Cenni storici sulla Commodore e sul Commodore 64

Questa pagina contiene alcuni cenni storici ad integrare quelli contenuti nella sezione "Personaggi Commodore".

jack tramiel

Gli Inizi

La Commodore International fu fondata nel 1955 Jack Tramiel, immigrato polacco scampato ai campi di sterminio nazisti. Inizialmente l'attività dell'azienda si svolse nel commercio delle Macchine da Scrivere per poi passare negli anni successivi alle calcolatrici, costruite con Chip realizzati da terze parti, in particolare dalla Texas Instruments. Quando però la compagnia di Dallas decise di fare il suo ingresso nel mercato con calcolatrici autoprodotte, estromise inesorabilmente molti concorrenti che non potevano competere sul piano dei prezzi.
Basti pensare che il prezzo delle calcolatrici TI era inferiore al prezzo dei singoli componenti venduti alla Commodore, (la quale doveva poi aumentare il prezzo per poterne trarre profitto). Per l'azienda fondata da Tramiel fu il tracollo.

mos 6510

Il concetto di Integrazione Verticale

Il colpo subito nel mercato delle calcolatrici mise in ginocchio la Commodore, la quale riuscì a salvarsi dal fallimento soltanto grazie ad una iniezione di capitali da parte del magnate canadese Irvin Gould. Senza l'intervento di Gould, che credette in Jack Tramiel, la Commodore International sarebbe sparita nel limbo e la storia dell'Informatica avrebbe preso un altro corso.
Con le nuove entrate Tramiel decise di mettere a frutto la lezione appresa dalla "guerra" con Texas Instruments. Capì cioè che per poter realizzare prodotti economici era necessario adottare un modello di sviluppo chiamato integrazione verticale, lo stesso che la Texas Instruments aveva adottato per le calcolatrici e che consisteva nel auto-costruirsi i CHIP da utilizzare nei prodotti finiti.

mos google map

Il MOS Technology

Nel 1976 Commodore acquisì il MOS Technology, un impianto di progettazione e fabbricazione di microprocessori. Anche il MOS stava attraversando un periodo di difficoltà ma era destinato a risollevarsi ben presto e con esso la Commodore.

La fortunata circostanza destinata a cambiare il corso degli eventi fu l'ingresso al MOS, avvenuto qualche tempo prima, dell' ingegnere Chuck Peddle, il creatore del leggendario CHIP 6502.

Il 6502 costituì il "cervello" (o il cuore, secondo ai punti di vista) alla base dei primi computer realizzati da Chuck, il KIM-1 e il PET e venne venduto anche a terzi, trovando impiego in un vasto campo di applicazioni, dagli ascensori ai Computer. Tra i più famosi utilizzatori ci furono Steve Jobs e Steve Wozniak, che allora stavano lavorando nel loro garage ad una macchina di futuro successo: l'Apple I.

chuck 6502 peddle

Chuck Peddle

L'importanza di Chuck Peddle fu enorme per la Commodore, tuttavia oggi la sua figura è molto sottovalutata e sconosciuta ai più.

Chuck non era soltanto un ingegnere dalle grandi capacità ma aveva anche il piglio dell'uomo d'affari. Fu sua ad esempio la mossa di convincere Tramiel a spostarsi dal mercato delle calcolatrici a quello dei Computer. Ma soprattutto possedeva la cosiddetta "visione", ovvero la capacità di vedere "oltre" l'immaginazione dei suoi contemporanei. In altre parole, nel trio Gould-Tramiel-Peddle, egli era l'unico a conoscere ed amare realmente i Computer nella loro essenza e a non vederli come un prodotto commerciale fabbrica-soldi ma anche come progresso scientifico per l'umanità.

Peddle lasciò la Commodore per dissidi con Tramiel nel 1980, più o meno in coincidenza con il lancio del Vic-20 ma nonostante il suo abbandono, al MOS Technology era rimasta una ottima base di ingegneri in grado di portare avanti nuove tecnologie.

C64 piccoloNel 1981 il MOS (che successivamente cambiò nome in CSG - Commodore Semiconductor Group), intraprese la progettazione di due Chip, uno Audio ed uno Video, con lo scopo di venderli sul mercato dei Coin up e delle Console per il mercato casalingo. I due Chip però non ebbero l'accoglienza sperata e quindi Jack Tramiel impose di utilizzarli per un nuovo Computer Commodore, dotato di 64K. I Chip in questione erano il Vic-II ed il SID e il computer, ovviamente, era il Commodore 64. I primi propotipi furono realizzati in appena sei settimane dagli ingegneri Robert Yannes e Robert Rusell e presentati al mondo al CES (Consumer Electronic Show) nel gennaio del 1982.

Se con il Vic-20 la Commodore aveva ampliato la propria base di utenti, rafforzando ulteriormente il proprio marchio e l'idea di qualità presso gli appassionati, con il Commodore 64 avveniva uno scatto ulteriore che avrebbe fatto di questa macchina il più grande successo commerciale di tutti i tempi.

Sfortunatamente il gruppo di ingegneri (in primis Bob Yannes, ma anche i dirigenti Winterble e Charpentier) che aveva partecipato al progetto, con la sola eccezione di Robert Russell, lasciò il MOS poco dopo e questo di fatto spazzò via ogni possibilità che la Commodore desse un proseguimento naturale del Commodore 64. poichè andandosene portarono con sè tutte le più intime ed approfondite conoscenze sui chip utilizzati.
La macchina ad 8-Bit successiva al C64 fu infatti il Plus4, privo di ogni retro-compatibilità e frutto di un nuovo gruppo di ingegneri, capitanato da Bil Herd, che per forza di cose ignorò quasi completamente il lavoro dei suoi predecessori realizzando un computer del tutto nuovo, seppur basato sempre sull'architettura 6502.

Per il suo prezioso lavoro, che aveva garantito introiti stellari agli azionisti Commodore, Yannes non si vide assegnato alcun riconoscimento particolare, né economico né di altra natura, ricavandone una comprensibile delusione.
Jack Tramiel, allo scopo di ottenere un piccolo vantaggio immediato (per risparmiare sul premio), aveva creato un enorme svantaggio sul lungo periodo. Nel corso della sua storia il Management della Commodore commise diverse volte l'errore di non trattenere i propri cervelli e in prospettiva futura questo atteggiamento fu uno delle ragioni della sua fine.

Nel 1984 anche Tramiel lasciò la Commodore per dissapori con Irvin Gould, acuiti negli ultimi tempi dal tentativo di Tramiel di sistemare i propri tre figli in punti cardine dell'azienda, situazione che Gould interpreteva come un gesto per impadronirsi della Commodore. I Tramiel acquistarono dunque l'Atari ed entrarono in concorrenza con la società che aveva fondato.

La Commodore proseguì la sua corsa mettendo sul mercato nuovi modelli, tuttavia non cessò mai la produzione del Commodore 64 fino alla fine della sua tormentata vita, nell'Aprile 1994.

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AndreaP, Raffox
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