È da tanto tempo che non lo gioco, ma ricordo, per quello che riguarda l'ambientazione, la
straordinaria somiglianza con Firerlord, il quale subì anch'esso l'influenza, seppur in maniera
meno didascalica, di altri giochi precedenti tra cui Sabrewulf e Elidon.Visti i commenti generosi
riproverò a giocarlo uno di questi tempi.
Run Like Hell è una sorta di tuffo nei classici del Commodore 64, data la presenza di elementi grafici rubacchiati qua e là (riconoscibilissimi il verme di Future Knight e le nuvole di Auf Wiedersehen Monty, ma ci sono anche personaggi di altri giochi, come Toddler e Heartland), ma non si tratta di un semplice "copia-incolla": il gioco è una disperata ricerca di lettere che compongono la frase "Final Reaction"; ognuna di esse è contenuta in un ovetto che apparirà di tanto in tanto. E' possibile recuperare salute raccogliendo delle zollette lampeggianti... Le musiche sono anch'esse rubate (e rallentate), da The Human Race, e danno un tocco di magia all'insieme (anche se, dato che suonano su due sole voci, sarebbe stato bello ascoltare anche degli effetti sonori). Il mio "nove" è dettato, però, soprattutto da motivi "affettivi"...
...un commento a caso!
Nosferatu The Vampyre mitico !!!
è vero mi ricordo da piccolo che l'atmosfera mi angosciava....la paura di incontrare nosferatu ad ogni schermata.... :)
eh che meravigliose emozioni il C64 e giochi come questi.... :)...disketto
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli