Trattasi di un frenetico platform a schermate singole in cui il nostro simpatico, squadrato, personaggio deve raccogliere delle monete per “comprarsi” l’autorizzazione del padre per frequentare la compagna con cui vuole vivere assieme. Avremo da collezionarne 60 coin. Come in ogni platform che si rispetti, trappole, nemici, percorsi tortuosi ci sbarrano la strada, ma qui c’è un elemento più predominante, abbiamo davvero poco tempo! La nostra energia vitale è incompatibile con questo mondo e crolla così rapidamente da non darci scampo; dobbiamo correre e raggiungere il quadro successivo usando poco ragionamento e tanto istinto. Il gameplay è davvero semplice, non vi sono armi o mosse speciali, si salta e si prega di non sbagliare. Ogni 15 livelli verremo omaggiati di una password per ripartire da quel punto, ma non è un codice sempre valido. Se spegniamo il nostro C64 non sarà più riconosciuto. Particolare attenzione va posta per un fungo che ci trasporta in una zona, mica tanto, segreta che di solito è poco prima dell’elargizione di questo cifrario salta quadri. Giocandoci sembra che l’intento dei programmatori sia stato di sviluppare un casual game, in base alla sua struttura: semplicità, partite brevi, stile chiaro, gli elementi ci sono tutti. Non che sia un male, sia chiaro, ma manca quel guizzo in più per renderlo più longevo. Anche se non raggiunge mai situazioni di esasperazione, il tutto è molto fluido e preciso nei salti, tende a ripetersi nelle situazioni di gioco aggiungendo sì un pizzico di difficoltà aggiuntiva ad ogni passo in avanti ma con scarsa innovazione. Musica molto carina, dura pochi minuti e si ripete di continuo, ma non è invasiva e nella concentrazione di gioco tende a non infastidire. Vale il prezzo che costa per la sola versione digitale rimasta disponibile.
Incuriosito dalla conversione di Akalabeth sono andato a vedere altri giochi di
questo programmatore ma non pensavo potesse raggiungere un livello così
alto a giudicare dai voti e dai commenti che ho letto. E anche dalle immagini. Non lo posso votare
perché non l'ho scaricato. Forte la grafica quasi astratta che per non incorrere
nel problema dei blocchettoni fa tutto a quadratoni. Non ricordo nulla che gli
somigli sul com64.
Ammetto di non essere stato attratto inizialmente da questo TINY QUEST, finché non
ho recuperato il numero uno della rinata Zzap! e letto l’entusiasta recensione. A quel
punto, proprio come i cari vecchi tempi, mi sono fiondato nel negozio digitale di
fiducia acquistandone una copia. Fondamentalmente siamo dinanzi un gioco di
memoria e riflessi travestito da Platform Game, che gode di una messa in scena
originale derivata dalle soluzioni indie moderne, nonché programmazione pulita e
musiche simpatiche. Dedicato comunque ad un tipo di utenza che sappia mantenere
i nervi saldi, mente lucida e riflessi pronti, se la pazienza non è proprio il nostro forte
allora è consigliabile desistere, si rischia di distruggere il C64 dalle imprecazioni. Un
titolo originale figlio della nostra scuola ITALIANA!
Azzz! Mi hai riconosciuto! Pensavo di farla franca! Ahahahah Ad ogni modo si, è stato
un percorso lungo e divertente ma alla fine abbiamo tirato fuori questo Tiny Quest
che è una bella soddisfazione! :-) TOP
AHAH! Proprio un lumacone, però bravo bravo bravo! Poi sono arrivato io a
stravolgergli tutto e addio. E comunque ci siamo davvero divertiti a tirar fuori questo
gioiellino insieme eh... ^_^
Che dire...bravi! Certo che metterci un'anno mi sembra
troppo, il coder è un lumaca ma bravo...giusto Fe?
...un commento a caso!
Eye Of Horus Il solito gioco per cui si dice: " Senza infamia e senza lode " . Il nostro Horus si trasforma in volatile, peccato che così non possa prendere l'ascensore. Niente musica però, solo qualche effetto.
Da provare, comunq...maxgranato
VII Legio ad oggi continua ad essere un bel punto interrogativo, con buona
pace di tutti e sostanzialmente tra l'indifferenza generale. Successivamente al
ritrovamento ho provato a contattare gli amministratori di un sito dedicato ai
giochi da ... leggi »Roberto
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli