Hired Sword fa parte del glorioso genere "omino che fa cose e vede gente".
Delizioso e divertente, la sua unica ragion d'essere è quella di fungere da
introduzione al gioco vero e proprio, costituito dal suo seguito. Furroy infatti
rimescola un po' le carte, rilasciando entrambi i capitoli all'unisono e facendo
in modo che il primo sia funzionale al secondo, soprattutto in termini di
creazione dell'atmosfera. L'avventura è brevissima e densa di insidie; scivolare
nei fiumi o nella lava è più facile di quel che sembra; raccogliere
l'armamentario giusto per sconfiggere i differenti tipi di mostri è fondamentale
ma dopo una serie di trial and error si risolve tutto piuttosto agevolmente.
L'umorismo costituisce una parte preponderante della saga, sia nelle situazioni
che nel linguaggio, in quest'ultimo caso però con pesante ricorso al pecoreccio
e conseguente caduta di stile. Per gli amanti dei mini-rpg, sulla falsariga dei
vari Minima Reload (o dei più recenti Lost Realms of Murkasada) è
sicuramente consigliato.
Se vi interessa il gioco è inutile cercarlo sul sito Double Sided Games, non è presente! Mentre di Hired Sword II c’è l’edizione fisica, digitale e tantissima pubblicità, del primo capitolo potete trovare solo un’unica traccia, ovvero che viene omaggiato come bonus all’acquisto del successore, qualsiasi edizione vogliate portarvi a casa. A prescindere da questo, giocandoci, si scopre che è un semplicissimo livello molto lineare ed estremamente breve, privo di elementi RPG. Si deve andare a prendere un oggetto che sblocca un successivo e a cascata arriverete alla fine. Anche i nemici, immobili, non sono altro che tasselli da affrontare al momento giusto, ovvero appena avremo preso quella cosa che useremo contro di loro. Toccarli prima decreta la nostra fine. Altro elemento di morte è l’acqua dei fiumi e poi la lava, ma caderci dentro è possibile solo se vi mettiate a correre dimenticandovi la loro posizione. Ottima fluidità. Grafica da classico gioco di ruolo per 64 ma più colorato. Musica con un motivetto banalissimo che si ripete continuamente. Il movimento è gestito dal joystick e l’indicazione in basso è inutile per tutta la lunga sequenza di spostamenti da leggere; era da preferire solo le informazioni utili come le interazioni con oggetti o nemici. Insomma è come un progetto da far vedere per chiedere fondi per realizzare un’opera più vasta, nulla di più che un demo che potreste battere anche in due minuti.
...un commento a caso!
Jungle Quest Penso che in molti come me ci hanno giocato per la prima volta con il nome di "tarzan",comunque un gioco discreto ma con un motivetto niente male (rivers of babilon)...sanacore1975
Ciao Andrea1975,
sono Joseph di Pasquale, l'autore di soccer 64 che ho scritto con mio fratello
Alfonso nel 1984 quando avevamo io 16 anni e lui 14. E' incredibile aver
ritrovato il programma in rete dopo 41 anni e poterci rigiocare ... leggi »joseph