alien3 ossia il tie-in di uno dei film più pretestuosi e deludenti del cinema di fantascienza, merita senz'altro un punteggio elevato per la tecnica che risplende dal nostro monitor: come da consuetudine Probe davvero raffinata e ricca di dettagli visivi e sonori. Non altrettanto convince la giocabilità, dato che gli alieni sono molto veloci e piombano spesso dal nulla su noi malcapitati. il tempo di reazione è davvero blando e in ogni caso l'arma più efficace è il lanciafiamme. Bisognerà impiegare del tempo prima di venire a capo di ciascuna sezione, dato che ci sono missioni da svolgere in un limitato periodo e dato che è necessario imparare i luoghi degli agguati per perdere meno vite. La presentazione è ottima, potendo scegliere la difficoltà e le vite a disposizione. Non sarà comunque una passeggiata.
Sono stato sempre molto critico verso la Probe, i cui membri reputo bravissimi ma anche dei gran furboni. I titoli secondo me più apprezzabili di tale team sono Outrun Europa e soprattutto questo Alien3 che rasenta davvero la perfezione da ogni punto di vista. Pende un pochino verso la facilità di fondo ma fondamentalmente la difficoltà è tarata bene, esteticamente è un gioiello e tutto è stato convertito alla grande senza pasticciare come nel caso di altre vergognose (ma di grande successo anyway) conversioni. Uno di quei giochi di cui il sessantaquattrista può andare davvero fiero, senza presentazioni roboanti o sboronate del genere, un prodotto solido e di spessore.
Per fortuna questo game non ha nulla da condividere con i dimenticabilissimi predecessori (Alien della Argus Press 1984, Aliens: The Computer Game della Activision 1986 e Aliens della Electric Dreams 1987), almeno per quel che concerne l'aspetto grafico. A mio parere quelli della Probe hanno sfruttato molto meglio le potenzialità del computer. Ottima la grafica sviluppata da Ames e Baker, decente la giocabilità! I tune di Andy Roger, nei quali credo di riconoscere una lieve vena 'Follin'eggiante, sono di buona fattura. L'unica pecca forse la ripetitività dello schema di gioco... Avrei gradito qualche variante alla Robocop 3, o come in The Untouchables. Magari anche qualche colpo di scena improvviso per creare maggior tensione non avrebbe certamente guastato. Sostanzialmente si tratta di un buon titolo ma dal quale si poteva ricavare qualcosa di più.
...un commento a caso!
Shamus Beh...il primo gioco per Commodore 64 che hai provato non si scorda mai. 16
Marzo 1983: tuo padre ha cambiato il TI 99 4/A in cui stavi programmando un
clone di Donkey Kong con il Commodore 64. Dispiacere sì, ma poi...boanergos
Piccola nota a margine, ricordandovi di leggervi la recensione (vi è un link nella scheda) che è davvero completa di tante informazioni. Dopo diverse partite ho compreso che l’approccio al gioco, o per lo meno, la scelta del giocatore ... leggi »Phobos
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli