Ho sempre trovato Firelord un titolo
interessante . Al di là della mission
da compiere (recuperare i quattro
talismani dell'eterna giovinezza), è
piacevole esplorare il territorio,
perdersi tra i boschi e i villaggi del
regno
di Torot, gustare i minimi dettagli della
vegetazione, le case e qualsiasi
altro particolare che compone il
background. Certo, qui si adopera un
modello grafico utilizzato anche in
altri giochi coevi, come citato sotto,
ma a mio avviso con un grado di cura
maggiore e senza soluzione di
continuità tra gli elementi che lo
compongono. Curioso il fatto che il
background sia riproposto, in gran
parte identico, in Run Like Hell.
Evocativo l'intro musicale
medievaleggiante di Daglish.
A Stephen Crow i giochi della Ultimate piacevano molto: prima si ispiro' a Underwurlde con Starquake,poi diede la sua versione di Atic Atac con Wizard's Lair e infine con Firelord si inseri' sulla scia del mitico Sabrewulf.Come gli altri giochi di Crow,anche qui c'e' un'enorme area da esplorare,e il gameplay risulta molto appagante nonostante qualche difetto...da provare se si apprezza il genere.
...un commento a caso!
1985: The Day After Allora, qui c'è da aprire un discorso particolare. Essendo l'anno 1984, direi che il
gameplay è piuttosto innovativo. Se si fosse fatto un remake qualche annetto più
tardi, sicuramente sarebbe uscito qualcosa di i...Samoht
Sei il solito cavaliere coraggioso e hai un compito di primaria importanza: eliminare un povero drago che sta rinchiuso in una grotta e che non ha mai fatto nulla in quanto non è nemmeno uscito dall’uovo. Tutti sono coraggiosi ... leggi »Phobos
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli