Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le
Lotus, e altre leggende che facevano presupporre una software house coi
controcojones. E invece nell'84 fallì (non fatevi ingannare dai giochi degli anni
successivi, perchè il marchio fu riacquistato dalla Ocean). A questo punto ti
chiedevi.. ma com'è possibile? Poi caricavi un gioco come questo, che sembra
il festival del flicker per tacer degli altri difetti, o altre perle pure peggiori tipo
Pedro o Ah Diddums tra l'altro venduti a prezzo pieno e tutto si fece più
chiaro, perlomeno all'epoca quando vedevo la cassetta di Arcadia originale con
la sua accattivante copertina esposta nella vetrina del negozio ma le 30.0000
lire -mi pare- proprio mi frenavano nell'acquisto.. e meno male. Col senno e
l'internet di poi leggi che le motivazioni erano (anche) altre, ma vedere sulle
riviste dell'epoca le foto dei programmatori che partorivano ste robe al volante
delle Esprit turbo.. Imagine: the shame of the game.
...un commento a caso!
Scorpius Molto valido tecnicamente, ma abbastanza frustrante e poco originale. Retrograde e Creatures sono su un altro piano, sia come originalità che come giocabilità....tyuan
Altamente atmosferico, ti fa sentire
all'interno di questa prigione manicomio.
Bella la grafica, credibile la trama, ottima
l'interattività con l'ambiente ed i
personaggi. Troppo sottovalutato voto 8 leggi »Alex da Parma