Non ci voglio girare attorno, Steel Ranger è un capolavoro assoluto. Il suo programmatore, Lasse Öörni, ha fatto un lavoro straordinario, certosino, incasellando in modo perfetto grafica, musiche, giocabilità, trama, senza lasciare nulla al caso. Il suo talento non parte da questo titolo, ma da quasi un ventennio di lavoro svolto nella serie Metal Warrior, dove si vede già lo stesso stile grafico e d’impostazione delle schermate. Ma torniamo al nostro Ranger d’acciaio. Trattasi di un gioco alla metroidvania puro, esploreremo una vastissima mappa e saremo tenuti a ricordarci alcuni posti, in quanto solo dopo particolari potenziamenti riusciremo a proseguire verso quelle zone. A guidarci vi sono cinque nostri compagni che, parlandoci, suggeriranno la strada giusta, ma saremo anche tenuti a salvarli, in quanto alcuni diverranno in pericolo di vita. Volendo si possono anche ignorare, ma a fine gioco partiremo dal pianeta senza di loro in una sorta di bad ending. Il nostro nemico ci invia svariati mezzi offensivi, compresi dei mini boss che sono anche difficili, ma abbiamo due armi che ci salvano dalla frustrazione. In prima battuta alla nostra morte ricominceremo dall’ingresso che ci aveva condotti alla stanza della nostra dipartita, quindi niente game over, non c’è nulla che spezzi il ritmo di gioco. In secondo luogo possiamo livellarci raccogliendo dei pezzi che ci permettono, in una cabina specifica, di potenziarci. Possiamo anche acquistare munizioni, ma mal che vada la prima arma è a colpi infiniti, le sue munizioni ci permettono solo di sparare più rapidamente. I nemici, che si possono anche uccidere tra di loro, hanno una discreta qualità bellica, ci inseguono e tengono la mira verso di noi, difficilmente li befferemo sopra un’altura. Come detto la mappa è grande e la possiamo visualizzare premendo RUN/STOP, essa si auto-formerà dai nostri pellegrinaggi; unica lamentela che non indica i passaggi da una casella all’altra. Quando otterremo la morfosfera, come in Metroid, avremo una bomba che ci permette di aprire cunicoli che portano a stanze segrete con vari upgrade. Ottima sia la gestione delle collisioni che l’interazione con gli oggetti caduti dai nemici. Interessante la trama, non particolarmente originale, ma il suo sviluppo ci accompagna passo dopo passo e presenta delle rivelazioni maggiori se avremo la volontà d’esplorare tutti i luoghi. Musiche diverse per molti livelli, qualcuna davvero orecchiabile, presenti insieme agli effetti sonori. È un gioco moderno, figlio di decenni di innovazioni in campo ludico e se posso osare, l’evoluzione che avrebbe dovuto prendere Turrican. Finisco da dove avevo iniziato… è un capolavoro, acquistatelo e giocatelo!
Poche volte sul C64 ho potuto assistere ad una rappresentazione così precisa
di tecnica e giocabilità, tutto funziona a meraviglia senza che nulla sia lasciato
al caso. Steel Ranger è uno dei videogiochi più grandi e belli esistenti per
Commodore 8bit, cui ogni amante di questo sistema dovrebbe giocare.
...un commento a caso!
Desolator: Halls of Kyros Noiosetto beat'em up a scorrimento verticale, lento nello svolgimento e poco interessante nell'insieme. Ricordo con simpatia un amico che si lamentava con chi gliene regalò una copia che ad un certo punto, arrivato al p...rainstorm
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli