Mi verrebbe da rimandare alle parole scritte sulla rivista “Next Game” del Maggio 1986 ma la trama è meglio che la inventi io… (loro: tipico gioco campestre?!?… siamo in una fattoria, la vita dura della campagna, mezzadro che deve correre… no, proprio non ci siamo!). Dunque: Siamo in un casale di campagna e piovono letali anatre blu! Sembrerebbe quasi un incipit per un film su alieni dalle tinte horror, ma sappiamo dalla schermata di gioco che in realtà sono americane, visto che la parola DUCK è colorata come la bandiera USA. Inoltre sono pazze, quindi probabilmente provengono da qualche film hollywoodiano action intrise di alte dosi di steroidi nel sangue, muscolose e cattive. Il nostro personaggio però non è un Arnold o un Sylvester, ma il classico campagnolo con la barba e pure a piedi nudi, ottima scelta per farsi beccare su un piede! Dobbiamo sopravvivere il più a lungo possibile ma per fortuna siamo armati… ma guai se possiamo sparare alle anatre a terra! Sarà una spara pallini di gomma o di gesso, inutile contro questo abominio blu ma sufficienti contro le gocce, uova secondo la rivista, che cadono dal cielo partendo dalle nuvole; diciamo che non si sono sprecati a modificare questo sprite riciclato chissà dove. Se malauguratamente queste strane ‘cose’ toccano terra diventano anatre anche loro. In alto vi è una barra che si ricarica, assolutamente inutile, giunta al massimo si perde una vita e si ricomincia dall’inizio. Resistere il più a lungo possibile incrementa il punteggio finale visualizzabile in una classifica. A livello gameplay possiamo anche saltare per evitare gli ostacoli e muoverci nella direttrice orizzontale. Graficamente c’è poco da dire, nessuna animazione di pregio, sprite nella decenza e zona di gioco ridotta. Passatempo da due minuti e via, ed è questo lo scopo di questo titolo. Non è ragionato per fare il gioco da far apprezzare nel tempo, alle masse o agli esperti. É fatto per riempire dei vuoti di una cassetta, magari realizzato in poco tempo o qualsiasi altra motivazione che giustifichi tale genere di lavoro. Va visto nella sua interezza, ovvero assieme a tutto quello che c’è nella rivista, piena di altri contenuti leggeri che tra un caricamento e l’altro ti fanno passare un buon pomeriggio sorseggiando una buona tazza di thè.
...un commento a caso!
Mission Elevator Questo è stato il primo videogioco della mia vita in assoluto, mai finito ma sicuramente il ricordo che ne resta ha un valore illimitato....Luca
Nel periodo del tramonto di Zzap! Italia, quando ormai le uscite erano state inglobate in TGM, venne l’idea alla redazione di indire una nuova rubrica intitolata “Zzap! Scout”, ovvero un annuncio verso qualsiasi programmatore in erba, ... leggi »Phobos
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli