Commenti rilasciati da Amy-Mor
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Iscritto dal | 10-02-2015 |
Gioco Preferito | Turrican |
Commenti | 14 |
Voti | 12 |
Runn 'n' Gunn

Runn’n’Gunn è un simpaticissimo Platform-Shooter dai ritmi molto serrati, buona
grafica e ottima giocabilità. Sulle prime battute mi ha parecchio ricordato PowerGlove
di Lazycow seppur, a dispetto di quest’ultimo, risulti molto più action. Peccato sia
davvero troppo corto da portare a termine, concluso in 11 minuti al terzo tentativo…
Spero che il programmatore e Protovision a seguito, non abbandonino questo
progetto approfondendo il tutto con un secondo capitolo. Cosi com’è vale comunque
il prezzo del biglietto.
Zeta Wing

Sarah Jane Avory prende il suo precedente NEUTRON è lo infarcisce di tutti i trick
possibili con il commodore64. Parallasse multistrato su livelli differenziati
graficamente, più moduli musicali, più giocabilità. Zeta Wing risulta anche più arduo
da affrontare proporzionalmente ad una durata inferiore, sette i livelli in totale a
differenza dei nove presenti in NEUTRON. Un pezzo di software da classico
istantaneo che mette il punto sulle capacità di questa programmatrice che, pochi
mesi più avanti, si sarebbe ulteriormente superata…
Neutron

Sono venuto a conoscenza di Sarah Jane Avory tramite ZetaWing, poi spulciando
bene ho trovato questo NEUTRON uscito in precedenza e quindi, messo da parte
per un attimo ZetaWing per fiondarmi e conoscere questa prima opera. NEUTRON,
come sottolinea l’autrice stessa, è quasi un remake del vecchio Star Force, uno
shoot’em-up verticale senza tanti fronzoli, che punta dritto alla giocabilità. Ci sono
9 livelli da affrontare tutti d’un fiato in singolo caricamento, con relativi power-up
da raccogliere e boss di fine e mezzo livello da affrontare. Videogioco che tende a
punire l’utente che non memorizza l’uscita delle flotte nemiche per poi giocare di
anticipo. Il limite nella messa in scena del prodotto vive nella sua natura stessa,
dove la nascita per la competizione annuale di RGCD impone i soli 16k di memoria
non superabili. Con NEUTRON Sarah Jane Avory mostra il suo biglietto da visita,
l’invito ad entrare sarebbe giunto con ZETA WING!
Jonny Quest in Doctor Zin's Underworld

Finalmente portato a termine in questa fredda notte insonne di Febbraio 2019,
Jonny Quest si è rivelato quello che ho sempre pensato di lui, cioè un signor action
adventure. Fatta amicizia con un sistema di controllo che, guarda caso, si rivela
essere il vero avversario ostico di questo videogame, Jonny Quest scivola via
attraverso 4stage di cui il terzo anche subacqueo. Insomma, secondo il parere
personale questa è una piccola chicca per il nostro amato 8bit, certo ha delle
sbavature, però il gioco vale la candela!Perseverate e non ve ne pentirete!
Planet Golf

Salve Sintax Error, rispondo alla tua domanda seppur l'hai rivolta a Raffox
(Perdonami Raf).
Planet Golf lo trovi negli store Psytronik Software e RGCD; Il primo lo vende in
versione Tape e Floppy, mentre il secondo in versione Cartuccia. Non ti resta che
googlare uno dei due store che ti ho nominato e il gioco è fatto (magari restando
anche sorpreso dal resto dei giochi pubblicati).
Peacez!
Vendetta

Videogioco sicuramente meritevole di lode per grafica e giocabilità, nonché per la
sua indimenticabile INTRO. Inizialmente potrebbe sembrare ostico ma nulla di più
falso poiché, una volta presa la mano, il gioco scivola via in modo leggiadro tra
piccoli enigmi e sparatorie. L'unica nota di demerito che gli muovo è la pura
ingiocabilità delle fasi di guida; ora non ricordo se come diceva Zzap! Quest'ultima
fosse anche meglio di giochi di corsa dedicati, fatto sta che le ho sempre trovate
poco divertenti le fasi di guida di Vendetta, poiché tenere l'auto al centro strada
era un'impresa veramente titanica. In tutta onestà ricordo che anche il primo
OutRun fosse molto più divertente. Comunque sia, come action adventure
funziona ed è ben fatto, con sette livelli da vivere tutto d'un fiato che, aimè,
finiscono troppo presto... Da riscoprire!
Phobia

rainstorm: Ho giocato FHOBIA nella versione d.64 prelevata dall'archivio Manosoft,
presumo sia la versione diretta di quella floppy. In questa versione la direzione dei
pianeti non è pre-definita, si può scegliere se affrontare tutta la mappa o,
diversamente, dirigersi verso il finale affrontando almeno i 9-livelli utili al
completamento del gioco. Personalmente mi sono fiondato sui 9livelli arrivando al
finale con un quadro che non era l'inferno, bensi' uno scenario totalmente al buio
dove per vedere da che parte dirigersi bisogna centrare delle lampadine che
permettono una luce momentanea parziale, UN VERO ORRORE FRUSTRANTE DA
AFFRONTARE!
Phobia

Troppe volte sulla bocca degli appassionati C64, parlando di shoot'em-up
orizzontali, si sentono i soliti nomi Katakis e Armalyte, mentre titoli altrettanto
meritevoli come questo PHOBIA, non sono giustamente ricordati. Basta guardare
lo stesso numero di commenti presenti nei due titoli sopracitati e quanti ne
possiede PHOBIA... Resta il fatto che ci si trova dinanzi uno dei più controversi e
meglio riusciti esponenti del genere sparatutto, tecnicamente eccellente e
giocabile fino all'osso. Difficile ma non ingiusto, riesce a catturare l'attenzione del
videogiocatore attraverso un crescendo di situazione e potenza distruttiva che
donano non poca soddisfazione. Tra confusione e leggende metropolitane delle
diverse versioni floppy e tape, personalmente l'ho finito senza capire bene se si
dovesse o no esplorare tutta la mappa, fatto sta che non facendolo, l'ultimo
quadro, l'inferno, risulta diverso da come l'ho visto in un longplay su Youtube.
Phobia va vissuto e snocciolato colpo su colpo, ennesima perla del nostro amato
8bit! - Peccato per il finale -
Knight'n'Grail

K'N'G è indubbiamente quanto di più vicino ci sia a Caslevania/Metroid su C64,
almeno per quanto riguarda lo stile di esplorazione dei livelli. Il sapore
nipponico si manifesta attraverso la sapiente giocabilità, mai punitiva come la
scuola occidentale del mondo Commodore vuole. In K'N'G Tutto è minimante
studiato e riversato sull'altare della giocabilità, forse a tratti un po' troppo
facile, ma di sicuro appiglio al proseguimento. Grafica ispirata e sonoro anche
meglio, con alternanza di effetti sonori e spezzoni di melodie viscerali, di quelle
che ti restano nella testa a partita finita. K'N'G va provato e gustato, soprattutto
su hardware reale per capire cosa si possa fare quando mossi dalla semplice
passione, e per capire come una macchina datata 1982, possa ancora regalare
un cosi fresco indie game del 2009. Psytronik Software fa il resto, attraverso un
Packing sempre d'impatto e una distribuzione capillare spesso in sold-out. Non
asserisco con certezza che sia il miglior action adventure mai concepito su C64,
ma di certo K'N'G siede comodamente sul podio dei grandi come giusto che sia,
e sarà molto difficile che qualcuno riesca a tirarlo giù.
Katakis

La diatriba Katakis vs Armalyte è sempre esistita, e anche da piccolino
(Armalyte però lo conoscevo col nome Campi Stellari su una cassetta scrausa)
ne "discutevo" simpaticamente con i miei amici. Oggi da adulto retrogamers,
dopo averli rigiocati e finiti nuovamente entrambi, la mia opinione onestamente
resta la medesima, e cioè che Katakis è superiore ad Armalyte poiché più
accessibile e giocabile. Se da un lato di puro sblastamento Armalyte è superiore
a Katakis per via di uno schermo più vasto e più possibilità di dinamicità e di
spostamento, è pur vero che quest'ultimo è quasi impossibile da portare a
termine. Katakis, diversamente, ci viene incontro attraverso un sistema di armi
studiato a pennello, che non abbandona il videogiocatore proprio quando ne ha
più bisogno e ci regala una vita extra per ogni livello superato, basta questo?
Tecnicamente, poi, Armalyte si può solo sognare il parallasse multistrato di
Katakis, la sua varietà degli ambienti, i colori e la musica (e che musica) in
game. Sì, ok, Katakis è pieno di bug, le collisioni sono pessime e i boss di fine
livello sono solo un pretesto scenografico da sborone, ma cacchio è bello
affrontarli e,soprattutto,è DIVERTENTE!La voglia di proseguire è sempre lì che ci
fa cliccare sul pulsante fire per ricominciare una nuova partita, consapevoli che
riusciremo ad arrivare più in la dell'ultima appena finita. Entrambi titoli da
giocare e gustarsi in pieno e nel pieno rispetto dello stile retrò, ma Katakis è
un'altra cosa punto!
Powerglove (16Kb)

RGCD Compo 2013 ci regala la terza posizione di questo Powerglove edito da
Matthias"Lazycow" Bock.Al tempo della sua uscita e sul primo impatto, tutti
gridarono al miracolo poiché "finalmente" anche un Megaman era arrivato sul
piccolo C64 ma, in realtà cosi non fu, poiché, il titolo di Lazycow prende le
dovute distanze dal robottino made in Capcom, per via di un gameplay più
ragionato e meno devoto all'action puro. Ci si muove in ambienti molto più cupi
e molto più claustrofobici, purtroppo anche abbastanza ripetitivi. Per fortuna
tutto il comparto dei character design si salva, proponendo nemici ottimamente
rappresentati e un personaggio principale mosso da un'animazione di tutto
rispetto. I fondali, come detto anche per gli ambienti, sono monotoni e divisi in
due tipologie di colori, blu notte e una specie di rosa psichedelico. Lo scrolling,
viceversa, fa il suo dovere andando liscio come l'olio e non soffrendo mai di un
qualsivoglia rallentamento. Il titolo non si presenta inizialmente facile da
domare, essendo anche a tratti frustrante, ma una volta capito bene in che
modo vuole essere affrontato, il divertimento e la voglia di proseguire saranno
ben iniettati nel videogiocatore di turno. Il gioco si trova in free download nella
versione presentata alla Compo RGCD dove è arrivato al terzo posto, oppure
acquistabile da RGCD stessa in una versione extended su cartuccia con tanto di
ottimo e solido packing. Secondo me vale il prezzo del biglietto!
Terry's Big Adventure

Troppo facilmente accostato a SuperMarioBros e, dunque, alla relativa sorella
Giana, Terry riesce in realtà a brillare di luce propria attraverso un gameplay
completamente diverso dai due titoli appena citati. Certo, si parla di platform
game, ci sono i funghi e l'ambientazione magari strizza l'occhio al titolo
Nintendo, però Terry non può dare capocciate sotto le mura per scovare power-
up come non può saltare sul groppone dei nemici per eliminarli poiché, al solo
contatto, è eliminato a sua volta. Terry affronta la sua avventura con in mano
uno yo-yo con un rinculo che manco lo shootgun di Doom... lanciando sassi che
trova sparsi per il quadro lì dove necessario. Zone segrete da scovare, chiavi
da recuperare e salti calibrati al pixel, attraverso dodici livelli in singolo
caricamento. Videogioco dunque molte ben fatto e impegnativo quanto basta
che, ripeto, non deve essere visto come semplice clone di Giana e Mario,
benché questi ultimi gli restino cmq superiori. Bisogna fare amicizia col sistema
di controllo prima di avere il max del divertimento da questo titolo, consigliato
il ripescaggio!
Armalyte

E' difficilissimo lasciare un commento su Armalyte poichè, nel bene e nel male,
parliamo di un titolo che ha segnato il percorso del glorioso C64.Ottima la grafica
ma non da "WOW", ottimo il brano iniziale, psichedelico ed atmosferico, ma non di
quelli che ti restano dentro. Armalyte,comunque, resta tutt'oggi un gioco troppo
difficile da domare,la frustrazione che scaturisce mina il divertimento e, di
seguito, la longevità.Detto questo non si può non apprezzare uno scrolling super
fluido anche nelle scene più affollate, uno stile di azione che teme pochi confronti
e una dinamicità elevatissima.Titolo godile ancora oggi e motivo fertile per far
fuggire nuove leve dal mondo dei retrogames!Troppo difficile!
Darkness

Darkness è uno di quei titoli per cui mi è rinsavita "la scimmia" per il vecchio e
glorioso C64. Acquistato da RGCD in versione Ultimate Edition, ne sono rimasto
letteralmente folgorato per via della qualità, sia del packing stesso, che del
gioco in se. La grafica è ottima anche soffrendo, in alcuni casi, di un effetto
impastato dovuto al troppo dettaglio applicato alla boscaglia. Gli Sprite sono
carini e discretamente animati, con punta di rilievo verso l'elefante che fa la
sua comparsa accompagnato da una carinissima quanto efficace animazione. Le
musiche invece sono al top, secondo il mio parere il punto più forte dell'intera
produzione, atmosferiche e ben eseguite in perfetto stile giungla. Purtroppo il
motivetto in game, benché ben suonato e molto orecchiabile, rischia di venire a
noia sul lungo andare, visto che si perpetua per tutta la durata del gioco. Anche
la giocabilità è su ottimi livelli, presentando uno schema che richiama il vecchio
Gountlet potenziandolo nel divertimento. Bisogna avere solo un tot di pazienza
visto quanto sia facile perdersi nei vari dungeon rischiando di rifare tante volte
la medesima strada già percorsa. Gioco homebrew assolutamente da non
perdere per il vecchio 8-bit di casa Commodore.