Partendo dal motore del primo episodio, il nostro programmatore inglese cambia alcune carte in tavola per innovare e allo stesso tempo stravolgere il gameplay nonostante mantenga invariata la dinamica del nostro mezzo aereo. Dal Libano ci siamo trasferiti in Egitto e precisamente in una ipotetica Cairo in guerra, tra palazzi distrutti, oasi e le piramidi di Giza, sotto un incessante attacco da parte di elicotteri nemici. Ce ne sono di tre tipologie: il velocissimo ‘Solo’ di colore rosso che spara missili aria/aria, il ‘Transport’, privi di armamento, che deposita a terra, accanto alle piattaforme d’atterraggio, delle batterie anti aerea e dei disturbatori radar e infine i ‘Gunship’, armati anche loro di missili, che scortano a breve distanza gli elicotteri da trasporto. Le orde nemiche arriveranno a scaglioni e vi è un numero di avversari da abbattere per passare di livello. Massimo 16 gradi di difficoltà, ma come per il primo capitolo non vi è un finale, vi saranno continui raid sempre a beneficio del nostro punteggio. Come detto completamente diverso il gameplay: il nostro mezzo, se andava bene nel vecchio gioco dove inseguiva altri aerei nemici dalla stessa dinamica, adesso deve vedersela contro questi elicotteri dal movimento imprevedibile, veloce, battagliero costringendoci a continui cambi di direzione con la stessa fisica d’inerzia che rallenta i nostri movimenti. L’unico nostro upgrade è la possibilità di sparare in diagonale verso il basso, utile ma pericoloso in quanto questa volta siamo solo noi che possiamo distruggere le piattaforme di rifornimento; anche se per fortuna non al primo colpo in quanto ogniuna è suddivisa in quattro porzioni e ne potremo usufruire anche con due parti danneggiate. I cambiamenti hanno reso il titolo più dinamico ed è più longevo perché impegna maggiormente i nostri sensi e per ogni nuova partita non vi è mai lo stesso schema nelle posizioni dei nostri avversari. Ma dall’altro lato della medaglia può frustrare, la difficoltà impenna rapidamente, si perdono più facilmente le vite e ne è prova che partiamo già con un numero maggiore rispetto al primo titolo, quattro per l’esattezza. Molto orecchiabile, anche se non particolarmente lunga la musica dei titoli. Per il resto congrui effetti sonori. Ci troviamo di fronte ad un sequel migliorato in tanti aspetti ma manca di quel pizzico in più che lo avrebbe elevato a capolavoro. Forse insistere con il Falcon (nome dell’aereo che non rispetta la realtà in quanto gli F16 non hanno decollo verticale) è stata la limitazione più grande, magari pilotare un altro elicottero più maneggevole avrebbe dato maggiore forza alle innovazioni e impressionato di più. Comunque gradevolissimo e per nulla invecchiato male, risulterebbe attuale anche oggi.
Ho sempre amato la schermata del titolo di questo gioco,semplice ma efficace,con la musichetta roboante e i velivoli in parata.Il gioco in se e' un'apprezzabile variante di Defender con qualche contorno strategico.La grafica e' pregevole per l'epoca nonostante lo scrolling non fluidissimo mentre il gameplay,seppur di buona fattura,ha meno sostanza di classici come Dropzone e Repton.Una partita di tanto in tanto pero' se la merita.
Uno dei primissimi giocai a cui ho avuto il piacere di giocare! Ricordo ancora l'ottima impressione che mi fece la musica introduttiva (era sì il 1986 ma non avevo ancora ascoltato i capolavori di Rob Hubbard), nonché lo scrolling e la velocità dell'azione. Anche l'interattività mi sembrava eccellente, dato che c'era la possibilità perfino di distruggere le basi per il rifornimento! Non ci gioco da anni, forse per rispetto, forse per non rovinare il ricordo, ma Falcon Patrol II (e quel "II" mi suonava così epico!) è uno dei giochi che mi hanno fatto innamorare del Commodore 64!
...un commento a caso!
California Games La notte della viglia di Natale 1987...una delle prime volte che mi fu concesso di
fare le ore 'piccole' nonostante la giovane età (12 anni). Più ci penso e più mi
commuovo. Andavo pazzo per il surf e la BMX. UNIC...togliani
Sei il solito cavaliere coraggioso e hai un compito di primaria importanza: eliminare un povero drago che sta rinchiuso in una grotta e che non ha mai fatto nulla in quanto non è nemmeno uscito dall’uovo. Tutti sono coraggiosi ... leggi »Phobos
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli