Un titolo dalle premesse molto interessanti. La trama come al solito è un
pretesto: i terroristi hanno invaso l'ambasciata e rapito la figlia del
diplomatico. Il nostro compito è introdurci nell'edificio e procedere alla
sterilizzazione, che tradotto significa lo sterminio di ogni ceffo, il salvataggio
della donzella di turno ed infine la distruzione dell'intero complesso tramite
ordigni esplosivi, per liberarsi anche dei terroristi superstiti. Prima di
cominciare l'avventura occorre formare un team di tre specialisti (il pistolero,
l'artificiere e l'esperto di comunicazioni) ognuno con caratteristiche diverse
scegliendo da un roster di nove candidati. Dopodichè comincia la
perlustrazione dell'ambasciata entrando in una sorta di West Bank in
movimento, utilizzando esclusivamente un mirino tramite joystick (no
mouse). A differenza dei "crosshair" canonici però, i nostri bersagli (da 1 a 3)
compariranno immancabilmente sempre nella stessa posizione. La schermata
centrale è dedicata all'azione e per muoversi e per selezionare lo specialista
occorre spostare il puntatore a lati del video e alla lunga l'operazione risulta
monotona e fastidiosa. La grafica è gradevole però mancano i dettagli; i
nemici uccisi semplicemente scompaiono senza animazioni di sorta. Spesso
non c'è corrispondenza tra le direzioni disponibili e quanto mostrato a
schermo, la figlia dell'ambasciatore - quando trovata - non viene visualizzata e
nemmeno l'esplosione finale, inopinatamente risolta con un semplice
messaggio di 1 riga. Nonostante l'ampio manuale (maltradotto) alcuni aspetti
rimangono criptici. La sensazione è che sia stato velocemente allestito un
team di mestieranti per realizzare la versione 8bit del gioco originalmente
sviluppato su per Amiga, più completo ma non memorabile. Gli elementi
confluiti in MayDay Squad attingono da un ampio ventaglio: sparatutto,
avventura/esplorazione, rpg, ma il mix tradisce le aspettative e lascia l'amaro
in bocca per un'idea che, se realizzata con più attenzione, avrebbe potuto
trasformarsi in un piccolo classico.
...un commento a caso!
Manic Miner Gran bel gioco questa conversione per C64 dell'originale concepito su ZX Spectrum da Mattew Smith.
Anche se la difficoltà era piuttosto elevata e cresceva a livello esponenziale livello dopo livello, devo dire che era ...Roberto
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli