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Iscritto dal | 30-04-2008 |
Gioco Preferito | Last ninja 1 |
Commenti | 42 |
Voti | 37 |
Parsec
09-02-2010 ore 12:24
Viene accusato questo gioco di scarsa originalità, ma forse non tutti sanno che questo titolo è molto antecedente ad altri valevoli titoli shoot'em'up a scorrimento orizzontale come R-Type, IO, Armalyte, Catalypse e altri, anzi ne potrebbe essere il padre. Esso infatti è la conversione di un titolo per il buon vecchio Ti-99/4A pubblicato per la prima volta nel 1982 risalibile a questo link: LINK
Tralasciando l'originalità i fondali sono buoni e gli sprite nella sufficienza, ma l'azione è abbastanza impegnativa ed offre qualche ora di divertimento.
Bella conversione!
Dragon Ninja
20-01-2010 ore 18:24
Sprite egreggiamente realizzati e ottimamente animati, fondali che rispecchiano fedelmente il Coin-op con uno scrolling davvero fluido ed efficiente con attenzione ai dettagli, comparto sonoro nella media che però non rispecchia il sound originale arcade ma migliorabile...il tutto sprecato da una pessima gestione delle collisioni che rendono la giocabilità compromessa ad una serie calcoli tempistici mentali sfasati che disorientano il giocatore slogandosi il polso col joystick nel capire quando colpire gli avversari che invece sembrano possedere una aura misteriosa in grado di colpirti a poca distanza dal contatto col vostro protagonista e questo rende le cose anche surrealmente difficili. Eppure bastava un po' di attenzione a questo particolare come invece è stato fatto per Target Renegade per rendere questa conversione perfetta. Peccato davvero...non me la sento di dare un voto alto.
Bangkok Knights
10-12-2009 ore 01:49
Titolo della System3 da molti sottovalutato semplicemente per la grossolaneità degli sprite, ma che al contrario a mio avviso è un capolavoro.
La System 3 cavalcava un periodo in cui il culto dell'oriente e delle arti marziali affascinava lo staff e i programmatori come testimoniano le serie International Karate e Last Ninja.
Il gioco tecnicamente è molto ben strutturato, i personaggi seppur definiti con sprite espansi si muovono molto bene e sono definiti con maestria nei minimi dettagli riuscendo a rendere convincente ogni tecnica e ogni personaggio nelle sue espressioni. Le collisioni tra sprite nell'eseguire le varie tecniche sono ottime e lo stile di combattimento Thai Boxe (o forse meglio il Moithai) è degnamente rappresentato. Il sistema di controllo permette di scegliere il sistema assistito delle varie mosse che a seconda della distanza dall'avversario sceglie quella piu' adatta e quello manuale (personalmente preferisco quest'ultimo).
I fondali sono abilmente ben definiti con alcuni dettagli che saltano all'occhio del giocatore e che rendono convincente l'ambientazione di gioco.
Il sonoro è affidato al maestro Rob Hubbard mentre gli effetti sonori campionati seppur discretamente gracchianti fanno il loro dovere sfruttando nel complesso il buon vecchio portentoso SID.
Un vero gioiello per tutti gli amanti dei picchiaduro da tenervi incollati al joystick fino a slogarvi i polsi!
Salamander
01-10-2009 ore 14:47
Essendo un cultore appassionato della serie "Gradius", ove sulle macchine casalinghe giapponesi hanno trovato la loro massima rappresentazione nei diversi porting con addirittura personalizzazioni di conversione variabili a seconda della macchina in questione, rimasi scettico nell'apprendere all'epoca di una conversione sul piccolo c64. Appena caricato il gioco la prima sensazione che ebbi fu quella di ritrovarmi davanti ad un mini coin-op della versione arcade: tutti gli elementi sono stati mantenuti sin nel minimo dettaglio, dalla grafica alla giocabilita che è veramente frenetica mantenendo intatto il gmaplay dell'originale tenendo il giocatore inchiodato al joystick e allo schermo. Il comparto sonoro non è da meno con delle ottime versioni "SID" delle colonne sonore che, a differenza di nemesis, stavolta sono differenti ad ogni livello. Questo titolo fa rendere conto sempre piu' che per convertire un gioco giapponese bisogna entrare nell'ottica e nella mentalità del paese del sol levante per mantenere la stessa atmosfera e dando le stesse sensazioni; non basta semplicemente riprodurre freddamente e copiosamente grafica e suono e Peter Baron della Imagine lo aveva capito.
Tra le note dolenti possiamo trovare la mancanza della possibilità del gioco a due ed un finale un po deludente dopo soli quattro livelli, ma la difficoltà equilibrata e l'alta giocabilità vi tratterranno per molto tempo prima di finirlo.
Questa conversione è un piccolo vero gioiello inaspettato sul Commodore!
Complimenti alla Imagine!
Savage
18-09-2009 ore 12:07
Nato originariamente per rilanciare i sistemi Amstrad CPC, questo Savage suddiviso in tre distinti giochi, racchiude in se velocita e giocabilità da coin-op con una grafica veloce, colorata e sprite grandi, colorati e ben definiti ma soprattutto veloci con una dinamicità di gioco frenetica dove il ritmo d'azione ti tiene inchiodati al joystick e allo schermo a devastare orde di mostriciattoli ed esseri strani e decisamente pericolosi, non facili da abbattere; il tutto accompagnato da una musica pop-techno che incalza lo spirito del giocatore particolarmente nei momenti piu' frenetici.
Non ci sono a mio parere punti negativi a parte la pecca di non avere un qualche tipo di connessione nelle varie tre sessioni spezzando cosi l'azione di gioco.
Resta comunque un titolo ben valido da soddisfare le esigenze degli smanettomani piu incalliti. Certo non avrà proprio tutta quella valanga di colori che contraddistingue la versione Amstrad ma la velocita di gioco della versione Commodore non ha paragoni. Su Zzap prese un 84% contro l'89% della versione Amstrad ma a parte i colori in piu', avendo provato entrambe le versioni, la giocabilità della versione 64 è impareggiabile. Piccolo grande gioiello della Firebird.
Nemesis
10-09-2009 ore 13:19
Premetto che la prima versione che vidi di Nemesis/Gradius fu proprio sul piccolo c64 a casa di un amico prima di possederne uno mio di commodore. Mi affascino' subito con il suo gamplay davvero unico soprattutto per il sistema di potenziamento che come è stato gia detto ha ispirato la realizzazione di altri titoli come Wizball e Slap Fight. Delle versioni parlo di Nemesis e non Gradius in quanto non ho avuto modo se vi sono sostanziali differenze a parte il nome. Qui siamo di fronte ad un analogo discorso a Ghost'n'goblins in cui in un unico caricamento sono stati inseriti tutti gli elementi del coin'op con addirittura qualche aggiunta. Un gran bel lavoro grafico che cerca di riprodurre in maniera pressocché fedele fondali e sprite nonché la giocabilità. Successivamente ebbi occasione di vedere altre versioni tra cui Nes e MSX nonché l'arcade. L'entusiasmo iniziale per la versione commodore scese sensibilmente con un amaro in bocca pensando che magari sacrificando l'unico caricamento con un veloce multiload si sarebbe ottenuto una conversione piu fedele come poi in seguito mi comfermo' di questo la splendida conversione di Salamander. Avendo a che fare anche con macchine giapponesi, ho sempre pensato che le conversioni nipponiche sul c64 e altre macchine occidentali, sarebbero dovute essere sviluppate direttamente dalle case stesse come appunto avviene per computer e console provenienti dal sol levante. Affidare il lavoro a terzi soprattutto dallo spirito "non giapponese" ha quasi sempre compromesso il risultato finale dando alle conversioni un aspetto simile all'originale ma che non sempre trasmette la stessa atmosfera e sensazione.
Comunque non mi sento di dare un mal giudizio in quanto il divertimento è in ogni caso assicurato. Una mancanza la do al reparto sonoro mantenendo solo le stesse colonne sonore per tutti i livelli mentre sappiamo benissimo che l'originale di Nemesis/Gradius di certo non scarseggia musicalmente parlando.
Typhoon
25-04-2009 ore 23:17
Uno dei rari titoli in cui la freneticità degli shot'em'up Konami è stata mantenuta integralmente ed ecco che in sordina questa conversione di Typhoon si rivela molto più interessante di quanto ci si aspettasse. In entrambe le fasi di gioco la grafica è ben definita e rispecchia molto il coin-op. Gli sprite potevano essere definiti un po meglio ma ricordano bene la versione arcade inoltre la difficolta di gioco anche se all'inizio puo sembrare un po ostica è abbastanza equilibrata e che senza farci caso aumenta di livello in pieno stile Konami.
Il comparto sonoro è realizzato magnificamente facendo rivivere la versione da sala; infine i multicaricamenti sono velici e indolori!
Questo titolo è stata una vera sorpresa per molti e ha riservato ore ed ore di accanito divertimento.
Da giocare tutto d'un fiato!
Rainbow Islands: The Story of Bubble Bobble II
22-04-2009 ore 00:57
In genere molte conversioni di giochi tipicamente giapponesi come questo capolavoro Taito, nel passaggio dei diritti a terzi per la trasposizione, perdono nel ridimensionamento alcune caratteristiche tipiche al coin-op stesso. Ma qui invece parliamo di un capolavoro persino di conversione che tiene in considerazione ogni dettaglio del coin-op e riprodotto con lo stesso effetto: i fondali riproducono fedelmente sia nello schema che negli elementi grafici la versione arcade mentre il SID si rivela perfetto nel riproporre la colonna sonora originale "Over the Rainbow" e deliziarci di effetti sonori da vero coin-op. La giocabilità è ad altissimi livelli e a mio modesto parere leggermente superiore persino alla versione Amiga, le collisioni e i movimenti dei vari sprite sono perfette e curate in ogni dettaglio.
Il multiload era inevitabile vista la mole di dati ma non si prolunga molto, mentre i mostri finali potevano essere curati un po di piu ma ricordano bene quelli del coin-op!
Power Drift
17-04-2009 ore 15:43
In questi giorni si è parlato di Chris Butler come programmatore mediocre!
E proprio in virtu' di cio che mi sento in dovere di ripescare uno dei capolavori di programmazione sul C64 sfornato proprio dai polpastrelli di Butler il quale ha saputo racchiudere lo spirito del coin-op in un unico caricamento mantenedo seppur con una doverosa drastica ma efficace riduzione della mole grafica e sonora, tutta la giocabilita e la velocita che caratterizzano questo titolo. Sin dai primi colpi di accelerata ci si rende conto che è veloce molto veloce, talmente veloce che per certi versi sembra a volte che le auto doppiate vadano all'indietro rispetto allo scorrere dello schermo, ma la giocabilità è altissima e ogni curva ti tiene col fiato sospeso fino alla fine di essa cercando di fare di tutto per non ritrovarsi un auto addosso o uscire fuori pista. La grafica dei fondali seppur ridotta ricorda quelli del coin-op. Il sonoro è adattato ad un unica colonna sonora. Ma l'adrenalina sale sale sale..
Caveman Ugh-lympics
13-04-2009 ore 01:34
La Electronics Arts ha sempre avuto un debole per le pubblicazioni su base sportive, ma il massimo del divertimento sano unito all'ironia pura credo sia proprio questo Caveman Ugh-lympics. Tutto è curato nei minimi dettagli, dalla presentazione che come ironia è favolosa, alle varie competizioni sempre più demenziali condite con il sarcasmo dei personaggli nell'ostacolare gli altri avversari. La definizione dei personaggi è davvero buona e addirittura in alta risoluzione nei casi in cui i personaggi stessi sono rappresentati più piccoli.
Il sistema di controllo nelle diverse specialità è abbastanza intuitivo e nel caso si adoperasse un lettore Drive invece della classica cassetta i caricamenti sono abbastanza rapidi. Credo che questo sia un titolo unico nel suo genere in quanto non esistono repliche e le uniche conversioni sono su DOS e Nes Nintendo realizzate a distanza di tempo. Consiglio per chi vuole divertirsi di caricarlo ancora oggi perche ci sara da ridere davvero.
Match Point
12-04-2009 ore 15:23
Gameplay semplice quanto essenziale per questo titolo epico degli anni '80 e testimonianza di un parco software ludico di grande impatto per quei tempi.
Neanche a farlo apposta giorni fa si è discusso nel forum dell'ormai odiatissimo sito contro il C64 in cui durante i test veniva caricato sul Commodore proprio questo Match Point. Beh mi venne spontaneo un sorriso quando uno dei commodoriani alzo il volume del televisore enfatizzando presunti effetti sonori reali, ma suono sulla sufficienza a parte questo è stato uno dei primi giochi tecnicamente avanzati a dispetto di una grafica semplice ma colorata. Le sprites dei personaggi anche se piccoli sono ottimamente definiti e ben animati, la pallina ha un movimento abbastanza fluido e reale, il campo da tennis come gli spalti del pubblico sono ben rappresentati e rendono bene l'idea dell'ambiente circostante. Il sistema di controllo puo' dare qualche incertezza all'inizio ma ci si abitua presto. Un titolo da essere fieri di avere un C64!
Yie Ar Kung-Fu II
12-04-2009 ore 13:30
@ Raffox: E hai sprecato questo spazio per dirmi questo? Continuero a chiamarle sprites e al femminile! Sono uno Zzappiata e come loro mi esprimo. Hanno usato questi termini per tutte le pubblicazioni senza che nessun editore abbia abiettato qualcosa, non vedo perché non possa usarli anche io! Hai ragione visto che sprite significa folletto o spiritello e quindi maschile ma qui in argomento videogiochi vengono intesi come immagini mobili e il termine immagine è femminile, quindi continuero a chiamarle sprite(s) al femminile. Caro Raffox con tanta simpatia ed amicizia pero' non voglio neanche io peccare di superiorità ma usa un messaggio privato anziche il box dedicato ai giochi. ;) Poi altra cosa: non è che come commodoriano hai accusato il colpo sul fatto che questo titolo è stato convertito non da un arcade ma da un MSX????? Magari non sopporti l'idea che sia stata l'Imagine a convertirlo e non ad essere scritto direttamente dalla Konami come appunto per MSX???? Ciao e buona Pasqua!
Yie Ar Kung-Fu II
12-04-2009 ore 01:44
No, mi dispiace ma non ci siamo proprio!
A tutt'oggi il primo Yie ar Kung Fu per C64 risulta ancora migliore sotto il punto di vista della giocabilita e delle collisioni delle sprites. La definizione grafica dei fondali di Yie Ar Kung Fu 2 per C64, piu' o meno rientrano nella media ma la rappresentazione del protagonista è da orrore: piu' che in posizione di guardia sembra che cammini come uno zombie. Le mosse disponibili gia sono molto meno rispetto al primo episodio e la scarsa definizione dei personaggi e le collisioni incerte non ne fanno certamente di questo la migliore versione per computer 8-bit. Non essendoci una versione arcade del gioco ho potuto fare un confronto solo partendo dalla migliore delle versioni suddette e cioé quella per MSX. I nemici sono troppo facili da battere basta avvicinarsi a loro senza dargli tempo di reagire. Il grande SID rende stupenda la colonna sonora ma non si sentono effetti durante gli scontri.
Discreto! La Imagine poteva fare di piu. Peccato!
Ping Pong
11-04-2009 ore 17:40
Come in pieno e prevedibile spirito commodoriano, molti utenti 64isti hanno apprezzato solo superficialmente questo titolo che a mio avviso, oltre ad essere una conversione perfetta del coin-op mi pare sia anche l'unico titolo di questa disciplina. Probabilmente il ping pong non è che piace a tutti almeno su un computer. per curiosita dopo aver letto le opinioni precedenti ho dato un occhiata alla versione arcade e fattoci qualche partita, poi sono passato alla versione C64 e devo dire che qualche pxels in meno a parte è il medesimo stupendo avvincente meraviglioso gioco!
Il sistema di controllo è inizialmente intricato come l'arcade del resto ma fattoci l'abitudine e capito i movimenti si possono disputare partite davvero avvincenti. Manca il dettaglio del pubblico animato quando applaude ma credo sia stata piu' una dimenticanza dei programmatori piu' che una deficienza del c64. Un titolo davvero avvincente. Daltronde...è un ciogo KONAMI quindi PERFETTO!!
Winter Games
08-04-2009 ore 02:16
Sarà perché i giochi invernali mi hanno sempre attratto pur non praticandone nessuno, ma credo che questa sia la migliore versione mai creata su in 8 bit. Come le altre produzioni per C64 la Epyx ha fatto davvero un gran bel lavoro curando in maniera quasi maniacale sia la parte grafica che quella tecnica. Presentazione superba in pieno stile Summer Games, mentre i vari sports sono simulati alla grande; le sprites sono ben definite e ottimamente animate mentre i fondali sono davvero suggestivi. Da rilevare un ottima precisione e risposta ai comandi col joystick. Come punti meno entusiasmanti si potrebbe ccitare il sistema dei menu identico a Summer Games e quindi un po' datato e il sonoro che poteva rendere sicuramente di piu', ma questi sono dettagli da sorvolare se siconsidera l'altissima giocabilità e la longevità nel cercare di battere sempre piu' il proprio limite. Da giocare vivamente ancora oggi. Nel complesso uno di quei titoli per cui vale la pena accendere ancora oggi un C64!
Armalyte
01-04-2009 ore 16:23
E' vero pardon per questo errore infatto dovevo usare il suo nome originale ovvero Gradius II: Gofer No Yabu! Un'altro mondo!
Ghosts'n Goblins
01-04-2009 ore 16:09
Dopo aver letto l'ultimo commento su questo gioco mi sento in dovere di intervenire. Si perché lo si è paragonato e sminuito citando "altre conversioni". Ragazzi ma scherziamo? Credo fermamente che questa conversione di GnG si al migliore tra i computers ( e dico computers) a 8-bit (andate a vedere le versioni Spectrum e Amstrad e poi mi di parlate di conversioni migliori!) e credo addirittura superiore allo stesso seguito Ghous'n'Ghost con grafica seppur un po' edilizia che riesce a ricalcare il coin-op originale. L'atmosfera e la giocabilita sono pressocché le stesse e se devo dirla tutta ci gioco ancora oggi!
Certo alcuni dettagli e qualche livello sono stati omessi ma non si puo pretendere di avere tutto in un unico caricamento e credo che questo sia uno dei primi miracoli che Butler sia riuscito a fare mentre i programmatori della US Gold con Ghuls'n'Ghost avrebbero potuto rendere quest'ultimo migliore graficamente avendo a disposizione il multiload.
Datemi qua il joystick!!!!!
Armalyte
01-04-2009 ore 02:48
Guardando e giocando questo Armalyte mi rendo conto di quanto lavoro sia stato fatto dietro le quinte. La grafica è davvero dettagliata sin nei minimi particolari e secondo me ora che ci penso guardando il secondo livello (quello tipo alien) credo che i programmatori si siano molto ispirati al secondo livello di Vulcan Adventure della Konami visto che alcuni particolari sono identici; ma come si dice, è l'ispirazione che muove il mondo, no? Comunque tecnicamente è davvero ben fatto ma le dolenti note aihme' suonano per me anche qui.
Per esempio che la grafica sia dettagliata ok ma sembra di stare immersi di volta in volta in un unico colore con fondali che di volta in volta cambiano globalmente tonalita e questo per me è fastidioso, inoltre sia i nemici quanto i proiettili seguono movimenti precalcolati il che rende poco varia la strategia di gioco. Niente musica di fondo ma quella dei titoli e gli effetti sonori sono davvero grandi!...mi fa male avere a che fare con gli MSX...dico io
Operation Hanoi
31-03-2009 ore 00:42
Non avevo mai visto questo sparatutto alla Operation Wolf e l'ho caricato subito per darci un'occhiata. Opinione personale? Perché lo hanno fatto? Forse qualche programmatore appassionato di OW non era sodisfatto del titolo Taito/Ocean, magari complessato dopo aver visto la versione per Amstrad CPC? Sembra uno sforzo per cercare di dimostrare che OW sul C64 non sfrutta la macchina o che sarebbe potuto fare di piu'. Il gico di per se non è malvagio anzi, ma il fatto di essere un clone spudorato rende la sua esistenza assolutamente inutile. Mah! La Players Premier doveva essere proprio ai ferri corti. Ceh spreco di tempo e denaro.
Paninaro, Il
30-03-2009 ore 00:18
Questo è stato il secondo gioco in assoluto che vidi sul C64(il primo fu Save the New York) all'epoca ancora non in mio possesso e sbavandolo daun compagno di classe. La sua semplicità era pari solo alla novita di quei tempi. Tecnicamente sembra fatto in basic e dico sembra visto la scarsa dedizione nella grafica usando addirittura i caratteri predefiniti Commodore e sprite espansi; nonostante questo dal che ne venivo da un Ti-99 della Texas Ins., vedere e giocare a questo titolo mi diede l'occasione di toccare con mano un qualcosa di gia avanzato rispetto ai canoni cui ero abituato nonostante la struttura di gioco un po' grezza e il riferimento al periodo "paninaresco", mi fece comprendere che il piccolo C64 era in grado di poter fare tutto e di seguire i tempi e le mode che si sarebbero susseguite ed infatti cosi è stato. Qualche partita l'ho giocata volentieri ultimamente con sottofondo Reflex dei Duran Duran e vi confesso che la lacrimuccia è uscita.
Anche io do 7!
Stormlord
27-03-2009 ore 23:47
Ecco un vero capolavoro grafico (e anche sonoro) che mette a dura prova il piccolo C64! Tempo fa chiesi a iAN Coog/HF come era possibile che Stormlord avesse uno scrolling video bitmap superando le limitazioni di colore proprie a questa modalita video. A quanto pare è possibile ma con un uso maggiore della memoria (se ho capito bene! il genio è lui! :-D ). Ma Grafica superlativa a parte il concetto di gioco è davvero superbo: misteri da scoprire, fate da salvare ed enigmi da risolvere il tutto pompato da colonne sonore da urlo (da ragazzino le registrai su cassetta per sentirle nello stereo!) e soprattutto senza multiload!!!
All'inizio puo sembrare un po ostico in alcune fasi particolari ma posso assicurare che a tutt'oggi la longevità di questo titolo supera abbondantemente il 90%, dipende ovviamente se vi piace il genere.
Il livello di difficoltà cresce esponenzialmente con l'avanzare dei livelli ma se siete dei veri "barbari" come il personaggio da guidare ce la farete!
Creatures
27-03-2009 ore 23:28
Sono daccordo per metà con Raffox! Zzap! era un "must" e lo compravo ogni mese per aggiornarmi sulle nuove uscita ma capitava di non essere daccordo con loro. Fortunatamente non è il caso di Creatures che ha avuto un concetto di gioco davvero innovativo sia nel design grafico che sonoro per nonparlare della giocabilità in se. La mia sicordanza con Raffox è sul fatto che il C64 sia stato spinto ai limiti: non credo proprio! Il sistema "split screen" altro non è che lo stesso usato per duplicare le sprites ma questa volta usato per i fondali per superare i limiti di colore utilizzabili ma nulla di cosi eclatante come invece lo è stato Stormlord! Quello si che fu una genialata! Far "scrollare" fondali in bitmap, ma qui è un altro discorso.
La genialità di creatures è come ho detto proprio nel design che, nonostante la grafica blocchettosa multicolor è grandiosamente definita. L'audio è essenziale ma dove c'è è fatto alla grande! La giocabilità? Preciso come un coin'op! Giocatelo ancora!
Terra Cresta
25-03-2009 ore 04:19
Di questo titolo no si puo dire certo che sia il capolavoro della Imagine, ma stiamo parlando del 1986 dove i titoli piu' avanzati per il C64 stavano dando i primi gemiti. Questo shot'em'up in versione Commodore mantiene abbastanza il gameplay del coin'op con sprite grandi e fondari che riproducono piuttosto fedelmente la versione da sala. C'è pero' da dire un paio di cosette sono decisamente fastidiose: per prima cosa nel coin'op quando separiamo i componenti della nostra astronave questi diventano durante la separazione invulnerabili e quindi bisogna fare attenzione a non essere colpiti alla navicella principale, mentre invece sul C64 anche nella separazione dei componenti, ognuno di questi puo essere tranquillamente colpito; poi in certi punti a volte in cui il livello di gioco diventa eccessivo, la scenta infelice dei colori dei proiettili nemici complica ancora di piu le cose.
Detto questo resta comunque una buona conversione sufficiente a far rivivere il coin'op.
Giocatelo!!
R-Type
06-11-2008 ore 01:44
E qui cadiamo in una vecchia polemica! A dire la verita proprio ora per la prima volta ho visto il preview della versione Ativision di R-Type e devo dire che ringrazio quelli della Electric Dreams acora oggi per aver dato il "subappalto" alla RainbowArts!!! Si forse il livello di dettaglio grafico puo' essere un gradino piu su, ma dico forse, ma il movimento legnoso dei nemici peraltro pochi non mi convince molto! E' vero la cintura di alieni del primo livello nella versione Activision si muove mentre in quella della RainbowArts è ferma ma dobbiamo anche considerare che di sprite ce ne sono davvero tanti in movimento ed inoltre Trenz ed Escher hanno acquisito nuova esperienza nella programmazione ed i risultati si vedono molto in X-Out per C64. In conclusione credo che a parte qualche piccola deficienza nel movimento dei nemici questa versione è di gran lunga superiore a quella Activision...secondo me non erano in grado si superare molti limiti. Viva la RainbowArts e la loro genialita!
International Soccer
24-10-2008 ore 15:44
Semplicemente "le origini"!!! Non soltanto perché IS è stato il primo gioco del calcio su home computer a 8 bit con avversario ad intelligenza artificiale, ma perché rappresenta un periodo in cui i vari giochi per il piccolo Commodore non erano tali da sfruttare quelle "mostruosità" grafiche e sonore di cui il 64 era realmente capace. Le nostre adolenscenziali pupille non si rendevano conto della grafica grezza quando nel impugnare il joystick vi era una giocabilità per l'epoca davvero alta. Da solo contro il computer con 9 livelli di gioco o contro i propri amici, assoluta mancanza di un elenco di squadre da scegliere ma soltanto la personalizzazione del colore della propria squadra. Questo dava libero sfogo alla fantasia nel creare propri tornei personali. Due pecche che poi col tempo iniziano a dare fastidio sono l'assoluta mancanza di gestire la forza del tiro e alcuni passaggi andati male per via di qualche nostro giocatore che vaga per fatti suoi ogni tanto. pero'...bei tempi!!!
Vietnam
23-10-2008 ore 13:22
Ho giocato un po' a questo titolo che a quanto pare sia scritto in basic e poi compilato. Io non mi intendo di programmazione cosi ad alto livello come invece iAN ma la compilazione di un listato in basic per esperienza non ne aumenta la velocità di esecuzione visto che si tratta comunque di routine eseguite in modo sequenziale e non modulare come altri linguaggi di programmazione. Credo infatti che per quanto il basic (in poarticolare quello commodore) sia limitato nelle istruzioni, va ridimansionato il metro di valutazione del gioco. Credo anzi che sia tra i piu' complessi giochi in basic diffusi per il piccolo 64 con un ottima routine che gestisce gli elicotteri nemici e la gestione di controllo del nostro elicottero che, a parte la scattosità di esecuzione non si distanzia molto dalla velocità reale di un elicottero vero. Marco Mietta è riuscito in un vero miracolo a far entrare tutto il codice in basic in soli 38Kbyte disponibili all'utente, grafica compresa. Bel colpaccio Marco!!
Karateka
15-10-2008 ore 18:47
Lentezza esasperante e grafica semplicistica per un titolo che nella metà degli anni '80, ha scatenato tra i fan del genere amore e odio. Già perché questo Karateka, il quale è stato il precursore non solo di titoli quali l'attuale Prince of Persia e comunque del genere beat'em up-avventura, ma un vero e proprio esperimento di programmazione. Infatti la lentezza cronica che il titolo riserva durante l'azione è causato da un fattore che non tutti sanno: la totale assenza di sprite! Si per quanto possa essere strano in questo titolo non sono stati utilizzati sprite e i personaggi che si muovono legnosi sullo schermo sono programmati via software quindi ridisegnati fotogramma per fotogramma sullo schermo e contemporaneamente poi allo scrolling video. Quindi un carico no indifferente per il potente ma piccolo Vic II del 64. Motivo anche per il poco ma funzionale sonoro a cui veniva riservata per ovvie ragioni molta memoria. Nonostante tutto pero' credo che valga la pena il suo possesso!
Operation Wolf (Versione USA)
12-09-2008 ore 13:49
Non capisco l'entusiasmo altrui nel commentare questo gioco. Persino la versione ZX Spectrum per non parlare quella dell'Amstrad CPC che è risultata la migliore! Si puo' dire che la giocabilità è rimasta pressocché intatta e se poi si considera la possibilità di poter usare il mouse, il divertimento è assicurato. Graficamente pero' non vedo tutto questo livello altissimo e tanto meno il sonoro che è assolutamente nella media. Le sprites sono definite un po' grazzamente e i fondali non danno molto il senso di profondità dell'ambientazione soprattutto nella giungla. Scrolling fluidissimo che insieme alla velocità dell'azione di gioco compensano un po' queste mancanze facendo comunque rivivere per buona parte il coin-op. Anche Zzap! non era entusiasta di questa conversione, anche se la recensione era tradotta dagli inglesi "patriotti" ma non credo che il C64 non avrebbe potuto fare di più. Peccato un gioiello mancato per scarsa dedizione dei programmatori.
Mega-Apocalypse
09-09-2008 ore 01:44
Mi rifaccio al giudizio della "longevità 90%" di Zzap con la quale definiva Mega Apocalypse "una sfida che è troppo difficile ignorare". Santi tempi erano quelli in cui non si guardava soltanto la grafica innovativa progressiva ma ciò che un videogioco deve realmente fare: DIVERTIRE! Il coin-opda cui hanno preso origine sia Crazy Comets che questo titolo era Mad Planets e se ben ricordo non era tanto migliore delle sue conversioni a 8bit. Anzi si può dire che in questo caso l'allievo ha superato il maestro. Mega Apocalypse ha qualcosa di tecnologico che mancava a Mad Planet: Si sbaglia di grosso se lo si giudica dalla grafica che doveva essere essenziale, ma va visto in realtà come un divertimento senza fine in cui si sfida il computer o meglio ancora era divertentissimo giocare in due e sfidarsi all'ultimo 'Score' per ore senza sosta. La giocabilità è altissima e la longevita è alta se si capisce lo spirito di come va preso che era proprio filosofia di quei tempi.
Track & Field
08-09-2008 ore 01:33
Due anni più tardi all'uscita di Hyper Sport ci riprova Atari a convertire il seguito sempre targato Konami, di "Los Angeles '84". Altre cinque discipline in cui mettere a dura prova resistenza di polso, sangue freddo e...un joystick robusto. Gia perché non diversamente dal suo predecessore Track&Field ha lo stesso identico controllo da "sfascia joystick". Questa volta la grafica, anche se a definizione non migliora molto, sembra un po più pulita e veloce. Le fasi ci sono tutte, anche nei dettagli: basti pensare alla scena del piccione infilzato se si alzava troppo l'angolo nel lancio del giavellotto. Inutile dire che questa versione puo' egregiamente riprodurre tra le mura domestiche, la stessa giocabilità del coin-op...anche gli stessi danni visto che non so quanti lamentavano joystick sfasciati proprio dopo aver acquistato questo titolo; ma meritava in assoluto. Questo titolo comunque è uno dei pochi in cui la Atari ha saputo far fronte ottimamente alle licenze nipponiche. Brava!
Hyper Sports
08-09-2008 ore 01:21
Ecco un esemplare di ci oche io chiamavo all'epoca gli "sfascia Joystick", ossia quei giochi in cui per far correre un personaggio o meglio un atleta in questo caso bisognava sbattere il joystick velocemente a destra e a sinistra. Hyper Sport è uno dei due esemplari traspositati sul Commodore sotto licenza Konami dal coin-op, dove per poter raggiungere dei risultati decenti bisognava essere realmente degli atleti di polso. Mi ricordo sia in sala giochi e non diverso sul C64 ragazzi che assumevano contorte posizioni per poter muovere più velocemente quella leva per far andare più veloce i propri atleti. Ricordo molti joystick sfasciati a causa di questo titolo. La grafica è un po grezza standard 1985 ma ben colorata e fa bene il suo dovere. Ci sono tutte le fasi del coin-op e il sonoro riproduce bene quello originale. Questa conversione ha dato le stesse emozioni ai piccoli utenti Commodore che dava il coin-op. Altro centro perfetto per la Imagine!
Revs
07-09-2008 ore 01:44
Quando il 3D era solo elite di computer da milioni di lire, ecco spuntare dal nulla per mano di un certo Crammond un titolo di corse che ha a dir poco dell'incredibile sul C64. Forse per chi non lo nota o per chi pensa solo a gioco in se e basta, Revs è stato il primo titolo di corse che sfruttava la grafica 3D a solidi pieni!...Si! aveta capito bene SOLIDI PIENI! Ovviamente nessuna texture e la definizione era quella in modalita bassa multicolor del Commodore, ma questo per rendere comunque questo race-game il più veloce e realistico possibile facendo entrare tutto in un unico caricamento. La velocità è buona e il senso di competizione con le altre auto c'è! E credetemi non è facile una volta abituatosi ai controlli stare dietro ad una macchina per cecare di superarla senza commettere errori. Vi è persino l'effetto scia! Una magnifica simulazione della Formula3 resa però non perfetta da un sistema di controllo all'inizio un po' ostico. rimane comunque il migliore Race-game per C64.
Yie Ar Kung Fu
06-09-2008 ore 15:08
L'imagine nell'86, periodo in cui ottenne molte license sui diritti della Konami, mise in cantiere cio' che sui "biscottoni" Commodore sarebbe diventato uno dei migliori picchiaduro antecedenti ad International Karate +. Come fattore conversione è molto buono se consideriamo che gli standard grafici di quei tempi non erano granché ma anche il coin-op aveva una grafica in se molto semplice. Quello che contraddistingueva il coin op e questa conversione C64 è l'estrema e frenetica giocabilità che sul Commodore è rimasta invariata, dando l'opportunità al giocatore di rivivere comunque le stesse emozioni del coin-op. Si sarebbe potuto dare un attimino piu' dedizione nelle sprites poco definiti e usando addirittura sprites in modalità espansa mentre con le capacità del C64 si sarebbero ottenuti personaggi pressocché identici al coin-op inoltre mancano alcune delle molte mosse dato che si concentra tutto su un unico tasto di fuoco. Non merita un 10 e lode ma sempre è un ottimo titolo.
International Karate
04-09-2008 ore 15:26
La conversione di Karate Champ per C64 era deludente? Niente Paura ci ha pensato la System3 a rimediare questa mancanza con un titolo che nella sua semplicità ha un livello tecnico di realizzazione alto regalando a noi piccoli, emozioni e giocabilità unica. I personaggi principali sono belli grandi e ottimamente e fluidamente animati. L'azione di gioco ti tiene incollato al monitor con la voglia di superare uno ad uno ogni incontro e tenere il fiato sospeso nel cercare di intuire la mossa dell'avversario e preparare la contromossa o se decidere di prendere l'iniziativa e finirla immediatamente! I fondali sono sufficientemente dettagliati e danno una chiara idea di dove ci si trova. Il tocco finale lo da la fantastica colonna sonora composta dal mitico Rob Hubbard e con quel sapore orientale/moderno da quel carisma in più per andare avanti il più possibile e diventare il campione del mondo di Karate. Sangue freddo, riflessi pronti e dateci dentro in questo mitico torneo!
Shinobi
02-09-2008 ore 10:34
Forse la Virgin Games graficamente non eccelle nelle conversioni, ma tutto sommato neanche il coin-op era proprio una cima graficamente. Pero' la versione Shinobi per C64 racchiude in se tutta la sua giocabilità e la dinamicità del gioco originale Sega. Le sprites ci sono tutte e sono anche bene animate sia per quanto riguarda il protagonista sia per i nemici. l'azione di gioco è pressocché identica al coin-op e lascia il giocatore incollatto allo schermo per molte ore fino a finirlo. I mostri di fine livello sono ben realizzati e non sono tanto facili da finire, anzi! Il sonoro fa il suo dovere nella sufficienza cercando di rendere l'atmosfera molto simile al Coin-op anche se quest'ultimo non eccedeva neanche nel suono. In conclusione possiamo dire che questa conversione per il piccolo "biscottone" Commodore non fa risentire della mancanza dell'originale, anzi ne racchiude tutto lo spirito e la dinamica! Conversione di un coin-op gia in se senza infamia ne gloria ma ottima per C64.
UN Squadron
02-09-2008 ore 02:47
Us Gold questa volta ha lasciato con un po' d'amaro in bocca e non capisco l'entusiasmo da parte di molti per questa conversione. UN Squadron per C64 è uno di quei casi che fa venire la rabbia e dire "perché non l'hanno fatto?". La grafica c'è ed è anche ben definita con un ottimo uso dei colori e uno scrolling fluido dai fondali che ricalcano bene il Coin-op. E allora cosa c'è che no va? Dove sono qui le orde continue di nemici che ti spuntavano avunque senza darti un attimo di tregua? Dove sono quei nemici di fine livello cosi massicciamente pericolosi e armati di tutto punto e quelle splendide colonne sonore che caratterizavano in coin-op? Piu' che ad una vonversione di quello che sarebbe potuto essere un piccolo gioiello sembra di trovarsi di fronte ad una demo del gioco, ma la speranza che questa non fosse una versione definitiva si distrugge andando avanti nei livelli. Le fasi di gioco ci sono tutte e ben realizzate. Peccato poteva essere un gioiello di conversione.
Last Ninja, The
01-09-2008 ore 02:00
Titolo della System 3 unico nel nuo genere come anche i suoi due successori. Elementi come avventura, azione, enigmi si fondono con una grafica a dir poco superlativa e dall'atmosfera unica resa magica poi dalle splendide e ispiratissime colonne sonore sia durante il gioco sia durante i caricamenti. Il livello di gioco è ben proporzionato e soprattutto graduale nel passaggio ai livelli superiori come è graduale il livello di difficoltà per gli enigmi da risolvere raccogliendo vari oggetti lungo il corso dell'avventura e riuscire a volte a combinarli tra loro oltre che saperli usare al momento opportuno. I fondali in modalità bitmap sono coloratissimi e danno l'esatta idea ed atmosfera del mondo in cui siamo immersi mentre le sprites del personaggio principale e dei vari nemici sono benissimamente animati e ottimamente definiti. Controllo dei movimenti ottimo, qualche incertezza nelle collisioni con oggetti o con nemici durante i combattimenti.
The Last Ninja è "IL GIOCO" per il C64!
F1 GP Circuits
31-08-2008 ore 14:25
Zzap! all'epoca lo descrisse come innovativo e ottima mescolanza tra l'arcade e il manegeriale. Tuttavia pero' vi è una premessa. Spero che i moderatori non me ne vogliano per cio che dico ma questo titolo è una scopiazzatura piu' o meno simile (come lo è F1 Circus per PC engine) di F1 Spirit della Konami per i sistemi MSX. Giustamente visto che noi italiani siamo sempre ispirati a cio che ci circonda, l'Idea ha pensato bene di sopperire la mancanza di un titolo del genere mettendo in forno questo F1 GP Circuits che clonizzazione a parte è davvero ben fatto! La grafica abche se ridotta fa bene il suo dovere e le macchine sono ben definite. Devo ammettere comunque che il titolo ha un'atmosfera propria e non sa di clone, oltretutto che ha un sacco di opzioni. LA competizione durante una gara è alta ed esiste anche la tecnica della scia! Unico dubbio è il sonoro che cambia a seconda della versione del C64 che si ha ma il rumore del motore è strano unguale mentre il suono è nella media!
Dragon Breed
31-08-2008 ore 13:44
Dragon Bred ha quell'impatto grafico che avrebbe dovuto avere la conversione di R-Type se l'Activision non si fosse all'epoca trastullata sugli allori e a distanza di anni dico grazie a Dio R-Type non è andato nelle loro mani! Sutto sommato pero' la grafica è buona e fluida, ben definita e l'azione di gioco anche se a volte un po' ripetitiva ti tiene impegnato per un bel po'! Lo scrolling manca del parallattico in alcuni livelli ma dove manca è compensato dallo scorrimento anche verticale oltre che orizzontale e le sprites si muovono abbastanza bene e c'è quel tocco di genialità nel realizzare la coda del drago senza impegnare troppe sprites anche se a volte per i nemici piu piccoli la coda sembra non avere effetto. Le fasi del gioco sono state inserite tutte e il sonoro è sufficiente. Tengo a precisare che (a mio modesto parere) il coin-op di base non era molto entusiasmante se escludiamo la grafica pompata ma per il piccolo commodore è un titolo da non far comunque mancare.
Donald Duck's Playground
29-08-2008 ore 13:54
Nell'84 il piccolo C64 non era ancora ben sfruttato graficamente da tutti i programmatori ma quello che i "cavalieri" dalla Sierra sono riusciti a fare era un educativo-game che divertisse e trasmettesse ai piu piccoli i principi dell'impegno e imparare qualche calcoletto di matematica che non fa mai male ad un bambino. Molti di quelli che hanno visto questo gioco accusano la mancanza di uno scopo ben preciso e la presenza dei quattro mestieri da fare non ne danno un idea chiara ma in realtà la risposta è stesso nel gioco. Lo scopo è proprio accumulare piu' soldi possibili e diventare bravo in tutte e quettro le mansioni, ossia uno di quei classici giochi in cui l'importante è andare avanti il piu' possibile ma l'importante è divertirsi ed è proprio il caso di questo titolo in cui il divertimento è proprio alla base di tutto. Ricordiamo che non tutti i giochi degli anni '80 avevano una fina ma potevano protrarsi all'infinito elevando gradualmente di livello in livello la difficolà!
Wonder Boy in Monster Land
29-08-2008 ore 12:47
Ai tempi dei miei adolescenziali 16 anni ebbi sotto mano la versione floppy di questo mitico avventuresco platforma della Sega. La conversione dell'Activision ha in se tutta la giocabilita del coin-op racchiudendo persino dei trucchi cheat che erano propri al coin-op stesso. Quando successivamente lessi la recensione su Zzap! quell'ingiusto 45% e uno "stategli alla larga", mi adirai molto scrivendo una lettera alla rivista poi mai pubblicata dando ai redattori dei "comprati" dagli inglesi. Effettivamente nelle forze della Activision mancavano dei grafici ma è anche vero che sul C64 la grafica "cartonesca" del gioco era difficile da riprodurre e si è optato per le sprite ad alta risoluzione. Ma a parte la ridimensione dell'ambiente di gioco c'è tutto, ogni cosa è al suo posto e persino il sonoro rispecchia in pieno l'originale e lo scrolling non è traballante come dice Stefano Gallarini! Probabilmente il loro C64 aveva qualche problema. Vatti a fidare di ZZap! Grande conversione!
Katakis
29-08-2008 ore 12:02
Trenz ed Esher hanno avuto tutte le carte in regola per strappare alla Activision dormiente i diritti dello shot'em up orizzontale piu' atteso sul piccolo Commodore.
Grafica dettagliatissima e coloratissima, sprite principale bello grande e maneggevole. Scrolling fluidissimo e soprattutto parallattico! Quelche incertezza nelle collisioni soprattutto dei proiettili "vaganti" nemici ma livello di gioco ben dosato anche se un po' difficile. Sono questi tutti ingredienti per farne di Katakis (e dico Katakis non il successore Denaris!) un titolo per certi versi persino superiore al suo concetto di origine. E' vero si tratta di un clone che ha avuto i suoi diverbi legali ma meno male che esiste e fortunati chi se ne accaparro' una copia prima del suo ritiro dagli scaffali! Questo titolo è il classico esempio pratico di come ci vuole un po' di azzardo e fortuna per raggiungere il successo; e proprio grazie a questo "azzardato" clone che i due grandi Trenz ed Esher hanno basato il loro!