NOTE: Gioco originale: Destroyer. Dal libro "100 Programs for the Commodore 64" (1984). La versione italiana è stata pubblcata sul mensile Commodore Dossier numero 6 del maggio 1985.
Nel commento precedente mi interrogavo sulle origini di questa traduzione. Il
file è presente in rete da tempo immemore, fin dagli albori di internet, non
costituisce nulla di particolarmente interessante o raro. A dirla tutta, di scarsa
rilevanza anche dal punto di vista dell'intrattenimento. L'unico spunto di
curiosità che offre è appunto la sua genesi. In maniera inaspettata e con un
tempismo sorprendente ora, a distanza di appena tre mesi, abbiamo finalmente
scovato le origini del listato che è apparso su una oscura rivista, Commodore
Dossier, la cui catalogazione è già stata intrapresa da Ready64. Presto
pubblicheremo anche il numero 6 che ospitava il listato in questione. La
collana non reca alcun riferimento all'opera originale. Ciascuno dunque si
faccia la propria idea riguardo la liceità dall'operazione. La scheda è stata
aggiornata con tutte le nuove informazioni disponibili. Un (piccolo) caso che
possiamo considerare chiuso.
Trattasi evidentemente di una riduzione in Basic dell'arcade Sub Hunter.
Prelevato dal Gamebase64 ma di provenienza totalmente incerta; non è dato
infatti conoscere chi abbia realizzato questa traduzione. Il gioco del Gb64
oltretutto è buggato e non consente di spostare la nave a destra/sinistra.
All'interno del programma sono inoltre presenti una serie di token (racchiusi
tra parentesi quadre) relativi agli spazi non processati, quasi come se il testo
fosse stato convertito tramite la tecnologia OCR e poi non ripulito. L'originale
come giustamente segnala il commento di Francesco P. si chiama Destroyer ed
è un type-in, manco a dirlo, in lingua inglese. Questa conversione in sé offre
pochi spunti di riflessione e risulta piuttosto monotona.
In data odierna caricato il file di questo Anti-sub corretto dagli errori che sono
stati rilevati ed aggiunte informazioni e link al programma Destroyer (questo
invece già funzionante a dovere) presente sul Gb64.
Ci giocavo nell'oratorio secoli fa con mio fratello, 100 lire anche noi, c'erano altri due cabinati con due grandi classici, Space Invaders e Asteroids.
Venticinque anni fa ci divertivamo così... ed erano bei tempi!
Mi riporta indietro di tantissimi anni,solo che l'ho giocato in un enorme cabinato allo stabilimento dove andavo da bambino,con 100 lire. C'erano 2 pulsanti sulla sinistra per muovere la nave e un solo pulsante a destra per sganciare delle mine che scendevano lentamente sull'obiettivo (un sottomarino) mobile, quelli che passavano piu' in profondità erano piu' lenti ovviamente ma ci voleva un buon tempismo per beccarli, inoltre i nemici lasciavano partire mine che risalivano a galla, che altro dire, un gioco di vecchissima generazione, senza pretese, semplice e forse un pò noioso ma il fatto di ricordarlo è un buon segno secondo me.
francesco p.
Voto: -
17 giugno 2011
Simpatico gioco senza pretese a mio giudizio, merita qualcosina in più della sufficienza. Vi segnalo l' equivalente per il binomio Commodore 16 e Plus/4 dal titolo "Destroyer", identico praticamente quasi in tutto. Un bel sette da parte mia!
Avendo posseduto un Vic20 come primo computer, posso dire che questo gioco mi ricorda tantissimo un gioco in cassetta per il suddetto (in versione edicola of course) con il nome di U-Boat. Il sottomarino, che puo' sparare un solo colpo per passaggio di una nave, deve affondare le imbarcazioni ed evitare le mine lanciate dai veicoli gallegianti. Molto semplice ma divertente. Premendo il tasto run-stop il programma si interrompeva ed appariva il cursore del basic. Con un po' di capacita' si potevano taroccare il numero di vite.
...un commento a caso!
Escape from the Dark Prison Incuriosito dal commento di Roberto su questo gioco, ho
voluto provarlo essendo amante del genere. Escape from
the Dark Prison è un arcade adventure a mio avviso non
particolarmente avvincente però si lascia gioc...Xandra
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli