Vi sono molti quadri in cui viene messa alla prova la prontezza di riflessi
e pochi altri (per me i più interessanti) dove sono accentuati gli aspetti
di logica e ragionamento. Stranamente, progredendo nel gioco, la
difficoltà non sempre rispecchia l'avanzamento dei livelli; ne è un
esempio, l'ultimo quadro, il 44simo, che risulta una passeggiata rispetto
a tanti altri precedenti. Gli darei un 5½, che arrotondato per eccesso
diventa 6.
Trattasi di un clone di Boulder Dash che ha come protagonista un personaggio dei fumetti di origine tedesca: Werner. A differenza del capolavoro di Peter Liepa e Chris Gray, il gioco è basato su pochi elementi. Degli omini che ci colpiscono solo se gli tagliamo la strada e i classici massi che cadono per gravità. Lo scopo del gioco è raggiungere una bottiglia; basta non c'è altro. Zero animazioni, quadri impegnativi, musica noiosa.
Un Boulder Dash "dei poveri", senza l'appeal dell'originale e con una musichetta irritante in sottofondo... Però il gioco è abbastanza accattivante, per quel mix di azione e riflessione che hanno fatto la fortuna della saga del minatore più famoso dei videogames.
...un commento a caso!
Loco Ha un certo qual fascino, l'idea è simpatica, ma a conti fatti è poco giocabile; costringe a tenere sott'occhio troppi punti dello schermo ed è impossibile sorvegliarli contemporaneamente. L'arrivo improvviso del carr...eregil
Uno dei miei primissimi giochi, con tanto di
paddles per controllare meglio il tutto! Grafica e
sonoro semplicissimi ma tanto divertimento! leggi »Re Tucano
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli