Gioco da sindrome di stendhal. Desto' molto scalpore e tanto interesse nel mio
gruppetto di amici fanatici del commodore, alla sua uscita. Il personaggio
Sherlock era ancora imperniato di quell'aura fascinosa che con la frenesia
moderna si è un po' persa e sembrava calzare a pennello per un gioco di
avventura. Poi giocandoci si scopriva che c'era poca grafica, che progredire era
molto difficile anche per il nostro inglese dei tempi, oltre che per una
oggettiva difficoltà del gioco. Oggi sembra niente ma quella volta anche avere
solo un orologetto che segnava l'orario dava una sensazione particolare.
Pensavo potesse avere avuto un impatto maggiore ma pare che non abbia
lasciato molto segno nel nostro paese dove furoreggiavano i vari Jack
Byteson.
A pieno titolo una pietra miliare nella storia delle avventure, uno di quei giochi 8 bit che devi avere giocato almeno una volta nella vita per poter esclamare "Come hanno fatto a stipare tante cose in un gioco su nastro?". Allo stesso tempo un gioco talmente difficile e pieno di bachi che ancora oggi genera infinita frustrazione. Attenzione: è difficile all'inverosimile, e quasi impossibile finirlo, persino con la soluzione. L'interazione con i personaggi non giocanti mutua la tecnologia (e le falle) dalla serie dello Hobbit. Marginale quanto indimenticabile la musica, un terzetto d'archi sintetici che si ripete in un sei ottavi ossessivo e struggente. SAY TO WATSON "HELLO"...
...un commento a caso!
Mago Merlino nooo.. ce l'avevo questo gioco!
della stessa serie e tipologia di tex willer.
in realtà il gioco non dice nulla e porta alla noia dopo 5 minuti ma mi ricordo la musichetta di sottofondo che era orecchiabile, probabilm...zigozag
Incredibile che questo gioco sia così
snobbato. E' una simulazione di boxe in
cui potete scegliere tra i migliori pugili
della storia. Ogni pugile ha
caratteristiche peculiari di velocità
resistenza forza e tecnica. Durante il
match ... leggi »Alex da Parma