Esiste notoriamente un rapporto di amore e odio che lega la comunità sessantaquattrista ai giochi realizzati con il SEUCK.
Senza entrare nel merito della questione vogliamo però mettere l'accento su un aspetto fondamentale. Grazie al geniale editor realizzato da Sensible Software nel 1988 una intera generazione di game designer in erba ha avuto la possibilità di esprimere il proprio estro concretizzandolo in un'opera autonoma, pronta per essere distribuita tramite amici e conoscenti, a volte raggiungendo persino una caratura commerciale.
Attraverso un processo svolto con costanza ed impegno, trascorso magari cullandosi nell'illusione di realizzare lo spara-e-fuggi definitivo, diventava possibile aggiungere una ulteriore dimensione all'utilizzo del computer.
Per sottolineare l'impatto avuto del SEUCK su una intera generazione di creativi basti ricordare come ancora oggi vengano realizzati sparatutto (ma non solo!) attraverso questo strumento. Grazie all'intervento di programmatori quali Jon Wells e Martin Piper anche l'editor originale nel frattempo si è evoluto con l'implementazione di ulteriori direzioni di scorrimento. Oltretutto è ormai diventata una consuetudine l'usanza di apportare migliorie tramite l'aggiunta di schermate potenziate, musiche e perfino power-up.
Facciamo però un salto indietro nel 1988 quando le innovazioni descritte finora erano di là da venire e il sedicenne torinese Mauro Borgarello, armato di entusiasmo e determinazione poteva dare libero sfogo alla propria fantasia grazie alle possibilità offerte dal tool messo a punto da Jon Hare e Chris Yates.
"Tutto nasce verso fine anni ’80. Si era ragazzini e nel mio gruppo di amici figuravano un futuro genio dell’informatica e un futuro talentuoso musicista. Io ero quello delle "matite". Disegnavo fumetti. In breve nacque questo mio personaggio 'Osvaldo' che altro non era se non la proiezione dei nostri miti di allora ma in chiave grottesca.
Si sognavano i muscoli di Stallone e Schwarzenegger e si rimediavano figuracce in palestra a scuola.
Ci si illudeva di poter scorrazzare in Ferrari Testarossa bianca nelle strade di Miami seminando l’A-Team e si finiva col finire nei fossi coi motorini.
Ma ci si rideva spesso addosso con semplice libertà."
Forse non conosceremo mai l'identità del genio informatico e del talentuoso musicista ma le parole di Mauro sortiscono lo strano effetto di immergerci nella realtà di fine anni '80 ricordandoci i miti che si erano affermati a quel tempo e la ricchezza di interessi che animava gran parte dei giovani di allora. Il tratto giovanile dei disegni ci riporta con la memoria alle pagine di riviste come Videogiochi del Gruppo Editoriale Jackson.
Osvaldo è la trasposizione videoludica delle dinamiche sociali vissute dall'autore. Qui infatti non aleggia nessun Rambo o Super Joe di Commando ma piuttosto le loro versioni contraffatte e provinciali; i muscoli e gli elmetti sono sostituiti da abbigliamenti pacchiani e improbabili acconciature. D'altra parte Osvaldo è sicuramente un nome importante, che significa "Potere Divino", tuttavia occorre ammettere come non sia esattamente in grado di evocare chissà quali gesta di eroi epici. Gli amanti della canzone italiana probabilmente lo associeranno al marito della nota cantante melodica, Orietta Berti, l'Usignolo di Cavriago. Pochi probabilmente ad uno sparatutto. Possiamo scommettere che il motivo per cui sia stato scelto sia proprio questo.
"Un bel giorno mi arriva questa cassettina pirata (da parte del genio informatico) con questo misterioso S.E.U.C.K.
Cos’è, cosa non è? Lo carico e mi si apre un mondo: cioè DAVVERO io posso CREARE un videogioco (seppur semplice nelle dinamiche e meccaniche di gioco) semplicemente muovendo il joystick e colorando pixel? Ero fottuto.
Mi sono chiuso in casa per una settimana ed il risultato è stato questo giochino semplice e grezzo. Ma che ai tempi, per lo stesso principio di immaginifica creatività che ci permeava, ci fece sognare di aver creato qualcosa di unico.
Ovviamente mai fu pubblicato e circolò liberamente tramite scambio di cassettine tra amici!"
Grazie al passaggio brevi manu ed anche all'accortezza dell'autore nel preservarla, la prima versione di Osvaldo, completamente giocabile ma priva di alcune migliorie, oggi è giunta fino a noi ed è rintracciabile facilmente nell'archvio del Gamebase64.
Nel corso di un denso e spregiudicato scambio epistolare sono tuttavia emerse inaspettate novità.
"Per inciso sono riuscito recentemente a recuperare la “versione 2.0” (ai tempi una simile definizione ci avrebbe lasciato basiti come per la visione di un UFO) dove implementai un secondo player oltre a modifiche sostanziali al “gameplay” (LOL!). Ovvero trincee elettrificate pronte a folgorarti!"
Il furore creativo del Borgarello non poteva farci mancare le gesta a fumetti a corredo del nuovo personaggio che, pur senza mai comparire direttamente nella striscia, viene dipinto come una specie di maratoneta dei videogames. Costui, in virtù di una sovrumana destrezza, o più probabilmente grazie al ricorso a pratiche truffaldine che gli consento di ottenere crediti infiniti, rischia di mandare in banca rotta il malcapitato gestore della Sala Giochi.
OSVALDO V 2.0, con la sua nuova e scintillante rete elettrificata e la presenza di TONY, il secondo player, nel Maggio 2024 viene reso disponibile in anteprima mondiale assoluta - ebbene si - su Ready64.
"Il secondo player si chiama Tony, nome che in quegli anni richiamava il senso sano di tamarraggine che permeava ognuno di noi, persino i più composti!"
Il Commento Tecnico
Osvaldo a livello tecnico è un titolo SEUCK molto classico e ci propone un mondo dall’aspetto a cavallo tra il reale ed il caricaturale con personaggi disegnati in modo pulito. Il tutto sembra quasi uscito da un film sul Bronx tanto in voga negli anni ‘80, con bande criminali armate fino ai denti su case diroccate e reti di filo spinato elettrificato, riprodotto in maniera particolarmente riuscita.
Nel nostro incedere dobbiamo stare attenti alle velocissime pallottole, piccole e letali, alle volte invisibili tra le ombre dei palazzi. Impegnativa la mira: Osvaldo, se non sollecitato nella direzione, si rilassa sparando frontalmente e dobbiamo puntare gli avversari con cura, considerando anche che alcuni sono dei veri pazzi scatenati che ballano e sparano in tutte le direzioni rendendoci la vita, giustamente, difficile. Non particolarmente lungo, c’è da aggiungere che verremo omaggiati spesso da vite supplementari in base al punteggio.
Articolo di Roberto Nicoletti, Mauro Borgarello e Giuliano "Phobos" Brunetti
Illustrazioni di Mauro Borgarello