Tutto iniziò per il verso giusto; la sensazione fu
quella di un mix tra Viewpoint e Xenon. C'è
tanta soddisfazione iniziale tra la musica
tecno, scrolling verticale e orizzontale,
dribblate all' ultimo secondo. C'è ancora più
soddisfazione nell' apprendere come uscire vivi
da strettoie dopo diverse partite e dribblare allo
stesso tempo pallottole e navi kamikaze. Un
cenno positivo ai nemici dei primi livelli che
hanno un pattern che consente al giocatore di
imparare e muoversi in modo strategico come
avviene negli amati shooter nipponici. Il gioco
ti dà la possibilità di barare fornendoti i cheat
Key nei titoli iniziali quindi perché non provare
a vedere cosa ci aspetterà dopo la 20 partita
dove mi areno sempre lì? Sempre più difficile,
frustrante e ripetitivo è la risposta: non c'è
nessun premio visivo o in gameplay a premiare
il giocatore o semolicemente incuriosirlo ad
andare avanti. Se non fosse per tutte le cose
buone che ho scritto prima, considerando
anche che parliamo di un gioco nuovo, mi
avrebbe portato a dargli un 4. PS. Alcune navi
aliene nemiche sono uguali al protagonista del
primo gioco caricato dal sottoscritto sul c64:
Krater Fighter (che manca se non erro alla lista
giochi di ready64).
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli