Giocato, e finito, di recente, il primo pregio del gioco è quello di fondere il tipico gusto da gioco anni '80 (anche se attualizzato) con una relizzazione da terzo millennio e con comparto tecnico/artistico molto buono. Altro grosso pregio è la varietà del gameplay nei cinque livelli: da platform clasico fino a "labirinto con destrezza" con un generale e leggera spruzzata di romicapo.
Un paio di considerazioni strettamente personali, non ho più l'età per salti pixelperfet (o quasi) anche se capisco che può essere considerata una carettistica "storica" per questo genere di giochi. Non mi ha particolarmente convinto il sistema di vite, reinizio livello dopo morte e tempo, ma io ci ho giocato su emulatore con i "save state" quindi non so se rende meglio su un C64 reale, inoltre, all'inizio mi sembrava un po troppo rapida la curva di aumento della difficoltà ma, giocandoci, in realtà mi sono reso conto che aiuta ad allungare la longevità del gioco.
Infine, anche se non vorrei buttare benzina sul fuoco della diatraba sulla localizzazione dei giochi, ho apprezzato veramente tanto che sia in taliano, con immediata immersione narrativa.
Concludendo, non mi resta che chiedere a Phobos: a quando il sequel?
P.S. Che strizza quando sbuca fuori il gatto dalle garte! Non so perché ma con tutta la sensazione claustrofobica di essere braccato mi ricorda il film "Aliens - scontro finale"quando gli xenomorfi scorrazzano nelle condutture di areazione.
Salve, è arrivato il momento di svelare un dettaglio del gioco sfuggito a tutti
i recensori o giocatori del mondo, youtubari e non, forummisti e affini,
readysessantaquattristi o lemonari sessantottini! Tenetevi forte, premendo in
qualunque momento il tasto “RUN/STOP” mentre si gioca succederà qualcosa
che vi farà prendere fiato! Come? non vi basta? Dite, tutto qui? Va bene
magari qualche altra chicca che solo qui da Ready64 potete leggere (gli altri
non stanno al passo) vi renderà dei campioni acclamati nelle sagre
videoludiche nostrane!
Il gioco è ambientato in Sicilia e nel secondo livello con il caldo estivo il
tempo sotto il sole deve restare basso… soluzione? Vi siete mai fermati a
parlare con il bibitaro del chiosco? La fanciulla è bella, bionda, vestita alla
moda e i veri gentiluomini non se la sentono di mandarla in smacchiatoria in
lacrime… fatela incontrare con qualche altro personaggio! Problemi al terzo?
Quando qualcuno parla... ascoltatelo! Può celare il segreto per andare
avanti!
Nel quarto livello i robot vi fanno andare lenti come le loro movenze?
Sbloccateli con un bel botto! Ok, That's all, folks! come direbbe un famoso
porky televisivo, ah, a proposito di maiali, quando perdete una partita ad "A
Pig Quest" i resti li portano al nostro negozio del terzo livello...
Parto nel raccontare che non giocavo con il C64 dal 1991 per passare al PC ma era
restato nel cuore, sempre. Recentemente un amico mi ha parlato di emulatori
(vice64), di una nuova generazione di giochi e di questo sito italiano (anche un
altro internazionale) dove prendere informazioni. Approfittando delle ferie e della
noia di stare a bordo piscina ho preso il mio ASUS TUF che uso per giocare e ho
iniziato a prendere giochi dalla rete. A parte qualche classico, l'interesse è caduto
su questo gioco italiano. Poche parole! Fantastico. La parte tecnica lodevole visto
anche che non è un gioco su cartucce dove hanno fatto lavori simili ma con molta
più memoria. La difficoltà per me era calibrata bene, ma confesso che salvavo con
l'emulatore, diciamo leggendo altri commenti, che è più adatto così che sul vero
C64. La scelta che mi ha fatto votare 10 e lode è la trama, ha pescato sul vivo
della mia infanzia anch'essa fatta di cassettine colorate e ho colto che i personaggi
"nemici" sono caricature di tutto quel mondo anni 80 (perché oggi non è così) che
bistrattava i nerd amanti dei computer. Dalla pescivendola passando per le
distrazioni del lavoro o dell'amore. Hanno colto nel segno! Infine per il quarto
livello della gatta Frida: mai visto uno sprite tanto bello e carino, la parte che si
blocca a guardare lo specchio mi ha sconvolto strappandomi una grassa risata.
Comunque per farla semplice consiglio di non andare ad affrontare i primi quadri a
sinistra non prima di essere scesi a prendere la bomba che sta nella sala dei
computer, perché i robot, anche quello che alza il polverone si possono
distruggere. Bravi davvero questi ragazzi catanesi (conosco l'Etna e la scogliera di
Aci Trezza del secondo livello) e al musicista inglese.
Finalmente scopro che il gioco conosciuto all'epoca nelle cassette da edicola come
"eliche che girano" piuttosto che "inutile volare indietro" o "negozianti pazzi",
dov'era presente solo un livello, in realtà è un gioco multilivello davvero made in
Italy.
Non riesco a dargli un voto unico o farne una media pertanto procedo per punti:
- Grafica e Sonoro 10: tutto bellissimo e azzeccatissimo, mi ricorda proprio i giochi
dell'epoca presenti nelle cassette edicola come Polar Pierre e Mancopter anche se
ci sono alcune chicche, come ad esempio il numero dei colori/sprite; il finale è da
vedere!
- Giocabilità: non per tutti perchè , se giocato su floppy come rilasciato su itcho, i
caricamenti sono lunghi anche con Jiffy o Dolphin e, siccome si muore davvero
spesso, soprattutto nel famoso schema con le eliche per un pixel prima di riuscire
a metter da fuoco il da farsi, l'assenza di continue fa allontanare la voglia di
ricaricere e rigiocarci. Fortunatamente ho pescato una versione in formato CRT e
col le vite infinite ma soprattutto con la scelta del livello dal quale partire, per
poterlo finire senza barare troppo o meglio ancora solo nelle
sezioni dove proprio non ci piace com'è stato rilasciato, quindi versione dischetti
do 5 perchè comunque la giocabilità c'è, versione cartuccia 7 perchè con un po' di
fai da te, la scali al punto giusto, senza rovinarla del tutto come si farebbe con un
picchiaduro a scorrimento a vite ed energia infinita.
Tema e concept: nulla da dire, 10 assoluto, chi ha vissuto quel periodo, l'incanto di
fissare quei quadretti con le schermate dei libretti allegati dello special program,
special playgames etc di turno nonostante ci fossero accanto (almeno nella mia
edicola) le riviste con Cicciolina & Moana, arrivare e casa, preghiera duale "carica
e non fare schifo" e il quaderno per segnarsi i giri del registratore, che dire,
GRAZIE
AHAHAHAHAH! Ma qualcuno ha programmato un gioco su di me? Il protagonista si
chiama Giuseppe, come me, e non ha soldi per comprare cassette da edicola! 'sta cosa
mi ha fatto spanciare... 10 sulla fiducia XD
Edit:
Confermo il voto ora che l'ho provato, un divertentissimo arcade adventure, con
enigmi che vanno dall'imbecille al diabolico, gag esilaranti, oltre ad un minimo di
logica serve anche destrezza col joystick, devo solo riuscire a capire cosa fare
nell'ultimo livello (quello col drone e la micina :D)... insomma, ieri sera ho mollato
Gotham Knights per dedicarmi a questo, significherà qualcosa?!
Ecco finalmente qualcosa di davvero originale! Devo dire che NewsStand è una
ventata d'aria fresca nel panorama videoludico di questi ultimi tempi. Sentivo la
mancanza di un game alternativo come questo. L'idea di essere catapultati
indietro nel tempo, negli anni '80 e dover raccogliere denaro a sufficienza,
superando ostacoli di ogni sorta, per raggiungere l'edicola dove poter acquistare le
vecchie pubblicazioni su cassetta per il C64 è un'idea tanto simpatica quanto
originale. E la cosa mi diverte non poco. Mi piace anche la grafica, che seppur non
ambisca ad acrobazie cromatiche e abbia uno stile abbastanza semplificato è
funzionale allo scopo, pulita e colorata. Suoni e musiche calzanti e gradevoli,
giocabilità adeguata e varietà dei livelli. Dal mio punto di vista c'è tutto quello che
occorre per rendere questo game appassionante e divertente. Ciliegina sulla torta,
è un Made in Italy e ciò me lo fa piacere ancora di più. Bravi!
...un commento a caso!
Jonny Quest in Doctor Zin's Underworld Pollice verso per me, capitolo primo lo sprite improponibile se si pensa al genio grafico di Routledge dietro al gioco, evidentemente sono stato un pò viziato da alcuni personaggi ben più definiti e riconoscibili in gi...riviero
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli