Il Commodore 64 per anni ha dominato il mercato occidentale. Per anni è stato "IL" Computer per eccellenza. Ci ha fatto divertire con i suoi giochi, ci ha ispirato con la sua musica, ha aperto le strade della programmazione per molti di noi mentre altri ancora si appassionavano agli aspetti relativi all'Hardware.
All'origine di queste gioie, così come dietro le attese per i giochi che non caricavano mai o per le infinite ore di meraviglia e stupore, c'è stato un gruppo di persone, un insieme di individui che a vario titolo, con le loro capacità, le loro idee e le loro scelte hanno reso tutto ciò possibile. E' giusto conoscere almeno a grandi linee le vicende relative a tali personaggi, sia per soddisfare la propria curiosità personale sia per un obiettivo più alto, quello di apprendere almeno i basilari cenni storici utili a capire il passato, e con esso il presente.
Jack Tramiel - Fondatore e Presidente
Jack Tramiel, il cui vero nome è Idek Trzmiel, nacque in Polonia nel 1928.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale si trasferì dapprima negli Stati Uniti e successivamente in Canada dove nel 1955 fondò la Commodore, portandola tra alterne fortune, da negozio di macchine da scrivere fino al ruolo di azienda informatica numero 1 nel mondo.
In seguito ad una nuova crisi societaria ed ai susseguenti dissidi interni con il principale investitore, Irvin Gould, abbandonò la Commodore International Inc. nel 1984, consolandosi - momentaneamente, ma questa è un'altra storia - con l'acquisto dell'Atari.
Frasi famose: "Businness is War", "Computers for the masses, not the classes", "Budgets are a license to Steal".
Jack Tramiel e' scomparso l'8 aprile 2012 a Stanford, California(USA).
Irving Gould - Finanziatore e Presidente dal 1984
Irvin Gould salvò in più di una occasione la Commodore infondendo nuovi capitali durante vari periodi di crisi. Una di queste iniezioni di denaro consentì alla società fondata da Jack Tramiel di acquistare il MOS Technology, evento che impresse una svolta decisiva nella storia della compagnia.
Nel 1984 subentrò a Jack Tramiel ma entro qualche mese dal suo insediamento seguì una grossa emorragia di talenti che finirono per abbandonare la Commodore per impiegarsi presso aziende concorrenti o per fondare nuove società. In seguito a questo spreco di risorse umane ma anche per via di una scriteriata gestione del marketing, Irvin Gould traghettò la Commodore Internatioanl al fallimento che avvenne nell'aprile del 1994.
Irvin Gould è scomparso nel 2004.
Chuck Peddle, Inventore del CHIP 6502
Nei primi anni '70 Peddle era alle dipendenze di Motorola, dove prese parte alla creazione del microprocessore 6800 ma decise di licenziarsi e cercare fortuna altrove quando il suo progetto di una nuova CPU del costo di 25$ non venne approvato dai vertici dell'azienda.
Difatti Motorola (che produceva chip dal costo di 300$) , temendo una perdita di profitti, non vedeva di buon occhio la produzione di un chip dieci volte più economico.
In seguito a questo rifiuto Peddle, accompagnato da
sette collaboratori (Will Mathis, Rod Orgill, Ray
Hirt, Harry Bawcum, Mike James, Terry
Holt), tra cui spiccava il brillante William David Mensch
Jr., si trasferì al MOS Technology dove ebbe modo di sviluppare
in autonomia l'architettura del Chip 6502.
I Chip della serie 6502 furono utilizzati da Atari, Apple, Nintendo,
Acorn ed in game arcade (Battle Zone, Defender) oltre che naturalmente
dalla Commodore [1].
Complessivamente i sistemi basati su questo processore furono circa
50.
L'importanza di Chuck Peddle per la Commodore è
stata capitale. Non soltanto perchè l'ingegnere ha creato il cuore
della stragrande maggioranza dei computer Commodore ma anche per le sue
capacità imprenditoriali. Guidato da una convinzione assoluta e
da un solido entusiasmo, Chuck Peddle ha lavorato spalla
a spalla con Jack Tramiel dettando le linee di condotta,
suggerendo scelte e strategie, in definitiva colmando tutte le lacune
che Jack Tramiel aveva, essendo pressochè totalmente
digiuno di competenze informatiche. Oggi il suo nome è pressochè sconosciuto
anche a gran parte degli appassionati invece di essere celebrato come
il suo genio meriterebbe.
Chuck Peddle
è universalmente riconosciuto come l'autore del primo computer "completo"
mai realizzato (cpu, tastiera, monitor e memoria di massa), il Commodore
PET.
Albert Charpentier
Nel 1981 Al Charpentier, insieme a Charles Winterble, realizzò il Chip VIC-II, diretto discendendente del VIC, che invece risale al 1977 e che fu utilizzato come processore grafico nel Vic-20.
Sebbene il VIC-II con la sua possibilità di utilizzare Sprite, Caratteri Ridefiniti, due modalità grafiche (hi-res e multi), costituisse uno dei punti di forza Commodore 64, Charpentier e Winterble non presero parte direttamente alla realizzazione del progetto, svolgendo durante la sua realizzazione il ruolo di manager.
Robert Yannes & Robert Russell - Ingegneri
Robert Russell e Robert "Bob" Yannes vennero incaricati di progettare l'architettura del Commodore Vic-40 (nome di sviluppo del Commodore 64) e realizzarne materialmente i primi prototipi.
Alla fine del 1981, in un clima di quasi assoluta segretezza
all'interno dei laboratori del MOS Technology , i due
"Bob" lavorarono fianco a fianco disponendo di appena sei settimane
di tempo per ideare e mettere insieme un prodotto compiuto. Jack
Tramiel, infatti, aveva repentinamente deciso di presentare un
nuovo computer al Winter CES (Consumer Electronics Show) che si sarebbe
tenuto in gennaio a Las Vegas.
Il Commodore 64 venne dunque realizzato in un clima febbrile e frenetico, con poco tempo a disposizione utilizzando i Chip custom del MOS Technology (sussidiaria Commodore), inizialmente pensati per essere singolarmenti immessi sul mercato delle macchine da videogioco e realizzati allo scopo di costituire lo "stato dell'arte" in fatto di Chip.
Per riuscire nell'intento di assemblare un computer
in così poco tempo, Russell e Yannes si
dedicarono anima e corpo alla nuova creatura, lavorando venti ore al giorno,
sette giorni alla settimana, cancellando le vacanze di Natale, affrontando
e risolvendo un lunga serie di problemi. Nonostante tutto riuscirono nell'impresa
di completare l'opera prima del CES, dove il Commodore 64 fu presentato
destando lo stupore degli addetti ai lavori, increduli davanti alle possibilità mostrate
da questa nuova macchina presentata senza alcun preannuncio e ad un prezzo
incredibilmente basso: 595 dollari.
In seguito alla presentazione avvenuta in gennaio passarono altri 8
mesi prima che il Commodore 64 venisse finalmente messo in distribuzione.
Era l'agosto del 1982 e il Commodore 64 si apprestava ad imprimere
il proprio indelebile marchio nella storia dell'Informatica.