Recensione di Conan...Possente Cimmerio


Copertina Non Disponibile
Editore
(Non Pubblicato)
Anno
2018
Genere
Avventura Testuale
Scheda gioco
Recensore
Roberto
Pubblicata il
31 maggio 2024
Voto
6/10
Media Utenti
5.6/10


Il personaggio uscito dalla penna di Robert Ervin Howard ha vissuto molteplici incarnazioni su Commodore 64 a partire da quella più conosciuta a livello internazionale, il Conan di Datasoft, passando per l'arcinota presso il pubblico italiano versione mistificata di Avventura 1.

  

Degno di appartenere a questo novero è certamente Conan il Barbaro realizzato dall'introvabile Luca Severi. In questo caso si tratta probabilmente del "primo" (ovviamente fino alla prossima smentita) vero videogame concepito fin dall'inizio per trasporre le vicende del Barbaro per antonomasia sul Commodore 64. Tralasciando l'esemplare pubblicato da Systems per motivi già chiariti, consideriamo infatti che la conversione da Apple pubblicata da Datasoft era in realtà la modifica in corso di un progetto nato col nome di Visigoth, avente per protagonista un lanciatore di boomerang e poi adattato in fretta e furia per essere immesso sul mercato in contemporanea con la pellicola interpretata da Arnold Schwarzenegger. 

In questa sede però vogliamo restare all'interno dei nostri confini e occuparci di un titolo emerso dalle nebbie degli anni '80 e rimasto fino a oggi in stato di ibernazione.

Conan...Possente Cimmerio.

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Purtroppo le informazioni relative a questo cimelio sono nulle. Il listato non reca il nome dell'autore e nemmeno la data di realizzazione; tutto ciò che è giunto fino a noi è l'opera nuda e cruda in sé, che consta di ben 144 blocchi su disco, a testimonianza di una certa corposità e impegno nella realizzazione. Non ci sono indizi per risalire alla paternità, quindi, e nemmeno è possibile contestualizzare temporalmente il gioco. La memoria RAM viene utilizzata, oltre che per il motore di gioco, anche per impreziosire alcune scene con la presenza del protagonista nell'introduzione raffigurato da uno sprite e accompagnato da una elementare musichetta. Il tutto rigorosamente in linguaggio BASIC.

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Dopo l'introduzione e le istruzioni di gioco ci troviamo di fronte a un'avventura testuale contraddistinta da descrizioni molto essenziali. Scopriamo che le nostre vicende partono dalla città di Ormuz e il nostro compito è quello di fare luce sulla scomparsa della Principessa Berenice, personaggio che crea una strana commistione con i racconti di E.A. Poe.

Fin da subito ci rendiamo conto che oltre alla presenza dei siparietti grafico-musicali ci sono anche altre differenze rispetto alle avventure testuali di stampo classico; nei nostri primi passi incappiamo infatti in una locazione presieduta dalla bottega di un mercante, ove è possibile procedere all'acquisto di un'arma che ci servirà nel corso della storia. 

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Questa è solo la prima ibridazione con elementi RPG di cui facciamo esperienza; successivamente avremo a che fare con altri mercanti (magici) o personaggi, classici NPC quali Nani e Goblin che potranno aiutarci nella nostra missione se saremo in grado di approcciarci nei loro confronti con il giusto allineamento. Né mancheranno i nemici da sconfiggere con l'arma più appropriata o con il canonico lancio virtuale di dadi multi-faccia. Lo stesso inventario, oltre a mostrare la lista degli oggetti in nostro possesso, riporta anche le statistiche e i denari accumulati.

Ad arricchire e movimentare le varie fasi del gioco, anche la nostra dipartita è sempre scenografica, illustrata da una scenetta composta da sprite e musica, rigorosamente agghiacciante al pari di quella già ascoltata durante l'introduzione. 

Conan Possente Cimmerio: La Morte del personaggio

Il parser è estremamente limitato, i verbi riconosciuti sono pochi ma in questo caso non si può considerare un difetto bensì una scelta di design. Le sfide che incontreremo infatti vertono soprattutto sulla ricerca dell'oggetto giusto e delle locazioni da visitare nell'esatto ordine; le azioni che siamo chiamati a compiere non sono cervellotiche e ben difficilmente vivremo episodi di frustrazione dovuti al fenomeno conosciuto come "caccia-al-verbo". Possiamo considerare Conan...Possente Cimmerio alla stregua di un'avventura/rpg a scelta multipla espansa, dove le risposte non sono fisse ma lasciano una certa libertà al giocatore, consentedogli di non sentirsi costretto all'interno di opzioni rigide e schematiche.

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Senza voler svelare troppo per non rovinare il gusto della sorpresa, lasceremo volutamente da parte alcuni particolari. Dal punto di vista tecnico basti sapere che il gioco è completo e risolvibile nonostante un finale con anticlimax che rimanda a un seguito, del quale ovviamente non c'è traccia. Sviluppato su una mappa disposta all'interno di una griglia 10x10, solo metà delle locazioni viene effettivamente utilizzata tuttavia la dimensione resta comunque ragguardevole.

L'impresa di scoprire il destino di Berenice e riuscire a salvarla dietro promessa di un allettante bottino in oro e dell'allusione a possibili altre ricompense risulta divertente e stimolante sia sul piano prettamente ludico sia da quello storico e filologico, alla scoperta di un prodotto che fino a prova contraria possiamo ritenere sviluppato in maniera amatoriale, mai pubblicato e circolato solamente tramite il passaggio di mano tra amici.
Conan...Possente Cimmerio ci costringe a riflettere su come, a decenni di distanza, continuino ancora ad emergere videogames ignoti dei quali non esiste alcuna testimonianza. Nonostante al contempo sia diffusa l'errata convinzione secondo cui "su internet si trova tutto", come se per magia le cose fossero in grado di apparire da sole senza bisogno di un intervento umano.

Nota finale: nonostante la risoluzione del gioco ci sono alcune locazioni e taluni oggetti che non siamo riusciti a trovare, e la cui esistenza ci viene rivelata soltanto dalla consultazione del listato che contiene riferimenti a un ciondolo raffigurante il padre di Berenice.
Rimandiamo alla capacità dei lettori, eventualmente, la risoluzione di questo piccolo giallo!

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