Un ottimo gioco penalizzato solo da due difetti:uno, la malsana idea di far scrollare lo schermo lentamente per aumentare la difficoltà; due, il fatto che i nemici arrivano casualmente da fuori lo schermo, a volte anche in situazioni in cui non è possibile che possano arrivare.
Per il resto uno shoot'em up notevolissimo, con azione frenetica, azione a due giocatori contemporaneamente, livelli ampi e una bella serie di mostroni di fine livello. Segnalo anche i caricamenti, per chi usa il c64 vero, decenti sia su cassetta che su disco.
Leggendo i vs commenti sono d'accordo sui difetti, esempio la velocità difforme di eroe e scroll, ma la varietà superlativa e una difficoltà che ho trovato ben calibrata (difficile ma affrontabile) ne facevano un signor sparatutto...se poi si aggiunge il poter giocare assieme ad altri, la soddisfazione è garantita.
Conversione di un coin-op per il quale personalmente stravedo,abbastanza gradevole se non fosse per lo scrolling piu' lento dello sprite principale,che rende alcune situazioni eccessivamente frustranti.Promosso con riserva.
Il gioco originale non è il massimo, ma come conversione è veramente eccellente. Tutta la grafica, le musiche e i livelli del coin-op sono stati riprodotti alla perfezione, compreso il gioco in due!!
Premettendo che i prodotti in cui compare il logo Sega non mi hanno mai convinto troppo, a parte semmai Wonder Boy, questo Alien Syndrome lo classificherei uno shoot'em up appena decente. A suo favore va la giocabilità, accettabile anche nelle partite a due, e l'immediatezza con cui ci si riesce ad immergere. Questi, secondo me, gli unici aspetti che più gioverebbero alla longevità di questo game. La grafica la trovo semplicemente, irrimediabilmente 'brutta' nella scelta dei colori e dello stile generale. Dal fronte musicale nulla di meglio. Anche la difficoltà la trovo un pò troppo marcata, forse giocando in coppia si può sperare di sopravvivere più a lungo alle massicce orde di alieni. Ho gradito invece, e non poco, la sequenza finale, che nella sua semplicità dà un senso di completezza al prodotto. A volte in un game mediamente bislacco, si scoprono piccoli elementi che indurrebbero (notare il condizionale) ad una eventuale rivalutazione del giudizio. L'ho provato, l'ho cancellato.
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli