Nel 1985 avevo otto anni. Questo gioco uscì naturalmente in edicola, con il nome "Catacombe". Le istruzioni come sempre vaghe non davano alcun indizio su quale fosse lo scopo ultimo, e così mi limitavo a girovagare per questi cunicoli densi di inside, tra i colori inquietanti ed una colonna sonora fatta per lo più di stupri del sid. A completare l'atmosfera disturbante un clone che spesso seguiva il personaggio principale imitandone ogni mossa, pozze di acido con lunga e lenta animazione di decesso, e per finire la scritta "AMPLIFICATORE LASER" che andava creandosi pian piano secondo logiche inafferrabili. Ora, quella scritta era l'unica cosa su cui si potesse speculare, così immaginavo una corsa disperata per costruire un grande cannone laser che permettesse al protagonista di creare un tunnel di uscita dalle catacombe. Erano decisamente anni meravigliosi (il gioco invece era mediocre :) )
...un commento a caso!
Duck Shoot Discreta riproduzione del gioco da bar che si chiamava in origine Carnival. Il nome l'hanno cambiato perché evidentemente non è una licenza originale. Alla fine della fiera, un SEI lo strappa....teribbile
"È familiare e al tempo stesso eccitante, come la cola al limone!" (cit. I Simpson).
Dal coin-op Elevetor Action prende lo schema base, ma mentre nel gioco Taito lo scopo era semplicemente scendere dall'ultimo piano fino
al piano terra ... leggi »Alpiñolo