Il voto lo do per la versione Spectrum..su C64 non lo riesco a trovare; dalle
immagini capisco però che l'ambiente è anche meglio per via dei colori meglio
definiti e sfumati. Se si andava alla grande sul 48K, la versione C64 mi sa che
rischia il capolavoro !!!
Finalmente i fan del Commodore 64, trentasette anni dopo la pubblicazione su
Spectrum di questo classico della Ultimate dei fratelli Stamper, hanno l'opportunità
di poterlo provare sul loro home computer preferito. Si nota subito l'enorme cura
nella trasposizione del gioco, con un comparto grafico al tempo stesso
ammodernato e fedele all'originale. Lo stesso discorso vale per il gameplay,
identico all'originale dell'83 ma impreziosito da qualche chicca e citazione qua e la.
Per chi non avesse mai giocato Atic Atac, lo scopo è quello di aiutare un
avventuriero (la scelta è tra un cavaliere, un mago e un umile servo; ognuno di
questi personaggi può usare specifici oggetti di arredamento presenti nel castello
come passaggi segreti, per esempio il mago può usare le librerie) intrappolato in
un castello nella ricerca dei tre pezzi della chiave della porta d'ingresso, la sua
unica speranza di fuga. Il labirintico maniero non solo è diviso su più piani, soffitta
(l'"atic" del titolo) e sotterraneo compresi, ma è popolato di mostri di ogni tipo,
alcuni dei quali possono essere sconfitti o respinti soltanto usando determinati
oggetti. Il gioco in se offre un livello di sfida abbastanza sostenuto ma mai
insormontabile. Anzi, è perfettamente completabile e dopo aver vinto una prima
volta c'è sempre la possibilità di affinare la propria tecnica, cercando di finire il
gioco nel miglior tempo possibile. Concludendo, Atic Atac è un classico e ancora
oggi il suo gameplay ha qualcosa da dire, sia sullo Spectrum che sul C64.
...un commento a caso!
Championship Sprint Piacevole, piccolo gioco di corse, dal gameplay standard per questo genere e dalle numerosissime opzioni in grado di personalizzare l'esperienza; si va dal classico multiplayer ai potenziamenti della vettura, dalla costr...riviero
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli