Inizialmente Eye of Horus può non dare una buona impressione, sarà per l'aspetto grafico a cui ci si deve un pò abituare, sarà per la mancanza di una melodia che accompagni il giocatore durante l'esplorazione dei 4 livelli... sarà per la vena adventure che caratterizza questo arcade/platform. In realtà EoH potrebbe essere considerato da chi ama il genere, una piccola perla. E' senz'altro un prodotto di poche pretese, certo non da medaglia d'oro, difficile da completare, ma ciò che fa lo fa bene. Ci sono enigmi da risolvere, ambienti da esplorare. Lo stile grafico può apparire spartano a prima vista, ma l'occhio più attento non avrà difficoltà a cogliere i dettagli che in realtà compongono il background, e sono tanti. La scelta cromatica è passabile. Gli ostacoli potevano essere decisamente migliorati, così come l'audio (ridotto all'essenziale) e la end sequence potrebbe non soddisfare i più esigenti, però c'è. Gioco di fascia bassa, ma completo ed appasionante per chi sa apprezzarlo.
Il solito gioco per cui si dice: " Senza infamia e senza lode " . Il nostro Horus si trasforma in volatile, peccato che così non possa prendere l'ascensore. Niente musica però, solo qualche effetto.
Da provare, comunque. :)))
...un commento a caso!
Jim Colley: Belle Donne a Singapore Appena finito, ma solo dopo aver cercato di capire sul manuale di Adventure
64 come usare il parser, che usa gli articoli. Buono perchè rispetta
l'Italiano...ma è totalmente "sordo" se per caso non si scrive la cos...paperinik77pk
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli