Ricordo molto bene questo titolo.
Trattasi di tie-in da un romanzo (poi divenuto una discreta fiction tv) in cui si impersonava un uomo che ambiva a farsi fortuna in oriente come commerciante, per raggiungere il nobile e potente titolo di Tai Pan.
Si trattava in pratica di una simulazione commerciale, compri i beni, viaggi e li rivendi da un'altra parte.
L'originalità, per l'epoca, fu che in vece di creare un gioco testuale si preferì un'interfaccia simile a un'avventura d'azione, anche si azione non ce n'era proprio. Ciò lo rendeva fruibilissimo anche a chi preferiva muovere il joystick che pestare sulla tastiera.
La grafica minimalista traeva in inganno: il titolo aveva una sua grande profondità, anche se purtroppo minata dalla limitazione di una singola attività commerciale di compra-vendita, senza variazioni o avvenimenti particolari.
Compri, viaggi, vendi, compri, scopri luoghi, viaggi, vendi. Se non rammento male il titolo finiva quando si guadagnava un milione, o comunque al raggiungimento di una certa cifra.
...un commento a caso!
Conan Ricordo ancora, i miei 2 zii a giocare a Conan quando ancora non sapevo leggere.. le mie fantasie volavano altrove, cosi credevo che il gioco Conan, fosse inspirato ad un cartone animato dove il protagonista si chiamava ...fendrixroma
L’ultimo capitolo della saga del Robo-poliziotto è
sicuramente il migliore in termini qualitativi rispetto ai precedenti,
paradossalmente segue un crescendo opposto a quello cinematografico dove il
primo film è un caposaldo del genere ... leggi »Phobos
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli