Robin of the wood è uno di quegli amori irrazionali che sbocciano un po’ per caso, un po’ per nostalgia. Catturato all’istante dalla grafica coloratissima e ben animata, come al solito di S. Fotheringham, lussuosa per l’85, dal motivo malinconico e da quel personaggio che se la corre inquieto in infiniti sentieri tra foreste e castelli, non l’ho mollato fino a finirlo, preparando mappe, memorizzando oggetti e loro combinazioni. In effetti non mancano elementi adventure, in questo gioco targato Odin (la stessa dei capolavori Heartland e Nodes), la cui struttura senz’altro ricorda Sabre Wulf e affini, ma il cui fascino rimane insuperato.
...un commento a caso!
Mutants Dopo Parallax un altro shooter di qualità per una Ocean che nel 1987, grazie ad
un mix esplosivo tra giochi originali e conversioni (contando quelle della
Imagine), si può tranquillamente considerare come il miglio...shippo76
Ripetitivo si, però che goduria buttare giù interi palazzi, mangiare gli inquilini urlanti, distruggere elicotteri in volo. Antistress. La morosa ti fa arrabbiare? Il capoufficio ti tortura? Gioca a Rampage che ti passa...voto 8 leggi »Alex da Parma