Stringer è un platform povero e ripetitivo, punito da Zzap!64, oltre che per il
caricamento eterno della prima versione, in quanto nato antico, lato tecnico e
concettuale. La giocabilità è afflitta da difetti intollerabili (non si può morire
cascando dal PRIMO gradino di quella scala ridicola lì, su, mi chiedo cosa passasse
per la testa a Steve Wiggins quando ha pensato potesse essere ritenuta
accettabile una scelta simile). Inoltre pare che il salto scala-pianerottolo, soluzione
comunque da esperire con grande perizia solo in caso di necessità quasi estrema,
sia ammesso dalle imperscrutabili leggi che regolano l'universo wigginsiano,
mentre quello opposto del tutto misteriosamente risulti mortale, e in certe
situazioni servirebbe invece come il pane. Ulteriori accertamenti sono invece in
corso da parte dei nostri esperti per capire se zompare dal pianerottolo
all'ascensore – anche qui il contrario va bene – sia accettato o no. Altra piaga
immensa, quasi decisiva, data la natura del gioco, è la sostanziale impossibilità di
sfuggire alle grinfie degli inseguitori andando loro incontro e oltrepassandoli con
un balzo ben calibrato quando ci si è spesso innocentemente cacciati in un "vicolo
cieco": quasi sempre quelli decidono di voltarsi e stringersi inevitabilmente al
nostro ingobbito ometto in un abbraccio mortale. Ciò rende quasi claustrofobico un
platform già per sua natura fin troppo caratterizzato dal doversi destreggiare in
spazi eccessivamente angusti. Ah, partendo dal 5° livello di difficoltà, il gioco inizia
col personale dell'albergo al gran completo alle calcagna del povero paparazzo:
totalmente ingiocabile, ma la scena è gustosa a vedersi. Il gioco viene però
giustamente ricordato con affetto perché ha un'ambientazione insolita impreziosita
da quell'irresistibile tocco trasgressivo, oltre a essere popolato di personaggi buffi
dalle scelte di vita particolarmente umorali e indecifrabili.
Simpatico gioco della Code Masters in cui ci proponiamo d'essere un paparazzo che deve fotografare una diva di grande bellezza celata in una stanza d'hotel. Per compiere il nostro lavoro dobbiamo aprire le porte delle altre stanze ed armare una macchina fotografica anni 80... rullino, lampada del flash, lo chassie e la chiave per aprire la stanza della donna. Ad ostacolarci al primo livello saranno il fattorino e un omino in pigiama che apparirà appena avremo l'ardire di aprire la sua stanza. Aumentando la difficoltà si aggregheranno alla nostra caccia un barista, il direttore dell'hotel, il cuoco e un cameriere. In termini di tecnica il gioco è semplice da imparare, graficamente nulla di particolare. Da menzionare, per la giocabilità, che gli sprite nemici possono essere evitati saltando.
Il gioco è uscito un anno prima con il nome di Stringer della Addictive Games. Rispetto a quella versione, a parte il nome e le scritte della prima schermata, manca la musichetta eccessivamente ripetitiva.
FAVOLOSOOOOO!!!
Quando qualche mese fa ho ricomprato un C64, ho caricato una cassetta a caso e c'era proprio questo gioco..... non riuscivo a staccarmi dal televisore e addirittura si è divertita molto a guardarmi la mia bimba di 6 anni che apprezza il Commodore addirittura da preferirlo al Pc (PER ORA)
Uno dei giochi a cui sono più affezionato, esempio efficacissimo di come una valida idea di fondo possa rendere accattivante anche un gioco esteticamente primiivo. Divertimento a non finire!
...un commento a caso!
Stuntman Seymour Non sarà uno dei migliori giochi per il nostro amato Commodore 64 ma a mio parere è uno dei più divertenti ed innovativi dell'epoca, visto che si doveva impersonare un omino simile a Dizzy e aiutarlo a farsi una carri...PaLeRmItAnO_DoC
Wow che brutto! Purtroppo nell’immensità dei giochi usciti per C64, soprattutto quelli creati con il SEUCK che rispondono di una programmazione amatoriale, quasi sempre sconosciuta alle masse, può sopraggiungere il simpaticone che si appropri di ... leggi »Phobos