Recensione di VII Legio


Copertina Non Disponibile
Editore
(Non Pubblicato)
Anno
19??
Genere
Strategia, Spazio
Scheda gioco
Recensore
Roberto
Pubblicata il
17 giugno 2024
Voto
6/10
Media Utenti
N/A


Nel 2018, da un set di dischi di proprietà del duo americano Page/Zimmerman, emergeva VII LEGIO, una inedita conversione in italiano del'omonimo boardgame ideato da Marco Donadoni, per essere più precisi della sua espansione: TABLIN.

L'enome mole di Floppy Disk passata da George Page a Bo Zimmerman L'enome mole di Floppy Disk passata da George Page a Bo Zimmerman L'enome mole di Floppy Disk passata da George Page a Bo Zimmerman 
Cover e paper sheet di Tablin. Fonte: Ebay

Storia di un recupero

VII LEGIO per Commodore 64 è stato isolato e caricato su CSDb da Radd Maxx a fini di preservazione storica, tuttavia passando completamente sotto-traccia sia all'estero che, soprattutto, in Italia dove presumibilmente avrebbe potuto destare un'attenzione maggiore. 

VII Legio per Commodore 64: Schermata Introduttiva

"Questa non è esattamente una release appartenente alla scena, anche se è stata sicuramente elaborata (da qualcuno) e importata negli Stati Uniti (da qualcuno). Non solo il programma non è stato modificato o "crackato", ma il gioco stesso sembra non riportare alcuna menzione dell'autore (ci risiamo... - Ndr).

Per quanto ne so, questa è la traduzione di un gioco da tavolo di strategia italiano. Dopo averlo decompresso scopriremo trattarsi di un (gigantesco) programma BASIC. Di norma non pubblicherei qualcosa del genere ma ho deciso di procedere perché sembra non esistere da nessun'altra parte, nemmeno nel Gamebase64, e appare più sostanzioso della solita spazzatura che si trova in rete". - Radd Maxx

A causa di un errore nel programma utilizzato per il crunch al quale Radd Maxx non ha prestato la dovuta attenzione, il file caricato su CSDb è incompleto e consta di 137 blocchi; la versione completa di 147 blocchi si deve a Michael Plate che lo ha semplicemente scompattato in maniera corretta e poi pubblicato sul Gamebase64. 

Facendo un passo indietro, il trasferimento digitale dei supporti venne realizzato addirittura alcuni anni prima, nel 2013, ma evidentemente l'enorme mole di dischetti ha richiesto tanto tempo per essere esaminata in maniera approfondita e rivelare i fossili incastonati al suo interno.

Il dump effettivo dei dischi si deve a DemongerX (Jason Whitener). Ai tempi delle BBS, Jason aveva intrattenuto per anni una corrispondenza e scambiato software con George Page ma, come spesso accade con il  trascorrere del tempo, la vita aveva costretto entrambi ad occuparsi di altri aspetti e piano piano la frequentazione si era progressivamente affievolita fino ad interrompersi.

Fino ai giorni nostri, almeno. Venuto a conoscenza del passaggio di mano dei floppy attraverso il resoconto pubblicato sul sito di Zimmerman (lo scambio ebbe una certa eco), DemongerX si è offerto di compiere la gigantesca operazione di trasferimento dei dischi. Il destino, infatti, unisce sempre i puntini.

L'enome mole di Floppy Disk passata da George Page a Bo Zimmerman
L'enorme mole di Floppy Disk passata da George Page a Bo Zimmerman.
Photo Courtesy by Bo Zimmerman

I dump Page/Zimmerman vennero annunciati per la prima volta dallo stesso DemongerX attraverso il sito Scenebase.org suddivisi in tre archivi separati.
Dell'incontro con Page, definito da Zimmerman come "il più famoso collezionista di materiale Commodore della storia", invece, è possibile leggere nella pagina che lo stesso Bo ha dedicato al loro incontro: The Fiasco of 2002 in cui viene documentato il  mastodontico scambio di materiale Commodore prelevato con un furgoncino e trasportato dal Colorado al Texas.

La fase di carico, da Page a Zimmerman La fase di scarico, Bo aiutato da alcuni vicini
Le operazioni di carico (sinistra) e scarico (destra). Photo Courtesy by Bo Zimmerman

Questo sarà anche uno dei gli ultimi contribuiti di Jason Whitener aka DemongerX alla scena del Commodore 64 e dunque alla storia informatica, prima di scomparire prematuramente nel dicembre del 2023 all'età di 53 anni.

Il recupero di VII LEGIO ha dunque visto il coinvolgimento di tante persone e l'incastro di situazioni ed eventi; una menzione è dovuta anche all'ignoto personaggio che ha pensato di importare questo titolo dall'Italia agli USA facendo così in modo che finisse nella collezione di Page.

Da sottolineare come possa essere rocambolesca e misteriosa la storia di certi recuperi storici e di come il software riuscisse, nell'era pre-internet, a compiere trasferimenti transoceanici. Non possiamo nemmeno escludere, tuttavia, che l'autore, italiano, risiedesse negli Stati Uniti e da lì avesse sviluppato VII Legio nella lingua madre. Data la scarsità di informazioni disponibili, qualsiasi tipo di speculazione, per quanto improbabile, può essere presa in considerazione.


George Page nel 2002. Photo Courtesy by Bo Zimmerman

VII LEGIO: Il Gioco

VII Legio per Commodore 64: Riepilogo Componenti VII Legio per Commodore 64: Guarnigione Nummos

VII LEGIO non risulta essere mai stato pubblicato a livello commerciale. Il listato non contiene indicazioni relative alla data di realizzazione, all'autore o a possibili gruppi di sviluppo. Nulla che possa aiutarci ad inquadrare meglio le circostanze in cui ha visto la luce. 

In base ai dati emersi finora, nessuno ha mai cercato pubblicamente questo titolo attraverso forum, social o gruppi di discussione e nemmeno ne è stata testimoniata l'esistenza: VII LEGIO è stato abbandonato da tutti, anche dal suo autore, a quanto pare. 
Questo inatteso recupero è dunque privo di aspettative e libero da qualsiasi influsso del cosiddetto "effetto nostalgia". 

Il programma è meritevole di attenzione per una serie di motivi. Per la sua ambizione, prima di tutto, in quanto conversione di un apprezzato gioco da tavolo. Le ragguardevoli dimensioni in memoria, poi, testimoniano la vastità dell'opera e l'impegno profuso nella realizzazione. Inoltre, pur essendo quasi completamente testuale, può vantare la presenza di uno (!) sprite raffigurante la nostra astronave che compare durante gli intermezzi e con alcune locazioni disegnate ricorrendo ai caratteri PETscii.

VII Legio per Commodore 64: Comando Alieno Nummos VII Legio per Commodore 64: Taverna Fagan

In assenza della necessaria documentazione cartacea che sarebbe lecito attendersi per questa tipologia di videogame, e l'assenza di istruzioni all'interno dello stesso, contribuisce a creare ulteriore incertezza; la comprensione delle meccaniche è perciò interamente affidata all'intuito e all'esperienza. Tuttavia le regole non sono oltremodo complicate e il gioco si rivela tutto sommato discretamente lineare.

Dopo le preliminari operazioni di scelta del nome dell'astronave, del capitano e la fase di equipaggiamento ci troviamo di fronte ad un menu con un ristretto numero di scelte grazie alle quali è possibile gestire il viaggio ("START E CONTROLLO NAVE"). Ad ogni viaggio segue una differente situazione, determinata dal caso, che contempla l'incontro con una specifica civiltà oppure il manifestarsi di calamità, naturali o meno, quali Buchi Neri o Mine Nucleari. Al termine di ogni missione ci viene assegnato un punteggio diviso in tre tipologie: Esperienza, Missione e Politici. Tuttavia, a scapito della profondità, ai fini della riuscita del gioco i punti verranno sommati, facendo così risultare ridondante la distinzione.

VII Legio per Commodore 64: Mine Nucleari VII Legio per Commodore 64: Uno dei possibili esiti finall

Nonostante la presenza di numerose schermate grafiche realizzate con grafica PETscii che raffigurano i vari insediamenti alieni non c'è la presenza di intermezzi arcade che richiedano il ricorso ai riflessi. A saltare all'occhio è la mancanza della modalità a più giocatori; la nostra sarà perciò una sfida in solitaria attraverso le varie circostanze che il computer ci pone di fronte.

Alla lunga le fasi di gioco tendono a risultare leggermente ripetitive e con un minimo di costanza e di tentativi è possibile concludere positivamente l'avventura. I possibili esiti finali sono quattro e vanno dal completo fallimento al completo successo con due fasi intermedie.

Possibili collegamenti e riferimenti su VII Legio

A Marzo 2024 il periodico di storia informatica QuattroBit di Andrea Pachetti ha effettuato un rinvenimento di grande portata che ha suscitato molto interesse presso la comunità, Avventura 2 di Alessandro Castellari. L'autore è riuscito anche ad individuare il legame diretto - ma non autoevidente - con VII LEGIO, il gioco da tavolo pubblicato da International Team nel 1982.

In questo caso invece la connessione è esplicita fin dal titolo e sottotitolo che riporta fedelmente quello presente sulla scatola dell'espansione TABLIN: VII LEGIO: Viaggi di contatto in settori di galassia esterni incogniti controllati da alieni Tablin.

Chissà dunque che non sia esistito un Avventura 3 di Alessandro Castellari di cui nessuno è a conoscenza? L'ipotesi è altamente improbabile a giudicare dallo stile.

Che l'idea della conversione dei giochi da tavolo di Marco Donadoni fosse "nell'aria"  in quel periodo è testimoniata, oltre che dall'esistenza di Avventura 2 e VII Legio, anche da una lettera del lettore Alberto Barbero apparsa su MC-Micromputer 72 nella rubrica MegaGame. La proposta di Barbero venne snobbata da Marco Pesce in quanto non adatta alla filosofia del MegaGame che necessitava di idee non derivate.
Chissà se in seguito il Barbero ha deciso di sviluppare il gioco in proprio?

La mia idea è quella di trasferire il gioco da tavolo - VII Legio - della International Team su computer. La settima legione è un immaginano corpo spaziale che si occupa di esplorare galassie sconosciute per prendere contatto con altre razze aliene.

Un giocatore deve fare il ruolo di giudice e disegna la mappa della galassia segretamente.
Ogni giocatore allestisce la sua astronave e comunica la sua rotta al giudice, che sposta l'astronave corrispondente sulla mappa e comunica l'avvistamento del pianeta, se la rotta seguita gli si avvicina. - 
Alberto Barbero

La descrizione fornita non sembra combaciare con il gioco effettivamente realizzato; anche in questo caso siamo di fronte con tutta probabilità ad una pista molto fredda. 

Come spesso accade, la risoluzione di un mistero comporta il sorgere di ulteriori dubbi ed incognite.


Riferimenti

  1. Storia dell'incontro tra Page e Zimmerman
    https://zimmers.net/cbmpics/2002fiasco/fiasco.html
  2. Link alla pagina dello Scenebase
    https://scenebase.org/blog/the-page-zimmerman-collection
  3. MC-Micromputer 72 pagina 182 (Alberto Barbero) - Rubrica: Mega Game
Commodore 64
Pannello Utente
275 Visitatori, 0 Utenti

Ciao, ospite!
(Login | Registrati)
Merchandising
Ultimo Commento
Clicca per leggere tutti i commenti
Hired Sword
Se vi interessa il gioco è inutile cercarlo sul sito Double Sided Games, non è presente! Mentre di Hired Sword II c’è l’edizione fisica, digitale e tantissima pubblicità, del primo capitolo potete trovare solo un’unica traccia, ovvero che ...
leggi »
Phobos
Articolo
Intervista a Luciano Merighi (Merifon)
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli! Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net, Mystere, Halley Adventure… ...
Andrea Paselli
Superlink