Il Mastermind si presta bene ad essere trasposto su computer perché elimina la
necessità di essere in due, abolendo così il ruolo del partecipante meno attivo e
trasformando di fatto il gioco in un solitario.
Proprio queste caratteristiche però fecero sì che il genere venisse ben presto
inflazionato al punto che riviste come CCC smisero di accettare ulteriori versioni
del rompicapo.
Entrando nel merito di Color Mind si può certamente apprezzare l'approccio
professionale dovuto all'uso del linguaggio Assembly e della presenza di grafica e
musica.
Per contro però va detto che la tipologia di gioco, basata sulla concentrazione, non
necessiterebbe di orpelli o abbellimenti vari ma di sostanza e sobrietà. In tutto
questo non sono riuscito a trovare il comando per arrendersi e visualizzare la
soluzione. Comunque fa quello che deve fare quindi si può ritenere una titolo
sicuramente sufficiente.
Per il codice e la grafica, stesso discorso di Valentino e Lupenio...Il tutto è del
buon Francesco Chiola esattamente al 50% ... Per l'altra metà il programmatore e
grafico sono io, Andreatari, vero nome Andrea Cucchetto. Ciao Francesco !
...un commento a caso!
Franky Sulla rivista Commodore Computing International del marzo 1984 (nell'ambito di un
concorso a premi) venne pubblicata un'immagine molto simile a quella presente in
questo gioco.
http://ready64.org/images/misc/franken...Roberto
Un giorno entrai nel negozio di
informatica vicino a casa ed il
proprietario stava mostrando ad alcuni
ragazzini della mia età questo gioco.
Ammetto che non ne capii la grande
bellezza e optai per uno sparatutto
verticale. Che errore, ... leggi »Alex da Parma
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli