Recensione di Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back


Copertina di Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back
Editore
Palace Software
Anno
1986
Genere
Platform, Multi-Schermo
Scheda gioco
Recensore
Galadh
Pubblicata il
01 aprile 2007
Voto
8/10
Media Utenti
7.59/10


Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back - Schermata IntroduttivaCome suggerito dal titolo, Cauldron II è il seguito di Cauldron, edito sempre da Palace Software, e ne continua la storia. Si tratta di un Platform/Fantasy nel quale si interpreta il ruolo di una Zucca che tenta di sconfiggere una strega che ha preso inebitamente il possesso del suo castello.

A differenza del primo episodio, nel quale si interpretava la Strega (e che terminava con la vittoria di quest'ultima sulla Zucca), i ruoli sono quindi invertiti. La confezione originale del gioco includeva una interessantissima mappa rappresentante tutte quante le 128 schermate di gioco, assemblate sapientemente a formare il suddetto castello. La mappa non era semplicemente un collage di schermate, ma era disegnata dalla mano di un artista, che ha usato toni scuri e una calligrafia pseudo "gotica" per sottolineare in qualche modo l'aura nefasta del castello.

Ma passiamo al gioco vero e proprio. La prima cosa che colpisce è sicuramente la maestosità con la quale è disegnato il castello. Essendo la Zucca da noi comandata estremamente piccola, le stanze del castello ci incutono un senso di timore e immensità che ben si abbina allo stile di gioco. Infatti il controllo della Zucca avviene tramite semplici comandi, che permettono di saltare a destra o a sinistra, con tre differenti tipi di intensità. Gli ampi spazi delle stanze permettono di personalizzare lo stile di gioco in base alle proprie attitudini, ma non è tutto semplice come sembra! Il controllo della Zucca, specialmente all'inizio è estremamente difficile, specie quando bisogna intrufolarsi in spazi angusti.

Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back - Schermata di GiocoLa difficoltà del gioco è inoltre elevatissima, dal momento che per completare il gioco abbiamo a disposizione solamente 6 vite. La barra superiore dello schermo mostra con semplici ma chiari tratti il nostro status: le zucche gialle rappresentano il numero di vite che ci rimangono, la parte centrale ci mostra il punteggio (anche se sicuramente è secondario in un gioco con un forte obiettivo come questo), e la quantità di energia che ci rimane per la vita attuale. Quando raccogliamo un oggetto chiave, esso appare nella sua "nicchia" in alto. I due volti da strega infine fanno da cornice incutendoci un senso di minaccia e sghignazzando in modo gracchiante quando perdiamo una vita (nel caso in accidentalmente si cade da uno dei lati della torre, la sghignazzata è preceduta da un gustoso intermezzo nel quale si vede il "volto" disperato della zucca che cade dall'alto, fischiando come una bomba lanciata da alta quota).

Per quanto riguarda la grafica, seppur semplice, svolge perfettamente il suo compito. I colori delle pareti vanno dal grigio pietra, al verde, celeste e perfino rosa. Tuttavia ripetuti ornamenti, come le ragnatele, le crepe delle pareti, gli elementi architettonici cupi e maestosi, conditi con qualche terrificante mostro qua e là dalle eccellenti animazioni, contribuiscono ad arricchire un'atmosfera già tenebrosa grazie al solito sfondo nero che aggiunge una venatura di "notturno" al tutto.

Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back - Schermata di dialogoTornando al sistema di controllo, notiamo che anche se le opzioni di movimento sono limitate, c'è molto di più: infatti, una volta presa confidenza con i rimbalzi, ci accorgiamo che ci sono anche rotolamenti e schiacciamenti della Zucca che permettono un'esperienza interattiva molto superiore a quanto ci si potrebbe aspettare. Infatti la Zucca sembra essere veramente di gomma (grazie anche al rumore del rimbalzo). In alcuni punti è possibile persino farla comprimere fino a scoppiare, oppure fino a farle attraversare sottili pareti con successivo rimbalzo impazzito. L'obiettivo consiste nel raccogliere 6 oggetti magici (come suggerito dalla suggestiva presentazione iniziale), ognuno con un significato preciso. Alcuni di questi oggetti inoltre ci danno un piccolo aiuto durante la nostra missione. Una volta ottenuti gli oggetti magici, dobbiamo recarci nella vetta del castello, dove risiede la stanza da letto della malvagia strega, tagliarle i capelli, tornare poi nei sotterranei dove dobbiamo utilizzarli come ingrediente di una formula magica per liberare il castello dalla strega.

Ecco il significato e l'utilità degli oggetti:

1) Forbici: si trovano nel bosco ad ovest del castello, sorvegliate da mostruosi ragni giganti e pipistrelli, e serve per tagliare i capelli alla strega.

2) Ascia: si trova nella parte inferiore del castello, in una zona piena zeppa di nemici, e serve per sfondare delle porte, fondamentali per proseguire in luoghi altrimenti inaccessibili.

3) Calice: si trova all'estremità di uno dei parapetti del castello, tenuto tra le mani da un Gargoyle di Pietra. Dovrebbe servire a riporre i capelli della strega dopo averli tagliati; conferisce inoltre l'immunità all'effetto magico "contrario" posseduto da uno dei mostri del castello, la mano, che quando ci colpisce inverte i comandi della nostra zucca per una trentina di secondi.

4) Corona: si trova nel cuore del castello, simbolo di potere sul castello, ci conferisce una fondamentale immunità al guardiano magico della strega, una sfera di energia blu che ci impedisce di avvicinarci alla strega dormiente quel tanto che basta per tagliarle i capelli, tra l'altro uccidendo all'istante.

5) Scudo: si trova anch'esso tra le mani di un Gargoyle, molto in alto nel castello (da sottolineare che il castello si estende soprattutto in altezza) e ci conferisce la resistenza agli scheletri, uno tra i più temibili nemici del castello.

6) Libro: il più difficile da ottenere, si trova nella punta estrema superiore del castello, all'interno della torre principale, nonchè la più alta. Protetta da decine di mostri, ci serve per recitare la formula magica che sconfiggerà la strega.

cauldron2_04.pngLa difficoltà è calibrata in maniera da metterci seriamente alla prova: disponiamo infatti di un'arma soltanto (che non è a disposizione dall'inizio del gioco ma che possiamo ottenere esclusivamente dopo faticose ricerche) e che si trova in diversi punti del castello: la Sfera Magica. E' un'arma a doppio taglio, in quanto ci permette di sparare una magica sfera contro i nostri nemici, che scompariranno distrutti per una ventina di secondi, per poi riapparire. Ogni magia lanciata ci costa l'1% della vita, che sembra poco, ma nelle fasi concitate si può facilmente costituire la perdità di metà dell'energia.

La maggior parte dei mostri è passiva, ovvero passeggia eseguendo un'azione a loop in una determinata area, ostruendola con la loro presenza. Scontrarsi fisicamente con uno di essi provoca la loro eliminazione momentanea ma ci danneggia per un ammontare variabile, pari a circa il 15-20% di vita a seconda del tipo di mostro. Altri invece sono aggressivi e ci vengono incontro senza alcuna pietà. Alcuni, inizialmente immobili (come i calici e la testa di porco delle tavole imbandite) improvvisamente di alzano in aria e ci attaccano a sorpresa! Ci sono inoltre mostri invulnerabili che generalmente provocano la morte immediata a contatto, come gli Scheletri, i Ragni, i Pipistrelli Marroni. Bisogna stare attenti anche ad alcuni elementi del gioco: provocano la morte istantanea infatti anche le cadute dai lati del castello (se ci si trova troppo in alto) la fiamma delle candele, gli spuntoni di asce o lance decorative, ed altri elementi che vi lasciamo il compito di scoprire.

cauldron2_05.pngC'è da sottolineare che gli elementi costituenti il gioco, sono davvero SAPIENTEMENTE mescolati con un mix di colori, posizioni, e atmosfera talmente diverse e originali da creare una varietà di situazioni incredibile! Questo ci permette di avere una piacevole sensazione di "guardia alta" da mantenere per tutta la durata del gioco : infatti gli imprevisti sono dietro ogni angolo. Come dimenticare poi l'audio! Lo definirei essenziale ma adatto alla situazione. L'unico tema musicale, molto pertinente e che rende subito l'atmosfera fantasy, è presente solo nelle schermate introduttive.

Durante l'azione non vi sono infatti musiche ma soltanto effetti sonori. Una scelta sicuramente discutibile, ma se si gioca sufficiente tempo, comprensibile. E' infatti un platform che richiede una grande concentrazione e soprattutto pazienza. Possono passare minuti per decidere una strategia, per capire come poter passare alcuni ostacoli senza perdere la preziosissima vita. Una colonna sonora a loop sarebbe stata probabilmente stressante. Risulta invece rilassante il continuo rimbalzare della zucca (di default la zucca rimbalza in alto con minima forza in continuazione, non sta mai ferma immobile come poteva invece la strega in Cauldron).

Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back - Schermata di GiocoI rumori di attacco, le interazioni con gli ingranaggi di botole e porte sono all'altezza della situazione, ma quello che più colpisce sono secondo me i rari ma indispensabili suoni di atmosfera, che anche in un secondo conferiscono al gioco un'ansia e sensazione d'attesa incomparabile! Rumori di porte, di elementi metallici, di magia...adatti senza dubbio.

Ma ovviamente, dopo tante lodi, inevitabilmente ecco i difetti. La difficoltà è purtroppo troppo elevata per finire il gioco prima di esaurire le vite: lo stimolo è grande ma potrebbe risultare frustrante dopo ore di gioco, morire e ricominciare da capo.

La partenza del gioco può avvenire in una decina di luoghi diversi: chi conosce il gioco sa che alcuni di essi sono estremamente svantaggiosi, ed è seccante suicidarsi per ripartire di nuovo nella speranza di trovare una partenza migliore. Il sistema di controllo danneggia chi usa i joystick monopulsante: infatti, per saltare di lato con un maggiore intensita e improvvisamente, si usa lo stesso comando del lancio della pillola magica; ergo, a voltre spostarsi velocemente provoca la perdita inutile di vita, cosa che non succedeva prima di avere l'arma a disposizione. Sarebbe stato utile permettere la disabilitazione provvisoria dell'arma. Cauldron e' un gioco per gente calma, può rilassare i pazienti, ma innervosire gli intrepidi!

Pagella Finale

Grafica: 9/10


Essenziale ma estremamente curata: la palette dei colori è distribuita ad hoc, la complessità architetturale è tale da rendere utile l'uso di una mappa cartacea e non ci si annoia mai. Non si vede mai 2 volte lo stesso posto. L'atmosfera è incomparabile. Ammirabile! Unica pecca, che cosa ci fanno delle mine volanti in un castello medievale? Ah meno male, da ragazzino mi parevano dei mappamondi volanti, appropriatissimi!

Musica: 8/10


Sicuramente apprezzabile la intro iniziale. La mancanza di musiche durante puo' essere penalizzante ma gli effetti sonori compensano lo squilibrio. Atmosfera sicuramente unica e originale. A seconda dei gusti potrebbe meritare anche il 9.

Giocabilità: 7/10


Nonostante per i veterani sia un divertimento sfruttare al massimo i rimbalzi inconsueti, sparare al volo, calcolare i tempi e eseguire acrobazie, per i novizi potrebbe risultare un sistema di controllo lento da imparare e soprattutto all'inizio frustrante. Infatti per gli inesperti, la maggior parte delle morti sono dovute a cadute e rimbalzi incontrollati.

Totale: 8/10


Sicuramente un gioco unico nel suo genere. Prosegue la trama del suo predecessore, con una atmosfera unica e affascinante. Un gioco calmo, lungo ed estremamente soddisfacente. Una mappa che non finisce mai, e che fa piacere conoscere a puntino. Un sistema di controllo da domare, e un platform che assume connotati fantasy estremamente apprezzabili. Da provare.
Nota: La pagella finale è stata abolita nel 2007.
Commodore 64
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