Hagar the Horrible di nome e di fatto, un platform game povero che setaccia qua e là
altri (Wonderboy in Monsterland, Mario, persino New Zealand Story) e che, sia per
resa che per atmosfera, non rende onore allo spirito della strip a cui prende il nome.
Si guida il vichingo attraverso scenari labirintici e alquanto simili, collegati da un
sistema di password, attraverso piattaforme, cunicoli, negozi. L’azione è priva di
mordente, scarni gli effetti sonori e decisamente penosa la definizione dei
background. Talvolta risultano persino irriconoscibili gli oggetti in cui ci si imbatte..
mentre gli scontri palesano tutti i limiti di gameplay di questo titolo..le cose migliori
rimangono la schermata di caricamento e quella dei titoli. Da dimenticare.
Nato dalla matita del geniale Dik Browne nel 1973 e tenuto ora in vita dal figlio Chris, il vichingo danese più famoso del mondo divenne anche un prodotto videoludico ad opera della Kingsoft. Rimanendo in tema dell'orrido, si tratta appunto di una orribile trasposizione: la grafica è tendenzialmente mediocre (ma potremmo anche dire 'brutta'), pochi i dettagli gradevoli. Il comparto sonoro non è da meno, come anche la giocabilità. Eppure il potenziale ci sarebbe stato per ottenere un titolo interessante! Sfortunatamente forse si sono avvalsi di talenti informatici non adeguati. In sostanza affiancherei HtH al game di Lupo Alberto, per il quale però ho sempre nutrito un sentimento di amore-odio (giocabilità e audio decenti vs grafica mediocre e appeal complessivo decisamente sotto tono). Se proprio vogliamo rimanere in tema, allora meglio farci una partita a Spikey the Viking dove sin dalla pic introduttiva si può facilmente intuire che il senso dell'orrido è decisamente più lontano...
...un commento a caso!
Iridis Alpha Non un gioco destinato a tutti vista l'asprissima curva d'apprendimento richiesta.Ma chi persevera si trovera' di fronte ad un gioiello di giocabilita' imperdibile!Now go and feed em electric death!...AggRoger
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli