Commenti rilasciati da Ade

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Gioco Preferito The Last Ninja
Commenti 22
Voti 19
Street Hassle
07-12-2008 ore 05:31
Sostantivato semplicemente come "Brawl", questo gioco me lo ritrovai in casa grazie ad una compilation da edicola. All'età che avevo allora, ovviamente, mi sembrò un capolavoro, e oggi non posso che darmi ragione. Il concept è semplice quanto malsano: prendete un wrestler, fategli attraversare una cittadina di provincia piena di ostili, e ne vedrete delle belle! Vecchietti con bastoni letali, panzoni con evidenti gonfiori da taverna che cercano di uccidervi con i loro ingombri, gorilla (gli animali, non i buttafuori), vecchiette armate di borsette zavorrate con il piombo, scagliate all'urlo di "Brute!", giocatori d basket, e persino skater e motociclisti. Vedere il protagonista con la sua camminata tamarrissima, che attraversa la città dispensando botte da orbi a destra e a manca, in ogni livello con una mossa speciale diversa, è moralmente insano quanto mostruosamente divertente. Le risate che si sono sprecate davanti a questo gioco sono ancora indelebili nella mia memoria.
Rampage (Versione Europea)
07-12-2008 ore 05:22
Estremamente divertente a causa della sua struttura comica - eccezionale l'opzione di poter sottrarre la gente dal proprio appartamento dalla finestra e ingoiarli, assistendo alla faccia soddisfatta del nostro mostro gigante mentre mastica rivolto alla telecamera. Tuttavia, a parte alcuni momenti coinvolgenti, non riusciva ad ingranare. Peccato.
Nebulus
07-12-2008 ore 05:14
Originale e tecnicamente all'avanguardia, Nebulus vanta una lunga schiera di imitatori e citazionisti. Uno tra i più celebri fu Dynamite Headdy dei Treasure, che presentava un livello che era un'immensa citazione di Nebulus. Difficile, per via del gioco di prospettiva che nascondeva i nemici e confondeva il giocatore durante i salti, era una sfida oltrechè una gioia per gli occhi. Divertenti il bonus con il sottomarino che fungeva da collegamento per i livelli, o meglio, per le torri.
Jumpman
07-12-2008 ore 04:52
Arrivato da me con il nome di "Pierino" (sigh), si tratta di un gioco tecnicamente scarno come mai visti prima, basato su sei o sette colori, escluso il nero e il bianco, e fondato sulla sacra legge dei dieci pixel, che formavano il corpo del protagonista. Nonostante questo, lo finii, perchè era terribilmente giocabile, godibile fino in fondo, grazie alla combinazione di manovrabilità, divertimento, voglia di vedere il prossimo livello - in realtà una schermata statica con gli stessi elementi riarrangiati in modo sempre diverso. Veramente imperdibile, una perla che insegna ancora oggi come la semplicità possa essere il guscio di un ottimo prodotto, basato su una buona idea.
Impossible Mission II
07-12-2008 ore 04:44
Ottimo seguito, superiore persino all'originale. Inutile dilungarsi sul parlato digitale, per l'epoca veramente all'avanguardia, e anche sulla grafica, veramente ben curata, nonchè sfoggiante certe animazioni riguardanti lo sprite principale veramente notevoli. Un desiderio incrollabile d'esplorazione, spingeva il giocatore ad avanzare, facendo capriole sopra la testa dei robot, cercando ovunque, mettendo assieme i pezzi del puzzle che avrebbero guidato il protagonista ancora una volta al cospetto del folle Dr. Atombender. Una superba atmosfera condiva il tutto, attraverso l'uso di location fantascientifiche e claustrofobiche, a volte asettiche, altre volte inquietanti. Alcuni gadget fondamentali presenti nell'inventario condivano il tutto, dando il giusto contorno a questa versione "enhanced" del precendente Impossible Mission. Chiunque abbia avuto un C64 ci ha giocato, o avrebbe dovuto farlo.
Hypa-Ball
07-12-2008 ore 04:34
Palesemente ispirato a Rollerball, progenitore di Speedbal dei Bitmap Brothers, questo Hypa- Ball è un gioco ben realizzato, sia a livello di giocabilità che di tecnica. Realizzato seguendo il plot dello sport futuristico violento, introduce un tipo di gioco mai visto prima, basato sull'assenza di gravità e su una struttura del campo davvero unica. Molto appassionante, vince per la sua estrema originalità, e coinvolge anche grazie ad una colonna sonora dirompente, che fa uso di suoni potenti e di ritmi convulsi. Amerete alla follia il tema principale di Hypa-Ball (io lo registrai su cassetta all'epoca), e vi emozionerete quando tra una partita e l'altra emergeranno dal campo le cheerleader, inneggiando allo scontro attraverso un pezzo travolgente. Eccezionale.
Green Beret
07-12-2008 ore 04:28
Buon gioco come coin-op, un incubo convertito per C64. La giocabilità era inficiata da una terrificante gestione delle orde nemiche che si affollavano sullo schermo, a volte soverchianti in maniera schiacciante. I proiettili erano impossibili da schivare, visto che spesso e volentieri venivano sparati a bruciapelo, con qualche millisecondo di visibilità. Nonostante questo, ricordo che arrivai fino al penultimo o ultimo livello, dove affrontai i nemici a bordo di velivoli blu. Impossibile andare oltre, vista la pessima calibratura della difficoltà. Ottima la colonna sonora, anche se la grafica spesso lasciava molto a desiderare, soprattutto a causa di sprite poco definiti e animati pessimamente.
Freddy Hardest
07-12-2008 ore 04:22
Ricordo che avevo due versioni diverse di questo gioco: una ambientata sulla superficie del pianeta, molto noiosa; l'altra, ambientata all'interno di una base, oltremodo oscura. Un'altra cosa che ricordo per certo è la pessima localizzazione in italiano - anzi, bisogna dire che c'era almeno. Effettuando un'operazione senza un oggetto fondamentale nel gioco, vi veniva segnalato l'errore con la grammaticalmente sorprendente frase: "nuclear ovu manca", che credo si possa assimilare più al croato che all'italiano. Per il resto, la grafica era abbastanza accattivamente.
Dragon's Lair
07-12-2008 ore 04:12
Forse è impossibile dare un voto in cifre a Dragon's Lair su C64. Immensamente lontano dall'originale, rutilante film d'animazione pseudo interattivo su laser disc di Don Bluth, una tecnologia paradossale dell'epoca, sembra un'offesa a quel coin-op che metteva in mano al giocatore una grafica perfetta, pur illudendolo anch'esso. In realtà, Dragon's Lair qui ha una magia inspiegabile se non attraverso gli occhi di chi, inevitabilmente, decide di ignorare il fatto che si tratti di una conversione di quell'altro Dragon's Lair, e lo accetti così com'è - un gioco del C64, e basta. Le musiche erano eccellenti - stupenda quella della schermata iniziale, pregna di epica fantasy -, la giocabilità un pò meno, visto che i quick time event erano davvero calibrati male. Certe volte si passavano interminabili minuti a morire senza capire il perchè. Nel complesso un gioco enigmatico, ma pur sempre affascinante. Stupenda la schermata inziale, con il castello di Singe sprofondato nella foresta di rovi.
Doriath
07-12-2008 ore 03:53
Giunto tra le mie mani con il nome di "Merlino", giocai con questo gioco a più riprese, trovandolo sempre molto macchinoso e difficile. Il problema, come molti altri giochi dell'epoca, era che non sempre l'obiettivo del momento era chiaro quanto quello a lungo termine, e spesso si finiva dentro una sequela di morti incredibile per riuscire a capire un frammento di gioco che si poneva alla base della grande mole di enigmi da affrontare. Nonostante questo si tratta di un gioco molto affascinante, che spingeva al gioco tramite il meccanismo della curiosità - gli avversari del protagonista erano molto particolari, e spesso ci si divertiva parecchio a cercare il giusto miscuglio di elementi magici, il giusto incantesimo, per metterlo a tacere. Caratterizzato da ambienti molto belli, spesso ci si meravigliava davanti alle trovate dei programmatori, dimenticandosi della sua difficoltà.
Dominio di Meandro, Il
07-12-2008 ore 03:49
Ricordo molto poco di quest'avventura testuale, direttamente mutuata dal primo, storico Zork. Ci ho giocato molte volte, ma data l'età molto infantile dell'epoca, non andavo oltre i primi ostacoli. Ricordo però che era estremamente d'atmosfera, e la documentazione allegata mi aveva stimolato non poco a cercare di superare le barriere dell'età per cercare di andare avanti.
Defender Of The Crown
07-12-2008 ore 03:45
Ecco quello che si definisce un capolavoro assoluto quasi all'unanimità. Dotato di un'atmosfera ineguagliabile, mai più bissata da nessun altro gioco, era capace di proiettare il giocatore in un'era remota nel tempo e nella storia, dove si forgiava il destino degli uomini con le spade. Tecnicamente validissimo, con schermate statiche allo stato dell'arte, uno spartito musicale superlativo, e buone animazioni, si basava su questi elementi per far immedesimare il giocatore, anche attraverso la sua storicità e la sceneggiatura, davvero buona. Moderatamente difficile, imponeva delle lunghe sessioni di gioco, che peraltro si espletavano di buon cuore, visto che, una volta spenta la luce, davanti al proprio monitor, ci si ritrovava nel medioevo, a combattere contro i Normanni per salvare l'Inghilterra, contando su leggende viventi come Robin Hood, principi sassoni e, ovviamente, il proprio acciaio.
Camelot Warriors
07-12-2008 ore 03:34
Eccezionale in quanto a coinvolgimento, anche se privo di fondali, e caratterizzato da una giocabilità un pò particolare - troppo legnosi i movimenti, soprattutto in ambiti critici come i salti da una piattaforma all'altra. Aveva una strana attrattiva che non era subito palese, ma andando avanti nel gioco ci si ritrovava in quelle situazioni, come ha descritto efficacemente Raffox, che lo rendevano molto particolare, caratteristico. La voglia di scoprire sempre di più spingeva il giocatore ad andare avanti, per vedere quale magica sorpresa si celasse dietro la prossima schermata.
Dante's Inferno
08-06-2008 ore 18:34
Sono d'accordo per quanto riguarda le musiche: riuscivano a toccare quelle corde dei sensi che rievocavano le atmosfere infernali del gioco, in qualche modo, diabolicamente ricreate, ossessionanti, supreme nel loro schiacciare il giocatore all'atmosfera opprimente in cui Dante si muoveva. Il gioco, purtroppo, aveva parecchi difetti... tra cui il tempo, veramente limitato, e il numero di vite... praticamente zero. La difficoltà era molto elevata, e solamente attraverso la memorizzazione di tutte le mosse e i percorsi da seguire si poteva portare a termine. Quanto l'ho finito, finendo dentro il calderone di Satana, ho stappato lo champagne e ho festeggiato per tutta la settimana seguente.
Caverns Of Khafka
05-01-2008 ore 16:58
Sicuramente dotato di atmosfera, questo Cavern of Khafka mi ha sempre affascinato, ma purtroppo è stato piagato da una giocabilità veramente bassa, dovuta soprattutto alla scarsa capacità di movimento del personaggio.
Buggy Boy
05-01-2008 ore 16:49
Ricordo che rimasi sorpreso dalla qualità generale di questo gioco, all'epoca. Ricco di dettagli e di peculiarità uniche, aveva dalla sua anche una giocabilità elevatissima. Ogni volta che vedevo quel pallone da calcio lì in mezzo alla pista, pronto per essere colpito, mi facevo in quattro per beccarlo. Per non parlare del solito tipo con la buggy che ogni tanto veniva doppiato... un perdente spassossimo. Se cercate un gioco di corse veramente divertente, pieno di trovate geniali e dotato di un'ottima giocabilità, Buggy Boy è il vostro gioco.
Bubble Bobble
05-01-2008 ore 16:46
Forse l'unico gioco a cui mi sentirei di dare 10. L'ho giocato e rigiocato mille volte in due, e - giuro - tutte quelle santissime volte che l'ho finito non ho mai capito quale fosse la sua magia. E' inspiegabile, ma questo capolavoro riesce a tenere incollati allo schermo in una maniera quasi spaventosa.Il gioco più giocabile mai uscito per Commodore 64 - supera persino l'originale da sala, in quanto più immediato e meno crudele. Consigliato a tutti, senza riserve, anche a chi non ha ancora capito come accendere il Commodore 64.
Blood and Guts: Ancient Barbarian Games
05-01-2008 ore 16:43
In mezzo ai vari "winter games" e "summer games", c'era anche questo, ovvero i giochi sportivi visti dall'ottica dei barbari. Un vero crogiolo di violenza e di malsani passatempi, quali "il salto dalla torre", la gara di bevuta di birra (mai capito come vincere, là), il tiro al bersaglio umano... Insomma, ce n'era per tutti i gusti. Consigliato a chi vuole qualcosa di originale ma soprattutto a chi si è stancato dei soliti "International Track & Fields".
Blinky's Scary School
05-01-2008 ore 16:39
Ho amato davvero questo gioco, che mostrava uno stile grafico quantomeno avanzato e più curato del solito. Basato su una quest per gli oggetti giusti da usare al posto giusto, mi sembrava abbastaza complesso e dinamico. Il personaggio principale si muoveva bene... e c'è il particolare del teleport tramite i water che mi fa ancora ridere. Cartigenica nell'inventario, il protagonista veniva letteralmente risucchiato nei water posti nei diversi punti del livello, che servivano a teleportarlo.
Kikstart II: The Construction Set
26-12-2007 ore 15:17
Questo editor è un piccolo capolavoro nel suo genere. Forse il gioco originale non era poi così eccezionale, ma era estremamente divertente, non fosse altro per quegli effetti sonori assurdi che sottolineavano i fallimenti del giocatore durante i tentativi di evitare gli innumerevoli ostacoli della pista. Esilaranti. L'editor aumenta quel divertimento, espandendolo, spostando l'attenzione sull'ingegnosità e sull'inventiva del giocatore, che si può sbizzarrire nell'architettare piste dagli ostacoli più tradizionali (rampe, cunette, dossi), a quelli più improbabili (olio, grasso, ghiaccio, lanciafiamme!). Giocato in due è forse uno dei giochi più divertenti ed esilaranti mai creati per il C64... Vi faranno male i fianchi dalle risate.
Nosferatu The Vampyre
23-12-2007 ore 19:26
Mi accodo all'ultimo commento. Nosferatu era estremamente difficile e lungo, con una grafica mediocre, pur splendidamente isometrica, e una musica ripetitiva: ma il suo lato migliore non è nelle singole parti, ma nella loro somma. L'atmosfera del gioco, angosciante, claustrofobica ed ossessionante, creava un'emozionante paura, una tensione costante che oserei definire tipica di certi thriller psicologici/survival horror dell'epoca attuale. Ricordo che da piccolo ero terrorizzato da questo gioco, dalla possibile apparizione del "signore del castello" ad ogni schermata... e ricordo anche il bellissimo articolo della rivista che accompagnava il gioco in edicola, un vero e proprio stratagemma per incutere ancora più inquietudine alla formula. Da rivalutare.
Feud: Battle of the Wizards
23-12-2007 ore 19:22
Ricordo molto bene Feud, che fu nomato "Higgins Monac" nella mia versione - nessuno sa bene perchè. Era una piccola perla in quanto ad innovazione, in quanto spingeva il giocatore alla creatività. Bisognava creare gli incantesimi attraverso la ricerca degli ingredienti e, in secondo luogo, mediante la composizione dei miscugli in un calderone apposito, in perfetto stile druidico. A causa della mappa che, come ha detto precedentemente Bejeeta, rappresentava una sfida geografica per il giocatore, bisognava faticare non poco per localizzare tutti gli ingredienti necessari al momento. La flessibilità del gioco lasciava mano libera alle preferenze sugli incantesimi da usare per abbattere l'inafferrabile Leanori: in questo modo si poteva dettare il proprio ritmo di gioco e costruire la propria partita passo dopo passo, mediante la ricerca selettiva di ingredienti di nostra scelta. La grafica è davvero buona, come anche il sonoro, che creavano un'atmosfera irripetibile e unica.
Commodore 64
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