L’ultimo capitolo della saga del Robo-poliziotto è
sicuramente il migliore in termini qualitativi rispetto ai precedenti,
paradossalmente segue un crescendo opposto a quello cinematografico dove il
primo film è un caposaldo del genere azione/fantascienza ma nei successivi
capitoli perde di smalto e si conclude, dopo una comunque dignitosa seconda
pellicola, con il terzo film dagli standard TV a basso budget. In ambito ludico
sul 64 invece questo gioco si avvicina abbastanza ai fasti grafici del primo
episodio ma per fortuna riscrive del tutto la giocabilità, migliore anche di
Robocop 2, risultando più equilibrato, forse finalmente degnamente testato a
lungo in fase di produzione. L’unica pecca, che segnalo subito, è l’unica vita
a nostra disposizione o almeno si poteva ovviare con una barra energia più coriacea.
Il gioco ci fa iniziare con un livello sparatutto con mirino dove non basterà
uccidere i nemici ma dobbiamo seguire un ordine di arresto che è riportato in
alto a destra. Importantissimi dei collezionabili con la scritta R, i ‘repair
units’, che a fine livello serviranno alla nostra riparazione e rigenerazione.
Dal secondo livello fino alla fine vivremo un platform a scorrimento che segue
la trama del film. Essendo concepito come gioco su cartuccia che tiene conto
anche del C64GS è uno di quei titoli che sfrutta il secondo tasto di fuoco,
SPAZIO sui modelli classici, per cambiare arma. In giro tra le piattaforme
infatti vi sono delle icone che peccano di visibilità che potenziano la nostra
arma principale o ci forniscono nuovi armamenti, da usare con tatticismo
tenendo in considerazione che hanno munizioni limitate. Al terzo livello,
variazione al tema di gioco, voleremo per aria con un jetpack. Oltre ai nemici
standard, lodevole che siano tutti ispirati alla pellicola, troveremo l’iconico
ED-209 e i cyber ninja non sempre boss di fine livello. Si direbbe tutto
fantastico, ma la perdita dell’unica vita ci fa riportare al primo livello e
vanno considerati alcuni frangenti come il contatto con i nemici o quelli
armati di laser che ci danneggiano in modo esagerato. Bastava veramente poco per
farsi ricordare nella storia e non dimentichiamoci che uscì ormai tardi con gli
8 bit ormai tramontati per la maggior parte delle persone.
...un commento a caso!
Fungus Fungus e' senza dubbio un divertente scacciapensieri con una gamma di opzioni inusuali per lo standard dei budge games.La pecca principale pero' e' quella di essere troppo veloce rendnedo qualsiasi reazione impossibile i...AggRoger
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli