La qualità non era eccelsa, ma come gioco mi "intrippava" molto. Conservo ancora la mappa stilata rigorosamente a mano e mi chiedevo dove fosse possibile recuperare l'ultimo amuleto, necessario per accedere all'area ancora inesplorata. Anni dopo, grazie ad internet, ho trovato una tribute page che spiegava che il programmatore si era dimenticato di inserirlo... comunque è possibile terminare il gioco ugualmente
Giunto tra le mie mani con il nome di "Merlino",
giocai con questo gioco a più riprese,
trovandolo sempre molto macchinoso e difficile.
Il problema, come molti altri giochi dell'epoca,
era che non sempre l'obiettivo del momento
era chiaro quanto quello a lungo termine, e
spesso si finiva dentro una sequela di morti
incredibile per riuscire a capire un frammento di
gioco che si poneva alla base della grande
mole di enigmi da affrontare.
Nonostante questo si tratta di un gioco molto
affascinante, che spingeva al gioco tramite il
meccanismo della curiosità - gli avversari del
protagonista erano molto particolari, e spesso
ci si divertiva parecchio a cercare il giusto
miscuglio di elementi magici, il giusto
incantesimo, per metterlo a tacere.
Caratterizzato da ambienti molto belli, spesso
ci si meravigliava davanti alle trovate dei
programmatori, dimenticandosi della sua
difficoltà.
...un commento a caso!
Con-Quest Ci ho rigiocato di recente, e non me la sento nè di stroncarlo nè di lodarlo oltremodo: si tratta di una mediocre avventura dinamica in cui il nostro eroe deve presumibilmente fuggire da un castello infestato. Ricordo ...rainstorm
Altamente atmosferico, ti fa sentire
all'interno di questa prigione manicomio.
Bella la grafica, credibile la trama, ottima
l'interattività con l'ambiente ed i
personaggi. Troppo sottovalutato voto 8 leggi »Alex da Parma