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Blueprint

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Copertina Blueprint
Blueprint - Informazioni e risorse
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Editore Commodore Musica Andy Finkel
Copyright © - Titlescreen -
Collana - Genere Arcade, Miscellanea
Anno 1983 Recensione -
Sviluppatore - Download -
Codice Bill Hindorff Extras -
Grafica - Link Esterni lemon64 gamebase64 logo csdb*
Note: Easter Egg. Nella schermata del titolo premere LEFT SHIFT+S. Iniziando una partita, la scritta diventerà blu e verranno mostrati i nomi dei programmatori: BILL HINDORFF, DAVE HOLMES, CYNDIE MERTEN.

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Commenti: Blueprint

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Voto: 7/10
07 ottobre 2024
Nel primo anno di vita del C64 molte software house pubblicarono alcuni giochi in formato cartuccia a prezzi non certo popolari, soprattutto in Italia; intorno o oltre le cento mila lire. La grande richiesta del computer rispetto alla produzione, misto all’avidità di alcuni negozianti, portò alla creazione di bundle obbligatori dove oltre al Datasette e Joystick si doveva scegliere un gioco, naturalmente tra quelli più costosi. Un mio parente scelse questo Blueprint, come si direbbe a scatola chiusa, non avendolo mai visto e sentito e poi arrivò a me quando dismise tutto. Trattasi di un arcade abbastanza simpatico con un’ottima giocabilità. Il nostro JJ, nome del personaggio che interpretiamo, deve salvare la sua ragazza (Lori) dalle grinfie di un Orco che la insegue. Per salvarla dobbiamo assemblare la “Ammo Machine” inserendo, nella figura corretta, le parti meccaniche sul “Blueprint”, il foglio di progettazione che vediamo in basso al centro. Questi meccanismi sono custoditi all’interno di alcune casette posizionate su di un piccolo labirinto, ma non tutte le postazioni hanno un oggetto utile, si potrebbe trovare anche una bomba che va gettata al più presto in una fossa che si trova in basso a destra. Strane creature dai nomi fantasiosi come delle “Killer Flower Pots” o un certo “Weird Willie” ci ostacoleranno o togliendoci una vita o scombinando il progetto, cosa che ci farà perdere del prezioso tempo, che la nostra Lori non ha. Completato l’assemblamento va premuto il tasto Start e la Ammo Machine inizierà a scagliare pesanti biglie che devono colpire il malefico Orco. Ad ogni vittoria si passa al livello successivo dove la difficoltà viene sempre più incrementata. Tutto questo andare avanti e indietro giova molto al divertimento, ai primi livelli mai stressante, dove è utile crearsi un percorso mentale per visitare le casette, pena trovarci una bomba se torniamo dove eravamo già entrati. Graficamente è piacevole ma molto semplice, mentre la musica è ripetitiva, salvata dai molti effetti sonori che spezzano la monotonia. Come avrete intuito vale la pena di giocarci ma, come molti arcade del periodo dove si prediligeva salire di punteggio come fine ultimo, non è longevo per una curva di difficoltà che sfora nella frustrazione dovuta ad un aumento della velocità di tutti gli sprite a discapito del tempo per completare l’assemblaggio, mentre noi possiamo correre solo fintanto la barra RUN resta ancora disponibile in alto sullo schermo.
...un commento a caso!
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