Due anni più tardi all'uscita di Hyper Sport ci riprova Atari a convertire il seguito sempre targato Konami, di "Los Angeles '84". Altre cinque discipline in cui mettere a dura prova resistenza di polso, sangue freddo e...un joystick robusto. Gia perché non diversamente dal suo predecessore Track&Field ha lo stesso identico controllo da "sfascia joystick". Questa volta la grafica, anche se a definizione non migliora molto, sembra un po più pulita e veloce. Le fasi ci sono tutte, anche nei dettagli: basti pensare alla scena del piccione infilzato se si alzava troppo l'angolo nel lancio del giavellotto. Inutile dire che questa versione puo' egregiamente riprodurre tra le mura domestiche, la stessa giocabilità del coin-op...anche gli stessi danni visto che non so quanti lamentavano joystick sfasciati proprio dopo aver acquistato questo titolo; ma meritava in assoluto. Questo titolo comunque è uno dei pochi in cui la Atari ha saputo far fronte ottimamente alle licenze nipponiche. Brava!
Lo spaccajoystick per antonomasia. Ne ho rotti non so quanti ma il gioco meritava.
Ricordo il materasso di cemento nell'ultimo stage, quello del salto in alto oppure (non so se solo nella versione coin-op) il piccione infilzato nel lancio del giavellotto.... memorabile.
smanettamento folle e totale! Poi graficamente era davvero ben fatto, era il classico gioco per far venire invidia a chi non aveva il commodore!! ^__^
R
Voto: -
11 dicembre 2005
Bel gioco, quasi al livello del decathlon precedente. Un po' esagerate le prestazioni che ottenevano questi atleti, visto che i 100 metri arrivai a correrli in 6"33, il lungo 11m34 e nei 110hs a volte superavo due barriere alla volta... Tutto sommato un gran bel gioco.
ugo73
Voto: -
13 agosto 2004
come per Decatlhon, anche qui abbiamo distrubbo joystick a pazzi !!!
...un commento a caso!
Gates of Dawn Un sogno, un viaggio nella mente rappresentato simbolicamente da un
labirinto di sessantaquattro stanze entro cui occorre cercare le spade
dei quattro elementi, necessarie per sconfiggere i demoni guardiani
della ...Xandra
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli